Esa-Pekka Salonen al Ravenna Festival con l’erede di Muti

Musorgskij, Mozart e Bartók per il debutto al Festival di Esa-Pekka Salonen
Palazzo Mauro De André, sabato 18 giugno (ore 21)

L’intenso week end sinfonico ravennate si apre – sabato 18 giugno, Pala de Andrè ore 21 – con il ‘debutto’ al Festival di un altro grande direttore d’orchestra, il finlandese Esa-Pekka Salonen, sul podio della Philharmonia Orchestra, di cui è Direttore Principale. Un programma intenso e affascinante che gioca con le inquietudini de ‘La notte di San Giovanni sul monte Calvo’ di Musorgskij e del ‘Concerto in re minore per pianoforte e orchestra K 466’ di Mozart, ma anche con il virtuosismo del ‘Concerto per orchestra’ di Bartók. Insieme all’orchestra britannica, che i ravennati hanno avuto più volte l’occasione di ascoltare, un altro artista già noto al pubblico del Festival, il pianista David Fray.
Domenica 19 giugno sarà la volta di Kent Nagano sul podio dei Münchner Philharmoniker.

Il concerto è realizzato con il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Noto ai più forse per la sua inclusione nella colonna sonora del film ‘Fantasia’ di Walt Disney, il poema sinfonico ‘Una notte sul Monte Calvo’ è tratto da un racconto di Gogol’ che narra di un sabba delle streghe, sul Monte Calvo appunto, e del trionfo delle forze del male in una notte particolare, quella di San Giovanni. Salonen dirigerà la versione originale di Musorgskij del 1867, non quella, originariamente impiegata nel film disneyano del 1940 rielaborata nel 1875 da Nikolaj Rimskij-Korsakov. Va ricordato un commento di Walt Disney, intervistato subito dopo l’uscita del film: “Fantasia rappresenta la nostra avventura più eccitante. Finalmente abbiamo trovato un modo per utilizzare nel cartone animato la grande musica di tutti i tempi e l’ondata di nuove idee che essa suscita”.

Il ‘Concerto per pianoforte e orchestra K 466’ di Mozart è caratterizzato da una tinta oscura, preromantica, evocata già dalla tonalità di re minore, spesso associata alla morte: non a caso infatti è quella del celebre ‘Requiem’, è la stessa con cui si apre ‘Don Giovanni’ ed è la tonalità che risuona quando Il Commendatore trascina all’Inferno il libertino.

Scritto nel 1943, durante il soggiorno americano, il ‘Concerto per orchestra’ di Bartók, pur nella simmetria della costruzione e nella ricchezza ritmica e melodica (frutto anche delle ricerche sul folklore musicale ungherese precedenti al trasferimento negli Stati Uniti) rivela pezzi angosciosi quali l’Elegia centrale, ma anche momenti giocosi e burleschi, per poi giungere a un finale, a detta dell’autore, di affermazione vitalistica.

Direttore e compositore, Esa-Pekka Salonen è nato a Helsinki nel 1958, dove ha studiato all’Accademia Sibelius. Nel 1979 debutta alla direzione con l’Orchestra Sinfonica della Radio Finlandese. Per dieci anni ha ricoperto l’incarico di Direttore Capo dell’Orchestra Sinfonica della Radio Svedese (1985-1995), e in seguito quello di Direttore del Festival di Helsinki (1995-1996). È stato poi Direttore Musicale della Los Angeles Philharmonic dal 1992 al 2009. Il sodalizio del direttore finlandese con la Philharmonia è iniziato nel 1983, quando Salonen, allora venticinquenne, debuttò alla guida della prestigiosa orchestra in sostituzione di Michael Tilson Thomas, che all’ultimo momento venne a mancare a causa di una indisposizione. Da allora il rapporto non ha più avuto soluzione di continuità e dal 2008 ne è Direttore Principale. Cresciuta sotto la guida dei più grandi direttori d’orchestra del mondo (Furtwängler, Toscanini, Karajan, Klemperer, Muti, Sinopoli), la Philharmonia Orchestra svolge un ruolo di primo piano nella vita musicale britannica, non solo per la qualità delle proprie esecuzioni, ma anche per i progetti con i giovani e l’uso delle nuove tecnologie, e in particolare di internet, anche per progetti educativi rivolti al pubblico più ampio.

David Fray ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di 4 anni, si è formato alla scuola di Jacques Rouvier al Conservatorio di Parigi e nonostante la giovane età (è nato nel 1981) vanta un percorso artistico di indiscutibile rilievo a fianco di importanti orchestre, dall’Orchestra National de France alla New York Philharmonic, e direttori, tra i quali Riccardo Muti, Pierre Boulez e Kurt Masur. Ha tenuto recital pianistici in in prestigiose sale da concerto come Théâtre des Champs-Elysées, Théâtre du Châtelet, Concertgebouw di Amsterdam, Alti Hall di Kyoto, la Carnegie Hall di New York.
Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Diploma di Merito nel 5° Concorso Internazionale Hamamatsu in Giappone, il “Giovane solista dell’anno” (il premio più importante assegnato dalla Commissione delle radio pubbliche di lingua francese), e il premio ADAMI “Rivelazione Classica”. Le sue prime incisioni di Bach e Boulez come artista esclusivo della Virgin Classics hanno ottenuto un grande successo di critica (“Debuttante dell’Anno” 2008 del BBC Music Magazine, Migliore Registrazione / Premio Echo 2008). Fray Torna a Ravenna Festival tre anni dopo il concerto che lo vedeva impegnato con il violinista Valerij Sokolov.

Info0544 249244 – ravennafestival.org
Biglietti da 12 euro a 93 euro (85 ridotti).
“I giovani al festival”: fino a 14 anni 5 euro, da 14 a 18 anni (50% tariffe ridotte), fino a 26 anni ‘ridotti’.