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Premi Ubu 2013: Il ratto d’Europa si aggiudica il premio speciale

Si è svolta ieri sera a Milano, nella storica sede del Piccolo Teatro Grassi di via Rovello, la trentaseiesima edizione dei Premi Ubu curata dall’associazione Ubu per Franco Quadri (ubufq.it). La giuria di 56 referendari ha assegnato 17 riconoscimenti: i premi abbracciano tutti i ruoli del teatro, dalla regia agli attori, dalla scenografia alla drammaturgia senza dimenticare i ‘premi speciali’ assegnati a esperienze innovative e fuori dalle categorie. È proprio un premio speciale quello assegnato al progetto Il Ratto d’Europa che Claudio Longhi ha ideato e diretto per Emilia Romagna Teatro e Teatro di Roma. Il percorso, che ha coinvolto circa 80 associazioni del territorio della città di Modena fra l’ottobre 2012 e lo scorso maggio per arrivare al suo esito finale sul palco del Teatro Storchi di Modena dal 9 al 19 maggio, prosegue ora il suo iter nella città di Roma dove coinvolgerà, attraverso le stesse modalità, altrettante associazioni per confluire nella messinscena finale dal 29 aprile al 11 maggio 2014 al Teatro Argentina. Il ratto d’Europa – recita la motivazione che accompagna il premio – ha saputo “reinventare la funzione sociale del teatro penetrando a fondo nella città con un progetto che – attraverso il coinvolgimento di scuole, associazioni e altre realtà del territorio – porta alla creazione condivisa di momenti spettacolari. Il risultato, frutto di un processo di conoscenza, rappresenta un’estensione dell’esperienza scenica come azione del teatro e dei cittadini intorno al tema europeo”.
Antonio Latella, regista che giovedì 12 dicembre porterà sul palco del Teatro Storchi il suo ultimo lavoro Il servitore di due padroni prodotto da ERT, ha vinto il premio per la miglior regia con Francamente me ne infischio, libera rielaborazione di ‘Via col vento’ di Margaret Mitchell, che ha debuttato in forma di maratona lo scorso 10 marzo al Teatro delle Passioni di Modena.

Il PANTANI di Marco Martinelli vince il Premio Ubu 2013 per la drammaturgia

Un anno da ricordare per il Teatro delle Albe-Ravenna Teatro: dopo il premio Duse a Ermanna Montanari, Marco Martinelli vince il premio Ubu 2013 come “Migliore novità italiana (o ricerca drammaturgica)” per PANTANI. Altre due le nomination per lo spettacolo sulla vita del ciclista di Cesenatico: “miglior regia”, sempre a Martinelli, e “miglior attore non protagonista” a Luigi Dadina per l’interpretazione di Paolo Pantani, padre del campione.

Lunedì 9 dicembre al Piccolo Teatro Grassi di Milano Marco Martinelli ha ricevuto il quattordicesimo premio Ubu nel ricchissimo palmarès del Teatro delle Albe, il quarto personale, dopo quelli per “la drammaturgia sui classici” (1997), alla “miglior regia” (2007), a “Eresia della felicità” (2012). Gli “oscar” del teatro italiano ideati da Franco Quadri, sono promossi dalla Associazione Ubu per Franco Quadri, che si propone di dare continuità alle linee guida del grande critico e editore teatrale. I Premi Ubu sono il più ambìto riconoscimento del teatro italiano. La giuria, composta da 56 critici del panorama teatrale nazionale, ha valutato circa 800 spettacoli prodotti in Italia tra il 1 luglio 2012 e il 30 giugno 2013.

Il premiatissimo PANTANI, coprodotto con Le Manege di Mons, partirà il 17 dicembre per una fitta tournèe che lo porterà in molte città italiane: da Genova a Modena, da Bologna a Rimini e Padova, da Bolzano a Forlì, facendo tappa anche a Cesenatico, città natale di Marco Pantani.

La scrittura drammaturgica di Martinelli ha ricevuto questo importante riconoscimento in una stagione segnata anche dall’exploit internazionale di Rumore di acque, il testo sulle tragedie di Lampedusa patrocinato da Amnesty International, messo in scena in Francia, in Germania e negli Stati Uniti.

Premi Ubu per il teatro 2013 – I vincitori

Consegnati nello storico Piccolo Teatro “Paolo Grassi” di via Rovello i 17 riconoscimenti sono stati assegnati da una giuria di 56 referendari. I premi abbracciano tutti i ruoli del teatro, dalla regia agli attori e attrici, dalla scenografia alla drammaturgia italiana e straniera, per culminare con lo spettacolo dell’anno, senza dimenticare i “premi speciali”, destinati a esperienze innovative e fuori dalle categorie canoniche.

La cerimonia – presentata da Giuseppe Battiston, attore teatrale e cinematografico già vincitore di alcuni Premi Ubu tra cui quello del 2009 come miglior attore – ha anche ospitato la menzione del Premio Alinovi-Daolio – dedicato a un artista delle arti visive che si distingua per la commistione dei linguaggi e assegnato, in occasione del trentennale, a Maurizio Cattelan – oltre alla consegna del Premio Rete Critica, riconoscimento teatrale assegnato dalle testate di critica online – giunto alla terza edizione – che ha proclamato vincitore il coreografo e danzatore Alessandro Sciarroni.

A trionfare come migliore spettacolo dell’anno ai Premi Ubu 2013 è stato il lavoro corale Il panico dell’argentino Rafael Spregelburd (edito da Ubulibri) con la regia di Luca Ronconi, che ritirando il premio ha ricordato il gruppo di attori da lui diretto. Allo spettacolo è andato anche il riconoscimento per la miglior scenografia, assegnato a Marco Rossi.

Tra i Premi Speciali, quelli a due “maestri nascosti” della scena contemporanea come Chiara Guidi e Danio Manfredini che, per strade completamente diverse, operano sul versante della pedagogia e nella ricerca d’attore legata alla voce, al corpo e alla scrittura scenica. Gli altri Premi Speciali hanno segnalato un autore come Stefano Massini, che sta riscuotendo grande successo anche all’estero con il recente The Lehman Trilogy (di prossima pubblicazione presso Einaudi); e un progetto che ha usato il teatro per riattivare il tessuto urbano e civile come Il ratto d’Europa ideato e diretto da Claudio Longhi tra Roma e Modena. Infine una coppia d’arte esplosiva, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, che con la loro comicità crudele e visionaria hanno raggiunto vette di grande impatto scenico.

Per il secondo anno consecutivo, si aggiudica il premio per la miglior regia Antonio Latella per Francamente me ne infischio (Tara, Match, Black), libera rielaborazione di Via col vento, che ha visto trionfare anche le tre attrici protagoniste dello spettacolo – Caterina Carpio, Candida Nieri e Valentina Vacca – votate come “corpo unico” per l’affiatamento e la moltiplicazione dei personaggi interpretati.

L’unico ex aequo si è registrato nella categoria del miglior attore, dove hanno trionfato un maestro della scena come Carlo Cecchi (per La serata a Colono di Elsa Morante con la regia di Mario Martone) e un attore-autore come Mario Perrotta per il monologo Un bés-Antonio Ligabue.

Tra gli attori non protagonisti, il referendum tra i critici ha privilegiato Antonia Truppo, compagna di scena di Cecchi nella Serata a Colono; e Peppe Servillo per Le voci di dentro, di cui il fratello Toni, che lo ha applaudito in sala, è regista e interprete. Tra gli under 30, si è distinta Alice Spisa.

Sul fronte della drammaturgia sono emerse l’epopea di Pantani rivisitata da Marco Martinelli (Teatro delle Albe) e Jucatùre (Els jugadors) del catalano Pau Mirò, tradotto in napoletano e messo in scena da Enrico Janniello (Teatri Uniti). Infine, ma premiato per primo, l’imponente ma godibilissimo Odyssey con la regia di Bob Wilson – coprodotto dal Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa e dal National Theatre of Greece.
Il premio per i vincitori è una scultura realizzata appositamente dall’artista Roberto Abbiati: al centro dell’opera un “chiodo storto”, ovvero l’amuleto tramandato dalla tradizione scenica, piantato su un segmento di asse da palcoscenico e incorniciato in una piccola edicola. Carico di vissuto, e del potere invisibile del teatro, il “chiodo” è stato molto apprezzato dai vincitori e dal pubblico, come auspicio di buoni orizzonti in un momento difficile per il nostro teatro. Ai vincitori è stata consegnata anche una copia del volume “Il teatro che credi di conoscere. Le carte patafisiche di Franco Quadri e della Ubulibri” edito dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, che testimonia la storia dell’archivio del critico, della Ubulibri e del Patalogo, depositato in Fondazione, fino all’attuale lavoro di catalogazione realizzato grazie alla collaborazione con la Direzione generale per gli Archivi del MiBACT: un pezzo importante della memoria viva del teatro, che si nutre anche della lezione artistica e umana degli uomini e delle donne di scena.

Particolarmente sentito, nel corso della serata, il ricordo che si è voluto dedicare ad alcune preziose figure recentemente scomparse, registi come Massimo Castri e Patrice Chéreau, o attrici di generazioni diverse come Mariangela Melato, Franca Rame e Luisa Pasello, fino a un outsider della scrittura teatrale come Franco Scaldati e a Gae Aulenti, architetto legata alla scena e alla storia degli Ubu. Questo tributo “alla memoria dello spettatore, la sola cui è affidato il compito sempre più gravoso di far vivere il teatro nel tempo, di darne testimonianza”, si è svolto con grande calore, sottolineando anche che il 9 dicembre 2013 è il ventennale della scomparsa di Antonio Neiwiller.

I Premi Ubu 2013 – la cui cerimonia è stata trasmessa in streaming su perypezyeurbane.org/ubu2013 – sono stati realizzati col patrocinio del Comune di Milano e del Comune di Bologna, e col prezioso contributo del Comune di Milano-Assessorato alla Cultura, Moda e Design e della Fondazione Cariplo. Hanno collaborato l’Associazione Ateatro, Ubulibri, la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e la Fondazione Ater Formazione-Scuola dell’Opera Italiana. Sono Mediapartner dei Premi Ubu 2013 Rai Radio3, Perypezye Urbane e Radio Popolare di Milano.

Premi Ubu 2013: I vincitori

Spettacolo dell’anno: Il panico regia di Luca Ronconi

Miglior regia: Antonio Latella (Francamente me ne infischio di Linda Dalisi e Federico Bellini)

Miglior scenografia: Marco Rossi (Il panico)

Miglior attore: Carlo Cecchi e Mario Perrotta

Miglior attrice: Caterina Carpio, Candida Nieri, Valentina Vacca

Miglior attore non protagonista: Peppe Servillo

Miglior attrice non protagonista: Antonia Truppo

Nuovo attore o attrice (under 30): Alice Spisa

Nuovo testo italiano o ricerca drammaturgica: Pantani di Marco Martinelli

Nuovo testo straniero: Jucatùre di Pau Mirò

Miglior spettacolo straniero presentato in Italia: Odyssey di Simon Armitage regia di Robert Wilson (Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, National Theatre of Greece)

I Premi Speciali Ubu 2013

– Chiara Guidi per la pluriennale ricerca – condotta dall’interno della Socìetas Raffaello Sanzio – nell’ambito pedagogico e in quello della sperimentazione vocale e preverbale. Una ricerca capace di porre sempre nuove domande al mondo del teatro. E per i festival Màntica e Puerilia, la cui concezione si connota come laboratorio e condivisione del proprio processo creativo, in dialogo con differenti artisti e con portatori di altri saperi, laboratorio la cui stessa scrittura del programma assume la valenza drammaturgica della composizione di un’opera.

– Danio Manfredini per l’insieme dell’opera artistica e pedagogica, condotta con poetica ostinazione e col coraggio della fragilità, senza scindere il piano espressivo dalla trasmissione dell’arte dell’attore. Questa costante ricerca, apertasi da ultimo alla via del canto, gli ha consentito di diventare uno dei rari maestri in cui diverse generazioni del teatro si possono riconoscere.

– Stefano Massini per il complesso dell’opera drammaturgica, la cui sapiente struttura e presa scenica immediata, sostenute da un limpido impianto epico, gli hanno conquistato l’interesse e il consenso della scena internazionale. In questa prospettiva si segnala in particolare la Lehman Trilogy, dove Massini affronta uno dei nodi cruciali del disordine globale. La trilogia, non ancora rappresentata in Italia, ha segnato all’estero risultati significativi per l’intera drammaturgia italiana.

– Il ratto d’Europa ideato e diretto da Claudio Longhi con la produzione di Ert e Teatro Stabile di Roma per l’impegno nel reinventare la funzione sociale del teatro penetrando a fondo nella città con un progetto che – attraverso il coinvolgimento di scuole, associazioni e altre realtà del territorio – porta alla creazione condivisa di momenti spettacolari. Il risultato, frutto di un processo di conoscenza, rappresenta un’estensione dell’esperienza scenica come azione del teatro e dei cittadini intorno al tema europeo.

– Antonio Rezza e Flavia Mastrella per il lucido percorso di scavo nella crudeltà ottenuto attraverso il genio sfrenato di un attore e l’intuito plastico di un’artista visiva originale. Capaci di creare drammaturgia a partire da un disarmante trasformismo, e sempre concentrati sulle bassezze dell’umanità – intime e manifeste, individuali e collettive –, i due artisti plasmano una materia dagli esiti estremamente comici e spiazzanti creando un linguaggio feroce che nella sua misteriosa iperbole riesce a toccare anche un grado nascosto della grazia.

ECCO I CANDIDATI AI PREMI UBU 2013

La redazione dei Premi Ubu 2013 ringrazia il Comune di Bologna e Ater Formazione-Scuola dell’Opera Italiana per l’ospitalità e la collaborazione.

E annuncia le nomination per i premi che saranno consegnati in dicembre a Milano.

I Premi Ubu 2013, promossi per il secondo anno dall’Associazione Ubu per Franco Quadri, sono in vista del traguardo. Giunti alla trentaseiesima edizione verranno consegnati a Milano lunedì 9 dicembre alle 18.30 precise presso il Piccolo Teatro Grassi di via Rovello 2 col patrocinio del Comune di Milano-Assessorato alla Cultura, Moda e Design e del Comune di Bologna, e col prezioso contributo del Comune di Milano e della Fondazione Ideati e realizzati dal critico e editore teatrale milanese, i Premi Ubu sono il più ambìto riconoscimento del teatro italiano, articolato in dodici categorie: dallo spettacolo dell’anno al miglior regista, dalle scenografie ai migliori attori, dai testi drammaturgici ai premi speciali fino al miglior spettacolo straniero rappresentato in Italia. Allo scopo di tenerne vivo lo spirito, l’Associazione ha lavorato in questi mesi – in collaborazione con ateatro.org – documentando la stagione di riferimento in un nutrito database che raccoglie circa 800 spettacoli prodotti in Italia tra il 1 luglio 2012 e il 30 giugno 2013 (l’elenco è disponibile online al link ateatro.org/elencoproduttori.asp e contribuisce ad aggiornare l’archivio del Patalogo/Ubulibri). Sono 56 i referendari (tra cui alcune nuove presenze) che hanno preso parte alla votazione dei Premi Ubu 2013, come sempre svoltasi in due fasi: dapprima l’invio delle preferenze da parte di ogni votante, poi il ballottaggio sulla base delle nomination ottenute.

La consegna dei Premi – che ospiterà anche la menzione del Premio Alinovi-Daolio (assegnato a Maurizio Cattelan) e la consegna del Premio Rete Critica (assegnato ad Alessandro Sciarroni) – sarà presentata da Giuseppe Battiston, attore teatrale e cinematografico già vincitore di alcuni Ubu tra cui quello del 2009 come miglior attore.

Nell’arco della serata sarà inoltre presentato il volume “Il teatro che credi di conoscere. Le carte patafisiche dell’Archivio Franco Quadri-Ubulibri”, realizzato dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori che ha in cura il fondo in convenzione col MiBAC e in collaborazione con la Sovrintendenza archivistica per la Lombardia. Nel volume vengono pubblicati alcuni interessanti materiali, a costruire come in un mosaico l’unicità di una storia di editoria, di critica e di vita teatrale che ha segnato con impeto patafisico la seconda metà del Novecento fino al primo decennio degli anni Duemila. Carte inedite di Franco Quadri vengono raccontate attraverso testimonianze di Renata M. Molinari, Oliviero Ponte di Pino e Cristina Ventrucci, con un intervento di Rossana Rummo del MiBAC (direttore generale per gli archivi ad interim) e uno della stessa Fondazione Mondadori a illustrare la complessità e la corposità del fondo.

Quest’anno, per la prima volta, i lavori si sono svolti a Bologna, grazie all’ospitalità temporanea del Comune presso gli uffici del Sistema Culturale, Giovani e Università in via Oberdan 24, con la collaborazione di Ater Formazione-Scuola dell’Opera Italiana. L’Associazione Ubu per Franco Quadri ringrazia in particolare l’Assessore Alberto Ronchi, il Direttore del Settore Patrizia Rigosi, con Cheti Corsini, Responsabile del Teatro e Arti dello Spettacolo, e Simona Brighetti del Dipartimento Cultura e Scuola, oltre al Sovrintendente del Teatro Comunale Francesco Ernani; per la Fondazione Ater Formazione-Scuola dell’opera Italiana, la Presidente Alessandra Zagatti e il Coordinatore delle attività formative e Responsabile dei processi Luca Ioseffini.

Ecco i candidati al ballottaggio (in rigoroso ordine alfabetico):

Spettacolo dell’anno…………………………………………………………………………………….

Francamente me ne infischio di Linda Dalisi e Federico Bellini (Antonio Latella, StabileMobile-Compagnia Antonio

Il panico di Rafael Spregelburd (Luca Ronconi, Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa)

Le voci di dentro di Eduardo De Filippo (Toni Servillo, Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa/Teatro di Roma/Teatri

Regia…………………………………………………………………………………………………………………………..

Antonio Latella per Francamente me ne infischio

Mario Martone per La serata a Colono

Scenografia………………………………………………………………………………………………………………….

Gianluca Amodio, con Marco Schiavoni per la videografia (RIII-Riccardo Terzo)

Simone Mannino e Simona D’Amico (C’è del pianto in queste lacrime)

Attore…………………………………………………………………………………………………………………………..

Mario Perrotta (Un bès – Antonio Ligabue)

Attrice………………………………………………………………………………………………………………………….

Caterina Carpio, Candida Nieri, Valentina Vacca (Francamente me ne infischio)

Mariangela Granelli (Materiali per Medea)

Arianna Scommegna (Mater Strangosciàs)

Attore non protagonista………………………………………………………………………………..

Attrice non protagonista………………………………………………………………………………..

Valentina Picello (Tre atti unici da Anton Čechov)

Antonia Truppo (La serata a Colono)

Nuovo attore o attrice (under 30)…………………………………………………………………….

Associazione Ubu per Franco Quadri 20129 Milano, via B. Ramazzini 8 – C.F. 97619640150 – tel 340 9394895 – – www.ubuperfq.it

Migliore novità italiana (o ricerca drammaturgica)……………………………………………….

Soprattutto l’anguria di Armando Pirozzi

Lo splendore dei supplizi di Riccardo Spagnulo

Migliore novità straniera………………………………………………………………………………..

Clôture de l’amour di Pascal Rambert

Hotel Belvedere di Ödön von Horváth

Ribellioni possibili di Luis García-Aráus e Javier García Yagüe

Migliore spettacolo straniero presentato in Italia…………………………………………………

Lulu di Frank Wedekind (Robert Wilson, Berliner Ensemble)

Odyssey di Simon Armitage (Robert Wilson, Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, National Theatre of Greece )

Onegin. Commentaries di Alexander Pushkin (Alvis Hermanis, New Riga Theatre, Jaunais Rīgas Teātris)

Refuse the Hour di William Kentridge, Philip Miller, Dada Masilo, Catherine Meyburgh (Holland Festival, Festival

d’Avignon, Romaeuropa Festival, Teatro di Roma, Onassis Cultural Center)

Le retour di Harold Pinter (Luc Bondy, Odéon-Théâtre de l’Europe, Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa)

Schubladen (She She Pop, Hebbel am Ufer Berlin, Kampnagel Hamburg, FFT Düsseldorf, Brut Wien)

Segnalazioni per premi speciali……………………………………………………………..………………….

– Chiara Guidi per la pluriennale ricerca – condotta dall’interno della Socìetas Raffaello Sanzio – nell’ambito pedagogico e in quello della sperimentazione vocale e preverbale. Una ricerca capace di porre sempre nuove domande al mondo del teatro. E per i festival Màntica e Puerilia, la cui concezione si connota come laboratorio e condivisione del proprio processo creativo, in dialogo con differenti artisti e con portatori di altri saperi, laboratorio la cui stessa scrittura del programma assume la valenza drammaturgica della composizione di un’opera.

– Danio Manfredini per l’insieme dell’opera artistica e pedagogica, condotta con poetica ostinazione e col coraggio della fragilità, senza scindere il piano espressivo dalla trasmissione dell’arte dell’attore. Questa costante ricerca, apertasi da ultimo alla via del canto, gli ha consentito di diventare uno dei rari maestri in cui diverse generazioni del teatro si – Stefano Massini per il complesso dell’opera drammaturgica, la cui sapiente struttura e presa scenica immediata, sostenute da un limpido impianto epico, gli hanno conquistato l’interesse e il consenso della scena internazionale. In questa prospettiva si segnala in particolare la Lehman Trilogy, dove Massini affronta uno dei nodi cruciali del disordine globale. La trilogia, non ancora rappresentata in Italia, ha segnato all’estero risultati significativi per l’intera drammaturgia – Il ratto d’Europa ideato e diretto da Claudio Longhi con la produzione di Ert e Teatro Stabile di Roma per l’impegno nel reinventare la funzione sociale del teatro penetrando a fondo nella città con un progetto che – attraverso il coinvolgimento di scuole, associazioni e altre realtà del territorio – porta alla creazione condivisa di momenti spettacolari.

Il risultato, frutto di un processo di conoscenza, rappresenta un’estensione dell’esperienza scenica come azione del teatro e dei cittadini intorno al tema europeo.

– Antonio Rezza e Flavia Mastrella per il lucido percorso di scavo nella crudeltà ottenuto attraverso il genio sfrenato di un attore e l’intuito plastico di un’artista visiva originale. Capaci di creare drammaturgia a partire da un disarmante trasformismo, e sempre concentrati sulle bassezze dell’umanità – intime e manifeste, individuali e collettive –, i due artisti plasmano una materia dagli esiti estremamente comici e spiazzanti creando un linguaggio feroce che nella sua misteriosa iperbole riesce a toccare anche un grado nascosto della grazia.

Tra le segnalazioni per i Premi Speciali ottengono il premio coloro che raggiungono un numero di voti almeno pari al meno votato tra i vincitori delle altre categorie.

Carmelo Alberti, Nicola Arrigoni, Antonio Audino, Sandro Avanzo, Anna Bandettini, Roberto Barbolini, Rossella Battisti, Andrea Bisicchia, Mario Brandolin, Giorgio Sebastiano Brizio, Claudia Cannella, Roberto Canziani, Moreno Cerquetelli, Mario Cervio Gualersi, Tommaso Chimenti, Rita Cirio, Franco Cordelli, Masolino d’Amico, Titti Danese, Tiberia de Matteis, Stefano de Stefano, Lorenzo Donati, Roberta Ferraresi, Enrico Fiore, Gigi Giacobbe, Maddalena Giovannelli, Graziano Graziani, Maria Grazia Gregori, Enrico Groppali, Gerardo Guccini, Osvaldo Guerrieri, Katia Ippaso, Fausto Malcovati, Gianni Manzella, Fernando Marchiori, Enrico Marcotti, Massimo Marino, Renata M. Molinari, Laura Novelli, Valeria Ottolenghi, Renato Palazzi, Laura Palmieri, Egidio Pani, Magda Poli, Oliviero Ponte di Pino, Walter Porcedda, Andrea Porcheddu, Domenico Rigotti, Gabriele Rizza, Rodolfo Sacchettini, Attilio Scarpellini, Cristina Ventrucci, Nicola Viesti, Gherardo Vitali Rosati, Silvana Zanovello, Ettore Zocaro.

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