Puccini

Gran Teatro all’Aperto Giacomo Puccini – 22 luglio – 27 agosto 2011

Torre del Lago Puccini, Toscana, Italia

Torre del Lago ha conservato vivo l’affetto per Giacomo Puccini che elesse la ridente cittadina della Versilia a sua dimora. Proprio a Torre del Lago dove visse 30 anni Puccini dipinse la maggior parte dei suoi grandi affreschi musicali che ogni anno vanno in scena nel Grande Teatro all’Aperto a cui il Lago di Massaciuccoli fa da quinta naturale

Speciale omaggio al Giappone con una Madama Butterfly filologica e interessanti eventi espositivi dedicati alla cultura del Sol Levante.
In scena anche Madame Butterfly nella versione in prosa di David Belasco
Il cartellone del Festival Puccini 2011 propone tre dei capolavori del Maestro toscano

La Bohème, Turandot e Madama Butterfly

Torre del Lago Puccini è legata indissolubilmente alla figura di Giacomo Puccini.
Quando il Maestro scoprì Torre del Lago, restandone ammaliato, la descrisse con queste parole: “gaudio supremo…… paradiso… eden….”allora era un piccolo paese con centoventi abitanti e dodici case, oggi, dopo un secolo, Torre del Lago Puccini è ancora un luogo di incomparabile bellezza, meta ambita, ogni anno per gli appassionati di musica lirica e per i turisti che desiderano visitare i luoghi del compositore. A pochi passi dalla Villa Mausoleo, dove il maestro Giacomo Puccini visse e lavorò e dove, adesso, in una piccola sala tra sformata in cappella sono custodite le sue spoglie, sorge infatti il Gran Teatro all’aperto che con lo sfondo suggestivo del Lago di Massaciuccoli è lo scenario naturale degli allestimenti delle opere pucciniane.

Nato nel 1930 il Festival Puccini è l’unico Festival al mondo che celebra il grande compositore toscano e che nei suoi oltre 80 anni di storia ha ospitato i nomi più illustri ed acclamati della lirica mondiale Nel Grande Teatro all’Aperto, immerso in una natura lacustre dal fascino straordinario, ogni anno le più grandi stelle della lirica interpretano le musiche immortali di Giacomo Puccini, permettendo agli oltre 40.000 spettatori di fruire, insieme alla rappresentazione lirica, anche del suggestivo ambiente naturale circostante.
Grazie alla felice posizione geografica Torre del Lago Puccini nel comune di Viareggio, è la base ideale per escursioni anche verso le famose città d’arte della Toscana: Pisa, Firenze, Siena, Arezzo e Lucca, città natale del maestro che dista da Viareggio solo 20 Km e dove è possibile compiere un interessante viaggio alla scoperta di numerosi luoghi pucciniani.

LA BOHÈME

sarà nel 2011 il titolo guida del cartellone del Festival Puccini, nel colorato e suggestivo nuovo allestimento (coproduzione con Hong Kong Opera House ) per la regia di Maurizio Di Mattia. La Parigi raccontata nel romanzo di Henry Murger “Scenes de la vie de Bohème” a cui Puccini e i librettisti dell’opera si ispirarono per la scrittura di uno dei capolavori assoluti del melodramma italiano sarà simboleggiata da una gigantesca Tour Eiffel che dominerà la scena di Maurizio Varamo dell’allestimento proposto nelle 5 serate sul grande palcoscenico in riva al lago Massaciuccoli. Quella stessa Tour Eiffel che nel luglio del 1900 aveva stupito il maestro Puccini, che da Parigi così scriveva “Ti scrivo – che mi par di toccare il cielo con un dito! – dall’alto della Torre Eiffel. La quale, cospetto!!, ha
un solo mancamento…quello di non essere a Torre del Lago!!!” e contagiato dal mythe de Paris scriveva “ci si vive splendidamente… ho una voglia matta di trattenermici”.
Nel ruolo di Mimì, con i costumi firmati da Anna Biagiotti, si alterneranno Donata D’Annunzio Lombardi ((22-30 luglio/ 27 agosto) beniamina del pubblico del Festival Puccini che l’ha già applaudita nei ruoli di Musetta, Liù e Cio Cio San e che la troverà per la prima volta protagonista nei panni della povera Mimi, insieme a Serena Farnocchia (12-20 agosto). Nel ruolo di Rodolfo si alterneranno Aquiles Machado e Leonardo Caimi Negli altri ruoli troviamo Musetta Anna Maria Dell’Oste(22-30 luglio/12 agosto)/Alida Berti (20-27 agosto) Marcello Luca Salsi (22-30 luglio) /Marzio Giossi (12-20-27 agosto) Schaunard Roberto Accurso (22-30 luglio) /Giovanni Guagliardo (12-20-27 agosto), Colline Alessandro Guerzoni. Sul podio

TURANDOT

L’incompiuta pucciniana- la prima scaligera fu eseguita così come il Maestro l’aveva lasciata prima di morire nel 1924, mancavano al compimento 36 pagine di partitura, il duetto e il finale completato poi da Franco Alfano – andrà in scena nella ripresa del fortunato allestimento kolossal di Ezio Frigerio per la regia di Maurizio Scaparro e i costumi di Franca Squarciapino . Un cast straordinario per Turandot che vedrà interpreti dei tre enigmi nel ruolo del titolo Antonia Cifrone, al debutto nel ruolo (23-29 luglio/7 agosto), Giovanna Casolla (26 agosto) una delle più grandi interpreti del ruolo della gelida Principessa e la giovane Nila Masala (13 agosto). Nel ruolo di Calaf si alterneranno Piero Giuliacci (23 29 luglio) / Kyu Sung Park (7-13-26 agosto) mentre nel ruolo della giovane schiava Liù troveremo Serena Farnocchia (23luglio)/Satomi Ogawa (29luglio-7 agosto) /Mimma Briganti (13-26 agosto) ; Timur Carlo Colombara (23-29 luglio) /Enrico Iori (7-13-26 agosto) mentre Ping è Bruno Praticò.
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Festival Puccini il gradito ritorno della bacchetta di Keri Lynn Wilson (23-29 luglio/7 agosto) /a cui si alternerà Giampaolo Mazzoli (13-26 agosto) anche direttore dell’Istituto Musicale Boccherini di Lucca.

Musica di GIACOMO PUCCINI

22-30 luglio- 12-20-27 agosto

Musica di GIACOMO PUCCINI

23-29 luglio- 7-13-26 agosto

MADAMA BUTTERFLY

La geniale intuizione del Maestro Puccini e Madama Butterfly consentono alla Fondazione Festival Pucciniano di mantenere sempre vivo lo scambio culturale e artistico con il Giappone, a cui il Festival Puccini farà uno speciale Omaggio durante la Stagione 2011 anche in segno di amicizia e solidarietà per gli effetti del tragico sisma dello scorso inverno.

Uno speciale omaggio al Giappone nell’occasione delle rappresentazioni dell’allestimento, tutto giapponese, di Madama Butterfly, grazie alla collaborazione con l’NPO di Tokyo(Opera del Popolo giapponese ) che ha affidato al baritono Takao Okamura la regia di uno spettacolo che si annuncia di assoluto interesse artistico per la fedeltà con cui
il regista rappresenterà tradizioni e costumi del Paese del Sol Levante.
Una coproduzione resa possibile anche grazie alla collabo razione dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo diretto da Umberto Donati che ha favorito la realizzazione di questa coproduzione in un più ampio progetto che ha visto proprio a Tokyo un importante Symposio dal titolo Madama Butterfly e la cultura giapponese a cui hanno preso parte illustri musicologi giapponesi ed internazionali per indagare la straordinaria bellezza di questa partitura con cui Puccini riuscì a rappresentare un popolo ed una cultura senza averli mai conosciuti.
Ogni rappresentazione dell’opera in Giappone fa registrare sempre il tutto esaurito, le melodie di Madama Butterfly si ascoltano negli ascensori e sulle scale mobili o nelle canzoni popolari sin dagli anni trenta. Ma, come il maestro Puccini sia riuscito a così ben rappresentare cultura e tradizioni di un Paese che non aveva mai visitato è per i giapponesi, ancora oggi, motivo di grande curiosità e soprattutto di indagine, oltre che di orgoglio.
L’allestimento che propone il cartellone del Festival Puccini di Torre del Lago, interamente realizzato in Giappone , scene di Naoji Kawaguci si caratterizza per la “rilettura del libretto” in chiave filologica; il regista Takao Okamura pone un’attenzione meticolosa ai dettagli legati alla tradizione e al costume del Giappone . Una fedeltà alla tradizione giapponese che ritroveremo negli splendidi costumi dello stilista Yasuhiro CHIJI il più famoso creatore contemporaneo di kimono di cui sarà allestita durante il Festival 2011 (6-27 agosto) negli spazi del Teatro una straordinaria Mostra KIMONO COLLECTION che farà conoscere al pubblico internazionale del Festival Puccini la straordinaria collezione di Yasuhiro CIJI del tradizionale costume giapponese, oggi custodita nel Mu seo di Kyoto.

Altro elemento distintivo di questo speciale allestimento della commovente storia della geisha è rappresentato dall’interpretazione: nei ruoli giapponesi troveremo solo interpreti giapponesi Cio- Cio -San Sakiko Ninomiya; Suzuki Kimiko Suehiro Goro Jun Takahashi ; mentre nei ruoli occidentali troveremo F.B. Pinkerton Marcello Bedoni; Sharpless Sergio Bologna; Kate Pinkerton Alessandra Meozzi. Al debutto in questo titolo a Torre del Lago, alla testa di Orchestra e Coro del Festival Puccini il direttore Valerio Galli, il primo direttore viareggino protagonista sul podio del tempio della musica dedicato a GIACOMO PUCCINI.

6-11-18 agosto

farà conoscere al pubblico internazionale del Festival Puccini la straordinaria colle zione di Yasuhiro CIJI del tradizionale costume giapponese, oggi custodita nel Museo di Kyoto.

Altro elemento distintivo di questo speciale allestimento della commovente storia della geisha è rappresentato dall’interpretazione: nei ruoli giapponesi troveremo solo interpreti giapponesi Cio- Cio -San Sakiko Ninomiya; Suzuki KimikoSuehiro Goro Jun Takahashi ; mentre nei ruoli occidentali troveremo F.B. Pinkerton Marcello Bedoni; Sharpless Sergio Bologna; Kate Pinkerton Alessandra Meozzi. Al debutto in questo titolo a Torre del Lago, allatesta di Orchestra e Coro del Festival Puccini il direttore Valerio Galli, il primo direttore viareggino protagonista sul podio del tempio della musica dedicato a Giacomo Puccini .

La Bohème

nuovo allestimento

22-30 luglio- 12-20-27 agosto

La Bohème sarà nel 2011 il titolo guida del cartellone del Festival Puccini, nel colorato e suggestivo allestimento coprodotto con Hong Kong Opera House per la regia di Maurizio Di Mattia. Costumi firmati da Anna Biagiotti per gli artisti che calcheranno il palcoscenico tra le scene di Maurizio Varamo.
Cinque le serate dedicate a La Bohème (22, 30 luglio e 12, 20, 27 agosto) con un’ambientazione che propone una Tour Eiffel ante litteram che crea un corto circuito spazio- temporale in un visionario gioco di luci e colori.

LA BOHEME

22-30 luglio- 12-20-27 agosto

Scene liriche in quattro quadri
sul libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa
dal romanzo Scène de la vie de Bohème di Henri Murger

nuovo allestimento coproduzione con Hong Kong Opera House

Musica di GIACOMO PUCCINI

Maestro concertatore e direttore
Alberto Veronesi (22-30 luglio/12 agosto) ,
Mauro Roveri (20-27 agosto)

Regia Maurizio Di Mattia
Scene Maurizio Varamo
Costumi Anna Biagiotti

Mimì
Donata D’Annunzio Lombardi (22-30 luglio/27 agosto)
Serena Farnocchia (12-20 agosto)

Musetta
Anna Maria Dell’Oste(22-30 luglio/12 agosto)
Alida Berti (20-27 agosto)

Rodolfo
Aquiles Machado(22- 30 luglio/12 agosto)
Leonardo Caimi (20- 27 agosto)

Marcello
Luca Salsi (22-30 luglio)
Marzio Giossi (12-20-27 agosto)

Schaunard
Roberto Accurso

Colline
Alessandro Guerzoni (22-30 luglio, 12,20 agosto)
Choi Seung Pil (27 agosto)

Benoit Federico Longhi
Alcindoro
Franco Boscolo
Parpignol
Claudio Minardi
Un Venditore Alessandro Poletti
Un Sergente Giuseppe Pinochi
Un Doganiere Alessandro Manghesi
Disegno Luci
Valerio Alfieri

Assistente alle scenografie
Vittorio Bonapace

Orchestra del Festival Puccini
Coro del Festival Puccini

Maestro del Coro Stefano Visconti

Coro delle Voci Bianche del Festival Puccini

Maestro del Coro delle voci Bianche

Sara Matteucci

Maurizio Di Mattia- Regista di La Bohème

Manifesto della vena artistica di Puccini, la Bohème racchiude elementi di straordinaria suggestione e meraviglia suggerendo emozioni e ’ viaggi’ che si esplicano , poi, in tutta la loro dimensione nella fantasmagorica Turandot…
Seguendo i tracciati onirici ci avventuriamo in una Parigi simbolica, quasi magica, che vive le sue emozioni nel luogo più chiaro del suo nuovo essere, la torre Eiffel! Compressa dentro le metalliche strutture, Mimì racconta se
stessa divenendo l’eroina sognante di un mondo nuovo .Inseguendo queste brevi suggestioni ho immaginato la Parigi sofferente, ingabbiata dai suoi miti,travolta dall’orrore della guerra ,viaggiando nella mente di Mimì ho pensato alle parole di Edith Piaf,al suo lucido e disperato immergersi nel desiderio di vita tremendamente risolto dall’ineluttabile destino.
Ho ritrovato la Vie Bohème costellata di sogni e micidiali incontri,l’opera è uscita dal suo impenetrabile involucro,si è trasformata in realtà,in dramma , in palingenesi per nuovi e inafferrabili speranze, ho cercato di definire, attualizzandoli, i personaggi che intorno al mito creano un tavolo psicoanalitico e ci offrono la possibilità di percepire la vera straordinarietà di Puccini, uomo mitteleuropeo , in grado di cogliere le sottili sfumature della psicoanalisi. E’ lui in realtà l’eroe che vaga per le nevose strade parigine incontrando l’umanità dei suoi personaggi , ho voluto riattraversare quei sentieri della mente, quella disperata ricerca verso l’amore per la vita ed ho trovato il senso de ‘La vie Bohème’ ,un caffè ,un posto metropolitano alla frontiera del mondo come la fermata di un metrò da cui fuoriescono brandelli del nostro quotidiano, un luogo metafisico ‘ la soffitta’ fra tetti e cielo in cui amore e morte compiono il loro gioco sovrumano ed in cui lo spettatore ritrova se stesso, la propria attualità e, forse, la sua inimmaginabile voglia
di amare !
Questa produzione, nata ad Hong Kong, è il mio più struggente omaggio alla Terra di Torre del Lago, luogo mitico per chi dell’opera Lirica vive, immaginare nelle sedie vuote delle prove M.me Piaf che si rispecchia nelle eroine pucciniane è la ragione fondante, per me, del viaggio che gli Schaunard, Rodolfo, Colline, Marcello e Musetta si apprestano ogni sera a compiere per stringere le mani della loro ‘Mimì’ e finalmente prendere l’ascensore della Tour per ammirare la maestosità del panorama della vita di ognuno di noi….

Maurizio di Mattia regista

Affascinato da sempre dal desiderio di fare Teatro si confronta sin dall’età scolastica con l’arte dell’attore che lo porterà negli anni settanta a debuttare a Roma con le più note compagnie d’avanguardia, sul finire di quel magico periodo decide con un gruppo di giovani attori di fondare La Nuova compagnia dell’Arco,un teatro-laboratorio che gli consentirà un serio confronto con le importanti forme espressive che si andavano delineando nell’area newyorkese. Ettagonale-spettacolo che godrà di particolari riconoscimenti anche negli Stati Uniti- è il tentativo di fondere il background artistico rinascimentale con l’espressione più tecnologica della nuova musica contemporanea,
“… la regia di Di Mattia è come un duello con le ombre su tubi innocenti….”. Ma è al Festival Di Spoleto nel ’81 che nel primo spettacolo cibernetico la regia di uno spettacolo tenta la difficile via dell’interazione tra nuove tecnologie e testo poetico, scatenando le ire e le curiose attenzioni della stampa, Libertà a Brema-testo di Fassbinder e scene e regia di M.Di Mattia apre forse una nuova riflessione sul mondo contemporaneo.
Un percorso artistico che lo porterà a riconsiderare il melodramma come momento dinamico e dialettico della cultura, per questo a metà degli anni ’80 stabilisce un rapporto definitivo con il Teatro dell’Opera di Roma nel quale lavora tutt’oggi, nell’ufficio regia.
L’attività di regista viene ripresa nei primi anni ’90 con produzioni sia all’interno del Teatro –La Gioconda, Aida e altre produzioni – che all’esterno, prima in dimensione nazionale e successivamente internazionale. La grande passione per una visione della cultura barocca, come motore dei fenomeni socioculturali sottostanti alla creazione artistica, saranno i motivi ispiratori di due dei più interessanti lavori a mezzavia tra l’opera e il dramma: Le remede de fortune e Diana Schernita.
Da Tokyo a Shanghai Via Soul giù sino a Macau e Hong Kong e Mumbay, lavora con artisti europei ed asiatici creando insieme un teatro lirico di nuova prospettiva, che pur riproponendo i classici, Traviata,Bohème,Rigoletto,Otello,Tosca,Barbiere di Siviglia e altri, vuole assolutamente dare al gesto e alla parola/canto una capacità evocativa che solo l’OPERA può esprimere.

Maurizio Varamo scenografo

Nato a Roma, dopo il liceo artistico ha frequentato scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma. Conclusi gli studi
fa praticantato presso il laboratorio del Maestro Camillo Parravicini.
Dal 1980 è al Teatro dell’Opera e dal 1997 dirige il laboratorio di Scenografia proseguendo un’antica tradizione di pittura di scenografia nata con il Teatro all’Italiana e tramandata da maestro a maestro. Scenografo e costumista, ha firmato diversi spettacoli in Italia e all’estero. Interior Designer, ha curato la progettazione e l’allestimento di abitazioni e locali di prestigio, arricchiti dai suoi famosi trompe l’oeil. Ideatore e organizzatore di mostre e convegni, per l’Alta Moda ha curato eventi e sfilate.

Anna Biagiotti costumista

Dopo aver studiato scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Biagiotti ha lavorato per diversi anni presso La Scala di Milano come assistente costumi per una serie di produzioni dirette, tra gli altri, da Strehler, Damiani, Ronconi, Zeffirelli oltre che con altri teatri tra cui Piccolo di Milano, Regio di Parma, Verdi di Trieste, La Monnaie di Bruxelles, Opera Stadt Köln, inglese National Ballet, il Metropolitan di New York, New National Theatre di Tokyo, in Giappone Opera Foundation e il Shanghai Grand Theatre.
Nel 1989 entra a far parte del Teatro dell’Opera di Roma e dal 1994 è responsabile del suo reparto costumi, progettando i costumi per numerose produzioni tra cui: “La Tosca”, diretta da F. Zeffirelli, “Barbiere di Siviglia”, “Così Così fan tutte “,” Sakuntala regia di G. Gelmetti, Il Pipistrello (Il Pipistrello) diretto da F. Crivell, “Attila” e “Nabucco”. Tra le sue produzioni anche “La Traviata” di Opera Japan Foundation, “Il Pipistrello regia di G. Landi,” La Bohème “e” Tosca “per il teatro di Verdi di Trieste,” Il Sogno Veneto di Shakespeare “,” Trittico 900 “e” Cenerentola “, coreografia di Garofoli, e ” The Boutique Fantastique “, coreografia di Matteo Levaggi per l’Arena di Verona. Nel 2008 Biagiotti ha disegnato i costumi per il Teatro di Roma la stagione di apertura produzione di “Tosca” diretta da Franco Zeffirelli, per il quale leè stato assegnato i Cinearti ‘La Chioma di Berenice’ Premio internazionale per i “migliori costumi per una produzione d’opera.

Alberto Veronesi direttore

Direttore artistico del Festival Puccini di Torre del Lago e artista ufficiale della Deutsche Grammophon, ha condotto una vasta ricerca nell’ambito del repertorio operistico del tardo Ottocento, inizio Novecento di compositori quali Pietro Mascagni, Ruggero Leoncavallo, Giacomo Puccini e altri ed ha programmato ed eseguito titoli poco conosciuti di questo periodo, nell’intento di dare una piu vasta audience ad un repertorio spesso trascurato. Le registrazioni dal vivo delle sue recenti esecuzioni de L’amico Fritz alla Deutsche Oper di Berlino, con Angela Gheorghiu e Roberto
Alagna, apprezzatissime dalla critica internazionale, sono contenute nel terzo album del Progetto Verismo, che Veronesi sta portando avanti con la Deutsche Grammophon, dedicato al repertorio post romantico italiano. La serie e iniziata nel 2006 con l’uscita di Edgar, l’opera giovanile di Puccini, registrata in versione integrale con Placido Domingo, molto apprezzata dalla critica. Il secondo album, Puccini Ritrovato, distribuito nel settembre del 2009, contiene versioni originali e alternative sia di arie ed ensembles famosi, sia di composizioni poco note, interpretate da Placido Domingo e dal soprano Violeta Urmana con i Wiener Philhamoniker. Il prossimo album, La Nuit de Mai, contiene un poema sinfonico e arie da camera di Leoncavallo, interpretati da Domingo, Lang Lang e l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. L’uscita e prevista per marzo 2010. In qualita di ospite, Veronesi ha diretto l’Orchestra Guido Cantelli e I Madrigali Ambrosiani nel Falstaff di Salieri alla Brooklyn Academy of Music di New York; Andrea Chenier di Giordano al Tel Aviv Opera Theatre, Madama Butterfly alla NHK di Tokyo, I Medici di Leoncavallo con l’Orchestra e Coro del Teatro del Maggio Fiorentino, Tosca alla Deutsche Oper di Berlino e Fedora a La Monnaie di Bruxelles. Nato a Milano, Veronesi ha studiato al Conservatorio Verdi di Milano, diplomandosi a pieni voti in Pianoforte, Composizione e Direzione d’Orchestra. Ancora da studente fondo’ l’Orchestra Guido Cantelli che e’ rimasta da allora orchestra residente del Conservatorio. Ha diretto questa formazione fino al 2000, con esecuzioni al Festival di Pasqua di Salisburgo (su invito di Claudio Abbado), a Santa Cecilia e al Maggio Musicale. Nel 1999 Veronesi e’ stato nominato Direttore Musicale del Festival Puccini di Torre del Lago nell’ambito del quale ha diretto non solo tutte le opere del Maestro, ma e’ stato anche fautore di un piano di rilancio della manifestazione, che ha portato alla costruzione di un nuovo Teatro. Nel 2003 la sua produzione de La Boheme, ha vinto il premio Abbiati, della Associazione Italiana Critici Musicali. Nel 2009 vi ha diretto Manon Lescaut e un gala con Angela Gheorghiu. Nel 2001 Veronesi e stato nominato Direttore Artistico e Musicale dell’Orchestra Sinfonica Siciliana di Palermo, dove esegue il ciclo completo delle sinfonie di Beethoven, Bruckner, Mahler e Shostakovich, Nel novembre 2008 ha ricevuto la nomina di Direttore artistico della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna. Da poco e stato nominato direttore musicale dal 2011-2012 della Opera Orchestra di New York, con sede alla Carnegie Hall. Veronesi e’ anche direttore musicale aggiunto (Music Director Designate) per la stagione 2010-2011 Lo ha annunciato il presidente Norman Raben. Succedera a Eve Queler, fondatrice dell’Opera Orchestra, che diventera a sua volta ‘Conductor Laureate’, quando Veronesi assumera l’incarico per il prossimo quinquennio. Veronesi vive a Palermo con la moglie e la figlia.

Mauro Roveri direttore

Ha iniziato gli studi di Direzione d’Orchestra nel 1994, sotto la guida del M° Ludmil Descev.
Nel 1995, con la collaborazione di altri musicisti veneti, ha fondato l’Orchestra da Camera “Collegium Ducale” che abitualmente dirige. Ha conseguito il diploma di Direzione d’Opera presso l’Accademia Filarmonica di Bologna ed il diploma di Direzione d’Orchestra presso l’Accademia Musicale Pescarese con il M° Renzetti. Ha diretto l’Orchestra da Camera di Sofia, l’Orchestra Filarmonica di Schumann, l’Orchestra Sinfonica di Plovdiv, l’Orchestra Filarmonica di Bourgas, l’Orchestra da Camera di Salerno, l’Orchestra “San Marco” di Pordenone, l’Orchestra della Provincia di Catanzaro, l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, l’Orchestra Filarmonica di Trento , l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia , l’Orchestra Filarmonica del Piemonte , l’Orchestra Accademia d’opera italiana , l’Orchestra Sinfonica di Maracaibo. In campo operistico ha diretto Cavalleria Rusticana, I Pagliacci, Boheme , Un ballo in maschera , Falstaff , L’elisir d’amore , Il barbiere di Siviglia , Manon Lescaut, Madama Butterfly, Tosca, Aida, Nabucco, Traviata, Trovatore, Rigoletto, Lucia di Lammermoor, Don Pasquale , Suor Angelica. Il M° Roveri e’ Vicepresidente dell’Orchestra Filarmonica della Fenice.

Donata D’Annunzio Lombardi soprano– Mimì

Si fa conoscere in Europa, America e Giappone come deliziosa interprete della romanza da salotto e per le sue interpretazioni mozartiane, dimostrando così fin dagli esordi la sua capacità di esecuzione dei più diversi stili di canto interpretando Monteverdi, Haendel, Paisiello, Pergolesi, Bellini (Adalgisa), Donizetti (Adina), Verdi (Violetta, Gilda, Oscar), Bizet (Micaela), Massenet (Sophie), Puccini (Butterfly, Mimì, Liù), fino Poulenc e Debussy. Ha cantato con i più grandi direttori di fama internazionale come D. Oren, A. Veronesi, B. Bartoletti, R. Abbado, Eve Queler, L. Maazel, e registi come G. Patroni-Griffi, F. Zeffirelli, M. Scaparro. Pizzi Oltre all’attività musicale, ha compiuto studi musicologici laureandosi in Storia della Musica alla Sapienza di Roma con una tesi sulla vocalità pucciniana e in Psico-pedagogia presso l’università de L’Aquila con una tesi sulle distorsioni percettive nel mondo dell’opera lirica. A Torre del Lago per il Festival Puccini è già stata applaudita nei ruoli di Musetta, Liù, Cio Cio san.

Serena Farnocchia soprano– Musetta e Liù

Nata a Pietrasanta. Vincitrice di numerosi e importanti concorsi internazionali, ha frequentato l’Accademia del Teatro Alla Scala di Milano sotto la direzione di Riccardo Muti che la scelse per il ruolo di Donna Anna nel Don Giovanni di Mozart. Da qui sarà chiamata per importanti produzioni sia in Italia (tra cui Teatro alla Scala, Opera di Roma, La Fenice di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Carlo Felice di Genova, Regio di Torino) che all’estero (tra cui Lyric Opera di Chicago, eatro de la Maestranza di Siviglia, Canadian Opera Company di Toronto, Bayerische Staatsoper di Monaco, Santa Fe Opera Festival, Finnish National Opera di Helsinki). Tra i ruoli interpretati figurano Mimì nella Bohème, Amelia nel Simon Boccanegra, Luisa Miller, Alice nel Falstaff, Liù nella Turandot, Elisa nel Giuramento di Saverio Mercadante, Medora nel Corsaro, Micaela nella Carmen.

Annamaria Dell’Oste soprano– Musetta

Nata a Udine, ha studiato presso il Conservatorio “J. Tomadini” della sua cittè, diplomandosi, in seguito presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma sotto la guida di Jenny Anvelt.
In seguito ha seguito i corsi di interpretazione e stile tenuti dal soprano Renata Scotto. Nell’aprile del 1996 vince il primo premio al Concorso Internazionale “Ferruccio Tagliavini” svoltosi a Deutschlandsberg in Austria.
Sin dal suo debutto al Teatro alla Scala, avvenuto nel 1994 con l’Incoronazione di Poppea di Monteverdi (Virtù, Damigella; dir. M. Alberto Zedda), Annamaria Dell’Oste ha dimostrato spiccate doti vocali e di attrice che ne fanno, oggi, un artista tra le piú affermate della sua generazione.

Alida Berti soprano– Musetta

Inizia gli studi in Toscana con il Maestro Valiano Natali.
Nel 1996, partecipa al concorso internazionale Accademia delle Muse, dove vince il premio per la migliore Voce. Nel 1997, si diploma ai corsi di perfezionamento dell’Accademia KAIROS di Verona, con i Maestri Monetti, Fussi, Canetti, Patti. Nel 2001 e 2002, canta in numerosi concerti e serate di Galà per il Festival Pucciniano. Nel 2003, continua ad avere un intensa attività concertistica, invitata anche da numerosi circoli lirici italiani. Dal 2007 perfeziona il repertorio Operistico con il M° Marco Balderi con cui tiene importanti concerti. Nel 2008 è stata selezionata dalla Sig.ra Cristina Muti ed ingaggiata dal Ravenna Festival per la produzione di Traviata, diretta dal M° Patrick Fournillier. Successivamente viene invitata a Parma dalla Fondazione Arturo Toscanini per una Selezione dell’Opera Traviata diretta dal M° Patrick Fornillier.

Aquiles Machado tenore – Rodolfo

è nato a Barquisimeto (Venezuela) nel 1971. Dopo aver completato i suoi studi di fagotto, inizia l’attività musicale come strumentista nell’Orquestra Juvenil de Lara e gli studi di canto con Angelo D’Ardonna. Nel 1989 entra a far parte della Compañia Nacional de Opera a Caracas, dove completa i suoi studi di canto con Raquel Adonaylo. Nello stesso periodo ha partecipato ad alcuni masterclasses con Katia Ricciarelli e June Anderson.
La sua attività si fa poi incessante, canta a Klagenfurt Rigoletto; a Strasbourg Macbeh e La Bohème a Las Palma Lucia
di Lammermoor; a Nizza Faust; a Valencia Macbeth; a Madrid La Boheme (Teatro Real); a Valladolid La traviata (alternandosi con Alfredo Kraus); a Nizza Rigoletto; Valencia La Boheme. Contestualmente, affianca l’attività concertistica: il Requiem di G.Verdi a Madrid, Segovia (Auditorium Nacional), Caracas (reinaugurazione del Teatro Municipal “Teresa Carreño”), San Sebastián (Quincena Musical), Bad Kissingen, Parma, ecc..

Leonardo Caimi tenore – Rodolfo

Oltre al diploma di Canto, ha conseguito il diploma di Clarinetto e la laurea in Filosofia. Ha partecipato a numerosi concorsi riportando risultati molto soddisfacenti, tra cui il premio speciale “Miglior Tenore” all’11° edizione del concorso internazionale per cantanti lirici “Ferruccio Tagliavini’’. Debutta col personaggio di Paolino nel Matrimonio Segreto, a cui fanno seguito Ramiro nella Cenerentola, il Conte d’Almaviva nel Barbiere di Siviglia, il Cavalier Giocondo nella Pietra del paragone, Orfeo in Orfeo ed Euridice, Fenton nel Falstaff, Rinuccio in Gianni Schicchi, Nemorino nell’Elisir d’Amore, Alfredo nella Traviata, Pinkerton nella Madama Butterfly. Seguono il debutto alla Scala con la Petite Messe Solennelle di Rossini, la Messa di Gloria di Mascagni a Budapest col Coro Filarmonico della Scala, e Il Ritorno di Don Calandrino di Cimarosa, diretto da Riccardo Muti, a Salisburgo. Recentemente è stato applaudito nel ruolo di Pinkerton al Teatro Carlo Felice di Genova e in quello di Alfredo Germont a Cagliari per Traviata che ha inaugurato la stagione lirica e di balletto.

Luca Salsi baritono– Marcello

Debutta al Teatro Comunale di Bologna nella Scala di Seta di Rossini, avviandosi così a una carriera che lo ha portato sui palcoscenici di tutto il mondo, da Milano, Verona, Palermo, Torre del Lago a New York, a Washington, Los Angeles, Tel Aviv, Berlino. Ha lavorato con importanti direttori d’orchestra come N. Luisotti, D. Gatti, P. Domingo, R. Palumbo, D. Renzetti, A. Zedda, e registi del calibro di Patroni Griffi, Scaparro e Zeffirelli. Nel corso della sua carriera ha interpretato ruoli quali Sharpless in Madama Butterfly, Marcello nella Bohème, Ford nel Falstaff, Figaro nel Barbiere di
Siviglia, Valentin nel Faust di Gounod, il ruolo del titolo nel Gianni Schicchi, Germont nella Traviata, Ezio nell’Attila e Frank in Edgar. Inoltre ha interpretato i ruoli principali ne Il Corsaro, I Pagliacci, Ernani, La traviata, Falstaff, L’elisir d’amore, Ernani, Lucia di Lammermoor, Un ballo in maschera, I due Foscari, La battaglia di Legnano.

Marzio Giossi baritono—Marcello

Bergamasco. Dopo il diploma di Canto si fa notare come vincitore in importanti concorsi, come il Battistini di Rieti, il Laboratorio Lirico di Alessandria, il Bastianini di Siena,e le Voci Verdiane di Busseto. Nella sua lunga carriera ha interpretato, su palcoscenici di fama internazionale, i ruoli protagonisti delle opere più conosciute: così fan tutte, il barbiere di siviglia, il maestro di cappella, lucia di lammermoor, L’Elisir d’Amore, Don pasquale, maria stuarda, roberto devereux, nabucco, ernani, la traviata, Rigoletto, Il Trovatore, aida, un ballo in maschera, la forza del destino, don carlo, falstaff (Ford), la gioconda, messa di gloria di Puccini, La bohème, madama butterfly, cavalleria rusticana, i pagliacci, fedora, turandot, l’Amico fritz, carmina burana, il cappello di paglia di firenze, nella Donna del Quadro di Carlo Boccadoro è stato protagonista nella Prima mondiale al Festival delle Novità di Bergamo.

Roberto Accurso baritono—Schaunard

Nato a Catania, Roberto Accurso studia a Milano con Carla Castellani. Nel 1993 vince il concorso del Teatro Lirico Sperimentale «A. Belli» di Spoleto.
Nel 1993 debutta a Spoleto nella Tragédie de Carmen (Escamillo), riduzione che Peter Brook realizza insieme a Marius Constant dall’opera di Bizet.
Da allora è presente nelle stagioni liriche dei principali teatri italiani, fra cui il Teatro alla Scala, il Teatro La Fenice di Venezia, ed a Verona.
Di grande rilievo è anche la sua attività concertistica, che lo porta ad esibirsi nel Ridotto del Teatro alla Scala, all’Accademia di Francia in Roma, nel Duomo di Sassari e nella Sala Rossini del Teatro Comunale di Bologna, dove presenta un concerto liederistico dedicato a Gustav Mahler..

Alessandro Guerzoni Basso—Colline

Al termine degli studio di canto compiuti a Torino e Salisburgo, debutta giovanissimo nella Bohème diretta dal M° Viotti alla Fenice di Venezia dando l’avvio ad una brillante carriera che lo vede esibirsi in importanti teatri con direttori e registi di fama internazionale, fra i quali si segnalano C. Abbado, Z. Mehta, Pappano, Gelmetti, Jacobs, Bychkov, Savall, Zeffirelli, Brook, Herzog, Freyer, Deflo. Nel suo curriculum figurano ruoli quali il Commendatore nel Don Giovanni mozartiano, Plutone nell’Orfeo, Sarastro in Die Zauberflöte, Giorgio nei Puritani, Rodolfo nella Sonnambula, Frére Laurent in Roméo et Juliette, Colline nella Bohème, Aliprando nel Trionfo del tempo e del disinganno di Rossini, Zuniga nella Carmen, Don Basilio nel Barbiere di Siviglia, Sparafucile nel Rigoletto, il Re nell’Aida, Creon in Oedipus Rex di Stravinsky, Sly di Wolf-Ferrari, Semiramide, Sakùntala di Alfano, Boris Godunov, La Traviata.

Federico Longhi

ha iniziato gli studi musicali come flautista all’Istituto Musicale di Aosta, dedicandosi successivamente allo studio del canto con G. Valdengo, A. Pola, Franca Mattiucci, B. M. Casoni e, attualmente, con A. Ferrarini. Ha poi affinato gli
studi di tecnica vocale all’Accademia Musicale “Catalani” di Senigallia, alla Fondazione Toscanini di Parma, all’Accademia Rossiniana di Pesaro e all’Accademia Internazionale di Lirica “Katia Ricciarelli” di Parma. Vincitore di numerosi Concorsi Internazionali, nel 1995 Federico Longhi ha iniziato la sua carriera professionale operistica debuttando nel ruolo di Figaro ne Il barbiere di Siviglia, cui hanno fatto seguito i debutti in svariati ruoli accanto a celebrità internazionali quali Katia Ricciarelli, José Cura, Francesca Patanè e Renato Bruson.

Choi Seung Pil Basso

Premiato in diversi concorsi, si è perfezionato presso l’Accademia di Alto Perfezionamento per Cantanti Lirici della Fondazione Festival Pucciniano. Tra le sue interpretazioni si annoverano Gianni Schicchi, prodotto dalla stessa Fondazione e messo in scena nell’Auditorium E.Caruso del Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago, Madama Butterfly al Carlo Felice di Genova e Rigoletto a Trapani. È stato interprete di selezioni operistiche tra cui Mosè in Egitto di Rossini, Don Giovanni di Mozart .

Claudio MINARDI

nato a Martina Franca nel ‘79, diplomato in canto lirico con il massimo dei voti, presso il Conservatorio Giacomo PUCCINI (La Spezia). Ha studiato con il basso Agostino DI CIAULA, il mezzosoprano Claudia FIDANZI, il soprano Maria Teresa GISSI, il soprano Antonella BANAUDI, il mezzosoprano Fulvia BERTOLI, il Baritono Carlo MORINI, il compositore direttore d’orchestra e pianista M° Massimiliano PICCIOLI.

Franco Boscolo Basso/ Baritono.

Diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia, vincitore di numerosi premi nazionali ed internazionali, Franco Boscolo si cimenta da vari anni nel canto e nella regia. Ha calcato i più importanti palcoscenici europei (tra cui La Scala, Il Teatro Regio di Torino, il Carlo Felice di Genova, il Festival Puccini di Torre del Lago, il Regio di Parma), incidendo opere per le più importanti etichette discografiche. Dal 1995 è docente di canto presso l’Università della Musica del South Carolina e nel 1996 è stato insignito, honoris causa, Cavaliere dell’Ordine dei Cavalieri Crociati di Malta.

Turandot

23 e 29 luglio – 7, 13 e 26 agosto

Ripresa del monumentale allestimento realizzato per le celebrazioni pucciniane nella fortunata ed apprezzata messa in scena regia di Maurizio Scaparro, scene di Ezio Frigerio e costumi di Franca Squarciapino

TURANDOT

Dramma lirico in tre atti e cinque quadri su libretto

di Giuseppe Adami e Renato Simoni
Musica di GIACOMO PUCCINI

Maestro concertatore e direttore
Kery Lynn Wilson (23-29 luglio/7 agosto) /
Giampaolo Mazzoli (13-26 agosto)

Regia Maurizio Scaparro
Scene Ezio Frigerio
Costumi Franca Squarciapino

La Principessa Turandot
Antonia Cifrone (23-29 luglio/7agosto)
Nila Masala(13 agosto)
Giovanna Casolla (26 agosto)

Calaf
Piero Giuliacci (23 – 29 luglio) /
Kyu Sung Park (7-13-26 agosto)

Liù
Serena Farnocchia (23 luglio)/
Satomi Ogawa (29luglio-13 agosto) /
Mimma Briganti (7-26 agosto)

Timur
Carlo Colombara (23-29 luglio)/
Enrico Iori (7-13-26 agosto)

Ping
Roberto Accurso

Altoum Massimo La Guardia

Un Mandarino Roberto Nencini

I ancella Eva Corbetta / Angela D’Oronzo

II ancella Ana Isabel Lazo/ Valentina Boi

Disegno Luci
Fabrizio Ganzerli

Regista assistente
Luca Ramacciotti

Orchestra del Festival Puccini

Coro del Festival Puccini

Maestro del Coro Stefano Visconti

Coro delle Voci Bianche del Festival Puccini
Maestro del Coro delle Voci bianche Sara Matteucci

Maurizio Scaparro (Roma, 1932) è un regista e critico teatrale italiano.

L’attività di Scaparro inizia come critico teatrale per giornali come l'”Avanti!”, cui seguirà la fondazione, nel 1961, della rivista Teatro Nuovo. Sin da piccolo si cimentò nella recitazione, nel giro di qualche tempo presa come un gioco e
subito abbandonata.
Divenne in seguito direttore artistico di diverse realtà teatrali, tra cui il Teatro Stabile di Bologna, il Teatro Stabile di Bolzano, il Teatro di Roma ed il Teatro Eliseo. Contemporaneamente, si è prodotto come regista teatrale, debuttando al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1965 con La Venexiana, commedia di anonimo cinquecentesco.
Tra gli altri incarichi degni di nota, nel periodo 1979-1983 è stato direttore del Festival Internazionale di Teatro all’interno della Biennale di Venezia.
Esordisce alla regia cinematografica nel 1983 con il Don Chisciotte tratto dall’omonimo romanzo di Cervantes,
un adattamento a film per la TV che vede impegnato l’attore Pino Micol nei panni dei protagonista, affiancato
tra gli altri da Peppe Barra e Evelina Nazzari.
Scaparro svolge inoltre attività didattica come docente di storia del teatro per l’Università Telematica Internazionale dei canali di Rai Nettuno sat.

Ezio Frigerio

Nel 1948 lascia gli studi d’indirizzo scientifico per frequentare, l’anno seguente, l’Istituto Nautico di Savona.
È nel 1955, grazie all’incontro col teorico e regista teatrale Giorgio Strehler, che inizia la sua attività al Piccolo Teatro di Milano. Strehler gli affiderà il disegno dei costumi dello spettacolo La casa di Bernarda Alba di Federico García Lorca, per la regia dello stesso Strehler e le scene di Luciano Damiani.
Inizierà una proficua attività di costumista per alcuni anni fino al passaggio alla scenografia, che curerà sempre affiancando Strehler e, dal 1972, con la costumista e compagna di vita Franca Squarciapino.
Divenuto famoso in ambito internazionale si dedica alla scenografia del balletto grazie all’amicizia che lo legherà al danzatore Rudol’f Nuriev, per il quale cura nel 1979 il Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev. Anche le scenografie operistiche saranno numerose, a partire dalle regie strehleriane alla Scala per proseguire in ambito europeo nei più prestigiosi teatri d’opera del mondo.

Per il cinema meritò la candidatura all’Oscar alla migliore scenografia nel 1991 per il film Cyrano de Bergerac di Jean-Paul Rappeneau, lavoro che gli valse nello stesso anno il Premio César per la migliore scenografia, loFranca Squarciapino (Roma 1940), costumista.

Dopo gli studi classici, si dedica come attrice al teatro, ottenendo una borsa di studio dalla televisione. Il suo debutto in teatro come costumista avviene al fianco di E. Frigerio nel 1972 per lo spettacolo Re Lear di Shakespeare al Piccolo Teatro di Milano con la regia di G. Strehler, per il quale allestisce i costumi del Temporale di Strindberg (1980), Minna von Barnhelm di Lessing (1983), Arlecchino servitore di due padroni di Goldoni (1987). Tra gli innumerevoli
spettacoli costruiti per il teatro d’opera sempre con le scene di E. Frigerio e la regia di G. Strehler ricordiamo Le nozze di Figaro (1981, costumi) e Don Giovanni (1987, costumi) di Mozart alla Scala di Milano. La sua intensa attività di costumista la porterà a lavorare nei diversi campi dello spettacolo (ottenendo fra l’altro per il cinema, il premio Oscar ai costumi, nel 1991 per il film Cyrano di Bergerac ), con registi di riconosciuta fama tra i quali, ancora Strehler – per Lohengrin di Wagner alla Scala e il Fidelio di Beethoven (Scala e Parigi, Châtelet 1990) – L. Ronconi, N. Espert, G. Deflo, L. Pasqual, L. Cavani, V. Puecher, A. Konchalowsky, R. Planchon. Per B. Wilson disegna i costumi per Medea-Medée a Lione e a Parigi. Collabora nel balletto con Nureyev, Grigorovic, C. Hoyos, si cimenta anche in un musical. La ricerca dei dettagli e la fedeltà storica del taglio lasciano spazio all’invenzione fantastica con materiali non convenzionali.

Keri Lynn Wilson direttore

Nata in Canada, inizia i suoi studi musicali in pianoforte a tre anni, violino a cinque e flauto a otto. Ha ottenuto sia il diploma in flauto che quello come direttore d’orchestra alla Juillard School of Music. Come direttore ha ottenuto il premio “Bruno Walter” e ha studiato con Otto-Werner Mueller. Ha debuttato come direttore d’orchestra alla National Arts Center Orchestra of Canada nel 1990, all’età di 23 anni, ed ha lavorato come assistente di Claudio Abbado presso il Festival di Salisburgo.
Ha diretto la Montreal Symphony, la Toronto Symphony, la Los Angeles Philharmonic e la St. Louis Symphony. Inoltre ha diretto MADAMA BUTTERFLY a Leipzig con la Gewandhaus Orchestra, LA BOHÈME, TURANDOT e MADAMA BUTTERFLY al Festival Pucciniano di Torre del Lago, RIGOLETTO con l’orchestra della Fondazione Toscanini in vari teatri italiani, TOSCA alla Wiener Staatsoper, LA BOHÈME all’Opera di Bilbao e IL BARBIERE DI SIVIGLIA al Maggio Musicale Fiorentino. Nella stagione 2007/08 ha diretto TOSCA a Oslo, DON PASQUALE a Palermo, ANNA BOLENA a Bilbao, MADAMA BUTTERFLY a Vienna e LA BOHÈME a Tel Aviv. Ritorna nella stagione 2008 con LA TRAVIATA all’Opera di Vienna, dopo il grande successo ottenuto con LA BOHÈME.
Recentemente è stata alla Staatsoper di Monaco con LA TRAVIATA, alla Washington Opera con TURANDOT, al Massimo di Palermo con RIGOLETTO e al Teatro Petruzzelli di Bari con L’ELISIR D’AMORE.

GIAN PAOLO MAZZOLI direttore è Direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “L.Boccherini” di Lucca.
Si è’diplomato in Pianoforte presso il Conservatorio “Luigi Boccherini” di Lucca e in Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze.
Ha studiato Composizione con i Maestri Pietro Rigacci e Gaetano Giani Luporini e Direzione d’Orchestra con i Maestri Bruno Rigacci e Piero Bellugi.
Ha frequentato inoltre il biennio di Direzione d’orchestra presso il Conservatorio “A.Boito” di Parma.Attualmente è Direttore dell’Orchestra dell’Istituto Musicale “L.Boccherini”di Lucca.

Antonia Cifrone- SOPRANO– La Principessa Turandot (debutto nel ruolo) nata a Taranto, si è diplomata in canto lirico al Conservatorio di Matera ed ha avuto grandi insegnanti di perfezionamento vocale come: Renata Tebaldi e Raina
Kabaivanska. Vincitrice del concorso “Festival Verdiano” indetto dal Teatro Regio di Parma, debutta nel ruolo di Alzira di G. Verdi al teatro Magnani di Fidenza.
E’ chiamata ad interpretare i ruoli di madre e di strega in Hansel e Gretel di E. Humperdink presso il Teatro regio di Torino e Gilda in Rigoletto accanto a Leo Nucci al Festival Verdiano di Roncole Verdi. Il suo repertorio spazia anche nel campo della musica contemporanea e interpreta l’opera Il giro di vite di B. Britten al Festival Internazionale di Musica Contemporanea di Bolzano, debutta quale Leonora né Il Trovatore a Sofia e ritorna al Teatro Magnani di Fidenza nel ruolo di Violetta né La Traviata. Debutta al Teatro Nacional de L’Avana a Cuba in Tosca, Mimì né La Bohéme, sotto la direzione del M° A. Licata, al Festival Pucciniano di Torre del Lago dove torna nell’edizione del 2000 con Madama Butterfly. Al repertorio operistico affianca un’intensa attività concertistica e di musica sacra avendo più volte cantato nella Messa di Requiem di G. Verdi e di W.A. Mozart e nello Stabat Mater di G.B. Pergolesi. Un grande concerto evento in forma semiscenica la vede protagonista al “Festival Pucciniano” stagione 2004 intitolato “LE DONNE DI PUCCINI” diretto dal Maestro A. Veronesi e con la straordinaria partecipazione di PLACIDO DOMINGO, nelle vesti di Giacomo Puccini. Ritorna all’edizione del 5l° Festival Pucciniano nella Boheme interpretando il ruolo di Mimì, diretta dal M° Keri Lynn Wilson; Nella Stagione 2006/2007 canta al 52° festival Pucciniano interpretando Tosca diretta dal M° Veronesi. A Livorno, Pisa e Rovigo ha debuttato nel ruolo della protagonista nell’Iris di P. Mascagni. Al Festival Puccini di Torre del Lago, è già stata interprete applaudita, di tante eroine pucciniane sino al debutto quest’anno nel ruolo della gelida principessa.

Giovanna Casolla Soprano– La Principessa Turandot

Ha studiato al Conservatorio San Pietro a Majella, con il maestro Michele Lauro e successivamente con il maestro Walter Ferrari. Il suo debutto avviene con la prima mondiale dell’opera “Napoli Milionaria” del Maestro Nino Rota al Festival dei Due Mondi di Spoleto. I successivi impegni la vedono al Teatro Verdi di Trieste si presenta con La campana
sommersa di Respighi, cantando successivamente in Il castello del Duca Barbablù di Bartók al Teatro Regio di Torino con Tabarro.
Negli anni seguenti acquista sempre più prestigio grazie ad una serie di esibizioni di successo: Turandot di Busoni al Teatro Filarmonico di Verona, ma soprattutto è la sua interpretazione di Tosca nella sua città accanto a Placido Domingo a destare sensazione; l’evento le dischiude le porte dei maggiori teatri italiani e internazionali. Nel 1982 debutta alla Scala di Milano con l’opera Tabarro sotto la direzione di Gianandrea Gavazzeni, opera che riprenderà, nel
1987. Nel Teatro milanese interpreterà ancora Fanciulla del West in due produzioni (1991 e 1995) diretta da Giuseppe Sinopoli e da Lorin Maazel, e Tosca (2000) diretta Riccardo Muti. Notevoli le sue interpretazioni al Metropolitan di New York nell’opera Don Carlo 1986 e Tosca 1991 nel ruolo mezzosopranile di Eboli; al Met tornerà di nuovo nel 1991 con Tosca, diretta da Placido Domingo.
La carriera della Casolla continua brillantemente nel corso degli anni novanta e 2000 in un repertorio lirico drammatico: suoi cavalli di battaglia sono Tosca, che interpreta per più di 500 volte: (Philadelphia, Pechino, Wiesbaden) e Turandot, quest’ultima ripetutamente sostenuta dal 1995 nei più grandi teatri quali Opera di Roma, Festival di Avenches, Teatro Regio di Torino, San Carlo di Napoli, Opera Municipale di Marsiglia, diverse stagioni all’Arena di Verona, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Municipale di Rio de Janeiro, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro
Verdi di Rovigo, Baltimore Opera, Terme di Caracalla, Megaron di Atene, Arena di Orange e molti altri. È stata la protagonista della famosa première cinese alla Città proibita nel 1998), e la prima interprete nel nuovo finale del
compositore cinese Hao Weiya che inaugura il New National Theater di Pechino nel 2008. Forte anche il suo legame con l’Arena di Verona e il festival pucciniano di Torre del Lago, dove ha cantato in molteplici produzioni nel corso degli anni, quali Andrea Chénier, Cavalleria Rusticana, Tosca, Forza del destino, Aida, Turandot.

Nila Masala Soprano—La Principessa Turandot

Nata a Sassari nel 1973, si diploma in Canto Lirico presso il Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara e dal 2000 al 2004 svolge attività didattica in qualità di docente presso l’Associazione musica per la pace “Bottega Ars Musicalis” nelle sedi di L’Aquila e Pescara. Si perfeziona presso l’Ateneo Internazionale della Lirica di Sulmona. E’ salita sul palcoscenico del Teatro di Torre del Lago come principessa Turandot nella recita del 12 e del 20 agosto 2010.

Piero Giuliacci Tenore– Calaf

Ha compiuto gli studi musicali con Giuseppe Morelli e ha studiato canto sotto la guida di Maria Negrelli. Nel 1996 ha vinto il “Puccini Foundation Competition” di New York, iniziando una brillante carriera internazionale che lo ha visto cantare nei principali teatri e istituzioni musicali del mondo come: il Teatro Regio di Parma, la Palm Beach Opera, il
Teatro Massimo di Palermo, il Lirico di Cagliari, il Gran Teatre de Liceu di Barcellona, la New Israeli Opera di Tel Aviv, il Teatro Municipal di Santiago del Cile.
Di particolare interesse la collaborazione con l’Arena di Verona, dove nelle stagioni passate ha interpretato Radamès in Aida di Verdi, Rodolfo ne La Bohème di Puccini; Calaf in Turandot di Puccini.

Dopo essersi dedicato al repertorio pucciniano (La Bohème a Shangai, Taiwai, Klagenfurt, Tosca a Bari e Roma e Turandot a Copenhagen, Avenches, Palm Beach, Arena di Verona), è divenuto apprezzato interprete anche di ruoli verdiani: è stato protagonista in Don Carlo, Rigoletto, Trovatore, La Forza del Destino, Aida, Otello. Il suo repertorio comprende inoltre i ruoli di Maurizio in Adriana Lecouvreur di Cilea, Edgardo in Lucia di Lammermoor di Donizetti, Turiddu in Cavalleria rusticana di Mascagni, Enzo ne La Gioconda di Ponchielli, Andrea Chénier di Giordano.

Park Sung Kyu tenore– Calaf

Nato a Tae-Jeon (Corea del Sud) nel 1977, si laurea presso l’Università di Sham-Yook (Seul) in canto lirico. Si trasferisce in Italia nel 2000 per perfezionare lo studio della tecnica e del repertorio italiano. Vince diversi concorsi internazionali, tra i quali il “Labò” di Piacenza (2004), il “Masini” di Reggio Emilia (2004), lo “Zandonai” di Riva del
Garda (2005), il Concorso di Marsiglia (2005). Debutta il ruolo del Duca nel Rigoletto a fianco di Leo Nucci. Partecipa alla produzione del Ballo in Maschera come cover di Salvatore Licitra e canta Alfredo in Traviata. Debutta nel
2006 il ruolo di Pollione in Norma a Modena, Ferrara, Livorno e Piacenza a fianco di Dimitra Theodossiou.
Nell’ottobre 2006 tiene due recital di arie d’opera salutati con grande entusiasmo dal pubblico a Santa Cruz de Tenerife. Successivamente debutta con grande successo a Livorno il ruolo di Osaka nell’Iris di Mascagni; Tra i suoi successi ricordiamo Faust di Gounod a Como, Werther a Roma (debutto al Teatro dell’Opera), sempre a Roma per Rigoletto con Renato Bruson, al San Carlo di Napoli per Cavalleria rusticana (con la regia di Maurizio Scaparro e trasmesso da Rai Due), a Palermo per Medea, Il tabarro per il circuito lirico toscano, il debutto di Aida a Rimini. È ospite regolare al Verdi di Trieste: Iris, Tosca, Il paese del sorriso, Aida e Norma. Nel 2008 è stato a Bilbao, Rovigo e Savona per Turandot, a Cipro per Butterfly, a Seoul per Tosca e Nona sinfonia di Beethoven diretta da Myung-Whun

Chung. Nel 2009 Park Sung Kyu ha riscosso un grande successo quale protagonista a Piacenza, Modena e Ravenna di Ernani, a Chieti per Traviata, a Savona, Torre del Lago, Novara, Mantova e Lucca per Turandot, Carlo Felice di Genova per Rigoletto. Ha successivamente trionfato a Pisa in Tosca, a Kiel per Aida e in galà, Trieste per Madama Butterfly e per Otello (Cassio), Madama Butterfly, Tosca e Turandot a Torre del Lago, Aida a Tokio, Mefistofele e Simon Boccanegra in Corea (quest’ultima opera sotto la direzione di Myung-Whun Chung), Madama Butterfly a Ferrara, Rusalka a Kiel.

Satomi Ogawa soprano– Liù

Soprano giapponese, Satomi Ogawa, ha cominciato sua carriera operistica in Italia con Turandot al Teatro Filarmonico di Verona come vincitrice del concorso internazionale di Turandot sotto la fondazione Arena Di Verona. Recentemente ha interpretato Iris con grande successo al Teatro Metropolitan di Tokyo e al Concerto Hall di Kyoto. Il suo repertorio include titoli quali Turandot (Liù),La bohème (Mimì; Musetta), La Rondine (Magda), La traviata (Violetta), Die Zauberflöte (Erste Dame), Don Giovanni (Donna Elvira), Manon (ruolo del titolo), Faust (Marguerite). Satomi Ogawa svolge anche un’intensa attività concertistica con l’Orchestra Yomiuri Symphony Orchestra, Orchestra Ensemble Kanazawa e Kyoto Symphony Orchestra. Il suo repertorio comprende Messa da Requiem di Verdi, Sinfonia Nr.9 di Beethoven, Sinfonia Nr.8 di Mahler. Ha conoscenza della musica da camera Tedesca, francese e italiana.
Tra i direttori con cui ha collaborato si distinguono Niels Muus, Jérôme Kaltenbach, Walliser Gentschev,
Giovanni Reggioli and Antonio Pirolli e con registi quail Ubaldo Gardini, Robert Herzl, Robert Fortune, Michael McCaffery and Gianfranco De Bosio. Si è laureata master del canto lirico a Tokyo Colllege of Music, è invitata ad Opera Studio di Teatro Nazionale Nuovo di Tokyo. E ha avuto una borsa di studio dal governo Giappone per lo studio in Italia. Fra i suoi prossimi impegni annovera le interpretazioni di Turandot, Tosca, The Thief and The Old Maid (Ms.Pinkerton) e Don Giovanni (Donna Elvira).

Mimma Briganti soprano—Liù

studia pianoforte con L. Maraviglia e canto con V. Natali. Frequenta vari corsi di perfezionamento con P.Venturi, A.Billard, A. Stella, L. Serra , K. Ricciarelli e Claudio Desderi, Valeria Mariconda Asciolla.
Attualmente continua a perfezionarsi con il tenore Jorge Ansorena e il mezzosoprano sig. Maria Casula. E’ vincitrice di diversi concorsi: 1991 Voltolini di Mantova, 1992 Pavarotti a Philadelphia, 1994 premio M. Freni a Modena, 1995 Puccini a Torre del Lago, 1996 Del Monaco a Marsala, 2002 Accademia di alto perfezionamento del Festival Pucciniano, e Mattia Battistini a Rieti. Nel febbraio 2006 è stata insignita, dalla Sig.ra Mirella Freni e dal M° Gianni Raimondi, del premio “Rovere d’argento” in occasione del 35° anno d’attività del circolo lirico “G. Verdi” di Rovereto. Nel 2009 debutta a Torre del Lago con il ruolo di Liù nella Turandot. Svolge intensa attività concertistica sia in Italia che all’estero.
Discografia:
Il Flauto Magico – Chicco Classic – live 2000
Rigoletto – Chicco Classic – live 2002
Rigoletto – Canto l’opera –Ricordi 2005
Dal 2002 è docente di canto alla scuola di musica “Litorale pisano” di Marina di Pisa.
Grazie alla sua competenza sulla tecnica del canto è stata invitata a tenere master classes in molte accademie e università in tutto il mondo.

Carlo Colombara basso– Timur

è considerato attualmente come una delle voci di riferimento del registro basso. Le sue incursioni nel bel canto romantico o nell’ambito della cultura francese sono state accolte con un applauso unanime dal pubblico e dalla critica, e ha riscosso nello stile verdiano successi clamorosi grazie ai quali viene riconosciuto come uno dei migliori interpreti del compositore italiano. Il suo timbro di voce potente, amplio, profondo e agile unito a una grande capacità di comunicazione e convincenti doti di attore, gli assicurano un posto d’onore nel mondo operistico contemporaneo.
Dopo vent’anni di carriera, durante i quali ha lavorato con i direttori e i registi più importanti del panorama internazionale, Carlo Colombara continua ad ampliare il suo repertorio – in cui convivono Monteverdi e Puccini, Stravinsky e Montemezzi- mosso dal suo inquieto spirito artistico e dalla grande vocazione per il canto e il teatro. Nel 2009 ha debuttato con successo i ruoli di Mefistofele nell’opera omonima di Boito e di Escamillo nella Carmen di Bizet.
Alcune delle partecipazioni più importanti della sua carriera negli ultimi anni sono state nel Don Carlo a Zurigo, Siviglia e Bologna, Simon Boccanegra a Parigi, Zurigo e Monaco, Aida a Londra, Firenze, Barcellona e New York, Ernani a Madrid e Vienna, Macbeth a Napoli, Madrid e Monaco, Norma a Chicago, Il Barbiere di Siviglia a Tokyo, La Gioconda a Verona e Barcellona, La Bohème a Napoli con la regia di Zeffirelli, con il quale ha collaborato molte volte, Turandot al Bolshoi, I Lombardi a Zurigo, I Puritani a Vienna e Palermo, Semiramide a Venezia, Attila a Vienna e Macerata, Nabucco a Vienna e Reggio Emilia.

Enrico Iori Basso—Timur

Ha studiato canto lirico presso il Conservatorio “A.Boito” di Parma, perfezionandosi nel repertorio verdiano presso l’Accademia Verdiana della Fondazione Arturo Toscanini, sotto la guida di Carlo Bergonzi. Ha studiato privatamente con Jenny Anvelt, Paride Venturi, Lucetta Bizzi e attualmente si sta specializzando con il baritono Carlo Meliciani.
Ha avviato la carriera operistica cantando in Rigoletto a Fidenza, e si è poi esibito nei principali teatri italiani debuttando in Un ballo in maschera, La traviata, Tosca, Manon Lescaut, Il barbiere di Siviglia, Il trovatore, Luisa Miller, in Teatri come Parma, Ascoli, Roma, Cosenza, Bari, Ravenna. Ha cantato Zaccaria in Nabucco ad Ancona, Nizza, al Festival di Vigoleno, Busseto, Parma, Attila a Parma, Piacenza, Verona, Lucrezia Borgia a Bergamo, Norma all’Opéra de Montpellier, Rigoletto a Piacenza e Modena diretto da Daniel Oren, Il barbiere di Siviglia alla Fenice, I puritani a
Bergamo, Ernani a Piacenza.

ROBERTO ACCURSO Baritono Ping

Debutta a Spoleto nella Tragédie de Carmen (Escamillo), una riduzione di P. Brook e M. Constant dall’opera di Bizet e nell’Elisir d’Amore (Belcore). Da allora è presente nelle stagioni liriche dei principali teatri italiani e stranieri – fra cui il Teatro alla Scala, La Fenice di Venezia, l’Arena di Verona, il Comunale di Firenze, il Regio di Parma, il Carlo Felice di Genova, e a Barcellona, Francoforte, Parigi, Monaco, Valencia, Tokyo. Ha cantato con importanti direttori come B. Bartoletti, R. Chailly, D. Gatti, G. Gelmetti, D. Oren, e con registi quali L. Ronconi, S. Vizioli, F. Zeffirelli. Il suo repertorio comprende: Don Giovanni (Masetto), Le nozze di Figaro, Il barbiere di Siviglia, L’italiana in Algeri, La cenerentola (Dandini), Lucrezia Borgia (Gubetta), Rigoletto, Macbeth, Simon Boccanegra, Otello, Werther, Carmen (Dancairo), La bohème (Marcello), La fanciulla del West, Gianni Schicchi (Marco), Il Campiello e La Vita Nuova di Wolf-Ferrari. Il suo cavallo di battaglia è il ruolo di Rigoletto.

Aldo Orsolini tenore– Pong

É nato a Pisa e risiede a Verona. Diplomato in solfeggio con setticlavio e ha studiato pianoforte.
Ha iniziato la sua attività teatrale come artista del coro nel 1976 presso il Teatro Giuseppe Verdi di Pisa, proseguendo l’attività presso altri Teatri tra i quali:
– L’Ente Lirico del Teatro Margherita di Genova.
– L’Ente Lirico Arena di Verona
– Il Coro Sinfonico RAI di Milano
– Altri minori
Nel 1984, cessando l’attività come artista del Coro, ha iniziato lo studio per potere sostenere parti solistiche. Attualmente sta seguendo un corso di perfezionamento a Verona con la Maestra Francesca Gibin.
Nel 1987 ha iniziato l’attività di solista con l’opera “Traviata” nel ruolo di Gastone.
Il suo repertorio si estende da parti “di fianco” quale “Pang” in Turandot a parti principali quale “Danilo” in Vedova Allegra. È stato apprezzato in molti Teatri italiani quali il Carlo Felice di Genova, Vincenzo Bellini di Catania, l’Arena di Verona e il Teatro Filarmonico, non solo per le qualità vocali ma anche per la ricerca di caratterizzazione dei personaggi interpretati.

Nicola Pamio tenore– Pang

ha debuttato a Cagliari nel 1992 interpretando il ruolo di Edmondo in Manon Lescaut. Si è poi esibito nei principali teatri italiani, partecipando anche a produzioni di opere di rara esecuzione.
Tra le sue esibizioni si distinguono Il Barbiere di Siviglia (Conte di Almaviva) con la regia di Carlo Verdone e la direzione di Piero Bellugi al Teatro dell’Opera di Roma, Don Pasquale (Ernesto) al Teatro Vittorio Emanuele di Messina con la direzione di Fabrizio Maria Carminati, La notte di un nevrastenico con la direzione di Paolo Arrivabeni. Ha cantato il ruolo di Don Basilio in diverse produzioni de Le nozze di Figaro: a Reggio Emilia con la regia di Daniele Abbado, a Savona con la regia di Filippo Crivelli, a Trieste con la direzione di Rizzi Brignoli. Al Festival di Torre del Lago ha già interpreato il ruolo di Pang in Turandot.

Massimo La Guardia tenore

attualmente impegnato nell’insegnamento delle Discipline Musicali di Canto e Arte Scenica. Presenta la sua carriera internazionale con 30 Opere Liriche debuttate, 10 Oratori e Messe, 120 Concerti e Recital, 1 Grande Musical, 4 Incisioni Discografiche, 8 Concorsi Lirici Internazionali Vinti e Prestigiosi Riconoscimenti Artistici.
Oltre 500 Spettacoli eseguiti nel Mondo, come Interprete e Solista.
Ha lavorato come Attore in molti Films nel Cinema, Spot Pubblicitari Televisivi e Telefilms Rai.
Ha Rappresentato la Lirica e la Cultura Musicale Italiana con i suoi Recital e Concerti e si e’ esibito in Cerimonie Ufficiali su chiamata delle Ambasciate Italiane e Ist.Italiani di Cultura per il Portogallo, Argentina, Brasile e in Italia per
l’Ambasciata Americana U.S.A.
Si e’ esibito in Grandi Teatri e Sale da Concerto in Francia, Spagna, Portogallo, Austria, Olanda, Svizzera, Stati Uniti d’America, Brasile, Peru’ e Argentina; in Italia Canta al Teatro dell’Opera di Roma, San Carlo di Napoli, Festival Puccini di Torre del Lago (Lu), Ravenna Festival e molti altri Teatri di Tradizione, Enti, Universita’ e Fondazioni.

Madama
Butterfly

Nuovo Allestimento
6, 11 e 18 agosto

La cultura giapponese protagonista a Torre del Lago con l’esclusivo allestimento, anteprima italiana del capolavoro pucciniano una lettura filologica con scene e costumi provenienti dal Sol Levante grazie alla coproduzione con NPO di
Tokyo. Una produzione che evidenzia nei dettagli il fascino della cultura e della tradizioni giapponesi che tanto avevano incuriosito il maestro Puccini. La regia è affidata al baritono giapponese Takao Okamura, le scene sono disegnate da Naoji Kawaguci mentre i costumi sono firmati dal più famoso stilista di Kimono Yasuhiro Chiji. Nei ruoli orientali troveremo solo interpreti giapponesi mentre nei ruoli occidentali solo interpreti occidentali.

MADAMA BUTTERFLY

Regia Takao Okamura
Scene Naoji Kawaguci
Costumi Yasuhiro Chiji

Maestro concertatore e
direttore Valerio Galli

Cio Cio San
Sakiko Ninomiya

Suzuki
Kimiko Suehiro

Kate Pinkerton
Alessandra Meozzi

F.B. Pinkerton
Marcello Bedoni

Sharpless
Sergio Bologna

Goro
Jun Takahashi

Lo Zio Bonzo
Shang Bin

Il Principe Yamadori
Veio Torcigliani

Il Commissario imperiale
Daniele Piscopo

L’ufficiale del registro

Claudio Minardi

La cugina Zhao Xuan
La zia Marianna Lanci
La madre Monica Arcangeli
Yakusidè Antonio Tirrò

Disegno luci
Fabrizio Ganzerli

Assistente alla regia
Luca Ramacciotti

Orchestra del Festival Puccini

Coro del Festival Puccini
Maestro del Coro Francesca Tosi

Cio Cio San torna a casa

Va in scena nel Gran Teatro all’Aperto Giacomo Pucccini di Torre del Lago il 6, 11 e 18 agosto, Madama Butterfly nella nuova produzione che nasce dalla collaborazione tra Fondazione Festival Pucciniano e NPO di Tokyo

Costumi griffati dal più grande stilista di kimono Yasuhiro Chiji per l’allestimento che sarà sotto i riflettori di NHK, la tv di stato del Giappone che realizza a Torre del Lago uno speciale di 90 minuti per raccontare quale sia, grazie a Madama Butterfly lo speciale rapporto tra la terra di Puccini e la cultura del Sol Levante.

Il Teatro di Torre del Lago ospiterà anche un’esclusiva esposizione dei tradizionali costumi firmati da Ciji dal titolo Kimono Collection, mentre nel parco della Musica sarà allestita una collettiva di scultori giapponesi dal titolo L’Oriente in Italia

Un omaggio al Giappone a 360° gradi con l’occasione della messa in scena, tutta giapponese, di Madama Butterfly, nata dalla collaborazione con NPO di Tokyo (Opera del Popolo giapponese) che ha affidato al baritono Takao Okamura la regia di uno spettacolo che si annuncia di assoluto interesse artistico per la fedeltà con cui il regista rappresenterà tradizioni e costumi del Paese del Sol Levante. Ogni rappresentazione dell’opera di Puccini, in Giappone, fa registrare sempre il tutto esaurito, le melodie di Madama Butterfly si ascoltano negli ascensori e sulle scale mobili o nelle canzoni popolari, sin dagli anni trenta. Ma, come il maestro Puccini sia riuscito a così ben rappresentare cultura e tradizioni di un Paese che non aveva mai visitato è per i giapponesi, ancora oggi, motivo di grande curiosità e soprattutto di indagine, oltre che di orgoglio.
L’allestimento che propone il cartellone del Festival Puccini di Torre del Lago, interamente realizzato in Giappone, scene di Naoji Kawaguci si caratterizza per la “rilettura del libretto” in chiave filologica; il regista Takao Okamura pone
un’attenzione meticolosa ai dettagli legati alla tradizione e al costume del Giappone. Una fedeltà alla tradizione giapponese che ritroveremo negli splendidi costumi dello stilista Yasuhiro CHIJI il più famoso creatore contemporaneo di kimono di cui sarà allestita durante il Festival 2011 (6 – 27 agosto) negli spazi del Teatro una straordinaria Mostra KIMONO COLLECTION che farà conoscere al pubblico internazionale del Festival Puccini la straordinaria collezione firmata Chiji del tradizionale costume giapponese, oggi custodita nel Museo di Kyoto.

Per l’appuntamento torrelaghese la Rete Televisiva giapponese NHK realizzerà uno speciale di 90 minuti che vedrà al centro proprio il regista di Madama Butterfly Takao Okamura, e 11 donne tra cui le due protagoniste Sakiko Ninomiya che interpreterà Cio Cio San e Kimiko Suehiro, Suzuki oltre a 9 figuranti provenienti da Tokyo di cui due autentiche Maiko, apprendiste gheisha che si potranno ammirare con le loro complicate pettinature, il trucco elaborato e gli sgargianti kimono.

Takao Okamura regista

Nato a Tokyo, dopo il diploma presso il liceo Kaisei si è laureato presso l’Università Waseda di Tokyo e il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Ha studiato presso la Musikakademie di Vienna e ottenuto il primo premio nella competizione internazionale di canto di Tolosa nel 1960. È stato primo Basso del Landestheater di Linz dal 1966 al 1969,
dell’Opernhaus di Kiel dal 1969 al 1971 e a Colonia dal 1971 al 1979. Dal 1974 al 1976 si è esibito, tra l’altro, come ospite del Bayerische Nationaloper di Monaco di Baviera in Boris Godounov. Importante e rappresentativo cantante lirico giapponese, è conosciuto anche come scrittore, conferenziere, attore e direttore di scena. È direttore artistico dell’NPO Opera del Popolo/Minna-no-Opera. Tra le sue direzioni si annoverano Historie de Soldat di Stravinskij, Così fan tutte e lo Zauberflute di Mozart e Madama Butterfly di Puccini.

Yasuhiro Chiji stilista-costumista

Tra i più importanti e conosciuti stilisti di kimono del Giappone, Chiji è autore di una collezione oggi custodita nel Museo del costume di Kyoto. Firma i costumi per questa produzione di Madama Butterfly.

Naoji Kawaguci scenografo

Docente presso il MAU, la Musashino Art University, Naoji Kawaguchi da anni cura le scene di opere e balletti, tra cui Madama Butterfly per la Macao International Music Festival. È stato inoltre art director di alcuni episodi di una fortunata serie tv giapponese e production designer di lungometraggi (Beyond the crimson sky, in gara al Taormina Film Fest del 2007).

Valerio Galli direttore

Nato a Viareggio nel 1980, Valerio Galli si è diplomato in pianoforte nel 2002 con il massimo dei voti, lode e menzione ad honorem sotto la guida di Fabrizio Papi e Nadia Puccinelli e in composizione nel 2008 con il massimo dei voti nella
classe di Pietro Rigacci.
Dal 2003 intraprende lo studio della direzione d’orchestra con i maestri Piero Bellugi, Aldo Faldi, Donato Renzetti e Carlo Moreno Volpini e collabora nel 2005 come assistente del M° David Kram presso Her Majesty’s Theatre di Melbourne.
Il suo debutto come direttore avviene nel 2004 con Madama Butterfly al Teatro Mancinelli di Orvieto. Nel 2007 dirige il Concerto di Capodanno al Teatro del Giglio di Lucca e un concerto lirico presso la Casa Internazionale della Musica di Mosca, è impegnato in Ungheria al XXII° Kecskeméti Tavaszi Fesztival in un concerto lirico-sinfonico con l’Orchestra Sinfonica di Kecskemét e debutta sul podio del Gran Teatro all’ Aperto di Torre del Lago nella direzione di Tosca per la regia di Mario Corradi. Per il Festival Puccini prende parte come direttore alla ‘Maratona Pucciniana’ a Tokyo e dirige numerosi concerti per le celebrazioni del 150° Anniversario della nascita del Maestro. Nel 2009 al Teatro Comunale di Bologna affianca il M° Bruno Bartoletti nella direzione di Rigoletto con l’allestimento di Giancarlo Cobelli, dirige Turandot per il 55° Festival Puccini nell’allestimento firmato da Ezio Frigerio con la regia di Maurizio Scaparro, debutta in Traviata al Teatro Sociale di Mantova e riscuote grande successo nella nuova produzione di Tosca presso il Teatro Sociale di Trento, il Teatro Sociale di Rovigo e il Teatro Verdi di Pisa. Nel 2010 è docente presso l’Accademia Lirica di Alto Perfezionamento per cantanti lirici del repertorio pucciniano di Torre del Lago.

Sakiko Ninomiya soprano– Cio Cio San

Vincitrice delle audizioni– Concorso svoltesi a Tokyo ed organizzate da NPO, Fondazione Festival Pucciniano e Istituto Italiano di Cultura per la selezione degli interpreti giapponesi della speciale produzione di Madama Butterfly in
scena al 57° Festival Puccini di Torre del Lago. Sakiko sarà Cio Cio San.

Kimiko Suehiro mezzo-soprano– Suzuki

Marcello Bedoni tenore– F.B. Pinkerton

Cantante lirico di fama internazionale inizia la sua carriera giovanissimo all’età di 21 anni. Si perfeziona da subito con grandi nomi del panorama lirico tra cui il tenore Veriano Luchetti, il soprano Mietta Sighele, Luciano Pavarotti e il tenore Franco Corelli.
Già dal suo primo debutto si esibisce non solo nei principali teatri d’Italia ma viene riconosciuto in tutto il mondo con produzioni in Europa, America del nord e Asia accanto ad artisti di grande fama come Mirella Freni, Peter Dvorsky, Paolo Coni, Cecilia Gasdia ecc. e direttori d’orchestra come Richard Bonynge, Bruno Bartoletti, Bruno Aprea, Gustav Kuhn, Carlo Maria Cillario, Maurizio Arena, Kristian Badea, Jacek Kaspszyk, Martin Elmquist ecc. La sua duttilità vocale gli permette di spaziare dentro un vasto repertorio che và dal ‘700 al ‘900 in opere di Piccinni, Mozart, Donizetti, Berlioz, Gounod, Verdi, Puccini e Mascagni. Diverse sono le incisione discografiche tra le quali “Le Maschere” di Mascagni ed. Kicco Classic, “Operas Arias” ed. OperaElite, “Messa di Gloria” di Puccini ed. Luxembourg Philharmonia e “I Promessi Sposi” di Ponchielli ed. Bongiovanni.

SERGIO BOLOGNA, baritono– Sharpless

nato a Carrara, si diploma presso il Conservatorio “G. Puccini”di La Spezia sotto la guida del soprano Antonietta Cannarile. Nel 1996 vince i concorsi “Città di Roma” ed “Iris Adami Corradetti” di Padova.
Nello stesso anno debutta a Roma quale Figaro ne Il Barbiere di Siviglia, ruolo ripreso decine di volte in Italia ed all’estero e con cui nel 2003 ha fatto il suo debutto al Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione del
M° G. Gelmetti Dopo il debutto il suo repertorio comincia ad allargarsi abbracciando dapprima il repertorio belcantista con particolare predilezione dei ruoli donizettiani. A fianco di ruoli in Rigoletto, La Traviata, Luisa Miller, Otello, Nabucco, Un ballo in maschera, Alzira, Simon Boccanegra, Aidacompaiono poi titoli del verismo come Cavalleria rusticana, Andrea Chenier, Adriana Lecouvreur e Pagliacci in cui alterna Tonio e Silvio e con cui ha fatto il suo debutto al Teatro dell’Opera di Tel Aviv con la regia di F. Zeffirelli.

Alessandra Meozzi soprano– Kate Pinkerton

Si diploma in canto nel 2000. Nell’ambito della rassegna Mese Pucciniano 2003 ha eseguito in prima assoluta l’opera Ester di Giuseppe Pardini. Partecipa alle produzioni di Turandot (Prima ancella), Madama Butterfly (La zia, La cugina), Rigoletto (Contessa di Ceprano, Giovanna) e La Traviata (Annina).
Per il 52° Festival Puccini ha debuttato il ruolo di Musetta ne La Bohème con la direzione del M° Julian ed il ruolo di Kate Pinkerton nell’opera Madama Butterfly, allestimento di Sakai City Opera (Giappone). Debutta il ruolo di Violetta Valery ne La Traviata presso il Teatro Comunale Francesco Di Bartolo di Buti (PI). Interpreta il ruolo di Bianca ne La Rondine per il 53° Festival Puccini. E’ stata Musetta ne La Bohème per il Festival Internazionale di Chihuahua e Juarez (Messico). Ha lavorato con direttori d’orchestra quali: Placido Domingo, Tiziano Severini, Steven Mercurio, Keri Lynn Wilson, Alberto Veronesi, Roberto Zarpellon, Giuseppe Ratti. Con i registi: Beni Montresor, Daniele De Plano, Vivien A.Hewitt, Maurizio Scaparro, Roberto Laganà Manoli…

Veio Torcigliani—Il Principe Yamadori

Nato a Camaiore (LU), inizia il suo percorso artistico come attore di prosa partecipando agli allestimenti di diverse compagnie italiane; in seguito si avvicina allo studio del Canto Lirico, a Milano, sotto la guida della Sig.ra Gabriella Rossi.
Fra i titoli Pucciniani che l’anno visto protagonista negli ultimi mesi: Gianni Schicci (Dir. V.Galli, Regia V.A.Hewitt) per il Festival Puccini di Torre del Lago e Tosca (Dir. V.Galli, Regia L.Ramacciotti), presso il Teatro Ruben Dario a
Managua-Nicaragua.Fra le incisioni CD e DVD realizzate: La Boheme G.Puccini , La Fanciulla del West – G.Puccini, Tosca – G.Puccini

Daniele Piscopo baritono– Il Commissario Imperiale

Baritono Varesino di origini beneventane, inizia a studiare canto parallelamente allo studio presso il Liceo Artistico Frattini di Varese e la facoltà di Scienze dei beni culturali di Milano. Inizia lo studio del canto con la M° Jasmine Labianco con la quale consegue molteplici riconoscimenti internazionali come interprete di musica leggera e Musical.
Attualmente studia tecnica vocale e repertorio con il M° Roberto Coviello. Frequenta corsi internazionali di perfezionamento del canto lirico con i maestri Lucetta Bizzi, Luigi Roni, Michele Pertusi. Allievo dell’Accademia di alto perfezionamento per cantanti lirici del repertorio pucciniano presso la Fondazione Festival Puccini di Torre del Lago.
Da Giugno 2011 è stato ammesso al Centre de Perfeccionament Plácido Domingo del Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia.

La Prosa a Torre del Lago

originale riscoperta

Madame Butterfly
di
David Belasco

MADAMA BUTTERFLY PRIMA DI PUCCINI

Dal racconto di John Luther Long Madame Butterfly la riduzione scenica di David Belasco della tragedia giapponese (1900).
Auditorium Enrico Caruso – 16, 17 e 19 agosto 2011

Tragedia in atto unico
L’azione ha luogo in Giappone nella casa di Butterfly ai piedi della collina
di Higashi, di fronte al porto.
Synopsis:
La vicenda segue gli eventi del II e III atto della Madama Butterfly di G.
Puccini.

Uno spettacolo per mostrare al pubblico senza memoria, “Madame Butterfly” prima di “Madama Butterfly” l’eroina che
si conquistò il diritto di diventare immortale nella lirica.

Regia Vania Bonetti
Scene Angelo Bertini
Costumi Angelo Bertini realizzati da Fondazione Cerratelli
Traduzione Vania Bonetti

Madame Butterfly Manuela Congia
Suzuki Alice Bachi
Sharpless Paolo Giommarelli
Pinkerton Simon Blackhall
Yamadori Paolo Cioni
Nakodo Giacomo Lucarini
Kate Cristina Gardumi
Guaio Leonardo Moriconi
Servitore Tommaso Olivieri
Servitore Bianca Bertini

Progetto

Il progetto si prefigge di percorrere a ritroso il cammino che Puccini compì verso la sua Madama Butterfly, rivelando le radici del processo creativo per restituirlo al pubblico. La Madame Butterfly di David Belasco, non essendo
mai più stata rappresentata dopo la messa in scena londinese del 1900, diventa un evento di grande rilevanza culturale anche per lo sforzo di ricostruzione filologica testuale, iconografica e musicale con cui viene allestita.

Nell’estate del 1900 Puccini, che si trovava a Londra per le prove di Tosca al Covent Garden, su consiglio dell’impresario Francis Nielsen, assistette (per ben tre volte) alla messa in scena londinese di Madame Butterfly di David Belasco al Duke’s of York Theatre (un successo già consacrato dalle precedenti 24 repliche all’Herald Square Theatre di New York). Nonostante l’incapacità, per la scarsa conoscenza dell’inglese, di seguirne appieno il testo – ne
rimase profondamente impressionato, lo “capì” e se ne entusiasmò, tanto da chiederne – quasi implorando – i diritti per farne il soggetto per il suo nuovo melodramma, appunto, Madama Butterfly. In seguito egli ritornò a preferire un soggetto dello stesso drammaturgo americano, The Girl of the Golden West”(1907), che divenne La Fanciulla del West. Ma che cosa fu ad entusiasmare Puccini? Certo egli colse negli spettacolari tableaux vivant e nei motivi di eccitazione e di suspence disseminati nel dramma di Belasco possibilità di sviluppo tali da sollecitare la sua immaginazione; tuttavia non fu solo il tipo di drammatizzazione, indubbiamente melodrammatica, a cui Belasco ricorse che interessò il compositore, ma la loro simile concezione della teatralità.

Ed è certo su questo aspetto che è necessario concentrarsi per comprendere quel loro speciale trait d’union.
Belasco, sempre attento ai più minuti particolari scenici (didascalie di regia e descrizione della scena occupano spesso più di una pagina) e alle componenti visive dello spettacolo, prediligendo le possibilità espressive della luce (di cui fu un vero precursore), comprese che la scena poteva diventare spazio magico soltanto coniugando la puntigliosa veridicità dei suoi elementi con la trama fantastica delle emozioni. La scrupolosa metodicità di Belasco è evidente dall’analisi delle indicazioni nello spartito di William Furst – compositore della musica di accompagnamento per
la Madame Butterfly di Belasco (nonché di The Girl of the Golden West) – che mostrano quanto era forte l’esigenza
che la musica sottolineasse il dialogo, l”azione, le immagini di scena e soprattutto i cambi di luce. E’ rilevante sottolineare che ad emozionare Puccini furono indubbiamente anche certe suggestioni musicali di carattere giapponese utilizzate da Furst a scandire i climax drammaturgici presenti nel dramma come l’overture a commento dei paesaggi dipinti su tela (paint drops), fatti scorrere sul proscenio a suggerire l’atmosfera giapponese, nonché la preparazione di Butterfly e Suzuki per il ritorno imminente di Pinkerton, o la melodia marziale pentatonica a commento dei preparativi al suicidio di Butterfly. Ma fu la scena della veglia, col passaggio dal tramonto all’alba, che Belasco risolse senza interruzione, a sedurre definitivamente Puccini: le luci filtrate attraverso la stoffa. Quel tramonto e quell’alba di seta. Quelle note precise e sfumate come i colori della sera. Quell’assenza di parole inaspettata, prolungata, persino sfacciata. Quattordici minuti di sfida tra il pubblico e il regista. E il pubblico, inchiodato alle sedie, stupito e coinvolto. Belasco riuscì a sviluppare proprio nell’assenza di parola tutto il potenziale tragico della protagonista. Si tratta di un passaggio determinante per comprendere la genesi di una delle più grandi composizioni del Maestro: quella del coro muto.
L’allestimento del Festival Puccini propone quindi una rappresentazione quanto più possibile vicina a quella originale, presentata appunto al Duke nella primavera-estate del 1900. E non può pertanto ignorare certe ingenuità di scelte o semplici imprudenze di realizzazione che erano parte di quell’affascinante fenomeno culturale del giapponismo di fine Ottocento e inizio Novecento.
I costumi, realizzati dalla Fondazione Cerratelli, sono stati disegnati sulla base di studi iconografici sia della rappresentazione teatrale (il kimono di Madame Butterfly è una riproduzione del kimono indossato dall’attrice Evelyn Millard, protagonista della messa in scena al Duke) sia dell’epoca (il Giappone visto attraverso la cultura americana di
fine Ottocento). Per altri costumi sono state scelte come riferimento fotografie e stampe dipinte giapponesi (giunte a fine Ottocento prima in Francia e poi in America), probabili fonti ispiratrici di Belasco.

Angelo Bertini– scenografo

Lo studio della scena si è attenuto alle immagini della rappresentazione teatrale(piuttosto esigue) e alle note di regia del drammaturgo (al contrario molto dettagliate) nonché alla scenografia della prima rappresentazione della Butterfly di Puccini del 1904 a Brescia che, per il II e III atto, faceva riferimento proprio alla rappresentazione teatrale di Belasco. Il disegno luci riproduce, in forma attuale, i numerosi effetti proposti dal fedele light designer di Belasco, Lewis Hartman, seguendo le numerose e dettagliate testimonianze descrittive. La musica prevede un’esecuzione in forma ridotta dello spartito originale di Willian Furst per orchestra.
Operazione delicata la traduzione del testo: la protagonista, nel dramma originale, parla in pidgin, un linguaggio sgrammaticato attribuito agli stranieri – impossibile non tenerne conto in traduzione. Il fascino del personaggio dato anche dalla sua ingenuità di bambina e dalla sua caparbia ostentazione di far parte di una civiltà che comunque non le appartiene e da cui rimane, in fondo, estranea, è certamente enfatizzata dall’uso dello slang. Il testo italiano traspone questo elemento – che non vuole perdere – attraverso l’uso di un linguaggio semplice, faticoso e spesso ingenuo.

Vania Bonetti– regista

Sarà mantenuta la presentazione – prima dell’inizio del dramma- dei paint drops belaschiani, in una forma certamente più moderna ma con lo stesso intento di aprire uno squarcio nel mondo idilliaco giapponese;
verrà presentata l’intera scena della veglia, che tanto sedusse il pubblico dell’epoca e soprattutto Puccini, senza spezzare la continuità dell’azione e risolvendo il passaggio dal tramonto all’alba attraverso un gioco di luci, per mettere in risalto quanto la condizione di estraneità della protagonista sia legata alla dimensione della comunicazione assolutamente non verbale. La sua verità personale è muta, non passa attraverso le parole: come se solo nel silenzio potesse, in realtà, esprimersi il suo dramma interiore.
Gli attori, pur tutti giovani, formatisi nelle più prestigiose accademie nazionali e internazionali come la Silvio D’Amico di Roma, il Piccolo di Milano e la Guildhall School di Londra, hanno alle spalle numerose ed importanti esperienze teatrali e cinematografiche con grandi registi come, tra gli altri, Luca Ronconi, Sergio Castellito, Lorenzo Salveti, La Fura des Baus, Lindsay Kemp, Carlo Lizzani e Paolo Virzì.

Belasco, il mago delle scene

Era in vetta alle classifiche, Puccini, quando compose Madama Butterfly: Manon Lescaut, La bohème, Tosca venivano regolarmente rappresentate nei maggiori teatri del mondo e il musicista lucchese, grazie ai diritti d’autore, s’era fatto ricco. Correva l’anno 1900 e il compositore cercava un nuovo soggetto. Pensò a Maria Antonietta,ghigliottinata regina di Francia, e a Tartarin de Tarascon dall’omonimo romanzo di Daudet, tanto per non impelagarsi nelle solite tragedie. Immaginò anche una collaborazione con D’Annunzio, ma senza esito. Il soggetto giusto si fece avanti da sé, a Londra, quando Puccini assistette alla Madam Butterfly del drammaturgo americano David Belasco, nato a San Francisco da genitori ebrei portoghesi, educato in un collegio cattolico (infatti indossava d’abitudine il colletto da seminarista), considerato un mago delle luci e degli effetti scenici in teatro. Puccini, che si trovava nella capitale britannica per la
“prima” di Tosca al Covent Garden, non parlava l’inglese, ma poco importa; dell’atto unico di Belasco che, dopo il debutto allo Herald Square Theatre di New York, era stato esportato con tutti gli onori al Duke of York di Londra, distillò ciò che gli interessava veramente: Butterfly e il suo sorriso senza futuro, l’ibrido e il vuoto che due mondi diversi, persino opposti, generano in lei che è giapponese nel corpo e nell’anima, ma cerca una nuova vita fuori dagli stenti e senza vergogna. In fondo è proprio per questo che Cio-Cio-San s’ innamora: perché la speranza è di tutti, irresistibile, qualunque sia il taglio degli occhi, il colore della pelle; così Butterfly “sposa” – si fa per dire – un Pinkerton
americano, uno come tanti e neppure tra i peggiori.
La pièce di Belasco, per la quale l’autore aveva ideato un interludio di ben quattordici minuti senza parole (la veglia notturna di Cio-Cio-San) ipnotizzando il pubblico con un fantastico trascolorare di luci dal tramonto all’alba, dovette colpire il musicista toscano anche per il quadro scenico. “Puccini era un compositore dalla grandissima visualità” – sottolinea Julian Budden – e anche per questo la Madam Butterfly di Belasco gli eccitò da subito la mente. Il drammaturgo non mancò poi di raccontare che Puccini, terminata la rappresentazione, fece irruzione in camerino e lo supplicò, gettandogli le braccia al collo, di concedergli licenza di trasformare Madam Butterfly in un’opera lirica. Era
l’estate del 1900. Belasco dichiarò di aver acconsentito subito a qualsiasi tipo di contratto, “perché non è possibile discutere di affari con un italiano impulsivo che ha le lacrime agli occhi…”.
In verità l’accordo venne siglato soltanto nell’aprile del 1901.

Elena Formica

Roberto Bolle and Friends, le più grandi stelle

danzano a Torre del Lago

Martedì 26 luglio alle 21,15 presso il Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago il gala dell’etoile della danza

Roberto Bolle, primo ballerino del Teatro alla Scala di Milano, tra i danzatori più amati dal pubblico di tutto il mondo che calcherà per la prima volta il palcoscenico in riva al Lago di Puccini affiancato da grandi protagonisti del balletto classico.

Una serata magica all’insegna della perfezione e del virtuosismo con l’interpretazione di grandi classici e dei brani più celebri e suggestivi del repertorio otto-novecentesco, da Romeo e Giulietta a Carmen sulle coreografie di illustri maestri come il compianto Rolan Petit scomparso da pochi giorni di cui sarà eseguito Le Jeune Homme et la Mort, Carmen e Thais.
Per lo spettacolo prodotto da Artedanza, insieme a Roberto Bolle andranno in scena i migliori danzatori del momento, chiamati dai più importanti teatri di tutto il mondo per uno spettacolo che ha come obiettivo quello di diffondere la grande danza ripercorrendo un secolo e mezzo di storia del balletto nell’arco di una serata. Protagonisti ALICIA AMATRIAIN del Stuttgarter Ballett Stoccarda, JIŘÍ BUBENÍČEK del Dresden Semperoper Ballett Dresda, OTTO BUBENÍČEK dell’Hamburg Ballett, Amburgo, MARLON DINO Bayerisches Staatsballett di Monaco di Baviera, MARIA EICHWALD Stuttgarter Ballett, Stoccarda, LUCIA LACARRA Bayerisches Staatsballett di Monaco di Baviera, MARIJN RADEMAKER e JASON REILLY dal Stuttgarter Ballett, Stoccarda.

Acquistando un biglietto per una delle opere del Cartellone del 57° Festival Puccini, del Gala Roberto Bolle & Friends , è possibile beneficiare di speciali condizioni per assistere allo spettacolo Corps et Ames della compagnia Julien Lestel.

Roberto Bolle and Friends, le più grandi stelle danzano a Torre del Lago

Martedì 26 luglio alle 21,15 presso il Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago il gala dell’etoile della danza

Roberto Bolle, primo ballerino del Teatro alla Scala di Milano, tra i danzatori più amati dal pubblico di tutto il
mondo che calcherà per la prima volta il palcoscenico in riva al Lago di Puccini affiancato da grandi protagonisti del
balletto classico.

Una serata magica all’insegna della perfezione e del virtuosismo con l’interpretazione di grandi classici e dei brani più celebri e suggestivi del repertorio otto-novecentesco, da Romeo e Giulietta a Carmen sulle coreografie di illustri maestri come il compianto Rolan Petit scomparso da pochi giorni di cui sarà eseguito Le Jeune Homme et la Mort, Carmen e Thais.
Per lo spettacolo prodotto da Artedanza, insieme a Roberto Bolle andranno in scena i migliori danzatori del momento, chiamati dai più importanti teatri di tutto il mondo per uno spettacolo che ha come obiettivo quello di diffondere la grande danza ripercorrendo un secolo e mezzo di storia del balletto nell’arco di una serata. Protagonisti ALICIA AMATRIAIN del Stuttgarter Ballett Stoccarda, JIŘÍ BUBENÍČEK del Dresden Semperoper Ballett Dresda, OTTO BUBENÍČEK dell’Hamburg Ballett, Amburgo, MARLON DINO Bayerisches Staatsballett di Monaco di Baviera, MARIA EICHWALD Stuttgarter Ballett, Stoccarda, LUCIA LACARRA Bayerisches Staatsballett di Monaco di Baviera, MARIJN RADEMAKER e JASON REILLY dal Stuttgarter Ballett, Stoccarda.

Acquistando un biglietto per una delle opere del Cartellone del 57° Festival Puccini, del Gala Roberto Bolle & Friends , è possibile beneficiare di speciali condizioni per assistere allo spettacolo Corps et Ames della compagnia Julien Lestel.

CARLO COLOMBARA –1/1 prima, analisi di un interprete

Tra gli altri eventi del programma proposto dalla rassegna estiva di Torre del Lago spicca il concerto spettacolo di Carlo Colombara, 24 luglio all’Auditorium Enrico Caruso.
“Prima analisi di un interprete” è il titolo dello spettacolo di Serenella Gragnani e Giulio Frugoli, che vede protagonista un voce illustre della lirica italiana. Per la prima volta Carlo Colombara, uno dei più grandi bassi del nostro tempo, si presenta al pubblico in uno spettacolo originale che lo vedrà non solo interprete ma ci farà conoscere vari aspetti
della sua professione e della sua personalità.
Punto di forza sarà infatti non soltanto la scelta del repertorio (con una grossa sorpresa per il pubblico) quanto l’impianto dello spettacolo. Carlo Colombara infatti verrà proposto in un contesto di “prova”, dove la regista, Serenella Gragnani, dialogherà con lui, mostrando al pubblico il farsi di una messinscena. Gragnani e Colombara porteranno in scena come la psicologia del personaggio permetta al regista e all’interprete di creare il ruolo.

Il concerto offre una grande opportunità per conoscere un interprete. Mancano i filtri delle scenografie, dei costumi, della presenza degli altri. L’artista è solo… un po’ come il torero nel momento cruciale. Potremmo dire che si mette a nudo di fronte al pubblico, per quello che è e per quello che sente. In un concerto “normale” questo accade sino ad un certo punto, perché generalmente continua ad esserci una gerarchia nello svolgimento dello spettacolo e l’interprete spesso si limita a cantare, dicendo poche parole di circostanza.

Serenella Gragnani Giulio Frugoli

Il basso Carlo Colombara nasce a Bologna, dove studia come allievo di Paride Venturi. Il primo grande successo arriva nel 1986 quando, a Vercelli, partecipa al prestigioso Concorso “G. B. Viotti”, conquistando il premio come miglior cantante italiano.
L’anno successivo, a Milano, vince il Concorso “As.Li.Co” e debutta in alcuni dei piu rinomati teatri italiani: dall’Opera di Roma alla Fenice di Venezia, al Comunale di Bologna. Seguono tournée internazionali a Tokyo, Londra, Berlino e alla Staatsoper di Vienna, che gli valgono la reputazione di uno dei migliori cantanti d’opera della sua generazione. Il debutto alla Scala e del 1989, diretto da Riccardo Muti ne “I Vespri Siciliani”. Da allora Colombara ha cantato nei piu importanti teatri lirici del mondo.
Il timbro vocale scuro, la straordinaria cultura canora e una notevole facilita di coloratura fanno di lui uno dei piu apprezzati cantanti nel registro di basso. I critici di tutto il mondo non mancano di esaltarne la poliedricita stilistica e le grandi doti interpretative, grazie alle quali egli puo passare dalla prepotente autorevolezza dei padri e dei monarchi verdiani alle filigrane del belcanto italiano. Il repertorio operistico e concertistico di Colombara va da Monteverdi a Puccini, passando per tutte le piu importanti partiture per basso dei compositori italiani.

La Musica Leggera nel Gran Teatro

Giacomo Puccini

Martedì 9 agosto 2011 ore

21,15

La storica band dei Pooh, non si ferma mai, e ci regala un ennesimo, sicuramente sensazionale tour estivo che porterà Facchinetti, Battaglia e Canzian in giro per l’Italia, l’Europa e il Mondo intero. Accompagneranno la band, nel corso di questo attesissimo tour mondiale, i musicisti Phil Mer (batteria), Ludovico Vagnone (chitarra) e Danilo Ballo (tastiere).

Mercoledì 10 agosto 2011 ore 21,15

Dopo quattro stagioni, e più un milione di spettatori, lo show di Massimo Ranieri continua il suo tour in tutta Italia. Un successo straordinario, tale da dover rinnovare un po’ il titolo: “Canto perché non so nuotare …da 500 repliche”!
Nato in occasione dei 40 anni di attività, lo show è andato ben oltre quella ricorrenza, in scena Ranieri canta balla e recita, interpretando i suoi successi più popolari, accanto a brani dei più grandi cantautori italiani.

Notre Dame de Paris edizione del decennale a Torre del Lago nel Gran Teatro all’aperto Giacomo Puccini

31 agosto, 1, 2, 3 settembre

Notre Dame de Paris torna a far sognare nella magica atmosfera di Torre del Lago! L’Arena del Gran Teatro all’Aperto Giacomo Puccini ospiterà una tappa del tour del decennale dal 31 agosto al 3 settembre, quattro serate a suggello del ricco e variegato cartellone del Gran Teatro all’aperto di Torre del Lago.
Sono passati ormai dieci anni dalla Prima di Notre Dame de Paris in versione originale francese in scena al Forum di Assago il 21 marzo 2001 e 9 anni dal debutto della versione italiana dello spettacolo al Gran Teatro di Roma il 14 marzo 2002. In questo lunghissimo periodo di rappresentazioni in tutto il Paese, l’Opera Popolare di Riccardo Cocciante e Luc Plamondon, nella versione italiana di Pasquale Panella, ha mietuto trionfi e successi stagione dopo stagione. Alcuni dei numeri di Notre Dame de Paris, insieme alle notizie di carattere generale sulle caratteristiche dello spettacolo e i riconoscimenti ottenuti in tutti questi anni.
In questi 10 anni: 842 repliche ad oggi in Italia 2.500.000 spettatori paganti ad oggi 35 cantanti: 7 nel ruolo di Esmeralda, 5 in quello di Quasimodo, 6 nei panni di Gringoire e di Frollo, 3 in quelli di Clopin e Febo e 4 nel ruolo di Fiordaliso 75 ballerini, acrobati e breaker 106 tecnici specializzati 38 città toccate dal tour 82 tappe 400 ore di registrazione audio e video 18 mezzi pesanti noleggiati 2.846 biglietti omaggio emessi 500 le telefonate giornaliere per informazioni e prenotazioni 425 gli operatori che hanno lavorato alla produzione italiana.

You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Leave a Reply