Pontedera

A FEBBRAIO PROSEGUE LA STAGIONE 2016 AL TEATRO ERA

CON IL NUOVO LAVORO DI SERGIO RUBINI

PROVANDO DOBBIAMO PARLARE

E L’INTERPRETAZIONE DI SERGIO RUBINI, FABRIZIO BENTIVOGLIO, MARIA PIA CALZONE,
ISABELLA RAGONESE E LA VINCITRICE DEL PREMIO UBU 2015 MONICA PISEDDU

IN

TI REGALO LA MIA MORTE, VERONIKA

REGIA DI ANTONIO LATELLA

Mercoledì 10 e giovedì 11 febbraio, alle ore 21 al Teatro Era di Pontedera è in scena il nuovo lavoro di Sergio Rubini, Provando… dobbiamo parlare, scritto con Carla Cavalluzzi e Diego De Silva, e interpretato dal regista e attore pugliese insieme con Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone e Isabella Ragonese. Da oggi in tutte le sale, invece, è in programma la trasposizione cinematografica. Stessi autori, stesso cast, titolo leggermente diverso, Dobbiamo parlare.

In una serata che si fa sempre più notte si confrontano e scontrano due coppie di amici agli antipodi. Si ride e si riflette su temi come il matrimonio, la solitudine, la giovinezza, la libertà. “Un salotto con tanto di vista da tremila euro al mese diventa un vero e proprio scenario di guerra”, afferma Sergio Rubini, “in cui non solo emergono tutte le differenze tra le due coppie, ma anche i loro diversi punti di vista, le distanze, ciò che di ognuno l’altro non sopporta”.

Un atto unico che si fa film per poi tornare a teatro, come un’anima divisa in due. Come due sono le coppie di amici al centro del groviglio di non-detto di Provando… dobbiamo parlare (al cinema con il titolo di Dobbiamo parlare) diretto da Sergio Rubini, scritto con Carla Cavalluzzi e Diego De Silva, e interpretato dal regista e attore pugliese insieme con Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone e Isabella Ragonese.

Vanni (Sergio Rubini), cinquant’anni, è uno scrittore affermato. Linda (Isabella Ragonese), trent’anni, collabora nell’ombra ai suoi romanzi. Hanno un attico in affitto, nel centro di Roma. Forti del loro amore, al matrimonio hanno preferito la convivenza. I loro migliori amici, invece, Costanza (Maria Pia Calzone) e Alfredo detto ‘Il Prof’ (Fabrizio Bentivoglio), un famoso cardiochirurgo, sono sposati, benestanti, e gestiscono il loro matrimonio come una Spa.

“Costanza e Alfredo sono una coppia borghese”, spiega Sergio Rubini, “teatrino di tutti i vizi borghesi: ostentazione di ricchezze, rapporti utilitaristici, rivendicazione dei diritti di figli avuti da matrimoni precedenti, patrimoni da spartire, lettere di avvocati, conti in banca, minacce, testamenti, risarcimenti, crisi di panico e via discorrendo. Ebbene, immaginiamo che i migliori amici di una coppia come questa siano due che stanno insieme, invece, per tutt’altre ragioni. Non sono sposati e per quel che riguarda i beni materiali condividono solo un bell’attico in affitto al centro di Roma e quintalate di libri che non sanno più dove mettere”.

Domenica 28 febbraio alle ore 21 al Teatro Era è in scena Ti regalo la mia morte, Veronika, regia Antonio Latella, traduzione e adattamento di Antonio Latella e Federico Bellini, tratto dal film Veronika Voss di Rainer Werner Fassbinder, per la produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione. Dopo il successo di Un tram che si chiama desiderio, Antonio Latella, maestro della scena contemporanea, prosegue la propria analisi nell’universo femminile con uno spettacolo che rilegge i miti del cinema occidentale e 0incontra per la seconda volta la poetica di Rainer Werner Fassbinder, dopo la messa in scena de Le lacrime amare di Petra von Kant nel 2006.

La base di questo nuovo lavoro non è però un testo teatrale dell’autore bavarese, ma parte dell’opera cinematografica che Fassbinder ha dedicato alla rappresentazione e all’analisi della donna. Partendo dalla rievocazione della vicenda di Veronika Voss, ultima tra le protagoniste del suo cinema, lo spettacolo incontra alcune tra le figure femminili grazie alle quali il regista ha consegnato forse una grande, unica opera in cui sguardo cinematografico e biografia personale tendono inevitabilmente a coincidere. Una corsa folle, senza protezioni, una prolungata allucinazione dove realtà e finzione diventano quasi indistinguibili. Entriamo così nella mente di Veronika, diva sul viale del tramonto e vittima della morfina somministrata da medici senza scrupoli, dove i ricordi e i personaggi rievocati diventano apparizioni in bianco e nero, il nero come forma perfetta che fagocita gli altri colori e il bianco della purezza ma anche del lutto. E, inevitabilmente, il bianco della morfina che trasforma le memorie in gratificazioni, deforma ogni percezione fino a rendere accettabile la morte come possibilità o liberazione. Un viaggio in cui Veronika e le altre eroine del cinema fassbinderiano regalano il proprio sacrificio al loro ideatore, il regista, il medico ma anche il carnefice Fassbinder, a sua volta, probabilmente, personaggio del suo stesso dramma.

A dicembre prosegue la stagione 2015 / 16

del Centro per la ricerca e la sperimentazione teatrale

con il progetto Dostoevskij – Gabriele Lavia, Cacá Carvalho

del Teatro della Toscana

al Teatro Era di Pontedera

e Michele Santeramo

La Stagione del CSRT a dicembre, sabato 5 e domenica 6 dicembre, prevede il progetto Dostoevskij, due produzioni della Fondazione Teatro della Toscana, Gabriele Lavia con Il sogno di un uomo ridicolo, diretto e interpretato da Gabriele Lavia, con Massimiliano Aceti e Cacá Carvalho in 2×2=5 Memorie dal sottosuolo, regia di Roberto Bacci e drammaturgia di Stefano Geraci.

Sabato alle ore 21 e il 6 dicembre alle ore 18.30 Gabriele Lavia mette in scena il suo vero proprio cavallo di battaglia con Il sogno di un uomo ridicolo e offre un momento di riflessione profonda e appassionata. Lo spettacolo è stato ripreso “per festeggiare la nascita del Teatro della Toscana, riconosciuto Teatro Nazionale”.

Il sogno di un uomo ridicolo è un uomo che soffre, condannato a vivere recluso in manicomio, che denuncia i vizi e l’ipocrisia dell’intera società.

Dostoevskij concepisce Il sogno di un uomo ridicolo come un racconto fantastico, scritto intorno al 1876 e inizialmente inserito nel Diario di uno scrittore. Si tratta della storia di un uomo,

abbandonato da tutti, che ripercorre in un viaggio onirico la sua vita e le ragioni per cui si è sempre sentito estraneo alla società.

Gabriele Lavia in più momenti della sua carriera si è confrontato con questo testo: “La prima volta lo lessi a degli amici a 18 anni e ancora non ero un attore”, ricorda, “oggi è passata una vita e Il sogno è quasi un’ossessione. Ho scelto di rimetterlo in scena per festeggiare la nascita del Teatro della Toscana, riconosciuto Teatro Nazionale, e per riaffermare con forza come l’indifferenza, la corruzione e la degenerazione non possano essere le condizioni di vita della nostra società.”

Sabato alle ore 19 e domenica alle ore 21 Roberto Bacci con 2×2=5. L’uomo dal sottosuolo, da Memorie del Sottosuolo, con l’interpretazione di Cacá Carvalho, mette a nudo i desideri profondi dell’essere umano, di sporcarsi e soffrire.

Roberto Bacci, portando avanti la trentennale e storica collaborazione con Cacá Carvalho, dirige 2×2=5, tratto da Memorie dal sottosuolo di Dostoevskij. Con una forte critica sociale agli ideali di ottimismo, è messo a nudo il desiderio profondo dell’essere umano di sporcarsi e soffrire. Cacá Carvalho è il protagonista monologante dalle mille sfaccettature, l’uomo dal sottosuolo, che si trova nella terribile condizione di interiorizzare la complessità della realtà e pecca di accidia.

La ricerca di un pensiero cosciente può sprofondarci nel sottosuolo di noi stessi, lì dove la luce della consapevolezza si trasforma nel buio di ciò che possiamo essere o diventare.

Nessuno si identificherebbe con il protagonista di questo breve e terribile romanzo, eppure le sue parole, le sue gesta, la sua inguaribile malattia di esistere, possono risvegliare in ciascuno di noi qualcosa di inconfessabile, ma che abbiamo attraversato.

Da venerdì 11 dicembre a domenica 13 dicembre (venerdì e sabato ore 21 e domenica ore 18.30) Michele Santeramo è in scena con La prossima stagione. Spettacolo da leggere, da un’idea di Luca Dini e Michele Santeramo, immagini Cristina Gardumi, assistente alla regia Erica Artei, produzione Fondazione Teatro della Toscana.

Vincitore del premio della critica 2013, premio Hystrio 2014, Michele Santeramo, in questo lavoro drammaturgo, regista e interprete, presenta un testo che attraversa il presente fino ad arrivare a un’ambientazione a tratti surreale, un futuro immaginario. È un testo delicato, tenero e intimo in cui i due protagonisti prendono vita grazie alle parole di Santeramo e alle immagini di Cristina Gardumi e, percorrendo varie fasi della loro vita, affrontano le piccole e grandi problematiche del rapporto di coppia.

Un lui e una lei, marito e moglie, mostrati al presente in sei momenti della loro vita, a distanza di dieci anni l’uno dall’altro, dal 2015 al 2065, cercano una risposta a come le vite delle persone saranno costrette a modificarsi, accontentarsi, piegarsi, perché intanto il mondo sarà cambiato ma le persone continueranno ad avere le stesse pulsioni profonde, gli stessi desideri, le stesse passioni. Viola e Massimo passano tra gli stravolgimenti imposti dal modo nuovo di vivere: un macchinario che permette di vedere i ricordi li costringerà a raccontarsi ogni verità; i soldi spariscono e al loro posto, per pura democrazia, viene usato il sangue; la morte è obbligatoria e si prenota ad orario e giorno esatti; i pasti sono sostituiti da barrette energetiche complete.

BIGLIETTI

spettacoli in abbonamento con eccezione di LEAR

intero 20 €

ridotto 18 €

studenti 12 €

Spettacoli da settembre a dicembre

Spettacoli fuori abbonamento da gennaio a + LEAR

intero 12 €

ridotto 10 €

studenti 8 €

biglietto serata (per due spettacoli nello stesso giorno) 15 €

Abbonamenti

ABBONAMENTO A 8 SPETTACOLI (scegliendo tra le date in calendario):

LA SCUOLA 12-13 gennaio

DECAMERONE – vizi, virtù, passioni 20-21 gennaio

PROVANDO… DOBBIAMO PARLARE 10-11 febbraio

TI REGALO LA MIA MORTE, VERONIKA 28 febbraio

I DUELLANTI 7 marzo

IL PREZZO (THE PRICE) 16 marzo

TONI SERVILLO LEGGE NAPOLI 21 marzo

LEAR 1-3 aprile, 5-10 aprile

120 € – Intero | 100 € – Ridotto | 80 € – Studenti

RIDUZIONI

Under 18 e over 60, soci Unicoop Firenze e altre associazioni convenzionate il cui elenco sarà disponibile in

biglietteria e sul sito

Acquisto biglietti

Biglietteria Teatro Era, Via Indipendenza, s.n.c. – 56025 Pontedera (PI)

Telefono 0587.213988. Orario: da martedì a domenica, dalle 16.00 alle 19.30. Lunedì chiuso.

Biglietteria on line boxol.it

Box Office, via delle Vecchie Carceri 1 – 055.210804. Orario: da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 19.00,

sabato dalle 10.00 alle 14.00. I biglietti sono in vendita anche presso il Circuito Regionale Box Office, trova  qui il punto vendita più vicino a te.

Biglietteria serale: è possibile acquistare i biglietti di tutti gli spettacoli della stagione durante le serate di spettacolo presso la biglietteria del teatro. PER ULTERIORI INFORMAZIONI

teatroera@teatrodellatoscana.it,

Un progetto per fare conoscere la varietà e le peculiarità dei lavori

Prosegue fino al 3 novembre al Teatro Era di Pontedera lo spettacolo della Compagnia Laboratorio di Pontedera con la regia di Roberto Bacci dal titolo TU! Ognuno è benvenuto, con l’interpretazione di Sebastian Barbalan, Silvia Pasello, Francesco Puleo, Alessio Targioni, Tazio Torrini, e la drammaturgia di Roberto Bacci e Stefano Geraci. Lo spettacolo, che affronta una tematica molto attuale, la tragicommedia di ogni ‘reclutamento’, si è nutrito delle ultime pagine incompiute del romanzo di Kafka, America (o Il Disperso), e soprattutto delle tecniche di colloquio e delle metodologie utilizzate dagli addetti ai processi di selezioni delle risorse umane, sempre alla ricerca del candidato ottimale.

L’1 il 2 e il 3 novembre è in scena Incolpevoli Colpevoli dell’Associazione Teatro Buti; la prima parte trae spunto dal testo di Broch e mette in scena la serva Zerlina, interpretata da Giovanna Daddi. L’affresco di un salotto borghese restituisce quella società che sarebbe stata “inconsapevolmente” terreno fertile per la nascita del nazismo. In un’ideale continuità tematica la seconda parte dello spettacolo compie una riflessione sul Novecento e sulla famigerata notte dei lungi coltelli grazie alle letture di Emanuele Carucci Viterbi e Dario Marconcini.

Dal 7 al 9 novembre al Teatro Era è la volta di Carrozzeria Orfeo, giovane e pluripremiata compagnia che la Fondazione Pontedera Teatro ha scelto di produrre. Il gruppo, vincitore del Premio Nazionale della Critica 2012 e del Premio Siae alla Creatività 2013, presenta tre lavori, Idoli, Sul Confine e Thanks for Vaselina.

Il 7 novembre va in scena Idoli (regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi e interpreti Gabriele Di Luca, Giulia Maulucci, Beatrice Schiros, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi) che esplora i vizi capitali della nostra società, le deformazioni individuali e collettive.

L’8 novembre è la volta di Sul Confine, spettacolo vincitore del premio “Dante Cappelletti”, un lavoro in cui il presente assume sfumature oniriche e i ricordi diventano i momenti più concreti per ricostruire un passato perduto. Il 9 novembre è il momento del nuovo spettacolo, Thanks for Vaselina, prodotto da Carrozzeria Orfeo e Fondazione Pontedera Teatro, che affronta una storia di esseri umani sconfitti, abbattuti, abbandonati in un angolo del mondo. È un lavoro che opera una denuncia sociale e realizza un autentico affresco sul contemporaneo, denunciando l’ipocrisia, ma allo stesso tempo mostrando una spiccata vena surreale e ironica. Con la drammaturgia di Gabriele Di Luca, la regia di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi, e l’interpretazione di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Beatrice Schiros, Alessandro Tedeschi, Francesca Turbini lo spettacolo sta avendo uno straordinario successo nei principali teatri italiani.

Dal 29 al 30 novembre al Teatro Era torna il Teatro Minimo di Andria con due spettacoli: La Rivincita e Amleto. Il Teatro Minimo, compagnia di altissimo livello recente vincitrice del prestigioso Premio Riccione, ha un lungo rapporto di collaborazione con la Fondazione Pontedera Teatro iniziato nel 2007, che nell’ultimo triennio si è intensificato garantendo prospettive di continuità nel futuro. Il 29 novembre è in scena La Rivincita, scritto da Michele Santeramo per la regia di Leo Muscato, realizzato in coproduzione con la Fondazione Pontedera Teatro, la storia di una rivincita che parla del Sud, del rapporto con la terra e del tentativo di strappare le persone al loro quotidiano anonimato per renderle protagoniste per una sera.

Il 30 novembre, dopo la replica de La Rivincita alle ore 19, sarà la volta alle 22 di una versione innovativa e originale di Amleto, dove il protagonista racconta in completa solitudine la sua storia circondato da sedie vuote, confrontandosi con fatti avvenuti malgrado la sua volontà. Diretto e interpretato da Michele Sinisi lo spettacolo vede la collaborazione drammaturgia di Michele Santeramo.

Un progetto per fare conoscere la varietà e le peculiarità dei lavori

Pontedera Produzioni 2013

della Fondazione Pontedera Teatro

Dall’11 ottobre al 21 dicembre 2013 la Fondazione Pontedera Teatro presenta un nuovo progetto Pontedera Produzioni 2013 per presentare al pubblico le nuove produzioni 2013.

Il progetto nasce dall’esigenza di fare conoscere la varietà e le peculiarità dei lavori che Pontedera Teatro ha scelto di sostenere; non mancheranno inoltre laboratori e i incontri.

L’11, il 12 e il 13 ottobre per le strade e i quartieri di Pontedera torna e apre la rassegna Lisboa, un’opera teatrale itinerante dedicata al poeta portoghese Fernando Pessoa. Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, è diretto da Anna Stigsgaard, e interpretato da undici attori e musicisti, che compiono azioni poetiche in bicicletta, esplorano le strade, le piazze e i giardini e riempono il percorso cittadino con musiche e danze dal sapore portoghese. Lisboa è un lavoro di grande rilevanza internazionale che vanta una tournée di più di settanta repliche, tra l’Italia e l’estero (Danimarca, Giappone, Brasile, Portogallo, Austria) e che è stato scelto come evento culturale dei Mondiali di Ciclismo 2013.

Dal 18 ottobre al 3 novembre al Teatro Era di Pontedera debutta il nuovo spettacolo della Compagnia Laboratorio di Pontedera con la regia di Roberto Bacci dal titolo TU! Ognuno è benvenuto, con l’interpretazione di Sebastian Barbalan, Silvia Pasello, Francesco Puleo, Alessio Targioni, Tazio Torrini, e la drammaturgia di Roberto Bacci e Stefano Geraci. Lo spettacolo, che affronta la tragicommedia di ogni ‘reclutamento’, una tematica molto attuale, si è nutrito delle ultime pagine incompiute del romanzo di Kafka, America (o Il Disperso), e soprattutto delle tecniche di colloquio, i test, le metodologie in uso presso gli addetti ai processi di selezioni delle risorse umane, sempre alla ricerca del candidato ottimale, dell’uomo “migliore”.

Il 24 ottobre al Teatro Era L’open program del Workcenter di Jerzy Grotowski and Thomas Richards, condotto da Mario Biagini, con Mario Biagini, Lloyd Bricken, Robin Gentien, Agnieszka Kazimierska, Felicita Marcelli, Luciano Mendes de Jesus, Ophelie Maxo, Alejadro Tomás Rodriguez, Graziele Sena Da Silva, Suellen Serrat, è in scena con Le parole nascoste, una ricerca ed esplorazione di canti tradizionali del sud degli Stati Uniti. I bravissimi interpreti internazionali recuperano le musiche, provocando un forte impatto emotivo e intensificando il contatto con gli spettatori.

L’1 il 2 e il 3 novembre al Teatro Francesco di Bartolo di Buti, prosegue la rassegna con Incolpevoli Colpevoli dell’Associazione Teatro Buti; la prima parte parte dal testo di Broch tratteggia un affresco di un salotto borghese, in scena la serva Zerlina, interpretata da Giovanna Daddi, restituisce quella società, chiusa nel suo edonismo, che sarebbe stata “inconsapevolmente” terreno fertile per la nascita del nazismo.

Compiendo una continuità tematica, nella seconda parte con le letture di Emanuele Carucci Viterbi e Dario Marconcini si compie una riflessione sul Novecento e sulla fantomatica notte dei lungi coltelli.

Dal 7 al 9 novembre al Teatro Era è la volta di Carrozzeria Orfeo, giovane e promettente compagnia, di grandissimo artigianato artistico, sempre attenta al contemporaneo, che la Fondazione Pontedera Teatro ha scelto di produrre. Il gruppo, vincitore del Premio Nazionale della Critica 2012 e del Premio Siae alla Creatività 2013, presenta tre lavori, Idoli, Sul Confine e Thanks for Vaselina. Il 7 novembre va in scena Idoli (regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi e interpreti Gabriele Di Luca, Giulia Maulucci, Beatrice Schiros, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi) che esplora i nuovi vizi capitali della nostra società, le deformazioni individuali e collettive. L’8 novembre è la volta di Sul Confine, spettacolo vincitore del premio “Dante Cappelletti”, un lavoro in cui il presente assume sfumature oniriche e i ricordi diventano i momenti più concreti per ricostruire un passato perduto. Il 9 novembre Carrozzeria Orfeo si confronta con il nuovo spettacolo Thanks for Vaselina. prodotto da Carrozzeria Orfeo e Fondazione Pontedera Teatro, che affronta una storia di esseri umani sconfitti, abbattuti, abbandonati in un angolo del mondo. È un lavoro che opera una denuncia sociale e realizza un autentico affresco sul contemporaneo, denunciando l’ipocrisia, ma allo stesso tempo mostrando una spiccata vena surreale e ironica. Con la drammaturgia di Gabriele Di Luca, la regia di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi, e l’interpretazione di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Beatrice Schiros, Alessandro Tedeschi, Francesca Turrini.

Dal 26 al 28 novembre al Teatro Era sono due gli spettacoli del Teatro Minimo di Andria: La Rivincita, Amleto. Il Teatro Minimo, compagnia di altissimo livello, ha un lungo rapporto di collaborazione con la Fondazione Pontedera Teatro iniziato nel 2007, che nell’ultimo trienno si è intensificato garantendo

prospettive di continuità nel futuro. Il 26 novembre è in scena si apre con La Rivincita, scritto da Michele Santeramo, realizzato in coproduzione con la Fondazione Pontedera Teatro, con la regia di Leo Muscato, una storia di una rivincita che parla di sud, di terra e del bisogno, il tentativo di strappare le persone al loro quotidiano anonimato per renderle protagoniste per una sera. Il 27 novembre è un doppio appuntamento al Teatro Era con La Rivincita, alle ore 21; alle 22.30 chiude la serata una versione innovativa e originale di

Amleto di e con Michele Sinis: il protagonista appare in una stanza a vivere in completa solitudine la sua storia e si deve confrontarsi con i fatti avvenuti malgrado la sua volontà.

Il 19 e 20 dicembre al Teatro Era chiude la rassegna Pontedera Produzioni il gruppo Focuses Research Team in Art as Vehicle del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards con The Living Room.

Lo spettacolo, diretto da Thomas Richards, vede attori di diverse nazionalità, Antonin Chambon, Tzu-Len Chen, Benoît Chevelle, Jessica Losilla Hébrail, Bradley High, Tara Ostiguy, Min Jun Park, Cécile Richards e Thomas Richards, in un’opera che si inserisce nel campo dell’arte come veicolo, e conduce lo spettatore a casa, nel luogo a tutti più familiare. Ricreando un contesto familiare, The Living Room è esempio di una continua ricerca sulle potenzialità del mestiere di attore e sul come esse si arricchiscono dalla realtà e dalle relazioni interpersonali quotidiane.

You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Leave a Reply