Vignola

Teatro Ermanno Fabbri, Stagione 2015/2016

Nove titoli di prosa, tre di danza e fuori abbonamento un titolo di circo, uno di

operetta e uno di opera lirica compongono il cartellone

Nel presentare il cartellone della Stagione 2015/2016 del Teatro Ermanno Fabbri di Vignola, si conferma l’impegno a mantenere alto il livello qualitativo dei titoli proposti da Emilia Romagna Teatro Fondazione che, con il sostegno del Comune di Vignola e della Fondazione di Vignola, porta avanti il progetto di gestione e programmazione della sala. Nove titoli di prosa e tre di danza in abbonamento, un titolo di operetta, uno di lirica e uno di Nouveau Cirque fuori abbonamento compongono il cartellone del Teatro Fabbri il cui abbonamento potrà essere rinnovato a partire da domani, martedì 16 giugno, fino a sabato 27.

Grandi autori fra i titoli di prosa come Eduardo De Filippo, Luigi Pirandello e Anton Čechov che si affiancano a regie firmate da protagonisti della scena italiana come Alessandro Gassmann, Enzo Vetrano, Stefano Randisi o ancora Franco Branciaroli.

Il sipario del Teatro Fabbri si alzerà con una novità fuori abbonamento: Le chant des balles, uno spettacolo di giocoleria musicale adatto al pubblico di tutte le età, programmato nell’ambito del progetto dedicato alla promozione di circo contemporaneo “Corpi & Visioni” che accompagnerà la programmazione di ERT per i prossimi tre anni.

Ad aprire il cartellone di prosa in abbonamento sarà invece Ivanov con Filippo Dini nella doppia veste di interprete e regista. Scritto in età giovanile da Čechov, Ivanov possiede una portata dirompente di emotività che rende il testo carico di un fascino irresistibile. In scena l’ultimo anno di vita di un uomo che si trova a fare i conti con la propria incapacità di vivere, l’inadeguatezza verso il mondo che lo circonda e l’irrimediabile perdita di ogni speranza nei confronti della vita.

Spazio anche a grandi autori italiani come Eduardo De Filippo di cui Francesco Saponaro mette in scena Dolore sotto chiave. Il regista partenopeo unisce qui due atti unici di De Filippo, quello omonimo nato come radiodramma nel 1958 e Pericolosamente, preceduti da un prologo, l’adattamento in versi e in lingua napoletana della novella I pensionati della memoria, scritta da Luigi Pirandello nel 1914. Sempre di Pirandello è Enrico IV, il capolavoro che Enrico Branciaroli dirige e interpreta, uno studio sul significato della pazzia e sul tema, caro all’autore, del rapporto complesso e inestricabile tra personaggio e uomo, finzione e verità. Si prosegue con i grandi classici del teatro italiano con I Rusteghi di Carlo Goldoni per la regia di Giuseppe Emiliano, in cui un quartetto di burberi e scontrosi è al centro di intrighi e sotterfugi per combinare i matrimoni dei figli.

Non mancano nomi e volti noti della scena italiana come Alessandro Gassmann che trasferisce le note vicende di Qualcuno volò sul nido del cuculo negli anni ’80 nell’Ospedale Psichiatrico di Aversa, o ancora Enzo Vetrano e Stefano Randisi che adattano e portano in scena uno dei capolavori di Leonardo Sciascia L’onorevole. Con intrigante ironia viene qui raccontato come l’ascesa politica di un onesto professore di lettere possa diventare un’ineluttabile ma pacifica caduta morale.

Maria Paiato e Arianna Scommegna vestiranno i panni di una donna anziana e di una giovane chiamata a farle da badante in Due donne che ballano di J. M. B. Bonnet: due donne che si detestano perché simili, perché ognuna ha bisogno dell’altra nella solitudine delle rispettive vite.

Una piccola comunità è al centro di Gyula – Una piccola storia d’amore scritto e diretto da Fulvio Pepe: una storia popolare nel più alto senso del termine, una favola minima e poetica che raccoglie le speranze, i timori, le gioie e l’amore vissuti attraverso lo sguardo semplice del protagonista.

Chiude il cartellone di prosa L’Ulisse firmato da Valerio Massimo Manfredi, un lungo viaggio per attraversare la vita dell’eroe omerico fra poesia, disperazione ed erotismo, interpretato da Sebastiano Lo Monaco accompagnato in scena da un’orchestra di quattordici sassofonisti.

La rassegna di danza si apre con l’ultima creazione del coreografo Eugenio Scigliano per Aterballetto: DON Q. – Don Quixote de la Mancha. Scigliano si riflette empaticamente nel suo personaggio, traducendone lo spaesamento umano e la necessità di non abdicare ai propri ideali anche se la realtà congiura per soffocarli. Sulle note dei tanghi più celebri, in un percorso che va da Gardel a Piazzolla passando per le varie contaminazioni che questo genere ha attraversato, il Quintetto I Fiori Blu accompagnato da Adrián Aragón e Erica Boaglio in Mitico Tango trasporta il pubblico in un emozionante viaggio da Buenos Aires a Parigi, toccando i più celebri brani che hanno fatto la storia del tango. Chiude la rassegna di danza MM Contemporary Dance Company che propone Carmen/Bolero nell’interpretazione di due coreografi italiani, Emanuele Soavi e Michele Merola. Una rivisitazione di due grandi titoli del repertorio musicale, un viaggio nella cultura di matrice ispanica.

Due le proposte musicali fuori abbonamento: un grande classico di Giuseppe Verdi, La traviata, portato in scena, tra prosa e opera lirica, da Nanni Garella e interpretato dagli allievi della Scuola d’Opera del Teatro Comunale di Bologna e My Fair Lady di Alan Jay Lerner con la Compagnia di Operette di Corrado Abbati.

Per informazioni e prenotazioni:

Teatro Ermanno Fabbri

via Minghelli, 11 – 41058 Vignola (MO)

tel. 059/9120911- 059/927138

info.biglietteria@emiliaromagnateatro.com

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