Champagne

“L’ARTE DELL’EFFERVESCENZA: CHAMPAGNE!”

QUATTRO secoli di storia NARRATI ATTRAVERSO 370 opere d’arte

Fino a fine maggio allestita a Reims la mostra sullo Champagne

Milano, 21 gennaio 2013 – Il Comité Champagne è partner della mostra interdisciplinare dal titolo “L’arte dell’effervescenza: Champagne!” aperta fino al 26 maggio al Musée des Beaux Arts di Reims, che raccoglie oltre 370 opere d’arte provenienti da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Con Picasso, Masson, Foujita o Lurçat, in un percorso che si snoda tra quadri, manifesti, sculture, vetri e ventagli, ma anche contributi musicali e cinematografici, la mostra celebra per la prima volta l’alleanza tra lo Champagne e l’arte dal XVII secolo ai giorni nostri.

Dalla sua nascita nella seconda metà del XVII secolo con Dom Pérignon al Bouquet de Champagne di Maarten Baas (2008), dalla passione per le bollicine a Corte nel Secolo dei Lumi ai manifesti di Bonnard e Toulouse Lautrec, la mostra ripercorre tutta la storia dello Champagne spiegando come questo rappresenti da sempre una fonte inestinguibile di ispirazione per l’immaginario degli artisti di tutto il mondo.

La mostra riserva uno spazio anche all’Italia, grazie alle opere del futurista Gino Severini, che nel 1911 superò in audacia i manifesti di Toulouse Lautrec, Bonnard e Cezanne.

Aldilà delle bollicine che evocano la festa e la gioia di vivere, lo Champagne si rivela non solo come vino, ma come un fatto artistico portatore di miti e di domande esistenziali che la mostra si propone di esplorare.

“L’energia positiva e la gioia di vivere dell’effervescenza champenois, spiega Adeline Hazan, Sindaco di Reims, sono all’origine di opere di grandi artisti del XX secolo minacciati dalla barbarie della guerra come Pablo Picasso, André Masson e Jean Lurçat. Reims stessa è stata un laboratorio creativo per l’Art Déco et l’Art Nouveau per l’architettura, le affiche e le arti decorative.”

Organizzata con la supervisione scientifica del Musée d’Orsay di Parigi, e grazie alla partecipazione attiva delle Maison e di tutti gli attori coinvolti nella produzione dello Champagne, la mostra si inserisce nel quadro del sostegno alla candidatura della regione come patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Il Comité Champagne, creato dalla legge francese del 12 aprile 1941, ha sede a Epernay e riunisce i viticoltori e Maison di Champagne. L’organizzazione interprofessionale rappresenta uno strumento di sviluppo economico, tecnico e ambientale. Il Comité Champagne mette le due professioni in relazione tra loro e conduce una politica di qualità costante e di valorizzazione del patrimonio comune della denominazione.

UNA VENDEMMIA RIDOTTA MA PROMETTENTE PER LA CHAMPAGNE

Il tempo soleggiato e secco che domina i 34.000 ettari di vigneto della Champagne dall’inizio del mese di agosto favorisce una maturazione dell’uva in condizioni eccellenti. Lo stato sanitario dei grappoli è perfetto e il mantenimento di condizioni meteorologiche favorevoli permetterà una raccolta di ottima qualità.

La vendemmia, che in Champagne è esclusivamente manuale e necessità del contributo di circa 120.000 vendemmiatori, dovrebbe iniziare, secondo i cru, a metà settembre, salvo deroghe specifiche per le parcelle più precoci.

I vigneti della Champagne hanno tuttavia conosciuto sin dall’inizio dell’anno alcune avversità. Le gelate in aprile e in maggio hanno distrutto l’equivalente di 2.900 ettari. Temporali e grandine in giugno e luglio hanno successivamente danneggiato altri 1.000 ettari. Un tempo freddo e piovoso durante la fioritura ha portato alla formazione di uno scarso numero di grappoli con pochi acini. Infine, in Champagne come in altri vigneti francesi, la peronospora e l’oidio hanno colpito numerose parcelle.

La vendemmia sarà quantitativamente tra le più ridotte degli ultimi vent’anni. Grappoli poco numerosi e un peso ridotto daranno una raccolta inferiore del 30% rispetto a quella del 2011.

Tenendo conto della situazione economica e delle previsioni dell’evoluzione delle spedizioni, il Comité Champagne ha fissato la resa disponibile a 11.000 kg/ettaro. Per i viticoltori che non raggiungeranno questa resa sarà possibile l’integrazione con la riserva qualitativa individuale. Questi vini, messi in riserva durante le precedenti raccolte, completeranno quelli della vendemmia 2012 al momento dell’assemblaggio che si svolgerà durante la prossima primavera secondo la tradizione champenoise.

Il Bureau du Champagne rappresenta in Italia il Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne (CIVC). Con sede a Epernay, il CIVC riunisce tutte le maison e i viticoltori della Champagne. La missione fondamentale del Bureau in Italia, si focalizza sulla protezione e la promozione della denominazione Champagne sul mercato italiano.

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