Jesi

Pubblico e critica internazionale a Jesi

per il nuovo allestimento di Adelson e Salvini di Vincenzo Bellini che inaugura la 49ª Stagione Lirica di Tradizione del Teatro G.B. Pergolesi di Jesi , venerdì 11 novembre alle ore 20,30 e domenica 13 novembre alle ore 16 con la direzione di José Miguel Perez Sierra e con la regia di Roberto Recchia. L’opera, proposta in una nuova edizione critica, sarà registrata in dvd.

Grande attenzione del pubblico e della critica internazionale per il nuovo allestimento di Adelson e Salvini di Vincenzo Bellini, opera di rarissimo ascolto che venerdì 11 novembre alle ore 20,30 e domenica 13 alle ore 16, inaugura la 49ª Stagione Lirica di Tradizione del Teatro G.B. Pergolesi nell’ambito della Stagione Lirica unica “Opera Ancona Jesi”. Molti gli studiosi e gli appassionati di Bellini che verranno al Teatro Pergolesi per assistere alla prima messa in scena di una nuova edizione critica dell’opera, la prima composta da Bellini. Per l’occasione, lo spettacolo musicale sarà registrato in dvd dalla casa discografica Bongiovanni.
L’opera è proposta dalla Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con Teatro Massimo “V. Bellini” di Catania. Lo spagnolo José Miguel Perez Sierra, una presenza consolidata in Italia, dal Rossini Opera Festival al San Carlo e al Verdi di Trieste, dirige a Jesi il titolo belliniano dopo aver diretto Donizetti a fine ottobre a Bilbao. La regia è di Roberto Recchia, che inaugurò il Pergolesi Spontini Festival 2005 con un indimenticabile Petit train de plaisir nel deposito delle locomotive di Falconara. Le scene sono di Benito Leonori, le luci di Alessandro Carletti; firma i costumi Catherine Buyse Dian, costumista impegnata in numerose produzioni internazionali tra cui la collaborazione con “The Young Pope” di Paolo Sorrentino.
Nella compagnia di canto, protagonisti sono Rodion Pogossov nel ruolo di Lord Adelson e Merto Sungu in quello di Salvini; l’orfana Nelly è Cecilia Molinari, giovanissima scoperta rossiniana al suo primo Bellini. Fanny è Sara Rocchi, Madama Rivers è Giovanna Lanza, Baurzhan Anderzhanov è Struley, Bonifacio è Clemente Antonio Daliotti e Geronio è Enrico Marchesini. L’Orchestra è la Sinfonica “G. Rossini”, il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” è diretto da Carlo Morganti.
Il dramma per musica in tre atti, adattato da un libretto di Andrea Leone Tottola, è proposto nella versione originale, quella effettivamente eseguita a Napoli nel Carnevale 1825 e scritta dal giovanissimo compositore al termine dei suoi studi di conservatorio, con i dialoghi parlati ed il ruolo del basso buffo cantato in napoletano. L’edizione critica proposta, a cura di Casa Ricordi, rappresenta nella maniera più completa possibile lo stato attuale delle conoscenze intorno ad “Adelson e Salvini”, dopo il rinvenimento nel 2001 di fonti precedentemente sconosciute, emerse nel Fondo Mascarello della Biblioteca del Conservatorio di Milano, che hanno consentito di integrare le ridisegnare radicalmente ciò che si credeva di sapere sull’opera e di integrare le lacune di autografi e manoscritti già noti.
La vicenda è ambientata nel XVII secolo in un castello irlandese; al centro della trama, due amici (il nobile Adelson e l’artista Salvini) e l’amore per la stessa donna, l’orfana Nelly, tra colpi di scena, sotterfugi e rapimenti. Al centro della lettura registica di Roberto Recchia, è “la follia di Salvini e la sua professione di pittore. Follia tutta romantica e non certamente patologica in senso moderno: Salvini è discendente diretto di Werther, vittima di un’irrequietezza romanticamente giovanile e di un amore impossibile e convenzionale, e tenterà più volte il suicidio per sfuggire al suo demone. Questa “follia” si traduce, sulle tele di Salvini, in ritratti mai terminati, dove a mancare è sempre il volto dell’amata, al punto che l’insipida Fanny si sente autorizzata a credersi lei l’oggetto del desiderio dell’attraente italiano. L’Irlanda che vedremo in scena, a questo punto, è il frutto della fantasia del pittore: le grandi tele dipinte diventano fondali e quinte teatrali di una rappresentazione che probabilmente avviene nella fantasia del protagonista (in omaggio anche alla destinazione originaria dell’opera che Bellini scrisse per il Conservatorio come saggio finale e quindi rappresentata, si suppone, con mezzi teatrali limitati)”.

Tra le iniziative “Intorno alla 49^ Stagione Lirica del Teatro Pergolesi”, oltre alle Guide all’ascolto ed il “libretto in 30 minuti” a cura di Elena Cervigni al Teatro Pergolesi, e alle conversazioni con aperitivo a tema “Happy Opera” nei locali del centro, da segnalare presso Pinacoteca Civica (Galleria degli Stucchi di Palazzo Pianetti) – la mostra fotografica ad ingresso libero “Foto senza fili” di Adriana Argalia.

La 49ª Stagione Lirica di Tradizione del Teatro G.B. Pergolesi di Jesi, è organizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini – presidente Massimo Bacci, amministratore delegato William Graziosi, direttore artistico Vincenzo De Vivo – con il sostegno di Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, e della Regione Marche / Soci Fondatori Comune di Jesi, Comune di Maiolati Spontini / Partecipanti Aderenti Comune di Monsano, Comune di Montecarotto, Comune di San Marcello / Partecipante Sostenitore Camera di Commercio di Ancona / Fondatori Sostenitori Art Venture: Gruppo Pieralisi, Leo Burnett, Moncaro, New Holland-Gruppo Fiat, Starcom Italia / Charity partner Medici Senza Frontiere / Sponsor tecnico Santarelli & Partners / Sponsor principale Nuova Banca Marche.

Biglietti da 15 a 70 euro.

Giovanni Battista Pergolesi: Si può andare in paradiso anche ridendo.

Nuova produzione del dramma sacro “San Guglielmo Duca d’Aquitania” (1731), il primo lavoro ufficiale di Pergolesi come compositore, venerdì 9 e domenica 11 settembre alle ore 21 al Teatro Pergolesi di Jesi per il XVI Festival Pergolesi Spontini. Christophe Rousset dirige Les Talens Lyriques, regia di Francesco Nappa, scene di Benito Leonori, costumi di Giusi Giustino. Nel cast, cantanti specializzati nel barocco quali Raffaella Milanesi, Sofia Solovyi, Clemente Daliotti, Arianna Vendittelli, Maharram Huseynov.

Venerdì 9 settembre alle ore 21 (con replica domenica 11 settembre stessa ora) al Teatro Pergolesi di Jesi per il XVI Festival Pergolesi Spontini, va in scena una nuova produzione de Li prodigi della divina grazia nella conversione e morte di San Guglielmo Duca d’Aquitania, dramma sacro di Giovanni Battista Pergolesi nella revisione critica di Livio Aragona per le Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini. Christophe Rousset dirige Les Talens Lyriques ed un cast di voci del repertorio barocco quali Raffaella Milanesi (San Guglielmo), Sofia Solovyi (San Bernardo – Padre Arsenio), Clemente Daliotti (Cuosemo), Arianna Vendittelli (Angelo), Maharram Huseynov (Demonio). Firma la regia Francesco Nappa, le scene sono di Benito Leonori, i costumi di Giusi Giustino.
Il San Guglielmo, dramma sacro su libretto di Ignazio Maria Mancini, con personaggi e situazioni da commedia buffa è il primo lavoro ufficiale di Pergolesi come compositore: rappresentato nel 1731 in un convento (nel chiostro del monastero anmnesso alla Chiesa di Sant’Agnello), fu visto dalla Napoli aristocratica e intellettuale dell’epoca, che decretò il successo del giovane musicista jesino.
Mancini e Pergolesi concepirono il racconto della conversione di San Guglielmo come un’opera teatrale, con tanto di scene e differenti ambientazioni, ed in cui la teatralità era un mezzo di trasmissione di contenuti edificanti. Modellato sulle comedias de santos spagnole, che includevano personaggi comici e scene buffe, il San Guglielmo prevede la figura di Capitan Cuòsemo, erede dei militari sbruffoni della commedia dell’arte, che si esprime in dialetto napoletano.
La storia è un continuo intrecciarsi di spiritualità e comicità, di travestimenti e consigli – quest’ultimi dispensati da Cuosemo, capitano fanfarone. In queste scene dalla comicità sanguigna la musica si fa spiccatamente gestuale, e il giovane compositore sfoggia una disinvolta padronanza dello stile buffo.
La musica di Pergolesi è di una straordinaria varietà: arie di sublime bellezza, duetti e quartetti che si sviluppano come architetture barocche, ritmi di danza che si scatenano nell’eterna lotta tra angelo e demonio e nelle buffe tirate di Cuosemo. Si può andare in paradiso anche ridendo, sembra dirci Pergolesi.

Sabato 10 settembre alle ore 21, nella Basilica della Santa Casa di Loreto, per l’Anno Santo della Misericordia, Christophe Rousset guida Les Talens Liriques, il soprano Francesca Aspromonte ed il contralto Benedetta Mazzucato in un concerto mariano in omaggio alla Vergine Lauretana “Madre di Misericordia”, con musiche di Giovanni Battista Pergolesi (Salve Regina in fa minore per contralto, archi e basso continuo e Stabat Mater in fa minore per soprano, contralto, archi e basso continuo) e di Leonardo Leo il Salve Regina in fa maggiore per soprano, archi e basso continuo. Il concerto è dedicato alle vittime del terremoto.

In programma sempre sabato 10 settembre (ore 10,30-13,30 e ore 15,30-18,30) nelle Sale Pergolesiane del Teatro Pergolesi di Jesi il Convegno di studi “Musicologia: critica, filologia e storia. Il ricordo di Francesco Degrada” a cura del Comitato di Studi Pergolesiani della Fondazione Pergolesi Spontini con Università degli Studi di Milano – Centro Studi Pergolesi e con Fondazione Cini di Venezia – Dipartimento Musica e Dipartimento Teatro. Il convegno prevede tre parti: la prima a Jesi a cura di Francesco Cotticelli e Paologiovanni Maione sul tema “Oltre le usate carte. Nuovi cantieri per la storia dello spettacolo nel Settecento”, la seconda a Milano il 20 gennaio 2017, la terza a Venezia il 5 maggio 2017.

Il XVI Festival Pergolesi Spontini, organizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini, proseguirà fino al 25 settembre nei teatri e nei luoghi d’arte di Jesi, Maiolati Spontini e altre città della provincia di Ancona, con 15 appuntamenti tra opere, concerti e spettacoli di teatro musicale. In programma, un viaggio in musica dal XII secolo ai giorni nostri attraverso l’albero genealogico di Federico II di Hohenstaufen, imperatore del Sacro Romano Impero e re di Sicilia, nato a Jesi nel 1194. A suo nonno Ruggero II riporta la vicenda di San Guglielmo, Duca d’Aquitania che sostiene l’Antipapa Anacleto II contro il legittimo Papa Innocenzo I.

JESI / TEATRO G.B. PERGOLESI / 49^ STAGIONE LIRICA DI TRADIZIONE

Mercoledì 19 ottobre 2016, ore 16 (anteprima giovani)*

Venerdì 21 ottobre 2016, ore 20,30

Domenica 23 ottobre 2016, ore 16

LA TRAVIATA

Melodramma in tre atti

Libretto di Francesco Maria Piave dal dramma La dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio

Musica di Giuseppe Verdi

Prima rappresentazione: 6 marzo 1853, Venezia, Teatro La Fenice

personaggi e interpreti principali

Violetta Valery Cristina Pasaroiu

Alfredo Germont Vincenzo Costanzo

Giorgio Germont Roberto De Candia

Gastone Riccardo Gatto

Dottor Grenvil Enrico Marchesini

direttore Pietro Rizzo

regia Henning Brockhaus

ricostruzione scenografica da un’idea di Josef Svoboda Benito Leonori

costumi Giancarlo Colis

Orchestra Sinfonica “G. Rossini”

Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” Maestro del Coro Carlo Morganti

Allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi

Mercoledì 9 novembre 2016, ore 16 (anteprima giovani)*

Venerdì 11 novembre 2016, ore 20,30

Domenica 13 novembre 2016, ore 16

ADELSON E SALVINI

Dramma per musica in tre atti adattato da un libretto di Andrea Leone Tottola

Basato sul romanzo di François-Thomas- Marie de Baculard d'Arnaud, Épreuves du Sentiment

(1772)

Musica di Vincenzo Bellini

Prima rappresentazione: 12 febbraio 1825, Napoli, Teatrino del Conservatorio di San Sebastiano

personaggi e interpreti principali

Nelly, orfana Cecilia Molinari

Fanny, giovane vassalla di Adelson Sara Rocchi

Salvini, amico di Adelson Mert Sungu

Lord Adelson Rodion Pogossov

Struley, nobile proscritto Baurzhan Anderzhanov

Bonifacio Clemente Antonio Daliotti

Geronio, confidente di Struley Enrico Marchesini

direttore José Miguel Perez Sierra

regia Roberto Recchia

scene Benito Leonori

costumi Patricia Toffolutti

Orchestra Sinfonica “G. Rossini”

Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” Maestro del Coro Carlo Morganti

Nuovo Allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini

in coproduzione con Teatro Massimo “V. Bellini” di Catania

Mercoledì 30 novembre 2016, ore 16 (anteprima giovani)*

Venerdì 2 dicembre 2016, ore 20,30

Domenica 4 dicembre 2016, ore 16

CAVALLERIA RUSTICANA

Melodramma in un atto

Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci

tratto dal dramma omonimo (1884) di Giovanni Verga

Musica di Pietro Mascagni

Prima rappresentazione: Roma, Teatro Costanzi, 17 maggio 1890

personaggi e interpreti principali

Santuzza Norma Fantini

Turiddu Alin Stoica

Alfio Fabian Veloz

Lucia Giovanna Lanza

PAGLIACCI

Dramma in un prologo e due atti

Libretto di Ruggero Leoncavallo

musica di Ruggero Leoncavallo

Prima rappresentazione: 21 maggio 1892, Milano, Teatro dal Verme

personaggi e interpreti principali

Nedda Maria Teresa Leva

Canio Ilia Govzich

Tonio Fabian Veloz

Silvio Modestas Sedlevicius

Beppe Christian Collia

direttore Daniel Gil de Tejada

regia Paul-Émile Fourny

scene Benito Leonori

costumi Giovanna Fiorentini

Orchestra Sinfonica “G. Rossini”

Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” Maestro del Coro Carlo Morganti

Nuova produzione

in coproduzione con Opéra-Théâtre de Metz Métropole e Opéra de Toulon

Mercoledì 14 dicembre 2016, ore 16 (anteprima giovani)*

Venerdì 16 dicembre 2016, ore 20,30

Domenica 18 dicembre 2016, ore 16

LA SCUOLA DE’ GELOSI

Dramma giocoso in due atti

Libretto di Caterino Mazzolà rivisitato da Lorenzo Da Ponte

Musica di Antonio Salieri

Prima rappresentazione di tale versione: 22 aprile 1783, Vienna, Burgtheater (Teatro Imperiale)

direttore Giovanni Battista Rigon

regia Italo Nunziata

scene e costumi Andrea Belli e Valeria Donata Bettella

personaggi e interpreti principali

Solisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino

I Virtuosi Italiani

Nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini

in coproduzione con Teatro Marrucino di Chieti, Accademia del Maggio Musicale Fiorentino

in collaborazione con Teatro Salieri di Legnago, Teatro Comunale di Vicenza, Teatro Ristori di

Verona

Concerto

Sabato 19 novembre 2016, ore 21

Teatro Moriconi

ESTER, LIBERATRICE DEL POPOLO EBREO

Oratorio in due parti a cinque voci, su testo di Lelio Orsini (tratto dal Libro di Ester)

Musica di Alessandro Stradella

Prima esecuzione: Roma tra il 1670 ed il 1673

Ensemble del Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila

direttore Andrea De Carlo

Stradella’s Project

collaborazione tra Conservatorio “A. Casella” de L'Aquila, Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini,

Associazione Musicale Estense, Festival Alessandro Stradella, Accademia di Belle Arti di Roma, Accademia

d’Arte Lirica di Osimo, Oratorio del Gonfalone di Roma

Concerto

dedicato alla memoria di Alberto Pierucci

Sabato 17 dicembre 2016, ore 21

Teatro Moriconi

PER LA RITROVATA SALUTE DI OFELIA

MOZART VS SALIERI

Musica di Wolfgang Amadeus Mozart, Antonio Salieri, Marco Taralli

I Virtuosi Italiani

direttore Alberto Martini

soprano Valeria Esposito

prima esecuzione assoluta

*recita riservata ai partecipanti al progetto “Ragazzi… all’Opera!” 2016

XVI FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI

VENTO DI SOAVE

Papi, Imperatori, armi e amori sotto l’Aquila sveva

Inaugurazione con festa teatrale firmata Franco Dragone, una nuova produzione di  “San Guglielmo Duca d’Aquitania” di Pergolesi, un raro Re Enzo di Respighi sono tra gli eventi del Festival che si terrà dal 1 al 25 settembre a Jesi, Maiolati Spontini
e nei luoghi d’arte della provincia di Ancona.

Un viaggio in musica dal XII secolo ai giorni nostri attraverso l’albero genealogico di Federico II, con 15
appuntamenti d’opera, concerti, spettacoli.

Inaugura il Festival una festa teatrale firmata dal regista italo-belga Franco Dragone – uno dei più grandi
show maker del mondo – nella piazza di Jesi dove secondo la tradizione Costanza D’Altavilla diede alla luce l’imperatore svevo, e dove tra qualche mese si aprirà il Museo Federico II “Stupor Mundi”. Lo stesso Franco Dragone condurrà un workshop teatrale sui Carmina Burana di Carl Orff. Tra gli eventi, una nuova produzione de Li prodigi della divina grazia nella conversione e morte di San Guglielmo Duca d’Aquitania di Giovanni Battista Pergolesi diretta da Christophe Rousset e con Les Talens Lyriques; una nuova produzione del Re Enzo di Ottorino Respighi; un “Salotto Agnese” con pagine dall’Agnes von Hohenstaufen di Gaspare Spontini nell’edizione italiana voluta nel 1954 da Francesco Siciliani, il grande organizzatore musicale scomparso vent’anni fa.

Un viaggio in musica dal XII secolo ai giorni nostri attraverso l’albero genealogico di Federico II di Hohenstaufen, imperatore del Sacro Romano Impero e re di Sicilia, nato a Jesi nel 1194. Questo il tema della XVI edizione del Festival Pergolesi Spontini, manifestazione internazionale curata dalla Fondazione Pergolesi Spontini che si terrà dal 1 al 25 settembre 2016 nei teatri e nei luoghi d’arte di Jesi, Maiolati Spontini e altre città della provincia di Ancona, con 15 appuntamenti tra opere, concerti e spettacoli di
teatro musicale.

Il XVI Festival Pergolesi Spontini è stato presentato oggi, martedì 5 luglio, a Roma presso la Sala Cinema dell’AGIS Associazione Nazionale dello Spettacolo, alla presenza di Carlo Fontana presidente Agis, dell’On. Valentina Vezzali pluricampionessa olimpica di scherma e testimonial del Festival con la campagna “Nati a Jesi come Federico II”, di Luca Butini vicesindaco del Comune di Jesi, e della Fondazione Pergolesi Spontini che cura ed organizza la manifestazione, rappresentata dall’amministratore delegato William Graziosi e il direttore artistico Vincenzo De Vivo, e dei ricercatori del Conservatorio Reale di Anversa (Belgio) dove
sono state recentemente recuperare partiture inedite di Gaspare Spontini.

“Nutro grande stima per questo festival, incentrato su due grandissimi autori sul quale c’è ancora molto da esplorare – ha detto in questa occasione il presidente dell’Agis Carlo Fontana – ed auguro alla manifestazione il pieno sostegno e riconoscimento da parte delle istituzioni, in un momento in cui diventa vitale che il sosteggno allo spettacolo e alla cultura torni al centro dell’attività parlamentare”.

Valentina Vezzali si è detta “onorata” di essere testimonial del Festival 2016 insieme alle campionesse della scherma Elisa Di Francisca e Giovanna Trillini, e all’allenatore di calcio Roberto Mancini, tutti nati a Jesi, come lei, e come il grande imperatore svevo. “E’ impegnativo dire che sono nata a Jesi come Federico II,
Pergolesi e Spontini, personaggi di fama mondiale e dover dimostrare di essere alla loro altezza, per restare nella storia della città e nell'immaginario collettivo come una eccellenza indiscussa e riconosciuta. Fin da bambina sono rimasta colpita dalla personalità di Federico II per le sue ambizioni e per la sua grande modernità. Lo sono di più oggi, da parlamentare, se penso alla sua visione dello Stato. Fu precursore della concezione dello "Stato modello", dialogante e tollerante verso ebrei e musulmani, attento ai diritti civili e laico. Un uomo che riuscì con la cultura, le arti e la scienza a cambiare lo scenario del XIII , un uomo illuminato, un imperatore visionario anche molto vicino alla concezione dell’Europa moderna”.

In occasione della Conferenza, William Graziosi e Vincenzo e Vivo hanno illustrato con il progetto artistico del Festival anche i percorsi futuri, in particolare l’intenzione di mettersi subito al lavoro insieme alla Conservatorio Reale di Anversa (Belgio) nello studio e messa in scena di quattro manoscritti autografi di Gaspare Spontini ritrovati recentemente della Biblioteca del Castello d’Ursel in Hingene, relativi a partiture ritenute scomparse. Si tratta di tre opere e una cantata, il melodramma buffo Il quadro parlante del 1800, il dramma giocoso Il Geloso e l’audace del 1801 (Palermo), la farsa giocosa Le metamorfosi di Pasquale Ossia Farsa del 1802 (Roma) e la cantata L'Eccelsa gara del 1806 (Parigi).

Filo conduttore del Festival Pergolesi Spontini 2016, è il titolo “Vento di Soave – Papi, Imperatori, armi e amori sotto l’Aquila sveva”, con la citazione dal Paradiso della Divina Commedia di Dante che dichiara l’omaggio alla stirpe degli Hohenstaufen, alla quale appartenne Federico II.

Percorrendo l’albero genealogico di Federico, spettacoli e concerti evocano i personaggi della sua famiglia: suo padre Enrico VI è tra i protagonisti di Agnes von Hohenstaufen, il capolavoro di Spontini; sua madre Costanza d’Altavilla “che del secondo vento di Soave / generò ‘l terzo e l’ultima possanza” si racconta ne “Il volo dell’aquila”; a suo nonno Ruggero II riportano le liturgie per la Cappella reale di Sicilia e la vicenda di San Guglielmo, Duca d’Aquitania che sostiene l’Antipapa Anacleto II contro il legittimo Papa Innocenzo I.

Suo figlio Enzo è il protagonista della giovanile opera di Respighi; l’altro figlio Manfredi appare, insieme con un’ipotetica sorella di madre musulmana, ne La Saracena, libretto incompiuto di Wagner.

Nell’età compresa tra il Barbarossa e il secondo Federico, cavalieri, trovatori e clerici vagantes cantano canzoni, e tra esse i Carmina Burana, che Carl Orff rese famosi nel XX secolo. Le laudi francescane dei “joculatores domini” chiamano in causa un frate assai vicino all’Imperatore, Elia da Cortona, compagno e successore di San Francesco.

Teatri storici, piazze, chiese, chiostri ed eremi si riempiono di musica, in un viaggio che copre lo spazio temporale tra il XII Secolo e i giorni nostri: il repertorio sacro e profano dei secoli XII e XIII sotto gli alberi di Serra de’ Conti e di Castelbellino, i capolavori pergolesiani nel settecentesco Teatro Pergolesi a Jesi e sotto le volte della Basilica di Loreto, le pagine dell’Agnese – nell’edizione italiana voluta nel 1954 da Francesco Siciliani, il grande organizzatore musicale scomparso vent’anni fa – nel cortile della casa di Spontini nella natia Maiolati, il Re Enzo di Respighi nell’elegante architettura della chiesa di San Floriano oggi Teatro
Moriconi, La Saracina di Wagner – divenuta cunto di pupari siciliani – nel bellissimo teatro di Montecarotto, “Il volo dell’aquila” nella piazza jesina dove l’imperatore è nato e dove si attende l’inaugurazione del nuovo museo dedicato a lui.

Il XVI Festival Pergolesi Spontini inaugura giovedì 1 settembre alle ore 21 con “Il volo dell’Aquila”, una grande festa teatrale firmata dal regista italo-belga Franco Dragone – uno dei più grandi show maker del mondo – nella piazza di Jesi dove secondo la tradizione Costanza D’Altavilla diede alla luce Federico II di Hohenstaufen, il 26 dicembre 1194. L’azione scenica con la musica di Fabrizio Festa propone le confessioni di un’Imperatrice – testo di Virginia Virilli – e le evoluzioni di un circo metafisico; in scena, la Compagnia di circo contemporaneo “El Grito” e Cori polifonici del territorio, per una una nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini in prima rappresentazione assoluta, in collaborazione con la Scuola di Musica elettronica e applicata del Conservatorio “E.R. Duni” di Matera.

Venerdì 2 settembre alle ore 21, al Teatro Comunale di Montecarotto, va in scena in prima rappresentazione assoluta “La Saracina”. Un’opera non musicata di Richard Wagner raccontata da un cuntastorie, un puparo e un negromante: l’arte del cunto e dei pupari dà vita un libretto scritto in gioventù dal grande compositore, con al centro un racconto epico e cavalleresco di cui sono protagonisti Manfredi e una misteriosa fanciulla di madre musulmana entrambi figli illegittimi di Federico II. Giovanni Mazzara firma drammaturgia musicale e regia della nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo, Transit Teatro e il Museo Internazionale delle Marionette “A. Pasqualino” di Palermo; la drammaturgia è di Gigi Borruso, le scene di Roberto Lo Sciuto, i costumi sono di Valentina Console, al pianoforte Valentina Casesa, interpreti Gigi Borruso, Roberto Lo Sciuto ed i pupari Salvo e Luciano Bumbello.

Sabato 3 settembre alle ore 21 al Belvedere Europa di Castelbellino, l’appuntamento è con l’Ensemble Micrologus nel concerto “Unter den Linden”, all’ombra dei tigli: trovatori, poeti, cavalieri cantano d’amore nel cuore dell’Europa, tra il primo Federico e il secondo.

Domenica 4 settembre, alle ore 18, il Giardino del Museo delle Arti Monastiche di Serra de’ Conti accoglie i “Carmina Burana. Cantiones profanae dal Codex Latinus Monacensis 4660 – Codex Buranus” con l’Ensemble Micrologus: poesia e musica del XIII secolo da un codice miniato che raccoglie canti d’amore e d’osteria, di pentimento e di destino, intonati dai “clerici vagantes”, i goliardi che viaggiavano tra le varie nascenti università europee. Ancora i Carmina Burana, nella nota versione novecentesca di Carl Orff,
risuoneranno alle ore 21 nella Piazza dei Martiri di Ostra a conclusione di un workshop nelle Marche di Franco Dragone dal titolo “Approaching Carmina Burana”.

Venerdì 9 settembre alle ore 21 (con replica domenica 11 settembre stessa ora) al Teatro Pergolesi di Jesi, va in scena una nuova produzione de Li prodigi della divina grazia nella conversione e morte di San Guglielmo Duca d’Aquitania, dramma sacro di Giovanni Battista Pergolesi nella revisione critica di Livio
Aragona per le Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini. Christophe Rousset dirige Les Talens Lyriques ed un cast di voci del repertorio barocco quali Raffaella Milanesi (San Guglielmo), Sofia Solovyi (San Bernardo – Padre Arsenio), Clemente Daliotti (Cuosemo), Arianna Vendittelli (Angelo), Maharram Huseynov (Demonio).

Firma la regia Francesco Nappa, le scene sono di Benito Leonori, i costumi di Giusi Giustino.

Sabato 10 settembre alle ore 21, nella Basilica della Santa Casa di Loreto, per l’Anno Santo della Misericordia, Christophe Rousset guida Les Talens Liriques, il soprano Francesca Aspromonte ed il
contralto Benedetta Mazzucato in un concerto mariano in omaggio alla Vergine Lauretana “Madre di Misericordia”, con musiche di Giovanni Battista Pergolesi (Salve Regina in fa minore per contralto, archi e basso continuo e Stabat Mater in fa minore per soprano, contralto, archi e basso continuo) e di Leonardo Leo il Salve Regina in fa maggiore per soprano, archi e basso continuo.

Domenica 11 settembre alle ore 18 nel giardino della casa di Gaspare Spontini a Maiolati Spontini ed oggi sede di un prezioso Museo-Archivio da poche settimane riaperto al pubblico, risuona la musica di Agnes von Hohenstaufen, in un “Salotto Agnese” con pagine dal capolavoro spontiniano nell’edizione italiana voluta nel 1954 da Francesco Siciliani, il grande organizzatore musicale scomparso vent’anni fa. Cantano i solisti dell’Accademia d’arte Lirica di Osimo; al pianoforte Alessandro Benigni.

Venerdì 16 e domenica 18 settembre alle ore 21, con anteprima giovani giovedi 15 settembre alle ore 18, al Teatro Moriconi di Jesi va in scena il Re Enzo, opera comica di Alberto Donini con musica di Ottorino Respighi in una nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con il Conservatorio “B. Maderna” di Cesena e l’Accademia di Arte Lirica di Osimo. In scena, nella versione per ensemble da camera predisposta appositamente dagli allievi del Laboratorio di Composizione del
Conservatorio “B. Maderna” di Cesena, la prima opera di Respighi (1905) che racconta in chiave comica la storia del sovrano tedesco, figlio naturale di Federico II, fatto prigioniero nel 1249 dopo la battaglia della Fossalta. Alessandro Benigni dirige l’Ensemble Salvadei e i solisti dell’Accademia d’arte Lirica di Osimo, cura la regia Matteo Mazzoni con le scene di Elisabetta Salvatori ed i costumi di Patricia Toffolutti.

Sabato 17 settembre alle ore 21 nella preziosa cornice della Chiesa degli Aroli di Monsano, il concerto “Da Federico a Federico: musiche per un re flautista” propone musiche di Federico II di Prussia, Johann Philipp Kirnberger, Carl Philipp Emanuel Bach, Johann Joachim Quantz, Johann Sebastian Bach, con il clavicembalo di Stefano Demicheli, il flauto traversiere di Marcello Gatti ed il violoncello di Marco Ceccato, in collaborazione con Centro di Musica Antica Pietà di Turchini di Napoli.

Sabato 24 settembre alle ore 18 le laudi alle origini del Francescanesimo risuonano nell’Eremo dei Frati Bianchi a Cupramontana, scenario ideale del concerto dell’Ensemble Micrologus dal titolo “Frati e Giullari.

Joculatores Domini”. Al termine del concerto si tiene una degustazione gratuita di olio, vino e pane a cura di Food Brand Marche.

Chiude il Festival, domenica 25 settembre alle ore 11.30 nella Chiesa di San Marco a Jesi, la “Liturgia solenne per la Cappella Reale di Sicilia”: nel corso della Celebrazione Liturgica, l’Ensemble Calixtinus diretto da Giovannangelo de Gennaro esegue la Messa Normanno Sveva (secolo XII, Biblioteca Nazionale di Madrid, manoscritti 288 – 289 –19421), la musica sacra cantata nelle cerimonie solenni del Regno di Sicilia, nel Duomo e nella Cappella Palatina di Palermo e sotto le volte della Cattedrale di Monreale.

Il XVI Festival Pergolesi Spontini è organizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini, con la direzione artistica di Vincenzo De Vivo, la presidenza di Massimo Bacci e William Graziosi amministratore delegato. Il Festival è sostenuto da Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, e della Regione Marche / Soci Fondatori Comune di Jesi, Comune di Maiolati Spontini / Partecipanti Aderenti Comune di Monsano, Comune di Montecarotto, Comune di San Marcello / Partecipante Sostenitore Camera di Commercio di Ancona / Fondatori Sostenitori Art Venture: Gruppo Pieralisi, Leo Burnett, Moncaro, New Holland-Gruppo Fiat, Starcom Italia / Con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche / In collaborazione con Comune di Castelbellino, Comune di Cupramontana, Comune di Ostra, Comune di Serra de’Conti, Delegazione Pontificia di Loreto, Fai Ancona/ Si ringrazia Ente Palio San Floriano, I falconieri di Federico II, Fondazione Eremo dei Frati bianchi / Media partner Classica / Sponsor tecnico Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Santarelli&Partners/ Sponsor principale Nuova Banca Marche.

INFO

Fondazione Pergolesi Spontini

Tel. 0731.202944, fondazionepergolesispontini.com

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OPERA ANCONA JESI

STAGIONE LIRICA 2016

Amore, gelosia, tradimento, follia:

RITRATTI DI DONNA

ANCONA

TEATRO DELLE MUSE “FRANCO CORELLI”

STAGIONE LIRICA 2016

Venerdì 23 settembre, ore 20.30

Domenica 25 settembre, ore 16

Teatro delle Muse “Franco Corelli”

LUCIA DI LAMMERMOOR

Dramma tragico in tre atti

Libretto di Salvatore Cammarano

dal romanzo The Bride of Lammermoor di Walter Scott

Musica di Gaetano Donizetti

Prima rappresentazione: Napoli, Teatro San Carlo, 26 settembre 1835

Direttore Giuseppe Grazioli

Regia Federico Bertolani

scene e costumi Lucio Diana

personaggi e interpreti principali

Lord Enrico Ashton Giorgio Caoduro

Lucia Zsusana Markova

Sir Edgardo di Ravenswood Francesco Demuro

Raimondo Bidebent Ugo Guagliardo

Lord Arturo Bucklaw Sehoon Moon

Orchestra Sinfonica “G. Rossini”

Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”

Nuovo Allestimento della Fondazione Teatro delle Muse

Venerdi 14 ottobre, ore 20.30

Domenica 16 ottobre, ore 16

Teatro delle Muse “Franco Corelli”

TOSCA

Opera lirica in tre atti

Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica

Musica di Giacomo Puccini

Prima rappresentazione: Roma, Teatro Costanzi, 14 gennaio 1900

Direttore Guillaume Tournaire

Regia Pete Brooks

Scene e costumi Laura Hopkins

Video Simon Wainwright

Luci Andrew Croft

personaggi e interpreti principali

Floria Tosca Cellia Costea

Mario Cavaradossi Antonello Palombi

Il Barone Scarpia Alberto Gazale

Cesare Angelotti Alessandro Spina

Il Sagrestano Davide Bartolucci

Orchestra Sinfonica “G. Rossini”

Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”

Nuovo Allestimento della Fondazione Teatro delle Muse

Mercoledì 19 ottobre 2016, ore 16 (anteprima giovani)

Venerdì 21 ottobre 2016, ore 20,30

Domenica 23 ottobre 2016, ore 16

Teatro G.B. Pergolesi

LA TRAVIATA

Melodramma in tre atti

Libretto di Francesco Maria Piave dal dramma La dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio

Musica di Giuseppe Verdi

Prima rappresentazione: 6 marzo 1853, Venezia, Teatro La Fenice

personaggi e interpreti principali

Violetta Valery Cristina Pasaroiu

Alfredo Germont Vincenzo Costanzo

Giorgio Germont Roberto De Candia

direttore Pietro Rizzo

regia Henning Brockhaus

ricostruzione scenografica da un’idea di Josef Svoboda Benito Leonori

costumi Giancarlo Colis

Orchestra Sinfonica “G. Rossini”

Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”

Allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi

Mercoledì 9 novembre 2016, ore 16 (anteprima giovani)

Venerdì 11 novembre 2016, ore 20,30

Domenica 13 novembre 2016, ore 16

Teatro G.B. Pergolesi

ADELSON E SALVINI

Dramma per musica in tre atti adattato da un libretto di Andrea Leone Tottola

Basato sul romanzo di François-Thomas- Marie de Baculard d’Arnaud, Épreuves du Sentiment (1772)

Musica di Vincenzo Bellini

Prima rappresentazione: 12 febbraio 1825, Napoli, Teatrino del Conservatorio di San Sebastiano

personaggi e interpreti principali

Nelly, orfana Cecilia Molinari

Salvini, amico di Adelson Mert Sungu

Lord Adelson Rodion Pogossov

Struley, nobile proscritto Baurzhan Anderzhanov

direttore José Miguel Perez Sierra

regia Roberto Recchia

scene Benito Leonori

costumi Patricia Toffolutti

Orchestra Sinfonica “G. Rossini”

Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”

Nuovo Allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini

in coproduzione con Teatro Massimo “V. Bellini” di Catania

Mercoledì 30 novembre 2016, ore 16 (anteprima giovani)

Venerdì 2 dicembre 2016, ore 20,30

Domenica 4 dicembre 2016, ore 16

Teatro G.B. Pergolesi

CAVALLERIA RUSTICANA

Melodramma in un atto

Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci

tratto dal dramma omonimo (1884) di Giovanni Verga

Musica di Pietro Mascagni

Prima rappresentazione: Roma, Teatro Costanzi, 17 maggio 1890

personaggi e interpreti principali

Santuzza Norma Fantini

Turiddu Alin Stoica

Alfio Fabian Veloz

Lucia Giovanna Lanza

PAGLIACCI

Dramma in un prologo e due atti

Libretto di Ruggero Leoncavallo

musica di Ruggero Leoncavallo

Prima rappresentazione: 21 maggio 1892, Milano, Teatro dal Verme

personaggi e interpreti principali

Nedda Maria Teresa Leva

Canio Ilia Govzich

Tonio Fabian Veloz

Silvio Dionisios Sourbis

direttore Daniel Gil de Tejada

regia Paul-Émile Fourny

scene Benito Leonori

costumi Giovanna Fiorentini

Orchestra Sinfonica “G. Rossini”

Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”

Nuova produzione

in coproduzione con Opéra-Théâtre de Metz Métropole e Opéra de Toulon

Mercoledì 14 dicembre 2016, ore 16 (anteprima giovani)

Venerdì 16 dicembre 2016, ore 20,30

Domenica 18 dicembre 2016, ore 16

Teatro G.B. Pergolesi

LA SCUOLA DE’ GELOSI

Dramma giocoso in due atti

Libretto di Caterino Mazzolà rivisitato da Lorenzo Da Ponte

Musica di Antonio Salieri

Prima rappresentazione di tale versione: 22 aprile 1783, Vienna, Burgtheater (Teatro Imperiale)

direttore Giovanni Battista Rigon

regia Italo Nunziata

scene e costumi Andrea Belli e Valeria Donata Bettella

personaggi e interpreti principali

Solisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino

I Virtuosi Italiani

Nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini

in coproduzione con Teatro Marrucino di Chieti, Accademia del Maggio Musicale Fiorentino

in collaborazione con Teatro Salieri di Legnago, Teatro Comunale di Vicenza, Teatro Ristori di Verona

Concerto

Sabato 19 novembre 2016, ore 21

Teatro Moriconi

ESTER, LIBERATRICE DEL POPOLO EBREO

Oratorio in due parti a cinque voci, su testo di Lelio Orsini (tratto dal Libro di Ester)

Musica di Alessandro Stradella

Prima esecuzione: Roma tra il 1670 ed il 1673

Ensemble del Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila

direttore Andrea De Carlo

Stradella’s Project

collaborazione tra Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila, Fondazione Pergolesi Spontini, Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini, Associazione Musicale Estense, Festival Alessandro Stradella, Accademia di Belle Arti di Roma, Accademia d’Arte Lirica di Osimo, Oratorio del Gonfalone di Roma

Concerto

Sabato 17 dicembre 2016, ore 21

Teatro Moriconi

PER LA RITROVATA SALUTE DI OFELIA

MOZART VS SALIERI

Musica di Wolfgang Amadeus Mozart, Antonio Salieri, Marco Taralli

I Virtuosi Italiani

direttore Alberto Martini

soprano Valeria Esposito

OPERA ANCONA JESI
STAGIONE LIRICA 2016
Amore, gelosia, tradimento, follia: ritratti di donna

Dal 23 settembre al 17 dicembre un’unica STAGIONE LIRICA 2016 del Teatro delle Muse “Franco Corelli” di Ancona e del Teatro di Tradizione “G.B. Pergolesi” di Jesi. Sei spettacoli d’opera e due concerti, tra grande repertorio e rarità musicali con Lucia di Lammermoor di Donizetti, Tosca di Puccini, La Traviata di Verdi, Adelson e Salvini di Bellini, il dittico Cavalleria rusticana di Mascagni e Pagliacci di Leoncavallo, La scuola de’ Gelosi di Salieri, l’oratorio Ester, liberatrice del popolo Ebreo di Stradella ed il concerto “Per la ritrovata salute di Ofelia. Mozart vs Salieri”.

Un’unica, grande, STAGIONE LIRICA 2016 dal 23 settembre al 17 dicembre è la proposta di “OPERA ANCONA JESI” promossa ed organizzata dalla Fondazione Teatro delle Muse e dalla Fondazione Pergolesi Spontini con la direzione artistica di Vincenzo De Vivo. Il programma che unisce gli appuntamenti della Stagione Lirica 2016 del Teatro delle Muse di Ancona e della 49ª Stagione Lirica di Tradizione del Teatro G.B. Pergolesi di Jesi, propone titoli del grande repertorio e preziose rarità musicali, sotto il comune tema “Amore, gelosia, tradimento, follia: ritratti di donna”.
Sui due palcoscenici, la stagione si dipana creando richiami tra un’opera e l’altra: sei spettacoli d’opera e due concerti segnano il percorso nel passato – con un’arcata lunga più di tre secoli – dalla Roma seicentesca di Stradella alla Roma di Tosca, alle soglie del Novecento, passando dalla Vienna di Salieri e Mozart, sostando a Milano, Napoli, Venezia, le capitali italiane del melodramma romantico. Nella musica di epoche e luoghi lontani, si delineano i ritratti di donne protagoniste e oggetto di vicende che mutano profondamente la loro interiorità, segnandone il destino. Autorevoli presenze direttoriali e registi di fama internazionale assicurano un alto livello delle produzioni, di cui cinque nuove.
Numerosi gli eventi intorno alle opere liriche che animeranno Ancona e Jesi per tutto l’autunno, nell’ambito di un cartellone integrato caratterizzato da una immagine unica, agevolazioni di biglietteria, attività di promozione coordinate, strategie condivise e momenti di incontro per un pubblico di appassionati e per cittadini curiosi.

La Stagione Lirica 2016 “Opera Ancona Jesi” è stata presentata oggi, martedì 7 giugno 2016, nel corso di una conferenza stampa presso la Regione Marche, alla presenza degli assessori alla Cultura Paolo Marasca (Ancona) e Luca Butini (Jesi), di Velia Papa direttore delle Fondazione Teatro delle Muse, di William Graziosi amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini, di Vincenzo De Vivo direttore artistico della Fondazione Teatro delle Muse e della Fondazione Pergolesi Spontini.

ll cartellone di “Opera Ancona Jesi” si apre al Teatro delle Muse “Franco Corelli” di Ancona con due titoli d’opera tra i più amati dal pubblico, Lucia di Lammermoor e Tosca, in due nuovi allestimenti curati dalla Fondazione Teatro delle Muse.
Venerdì 23 settembre alle ore 20,30 e domenica 25 settembre alle ore 16, va in scena Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti. Dirige l’opera Giuseppe Grazioli, mentre Federico Bertolani firma la regia del nuovo allestimento con le scene ed i costumi di Lucio Diana; nella compagnia di canto, protagonisti sono Zsusana Markova (Lucia), Francesco Demuro (Sir Edgardo di Ravenswood), Giorgio Caoduro (Lord Enrico Ashton), Ugo Guagliardo (Raimondo Bidebent), Sehoon Moon (Lord Arturo Bucklaw).
Venerdì 14 ottobre alle ore 20,30 e domenica 16 ottobre alle ore 16 appuntamento con Tosca di Giacomo Puccini, un nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse con la direzione di Guillaume Tournaire, la regia di Pete Brooks, le scene ed i costumi di Laura Hopkins, video di Simon Wainwright e luci di Andrew Croft. Nella compagnia di canto, il soprano rumeno Cellia Costea è Floria Tosca, Antonello Palombi è Mario Cavaradossi, Alberto Gazale è il Barone Scarpia, Alessandro Spina interpreta Cesare Angelotti, Davide Bartolucci è il Sagrestano.
Per entrambe le produzioni sono impegnati l’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” e il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”.

Segue, al Teatro G.B. Pergolesi di Jesi, La traviata di Giuseppe Verdi, venerdì 21 ottobre alle ore 20,30 con replica domenica 23 ottobre alle ore 16 ed un’anteprima giovani mercoledì 19 ottobre alle ore 16 riservata ai partecipanti del progetto “Ragazzi… all’opera”. L’opera è diretta da Pietro Rizzo, nell’allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini, con la regia Henning Brockhaus, la ricostruzione scenografica da un’idea di Josef Svoboda a cura di Benito Leonori e i costumi di Giancarlo Colis. Nella compagnia di canto, Violetta Valery è Cristina Pasaroiu, Alfredo Germont è interpretato da Vincenzo Costanzo, Giorgio Germont è Roberto De Candia.
Il cartellone lirico di Jesi prosegue venerdì 11 novembre alle ore 20,30 e domenica 13 novembre alle ore 16 (anteprima giovani mercoledì 9 novembre ore 16) con la prima opera di Vincenzo Bellini, il dramma per musica in tre atti Adelson e Salvini, in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con Teatro Massimo “V. Bellini” di Catania. Direttore è lo spagnolo José Miguel Perez Sierra, la regia è di Roberto Recchia, le scene di Benito Leonori, i costumi di Patricia Toffolutti. Protagonista nel ruolo dell’orfana Nelly è Cecilia Molinari, Mert Sungu canta Salvini, Rodion Pogossov è Lord Adelson, Baurzhan Anderzhanov è Struley. L’opera è offerta nella versione originale, scritta dal giovanissimo compositore al termine dei suoi studi di conservatorio, con i dialoghi parlati ed il ruolo del basso buffo cantato in napoletano.
Venerdì 2 dicembre alle ore 20,30 e domenica 4 dicembre alle ore 16 con anteprima giovani mercoledì 30 novembre alle ore 16, va in scena il dittico Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, in una nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con Opéra-Théâtre de Metz Métropole e Opéra de Toulon. Daniel Gil de Tejada fa il suo debutto direttorale in Italia; la regia è di Paul-Émile Fourny, le scene sono curate da Benito Leonori e i costumi da Giovanna Fiorentini. Nella compagnia di canto di “Cavalleria rusticana” Santuzza è Norma Fantini, Turiddu è Alin Stoica, Alfio è interpretato da Fabian Veloz, e Lucia da Giovanna Lanza. Per “Pagliacci”, Nedda è Maria Teresa Leva, Canio è Ilia Govzich, Tonio è Fabian Veloz, Silvio è Dionisios Sourbis.
Le tre produzioni si avvalgono dell’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” e del Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”
Quarto titolo d’opera a Jesi è il dramma giocoso in due atti La scuola de’ gelosi di Antonio Salieri, dramma giocoso in due atti su libretto di Caterino Mazzolà, nella versione viennese rimaneggiata da Lorenzo Da Ponte, in programma venerdì 16 dicembre alle ore 20,30 con replica domenica 18 dicembre alle ore 16 e anteprima giovani mercoledì 14 dicembre alle ore 16. L’opera, con la direzione di Giovanni Battista Rigon sul podio de I Virtuosi Italiani, la regia di Italo Nunziata, le scene e costumi di Andrea Belli e Valeria Donata Bettella, vede in scena un cast di giovani interpreti con i Solisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Si tratta di un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con Teatro Marrucino di Chieti, Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, e in collaborazione con Teatro Salieri di Legnago, Teatro Comunale di Vicenza, Teatro Ristori di Verona.
Chiudono la Stagione Lirica ”Opera Ancona Jesi” due preziosi concerti.
Sabato 19 novembre alle ore 21 al Teatro Pergolesi di Jesi l’appuntamento è con Ester, liberatrice del popolo Ebreo, oratorio in due parti a cinque voci, su testo di Lelio Orsini e musiche di Alessandro Stradella. Andrea De Carlo dirige l’Ensemble del Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila, nell’ambito del progetto “Stradella’s Project” nato dalla collaborazione tra Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila, Fondazione Pergolesi Spontini, Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini, Associazione Musicale Estense, Festival Alessandro Stradella, Accademia di Belle Arti di Roma, Accademia d’Arte Lirica di Osimo, Oratorio del Gonfalone di Roma.
Sabato 17 dicembre alle ore 21, al Teatro Moriconi di Jesi, I Virtuosi Italiani diretti da Alberto Martini, ed il soprano Valeria Esposito sono i protagonisti del concerto “Per la recuperata salute di Ofelia. Mozart vs Salieri”. In programma, le pagine della cantata Per la recuperata salute di Ofelia riscoperte qualche mese fa nella Biblioteca di Praga, con musiche di Wolfgang Amadeus Mozart e Antonio Salieri scritte per una grande interprete mozartiana, Nancy Storace, incluse in una nuova composizione del compositore aquilano Marco Taralli, in prima esecuzione assoluta, che intona il testo di Lorenzo Da Ponte. Il concerto è dedicato alla memoria del giornalista Alberto Pierucci, spettatore appassionato ed amico del Teatro.

Da mercoledì 15 giugno (rinnovo abbonamenti) e da giovedì 21 luglio (nuovi abbonamenti) sarà possibile acquistare gli abbonamenti della Stagione Lirica “Opera Ancona Jesi” 2016 presso le Biglietterie del Teatro delle Muse e del Teatro Pergolesi.
Oltre ai consueti abbonamenti alla stagione lirica di Ancona (2 titoli d’opera da euro 26 a euro 115) e di Jesi (4 titoli d’opera da euro 80 a euro 208), il pubblico potrà acquistare un abbonamento unico e integrato “Opera Ancona Jesi” (6 titoli d’opera da euro 130 a euro 311).
Ogni abbonato riceverà, inoltre, come lo scorso anno, l’OPERA CARD per poter usufruire di agevolazioni sui singoli spettacoli.
Dal 12 settembre, con l’avvio della vendita dei singoli biglietti, sarà disponibile anche il carnet a posto libero che comprende 3 opere e 1 concerto (pacchetti da euro 81 a euro 194).
Presso le due biglietterie, inoltre, sarà possibile prenotare un servizio di trasporto organizzato da teatro a teatro (servizio a pagamento con costo variabile in base al numero dei partecipanti).

La Stagione Lirica della Fondazione Teatro delle Muse di Ancona è sostenuta dai Soci Fondatori Comune di Ancona, Fondazione Cariverona / Con il contributo di Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Marche Camera di Commercio / Con il contributo speciale di Cariverona / Con il sostegno di Associazione Palchettisti del Teatro delle Muse / in collaborazione con Marche Teatro / Main partner UBI Banca Popolare di Ancona, Angelini, Prometeo Estra / Partner tecnico Bruno e Mauda Galdenzi Hairstylist, Profumerie Galeazzi / Media partner Radio Arancia.

La 49ª Stagione Lirica di Tradizione del Teatro G.B. Pergolesi di Jesi, è organizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini con il sostegno di Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, e della Regione Marche / Soci Fondatori Comune di Jesi, Comune di Maiolati Spontini / Partecipanti Aderenti Comune di Monsano, Comune di Montecarotto, Comune di San Marcello / Partecipante Sostenitore Camera di Commercio di Ancona / Fondatori Sostenitori Art Venture: Gruppo Pieralisi, Leo Burnett, Moncaro, New Holland-Gruppo Fiat, Starcom Italia / Sponsor tecnico Santarelli & Partners / Sponsor principale Banca Marche

Opera Ancona Jesi 2016

Amore, gelosia, tradimento, follia: ritratti di donna

Opera Ancona Jesi è il cartellone di un territorio che da sempre ama il Melodramma e s’identifica con personaggi che appartengono all’immaginario collettivo, prima ancora che alla storia della Musica: i musicisti – primo tra tutti Pergolesi, genius loci del Teatro jesino – e le grandi voci – primo tra tutti Corelli, a cui Ancona ha voluto dedicare il ricostruito Teatro delle Muse – nati in una terra particolarmente feconda di artisti.

Sui due palcoscenici, la stagione si dipana creando richiami tra un’opera e l’altra: sei spettacoli d’opera e due concerti segnano il percorso nel passato – con un’arcata lunga più di tre secoli – dalla Roma seicentesca di Stradella alla Roma di Tosca, alle soglie del Novecento, passando dalla Vienna di Salieri e Mozart, sostando a Milano, Napoli, Venezia, le capitali italiane del melodramma romantico.

Ritratti di donna si delineano nella musica di epoche e luoghi lontani: Lucia, Tosca, Violetta, Santuzza, Nedda sono protagoniste e oggetto di vicende che mutano profondamente la loro interiorità, segnandone il destino. Ester cambia il destino del suo popolo. La belliniana Nelly è la vera protagonista della prima opera del compositore catanese, oggetto d’amore di Lord Adelson come del pittore Salvini.

E sono le donne – la contessa Bandiera ed Ernestina – a far girare il meccanismo de La Scuola de’ gelosi, la raffinata opera comica di Salieri, il cui libretto fu rimaneggiato a Vienna da Lorenzo da Ponte, all’epoca della sua collaborazione con Mozart: ed è cosa nota la gelosia del compositore nei confronti della bella Ferrarese, cantante italiana che non disdegnava le attenzioni del librettista. Una grande interprete mozartiana – Nancy Storace – ha il merito di aver ispirato insieme Mozart e Salieri: le pagine della cantata Per la recuperata salute di Ofelia, riscoperte qualche mese fa nella Biblioteca di Praga, scritte dai due compositori, con quelle musicate dallo sconosciuto Cornetti, saranno incluse in una nuova intonazione del testo di Da Ponte, commissionata a Marco Taralli.

Alle donne, dunque, è dedicata questa stagione.

Autorevoli presenze direttoriali e registi di fama internazionale assicurano un alto livello delle produzioni, di cui cinque nuove.

Tre di essi sono italiani, tutti con una lusinghiera carriera internazionale: Giuseppe Grazioli dirige Lucia diLammermoor, Pietro Rizzo Traviata, Giovanni Battista Rigon La scuola de’ gelosi. Due gli spagnoli, entrambi giovani: Josè Miguel Perez Sierra è una presenza consolidata in Italia, dal Rossini Opera Festival al San Carlo e al Verdi di Trieste; Daniel Gil de Tejada dirige per la prima volta nel nostro paese, dopo il suo debutto al Liceo di Barcellona. Un ritorno prestigioso è quello di Guillaume Tournaire, il direttore svizzero che nelle passate stagioni più volte è salito sul podio a Venezia, Ancona e Macerata: a lui è affidata Tosca. I concerti vedono la presenza di due esperti della musica barocca, Andrea De Carlo – a cui dobbiamo la ricoperta di diversi capolavori di Stradella – e Alberto Martini.

Lucia è firmata dal giovane regista Federico Bertolani, al suo terzo Donizetti, dopo il successo di Stuarda e Tasso, che conta sulla collaborazione con un artista come Lucio Diana, autore di scene e costumi. Fa il suo debutto nella lirica con Tosca l’inglese Pete Brooks – che nella scorsa stagione di prosa ad Ancona diresse un applaudito The train, in equilibrio tra recitazione e visual art – insieme con Laura Hopkins, scenografa-costumista con esperienze autorevoli nel mondo dell’opera (suo è il Così fan tutte all’English National Opera londinese). Roberto Recchia – che inaugurò il Pergolesi Spontini Festival 2005 con un indimenticabile Petit train de plaisir nel deposito delle locomotive di Falconara – firma Adelson e Salvini., realizzato in coproduzione con il Teatro Massimo Bellini di Catania.

La Traviata è offerta dell’ormai classico spettacolo di Henning Brockhaus con le scene di Josef Svoboda. E’ frutto della coproduzione con l’Opèra de Metz il dittico Cavalleria Rusticana e Pagliacci, con la regia di Paul-Emile Fourny e le scene di Benito Leonori. Chiude la stagione Italo Nunziata, regista dell’opera di Salieri, nel nuovo allestimento in collaborazione con Legnago, Belluno, Vicenza e il Maggio Musicale Fiorentino.

Sul versante delle voci femminili la raffinata esperienza di Cellia Costea, Floria Tosca, e di Norma Fantini – per la prima volta nel ruolo di Santuzza – si riflette nella freschezza di Zuzana Markova nella sua prima Lucia italiana, Cristina Pasaroiu che presenta in Italia la sua Violetta, Maria Teresa Leva – al suo debutto in Pagliacci – e Cecilia Molinari, giovanissima scoperta rossiniana al suo primo Bellini.

Il palcoscenico anconetano non dimentica la fascinazione della voce maschile, poiché il mito di Corelli impone l’attenzione alle voci tenorili: Francesco Demuro – che si sta affermando nei grandi teatri, dalla Scala a Parigi a San Francisco, come autentico interprete della vocalità italiana – canta Edgardo; Antonello Palombi, reduce dal suo debutto al Metropolitan e dal traguardo del suo primo Otello, è Cavaradossi.

Tutta giovane e internazionale è la schiera tenorile sulle scene jesine: l’italiano Vincenzo Costanzo (Alfredo), il turco Mert Süngu (Salvini), il rumeno Alin Stoica che debutta in Italia come Turiddu, il russo Ilia Govzich che canta il suo primo Canio.

Nei ruoli baritonali brillano cantanti di grande notorietà: i baritoni Giorgio Caoduro, Alberto Gazale, Fabian Veloz – forti della loro esperienza nei teatri internazionali, e le giovani rivelazioni Rodion Pogossov e Dionisios Sourbis. Tra i bassi spiccano Baurzhan Anderzhanov e Ugo Guagliardo.

Vincenzo De Vivo

Direttore artistico

Opera Ancona Jesi

Stagione Lirica 2016

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Biglietteria Teatro delle Muse
Via della Loggia – 60121 Ancona
tel. 071 52525
biglietteria@teatrodellemuse.org
teatrodellemuse.org

Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi
Piazza della Repubblica, 9 – 60035 Jesi (AN)
tel. 0731 206888 – fax 0731 224105
biglietteria@fpsjesi.com
fondazionepergolesispontini.com

operanconajesi.it

QUATTRO MESI DI MUSICA,

UNA STAGIONE UNICA E UN DIRETTORE ARTISTICO UNICO

VINCENZO DE VIVO NOMINATO ALLA GUIDA DEL PROGETTO

Un polo produttivo unico nel segno della lirica per un’unica stagione d’opera nei Teatri delle Muse di Ancona e G.B. Pergolesi di Jesi, dal titolo “Opera Ancona Jesi”, con la direzione artistica di Vincenzo De Vivo, una delle figure di maggiore spicco ed esperienza nel teatro lirico europeo.

Un fatto epocale per il territorio regionale che vede realizzato un importante centro di produzione operistico, erede della prestigiosa tradizione dei teatri coinvolti, capace di amplificare la qualità, la quantità e la visibilità della proposta di teatro musicale: quattro mesi di eventi da settembre a dicembre 2016 dedicati al pubblico delle Marche ed indirizzati ad una platea nazionale ed internazionale.

Il progetto è stata presentato nel corso della conferenza stampa al Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona alla presenza dei Sindaci di Ancona e di Jesi Valeria Mancinelli e Massimo Bacci, dell’Assessore alla Cultura della Regione Marche Moreno Pieroni, degli Assessori alla Cultura delle due città Paolo Marasca e Luca Butini, del Direttore della Fondazione Teatro delle Muse Velia Papa, l’Amministratore Delegato della Fondazione Pergolesi Spontini William Graziosi e del nuovo Direttore Artistico Vincenzo De Vivo.

La Fondazione Teatro delle Muse di Ancona e Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi rafforzano, definiscono e rilanciano il percorso iniziato lo scorso anno rispetto alla lirica, dando piena attuazione a quanto già previsto nel Protocollo di Intesa siglato il 31 ottobre 2014 dalle Amministrazioni e dai rispettivi Teatri. La direzione artistica rappresenta il coronamento del progetto in una dimensione pluriennale.

Il Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, Presidente della Fondazione Teatro delle Muse, ha espresso orgoglio “per la costruzione di un’unica grande Stagione Lirica ad Ancona e Jesi, una tappa fondamentale in un percorso iniziato quasi due anni fa tra le due città e i due Teatri; stiamo andando nella direzione di un territorio che programma in modo sempre più condiviso”.

Soddisfazione espressa anche dal Sindaco di Jesi Massimo Bacci, Presidente della Fondazione Pergolesi Spontini, il quale ha sottolineato “la grande sintonia emersa con il Comune di Ancona su idee divenute in breve tempo progetti veri. Il progetto della Stagione Lirica unica nasce dalla volontà di riunire risorse e qualità per proporre teatro musicale di alto livello”.

Entrambi i Sindaci hanno inoltre ringraziato i Consigli d’amministrazione, le direzioni e gli staff delle due Fondazioni per il loro impegno nella costruzione di questo percorso. “Non poteva mancare la presenza e la soddisfazione dell’istituzione Regione Marche, che appoggia e intende valorizzare l’unità d’intenti tra i Teatri di Ancona e di Jesi”, ha dichiarato l’Assessore alla Cultura della Regione Marche Moreno Pieroni, secondo il quale “aver individuato in Vincenzo De Vivo la figura che firma la Stagione, dimostra il valore aggiunto del progetto”.

“Prende definitivamente corpo un polo unitario per la lirica invernale – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura di Jesi Luca Butini – che si propone all’intera regione in modo assolutamente complementare rispetto ai poli estivi costituiti da Pesaro e Macerata.

L’obiettivo sarà perseguire una vera crescita tanto dell’offerta quanto della domanda di cultura nel territorio”.

Un concetto, quello del polo unitario per la lirica invernale, sottolineato anche dall’Assessore alla Cultura di Ancona Paolo Marasca secondo il quale “nasce un centro di produzione al servizio di tutta la regione. La proposta, di valore nazionale, si rivolge ad un bacino di utenza ampio, che oggi può avere i migliori spettacoli lirici”.

Velia Papa Direttore della Fondazione Teatro delle Muse ha ricordato che le strutture dei due Teatri sperimentano da tempo “forme di integrazioni capaci di razionalizzare le risorse e di progettare insieme per un prodotto culturale migliore. Vincenzo De Vivo è una personalità prestigiosa che conosce il nostro territorio e quindi offre un valore aggiunto ad un progetto, che auspichiamo potrà rappresentarci in Italia e nel mondo”.

“Le nuove regole sull’erogazione del Fondo Unico per lo Spettacolo premiano sempre più un’attività dei Teatri in termini quantitativi con la garanzia della qualità artistica che nel nostro caso è stata scelta dal Maestro De Vivo – dichiara William Graziosi Amministratore Delegato della Fondazione Pergolesi Spontini – La rete costruita con Ancona ci permette di incrementare la proposta e di rafforzare la progettazione nel dialogo anche con altri

interlocutori nazionali e internazionali”.

Ha chiuso la conferenza stampa il nuovo Direttore Artistico Vincenzo De Vivo il quale si è detto “felice di accettare la sfida. Si tratta di un’avventura e dipende da noi che sia una bella avventura. Un unico cartellone tra Ancona e Jesi occuperà quattro mesi con eventi musicali importanti e metterà insieme risorse, energie, pubblico e professionalità di entrambe le Istituzioni, rafforzando l’identità dei due Teatri. La proposta musicale inizia a settembre e si salda agli eventi del Festival Pergolesi Spontini, prosegue ad Ancona con due titoli d’opera e si chiude infine a Jesi con altre tre opere, ma con l’obiettivo di aumentare il numero dei titoli e delle recite”.

***

Vincenzo De Vivo è nato a Salerno nel 1957.

Dal 1982 ricopre ruoli direttivi e consultivi presso Istituzioni musicali europee: Direttore Artistico del Teatro San Carlo di Napoli (2012-2014), del Teatro Comunale di Bologna (2002-2006), del Teatro dell’Opera di Roma (1994-1997), Adjunto a Intendente del Palau de les Arts di Valencia (2006-2009), Consulente Artistico del Teatro Carlo Felice di Genova (2009-2010) e del Teatro Comunale di Treviso (1989-1995).

È stato Direttore Artistico della Fondazione Pergolesi-Spontini di Jesi, dal 2001, anno della fondazione al 2005 e Consulente scientifico fino al 2011.

È stato Consulente per le attività sinfonico-vocali dell’Orchestra RAI di Roma e Consulente della SDR (Radio – Televisione di Stoccarda) per le produzioni d’opera italiana al Festival di Schwetzingen, membro della direzione artistica del Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Consigliere di Amministrazione dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena.

Attualmente è Direttore Artistico dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo.

È stato docente al Corso superiore di Management musicale presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e ha collaborato con l’Accademia di Arti e Mestieri del Teatro alla Scala di Milano, la Scuola dell’Opera di Bologna, l’Accademia Paolo Grassi di Martina Franca.

È membro della Giuria di numerosi concorsi internazionali.

È autore di libretti d’opera: Bach Haus di Michele Dall’Ongaro (2000), Il vagabondo delle stelle di Fabrizio Festa (2014), Lontano dagli occhi (1999) e Mozart a Recanati (2006) di Lorenzo Ferrero, Gli errori di Amadé di Lucio Gregoretti (2013), Passio et Resurrectio di Sergio Rendine (2000), Nûr di Marco Taralli (2012).

Ha curato la versione ritmica italiana di opere di Bizet, Mozart, Offenbach, J. Strauss jr., Strawinskij.

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Vittorio Sgarbi chiude con la regia de La Vedova Allegra di Lehár, in un nuovo allestimento, la 48^ Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi da venerdì 11 dicembre con repliche il 12 e 13, anteprima giovani il 9. Direttore Antonio Pirolli, cantano Valeria Esposito, Alessandro Safina e Armando Ariostini.

E’ firmato da Vittorio Sgarbi il nuovo allestimento de “La Vedova Allegra” di Franz Lehár, che chiude da venerdì 11 dicembre alle ore 20,30 la 48^ Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi, in una produzione curata dalla Fondazione Pergolesi Spontini con la direzione d’orchestra di Antonio Pirolli.
Il titolo sarà replicato sabato 12 dicembre alle ore 20,30 (fuori abbonamento) e domenica 13 dicembre alle ore 16; mercoledì 9 dicembre alle ore 16 l’anteprima giovani riservata agli studenti di Jesi e della provincia.
Dopo i “sold out” dei primi due titoli della stagione, “Nabucco” e “Don Pasquale”, e per fare fronte alle richieste di coloro che non sono riusciti a trovare posti nelle recite già esaurite della “Vedova allegra, la Fondazione Pergolesi Spontini ha deciso di aggiungere una recita in più a quelle inizialmente previste, per sabato 12 dicembre.

“La vedova allegra – spiega il regista Vittorio Sgarbi – è del 1905, come i capolavori dell’Art Nouveau, come Boldini, come Corcos. Un attimo prima delle avanguardie Cubista e Futurista, fine consapevole di un mondo, che fu immagine di bellezza e di felicità: la Belle Epoque. Occorreva quindi ricreare quel mondo e la sua suggestione. Non è facile, neanche in Italia, trovare monumenti che abbiano, in età moderna, questi requisiti: ho pensato così alle Terme Berzieri di Salsomaggiore, immaginando scene con quella sontuosa ambientazione. Per questo lo spazio appare onirico, tanto riconoscibile quanto immateriale. Esso si definisce infatti attraverso la proiezione di fotografie degli ambienti interni delle Terme Berzieri, con i marmi, i mosaici, le pitture. Nulla è, in tal modo, in quel clima di lusso, di festa, perduto. E le immagini sono cristallizzate nell’epoca estrema della Felix Austriae”.

Nel nuovo allestimento le coreografie sono di Cinzia Scuppa, light designer è Fabrizio Gobbi, assistente alla regia Cinzia Gangarella. Costumi e scene sono della Fondazione Pergolesi Spontini. Suona la Form Orchestra Filarmonica Marchigiana, Il Coro Lirico Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” è preparato da Carlo Morganti.
Nel cast sono Valeria Esposito (Hanna Glawari), Alessandro Safina (Conte Danilo Danilowitsch), Francesca Tassinari (Valencienne), Christian Collia (Camille), Armando Ariostini (Barone Mirko Zeta), Gennaro Cannavacciuolo (Njegus), Enrico Giovagnoli (Raoul de St. Brioche), Alex Martini (Visconte Cascada), Teresa Di Bari (Sylviane), Carolina Lippo (Olga), Miriam Artiaco (Praskowia), Alessandro Pucci (Kromow), Enzo Boccanera (Bogdanowitsch), Alberto Piastrellini (Pritschitsch). Nella compagnia di canto sono inoltre le sei Grisettes Sara Bacciocchi, Emanuela Campolucci, Catia Cursini, Silvia Marcellini, Olga Salati, Teresa Stagno; ballerine Cinzia Scuppa, Elisa Carletti, Silvia Fiorani, Sonia Mancinelli, Emma Paciotti, Federica Squadroni.
“La Vedova allegra” di Franz Lehàr su libretto di Victor Léon e Léon Stein è uno dei titoli più amati dal pubblico: l’operetta per eccellenza, grazie all’equilibrio perfetto con cui mescola tutti i temi classici del genere. Salutato da uno straordinario successo sin dal suo debutto a Vienna nel 1905, il titolo resiste da più di un secolo con oltre un milione di repliche in tutto il mondo. La sua forza è nel suo invito alla leggerezza, in un vorticoso e divertente gioco di seduzione ambientato in una Parigi scintillante e “bon vivant”.

La ricerca di un marito, rigorosamente pontevedrino, è il nodo attorno al quale si snoda la trama; preservare l’immenso patrimonio di Hanna Glawari vedova del facoltoso banchiere di corte, e fare in modo che il denaro rimanga in patria, è lo scopo del Barone Zeta, ambasciatore del Pontevedro a Parigi, che avrà il compito di trovare un compagno all’ex consorte dell’uomo d’affari.

Tante le iniziative collaterali al cartellone lirico. Tra queste, prosegue al Teatro Pergolesi la mostra fotografica a cura di Armando Ariostini dal titolo “Scorci d’Opera. Lo Smartphone” spia i più bei teatri del mondo” al Teatro Pergolesi da venerdì 16 ottobre a domenica 13 dicembre; l’esposizione, visitabile durante l’apertura del Teatro in occasione delle recite, raccoglie suggestivi scatti delle meravigliose sale teatrali dell’Opéra Garnier di Parigi, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Filarmonico e Sala Maffeiana di Verona, Teatro Pergolesi di Jesi.
Si ripete inoltre una iniziativa di successo quale “Il libretto in 30 minuti”, breve guida all’ascolto gratuita a cura di Elena Cervigni, alle Sale Pergolesiane del Teatro Pergolesi in occasione delle varie recite delle opere liriche.

La 48ª Stagione Lirica del Teatro Pergolesi si avvale del sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del sostegno della Regione Marche, dei Soci Fondatori Comune di Jesi e Comune di Maiolati Spontini, dei Partecipanti Aderenti Comune di Monsano, Comune di Montecarotto, Comune di San Marcello, del Partecipante Sostenitore Camera di Commercio di Ancona, dei Fondatori Sostenitori Art Venture (Gruppo Pieralisi – Leo Burnett – Moncaro – New Holland-Gruppo Fiat – Starcom Italia), con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche. Sponsor tecnico Santarelli & Partners. Sponsor principale Banca Marche.

Biglietti da 15 a 66 euro.

Grande attesa al TEATRO PERGOLESI DI JESI per il “Don Pasquale” di Donizetti, che manca dal palcoscenico da 31 anni. Giuseppe La Malfa dirige la Form Orchestra Filarmonica Marchigiana ed il Coro Lirico V. Bellini, regia di Andrea Cigni; protagonista nel ruolo del titolo uno dei più affermati interpreti dell’opera buffa, il baritono Paolo Bordogna. L’opera in scena venerdì 13 novembre alle ore 20.30 con replica domenica 15 novembre alle ore 16 e anteprima giovani l’11 novembre alle ore 16, per la 48ª STAGIONE LIRICA DI TRADIZIONE a cura della Fondazione Pergolesi Spontini.

Dopo l’inaugurazione con “Nabucco” di Verdi, il cartellone della 48^ Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi a cura della Fondazione Pergolesi Spontini prosegue con Don Pasquale di Gaetano Donizetti, dramma buffo in tre atti su libretto di Giovanni Ruffini e Gaetano Donizetti, in scena venerdì 13 novembre alle ore 20.30 con replica domenica 15 novembre alle ore 16 e anteprima giovani mercoledì 11 novembre alle ore 16). Il capolavoro di Donizetti sarà diretto da Giuseppe La Malfa, sul podio della Form Orchestra Filarmonica Marchigiana, il Coro Lirico Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” è preparato da Carlo Morganti. La regia è di Andrea Cigni, scene e costumi di Lorenzo Cutùli, light designer Fiammetta Baldiserri. Protagonista nel ruolo di Don Pasquale è il baritono Paolo Bordogna, considerato fra i più importanti interpreti di oggi e star di un disco Decca dedicato ai suoi ruoli buffi. Al suo fianco un gruppo di valenti vincitori del Concorso AsLiCo – Maria Mudryak (Norina), Pietro Adaini (Ernesto), Pablo Garcia Ruiz (Malatesta); completa la compagnia di canto il notaio di Claudio Grasso. L’opera, che debuttò al Théâtre-Italien di Parigi il 3 gennaio 1843 e che tre mesi più tardi fu rappresentata al Teatro alla Scala di Milano, arrivò al Teatro Pergolesi nel 1850 dove tornò altre sei volte fino al 1984, quando le cronache ne registrano la sua ultima messa in scena. Questa nuova edizione del Don Pasquale a Jesi vede la Fondazione Pergolesi Spontini capofila di una coproduzione con i Teatri di OperaLombardia (Fondazione Donizetti di Bergamo, As.Li.Co. – Teatro Sociale di Como, Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli di Cremona, Fondazione Teatro Fraschini di Pavia), in un nuovo allestimento della stessa Fondazione con i Teatri di Opéra-Théâtre de Clermont-Ferrand, Opéra de Reims, Opéra-Théâtre de Limoges, Opéra de Rouen Haute-Normandie, Opéra Théâtre Saint-Étienne, Opéra de Massy, Opéra Grand Avignon, Opéra de Vichy, dove l’opera è andata in scena con successo per oltre 40 repliche. Per questo allestimento la regia ha scelto una ambientazione contemporanea che guarda al mondo della commedia musicale americana e al cinema di Hollywood, senza intaccare la leggerezza e la raffinatezza della drammaturgia originale. Lo stesso Donizetti, ormai giunto al culmine della celebrità (aveva già composto le sue opere più famose, tra cui Anna Bolena, L’elisir d’amore, Lucia di Lammermoor, La Favorita e La figlia del reggimento), aveva immaginato per il Don Pasquale una messinscena attualizzante: la storia doveva svolgersi nella Roma contemporanea, i personaggi dovevano vestire alla moda, con costumi «alla borghese moderna». “L’epoca durante la quale abbiamo collocato la vicenda è la metà del Novecento – spiega il regista del Don Pasquale, Andrea Cigni – La fonte primaria di ispirazione è stato proprio il carattere di Don Pasquale, il suo essere ‘taccagno’. Una sorta di vecchio ‘avaro’ cui interessa fondamentalmente proteggere il proprio patrimonio e per far ciò utilizza ogni mezzo, anche il matrimonio combinato (seppur con una giovane ed avvenente ragazza). L’oggetto più evidente che ci è balzato subito alla mente, riconducendolo ad una sorta di ‘Paperon de’ Paperoni’ umano o un Mr. Scrooge del romanzo di Dickens, è la cassaforte: l’elemento che chiude e protegge il suo ‘tesoro’, la sua ricchezza materiale, ma che avrà poi il compito di racchiudere il vero tesoro dell’opera nel finale. La casa di Don Pasquale è dunque un’enorme ed inespugnabile cassaforte, dentro alla quale è difficile entrare. Opposto al mondo di Don Pasquale è il mondo fiorito, lieto, gaio, di Norina, che fa davvero da contraltare alla cupezza del vecchio e che pian piano lei saprà far prevalere, rompendo la tristezza del caveau. Con lei sono Malatesta (un esuberante e stravagante personaggio), ed Ernesto l’innamorato gentile che tutte le ‘Norine’ del mondo vorrebbero avere. In un vortice di comicità e di sentimentalismo si incroceranno tutti questi mondi, annullando il mondo della cassaforte di Don Pasquale. Alla fine della nostra storia resta il vero e unico tesoro, l’amore dei due giovani, incorniciato in una romantica cartolina dal titolo: “Roma, Ti amo!”.” La 48^ Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi, dedicata a Mario del Monaco in occasione del centenario della nascita, prosegue con un nuovo allestimento de La Vedova Allegra di Franz Lehár, in scena venerdì 11 dicembre alle ore 20.30 e domenica 13 dicembre alle ore 16 con anteprima giovani il 9 dicembre alle ore 16. La produzione della Fondazione Pergolesi Spontini è diretta da Antonio Pirolli e curata da Vittorio Sgarbi con le coreografie di Cinzia Scuppa. Suona la Form Orchestra Filarmonica Marchigiana, Il Coro Lirico Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” è preparato da Carlo Morganti. Nel cast sono Valeria Esposito (Hanna), Alessandro Safina (Danilo), Francesca Tassinari (Valencienne), Christian Collia (Camille), Armando Ariostini (Barone Zeta), Gennaro Cannavacciuolo (Njegus), Enrico Giovagnoli (St.Brioche), Alex Martini (Cascada), Teresa Di Bari (Sylviane), Carolina Lippo (Olga), Miriam Artiaco (Praskowia). Tra le novità della Stagione Lirica, la nascita del marchio “Ancona Jesi Opera” che si lega al primo cartellone integrato tra le Stagioni Liriche del Teatro Pergolesi di Jesi e del Teatro delle Muse di Ancona. Agli abbonati, in omaggio la tessera OperaCard che prevede una riduzione a tutti gli appuntamenti del cartellone lirico di Jesi e di Ancona. La 48ª Stagione Lirica del Teatro Pergolesi è curata dalla Fondazione Pergolesi Spontini, azienda culturale di produzione e servizi per il territorio, sotto la guida dell’amministratore delegato William Graziosi e del Consiglio di Amministrazione presieduto dal Sindaco di Jesi Massimo Bacci (presidente) e dal Sindaco di Maiolati Spontini Umberto Domizioli (vicepresidente), con la progettazione di Giovanni Oliva nella sua qualità di consulente per le Attività Artistiche della Fondazione Pergolesi Spontini. La manifestazione si avvale del sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del sostegno della Regione Marche, dei Soci Fondatori Comune di Jesi e Comune di Maiolati Spontini, dei Partecipanti Aderenti Comune di Monsano, Comune di Montecarotto, Comune di San Marcello, del Partecipante Sostenitore Camera di Commercio di Ancona, dei Fondatori Sostenitori Art Venture (Gruppo Pieralisi – Leo Burnett – Moncaro – New Holland-Gruppo Fiat – Starcom Italia), con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche. Sponsor tecnico Santarelli & Partners. Sponsor principale Banca Marche. XV FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI 48ª STAGIONE LIRICA DI TRADIZIONE del TEATRO G.B. PERGOLESI DI JESI “Lacrimosa memoria, sorridente levità” è il tema del XV FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI a cura della Fondazione Pergolesi Spontini, dedicato al musicologo Francesco Degrada e all’attrice Valeria Moriconi a dieci anni dalla scomparsa. Dal 4 al 20 settembre, a Jesi, Maiolati Spontini, Montecarotto, Ostra, San Marcello, diciannove appuntamenti con artisti di rilievo tra i quali Eva Mei, Sara Mingardo, Michele Campanella, Alberto Martini e I Virtuosi Italiani, Adria Mortari, Lucia Bendia, Giulio Prandi e il Ghislieri Consort, Teresa Iervolino, Passione live con guest star Eugenio Bennato. In programma anche l’omaggio a Gaspare Spontini con la prima esecuzione in tempi moderni di “Cari figli alme innocenti” scena e aria per Andromaca (1796) affidata alla voce di Antonella Colaianni. Dal 2 ottobre al 13 dicembre, la 48ª STAGIONE LIRICA DI TRADIZIONE del TEATRO G.B. PERGOLESI DI JESI, dedicata a Mario Del Monaco nel centenario della nascita. In cartellone, quattro titoli d’opera in coproduzione con teatri italiani, francesi e spagnoli. Il 2 ottobre “Le Nozze di Figaro” di Mozart, in una produzione de “La Bottega Peter Maag 2015”. Il 16 e 18 ottobre “Nabucco” di Verdi, direttore Aldo Sisillo e regia di Stefano Monti. Il 13 e 15 novembre “Don Pasquale” di Donizetti, diretto da Giuseppe La Malfa con la regia di Andrea Cigni. Il 21 novembre concerto lirico “omaggio a Mario Del Monaco”. L’11 e 13 dicembre “La Vedova allegra” di Lehár, direttore Antonio Pirolli e regia di Vittorio Sgarbi. Si apre venerdì 4 settembre 2015, al Teatro Pergolesi di Jesi, il XV FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI, rassegna internazionale dedicata ai due grandi compositori autori marchigiani, e quest’anno declinata sul tema “Lacrimosa memoria, sorridente levità”, con presenze di rilievo nel panorama nazionale ed estero. La manifestazione prosegue fino al 20 settembre negli splendidi teatri storici ed in alcuni suggestivi luoghi artistici di diverse località delle Marche (a Jesi, Maiolati Spontini, Montecarotto, Ostra, San Marcello). Segue, dal 2 ottobre al 13 dicembre, la 48ª STAGIONE LIRICA DI TRADIZIONE del TEATRO G.B. PERGOLESI DI JESI, dedicata a Mario Del Monaco nel centenario della nascita. In cartellone undici serate di spettacolo per quattro titoli d’opera (Le nozze di Figaro di Mozart, Nabucco di Verdi, Don Pasquale di Donizetti e La Vedova allegra di Lehár), in collaborazione attiva con partner italiani, francesi e spagnoli di alto profilo, ed un concerto in omaggio al grande tenore che nel 1968 con un suo Otello tenne a battesimo il “Pergolesi” all’indomani del riconoscimento come Teatro di Tradizione. Tra le novità, la nascita del marchio “Ancona Jesi Opera” che si lega al primo cartellone integrato tra le Stagioni Liriche del Teatro Pergolesi di Jesi e del Teatro delle Muse di Ancona. Il XV Festival Pergolesi Spontini e la 48ª Stagione Lirica del Teatro Pergolesi, sono organizzate dalla Fondazione Pergolesi Spontini, azienda culturale di produzione e servizi per il territorio, sotto la guida dell’amministratore delegato William Graziosi e del Consiglio di Amministrazione presieduto dal Sindaco di Jesi Massimo Bacci (presidente) e dal Sindaco di Maiolati Spontini Umberto Domizioli (vicepresidente), con la progettazione di Giovanni Oliva nella sua qualità di consulente per le Attività Artistiche della Fondazione Pergolesi Spontini. Le manifestazioni ai avvalgono del sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo dei Soci Fondatori Regione Marche, Comune di Jesi, Comune di Maiolati Spontini, dei Partecipanti Aderenti Comune di Monsano, Comune di Montecarotto, Comune di San Marcello, del Partecipante Sostenitore Camera di Commercio di Ancona, dei Fondatori Sostenitori Art Venture (Gruppo Pieralisi – Leo Burnett – Moncaro – New Holland-Gruppo Fiat – Starcom Italia), con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, con la collaborazione di Comune di Ostra e Accademia di Belle Arti di Macerata ed il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche. Media partner Classica. Sponsor tecnico Santarelli & Partners e istituto Marchigiano di Tutela Vini. Sponsor principale Banca Marche. Il tema della “Lacrimosa memoria, sorridente levità” attraversa il XV FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI dedicato quest’anno al musicologo milanese Francesco Degrada e all’attrice jesina Valeria Moriconi a dieci anni dalla loro scomparsa. Francesco Degrada, è stato il massimo esperto a livello mondiale dell’opera di Giovanni Battista Pergolesi, di cui ha redatto il definitivo catalogo, liberandolo da false ed inattendibili attribuzioni, e consentendo di riproporre i capolavori pergolesiani in edizione autentica e conforme alla volontà originale dell’autore. Jesi, la città che diede i natali a Pergolesi, gli è tributaria sia della impostazione di tutte le attività di produzione lirica pergolesiana che hanno trovato e continuano a trovare nel Festival Pergolesi Spontini la massima espressione, sia dell’impostazione di tutte le attività musicologiche della Fondazione Pergolesi Spontini legate a Pergolesi ed in parte anche a Spontini. Al ricordo del musicologo, in particolare, si lega l’inaugurazione del XV Festival, il 4 settembre al Teatro Pergolesi di Jesi con il Concerto per Francesco Degrada, affidato a due soliste d’eccezione, Eva Mei e Sara Mingardo che eseguiranno alcune delle più celebri composizioni del compositore marchigiano come Stabat Mater e i due Salve Regina assieme all’Accademia Barocca dei Virtuosi Italiani, concertatore e violino solista Alberto Martini. Sabato 5 al Teatro Moriconi di Jesi appuntamento con Popular Symphony, Il canto della Macina in concerto, con Gastone Pietrucci e l’Orchestra giovanile delle Marche diretta da Stefano Campolucci. Domenica 6 ancora al Teatro Moriconi lo spettacolo Inventare le vite degli altri. Omaggio a Valeria Moriconi, su drammaturgia di Gabriele Marchesini, con l’attrice jesina Lucia Bendia e Susanna Bertuccioli prima arpa al Maggio Musicale Fiorentino; a seguire, in Piazza Federico II, la proiezione di Pergolesi (1932), film biografico su Giovanni Battista Pergolesi con la regia di Guido Brignone che verrà replicato giovedì 10 in Piazza Kennedy a Moie di Maiolati Spontini. Lunedì 7 nella Galleria di Palazzo Pianetti di Jesi, Note da Parigi, Le ultime lettere di Gaspare Spontini con l’Amakheru Duo (tenore Francesco Santoli, pianista Simone Di Crescenzo) che proporrà Arie da camera di Spontini e la voce di Gabriele Marchesini che leggerà alcuni frammenti di lettere del compositore. Martedì 8 al Teatro Moriconi lo spettacolo Stabat Mater Stabat Pater a cura di Silvano Sbarbati su musiche di Pergolesi, con David Uncini (tromba), Fabio Esposito (pianoforte) e gli ospiti della Comunità terapeutica Algos – Oikos onlus. Mercoledì 9 sull’antico l’organo Callido della Chiesa Santo Stefano a Maiolati Spontini, Andrea Coen suona Sonate, Toccate e Fughe di Alessandro, Pietro Filippo e Domenico Scarlatti nel concerto Di padre in figlio. Coen sarà poi protagonista, al cembalo, di Tastiera napoletana. Tre secoli di cembalo da Gesualdo a Pergolesi, giovedì 10 al Teatro Comunale di Montecarotto. Venerdì 11 al Teatro Pergolesi di Jesi concerto de I Virtuosi italiani diretti da Alberto Martini con il mezzosoprano Antonella Colaianni su musiche di Spontini, Cherubini e Haydn. Il concerto prevede la prima esecuzione in tempi moderni di “Cari figli alme innocenti” scena e aria per Andromaca (1796) di Gaspare Spontini; la revisione critica della partitura, a cura di Federico Agostinelli per l’Edizione Pergolesi Spontini, è stata condotta su un manoscritto autografo, prima sconosciuto, del grande compositore acquistato sul mercato antiquario dal Comune di Maiolati Spontini. Sabato 12 al Teatro Ferrari di San Marcello, il clarinettista Giampiero Sobrino e I Virtuosi Italiani suonano Spontini (pagine dalla Vestale trascritte per quartetto d’archi), Weber, Puccini, Dvořák; concertatore Alberto Martini. Domenica 13 sono due gli eventi musicali proposti: alle ore 11,30 presso la Cattedrale di San Settimio avrà luogo una Solenne Celebrazione Liturgica, cui prende parte il Ghislieri Choir & Consort diretto da Giulio Prandi, nell’esecuzione della Messa in do minore di Francesco Durante (nella revisione di Johann Sebastian Bach) e musiche di Wilhelm Friedemann Bach, Davide Perez e Leonardo Leo; alle ore 21 al Teatro Moriconi il pianista Michele Campanella suonerà brani di Cherubini, Weber e Liszt. Lunedì 14 al Teatro Moriconi appuntamento con Canti d’amore e di vino, un viaggio tra musica ed ebbrezza condotto da Didi Leoni con l’Amakheru Duo (al termine seguirà degustazione di prodotti eno-gastronomici del territorio a cura dell’Istituto Marchigiano Tutela Vini); mercoledì 16 al Teatro di Montecarotto l’Ensemble Talenti Vulcanici diretto da Stefano Demicheli ed il contralto Teresa Iervolino sono protagonisti del concerto Un virtuoso alla moda: Nicola Grimaldi detto Nicolini, una coproduzione con il Festival di Musica antica “Soave sia il vento” dedicata a una delle grandi voci settecentesche dedicatarie di pagine mirabili di tutti i grandi operisti del tempo. Venerdì 18 al Teatro la Vittoria di Ostra, Adriana Sanchez Malaga e Luca Franzetti “giocano” con Telemann, Pergolesi, Mozart, Gershwin, Zehm, Piazzolla e Spontini (con la “complicità” di Giampaolo Testoni) in Invenzioni a due celli. Sabato 19 al Teatro Pergolesi va in scena la Commedia ridicolosa, pastiche dalla Commedia dell’Arte di Adria Mortari con rivisitazioni pergolesiane e musiche originali di Antonello Paliotti, suona il Sonora Chamber Ensemble. Chiude il Festival, il 20 settembre al Palasport E. Triccoli, il concerto Passione Live, da Viviani a Pino Daniele un passato che diventa futuro con Almamegretta & Raiz, James Senese & Napoli Centrale, Pietra Montecorvino, Gennaro Cosmo Parlato, Monica Pinto & Spakkaneapolis, Mbarka Ben Taleb, e la guest star Eugenio Bennato. In programma, inoltre, l’approfondimento musicologico sull’opera di Pergolesi e Spontini con un Convegno internazionale di studi che prevede due sessioni. La prima sessione dal titolo “Il solco tracciato da Francesco Degrada: un bilancio a 10 anni dalla scomparsa” è a cura del Comitato di Studi Pergolesiani della Fondazione in collaborazione con il Centro Studi Pergolesi dell’Università di Milano, e si tiene venerdì 4 presso le Sale Pergolesiane del Teatro Pergolesi di Jesi e sabato 5 nella Sala Maggiore della Fondazione Carisj. Seconda sessione su “Il Fondo Spontini della Biblioteca Planettiana di Jesi: il percorso di digitalizzazione, i ritrovamenti, le prospettive di ricerca” promossa congiuntamente dal Comitato di Studi Spontiniani della Fondazione e dalla Biblioteca Planettiana di Jesi, venerdì 11 alla Sala Maggiore della Biblioteca Planettiana e sabato 12 alla Casa delle Fanciulle di Maiolati Spontini. Nella giornata di venerdì 4, inoltre, la città di Jesi omaggia il musicologo Francesco Degrada con l’intitolazione del “Largo Francesco Degrada”, negli spazi antistanti gli uffici della Fondazione Pergolesi Spontini nel Teatro Pergolesi. Si chiama “Ancona Jesi Opera”, il nuovo marchio che lega per la prima volta le stagione liriche promosse ed organizzate dalla Fondazione Teatro delle Muse e dalla Fondazione Pergolesi Spontini. Il marchio identifica la “Stagione Lirica Ancona/Jesi”, per un cartellone integrato della Stagione Lirica 2015 del Teatro delle Muse di Ancona, a cura della Fondazione Teatro delle Muse, e della 48ª Stagione Lirica di Tradizione del Teatro G.B. Pergolesi di Jesi a cura della Fondazione Pergolesi Spontini. Sette, complessivamente, i titoli d’opera proposti al pubblico nelle due città (tre alle Muse e quattro al Pergolesi). La 48ª STAGIONE LIRICA DEL TEATRO PERGOLESI inaugura venerdì 2 ottobre alle ore 16 con Le Nozze di Figaro, commedia per musica in quattro atti su libretto di Lorenzo da Ponte e musica di Wolfgang Amadeus Mozart, in una produzione de “La Bottega Peter Maag 2015” in collaborazione con il Fondo Peter Maag. La produzione, proposta in anteprima ai giovani nell’ambito del pluriennale progetto della Fondazione Pergolesi Spontini “Ragazzi all’Opera” a cura di Elena Cervigni, è prodotto dalla neonata Bottega Maag di Pesaro, diretta filiazione di quanto il prestigioso direttore svizzero scomparso nel 2001 seppe costruire a Treviso negli anni Ottanta e che diventò una vera e propria fucina di talenti avviati alle più brillanti carriere. In scena, i giovani del laboratorio lirico, preparati da artisti di grandissimo prestigio quali Mariella Devia, Donato Renzetti, Alfonso Antoniozzi e Leo Muscato. Venerdì 16 ottobre alle ore 20.30 e domenica 18 ottobre alle ore 16, con un’anteprima giovani il 14 ottobre alle ore 16, va in scena Nabucco di Giuseppe Verdi, dramma lirico in quattro parti su libretto di Temistocle Solera, con Aldo Sisillo quale direttore d’Orchestra, la regia di Stefano Monti e le scene di Antonio Mastromarino. Il titolo, che manca da Jesi dal 2003, nasce da una coproduzione tra Teatro Comunale “L. Pavarotti” di Modena, Teatro Municipale di Piacenza e Fondazione Pergolesi Spontini, dall’allestimento dell’Auditorio de Tenerife. Il ruolo del protagonista sarà interpretato dal messicano Carlos Almaguer, Abigaille è Maria Billeri; completano la compagnia di canto Ramaz Chikviladze (Zaccaria), Elisa Barbero (Fenena), Leonardo Gramegna (Ismaele, Paolo Battaglia (Il Gran Sacerdote), Roberto Carli (Abdallo), Alice Montanaro (Anna ). Terzo titolo d’opera del cartellone lirico del Teatro Pergolesi è Don Pasquale di Gaetano Donizetti, dramma buffo in tre atti su libretto di Giovanni Ruffini e Gaetano Donizetti, in scena venerdì 13 novembre alle ore 20.30 e domenica 15 novembre alle ore 16 (anteprima giovani l’ 11 novembre alle ore 16), con la direzione di Giuseppe La Malfa, la regia di Andrea Cigni, scene e costumi di Lorenzo Cutuli. L’opera, rappresentata l’ultima volta a Jesi nel 1984, vede la Fondazione Pergolesi Spontini capofila di una coproduzione con il Teatro “G. Donizetti” di Bergamo, Teatro Sociale di Como, Teatro “A. Ponchielli” di Cremona e Teatro “G. Fraschini” di Pavia, in nuovo allestimento della stessa Fondazione con il Centre lyrique Clermont-Auvergne ed i teatri francesi Opéra de Saint-Etienne, Opéra de Limoges, Opéra du Grand Avignon, Opéra de Massy, Opéra de Reims, Opéra de Rouen, Opéra de Vichy. Protagonisti della compagnia di canto sono Paolo Bordogna nel ruolo di Don Pasquale, Pablo Garcia Ruiz è Malatesta, Maria Mudryak canta Norina, Pietro Adaìni è Ernesto. Sabato 21 novembre alle ore 21 appuntamento con l’Omaggio a Mario Del Monaco, in occasione dei 100 anni dalla nascita del grande tenore, a cui partecipano alcuni solisti in via di definizione. Chiude il cartellone lirico La Vedova Allegra di Franz Lehár, operetta in tre parti su libretto di Victor Léon e Leo Stein, in scena venerdì 11 dicembre alle ore 20.30 e domenica 13 dicembre alle ore 16 con anteprima giovani il 9 dicembre alle ore 16. La produzione della Fondazione Pergolesi Spontini dall’allestimento del Teatro “G. Verdi” di Salerno è diretta da Antonio Pirolli e curata da Vittorio Sgarbi. Regista assistente è Cinzia Gangarella, le scene sono di Alberto Andreis, i costumi di Artemio Cabassi, le coreografie di Cinzia Scuppa. Interpreti principali: Valeria Esposito (Hanna), Alessandro Safina (Danilo), Francesca Tassinari (Valencienne), Christian Collia (Camille), Armando Ariostini (Barone Zeta), Gennaro Cannavacciuolo (Njegus), Enrico Giovagnoli (St.Brioche ) e Alex Martini (Cascada ). ANCONA JESI OPERA Al via la STAGIONE LIRICA ANCONA-JESI con sette titoli d’opera, numerosi concerti ed eventi. Si chiama “Ancona Jesi Opera”, il nuovo marchio che lega per la prima volta le stagione liriche promosse ed organizzate dalla Fondazione Teatro delle Muse e dalla Fondazione Pergolesi Spontini. Dal prossimo autunno a dicembre, il marchio identificherà la “Stagione Lirica Ancona/Jesi”, per un cartellone integrato della Stagione Lirica 2015 del Teatro delle Muse di Ancona, e della 48ª Stagione Lirica Di Tradizione del Teatro G.B. Pergolesi di Jesi. Sette, complessivamente, i titoli d’opera proposti al pubblico (tre alle Muse e quattro al Pergolesi), e numerosi i concerti e gli eventi che arricchiscono la programmazione di Ancona, con il Festival d’autunno “Albe e Tramonti”, e a Jesi e in Vallesina con il XV Festival Pergolesi Spontini. Una immagine unica, un cartellone integrato, agevolazioni di biglietteria, attività di promozione e di marketing coordinate, strategie condivise in tema di contrattualizzazioni delle maestranze e di facilitazioni per un pubblico preparato e appassionato sono al centro dell’accordo che dà seguito al Protocollo di Intesa siglato il 31 ottobre 2014 tra il Comune di Ancona, il Comune di Jesi, la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, la Fondazione Teatro delle Muse di Ancona e Marche Teatro per la definizione di azioni condivise in favore del teatro lirico, del teatro di prosa e della danza. Il marchio “Ancona Jesi Opera” ed i contenuti artistici della “Stagione Lirica Ancona/Jesi” sono stati presentati oggi, mercoledì 27 maggio 2015, alle Sale Pergolesiane del Teatro Pergolesi di Jesi nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte il sindaco di Jesi Massimo Bacci e il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, gli assessori alla Cultura dei due Comuni, Luca Butini (Jesi) e Paolo Marasca (Ancona), William Graziosi amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini, Velia Papa direttore delle Fondazione Teatro delle Muse e di Marche Teatro, Giovanni Oliva consulente per le Attività Artistiche della Fondazione Pergolesi Spontini, Guido Barbieri direttore artistico della Fondazione Teatro delle Muse. La STAGIONE LIRICA DI ANCONA 2015, curata dal direttore artistico della Fondazione Teatro delle Muse Guido Barbieri, propone quindici serate di spettacolo per tredici appuntamenti tra opere, recital e concerti. Tre i titoli d’opera (La Bohème, Falstaff) di cui uno in forma di concerto (Zanetto) e altri nove appuntamenti denominati FESTIVAL D’AUTUNNO “ALBE E TRAMONTI”, pensati dalla Fondazione Teatro delle Muse in collaborazione con alcune tra le realtà musicali e culturali più significative della città di Ancona tra cui: la Società Amici della Musica “Guido Michelli”, gli Amici della Lirica “Franco Corelli”, l’Orchestra dei Fiati, il Museo Tattile Omero. “Non sempre il tempo reale coincide con il tempo simbolico – dichiara il direttore artistico Guido Barbieri – Falstaff e La Bohème, ad esempio, sono, dal punto di vista cronologico, opere sorelle. L’opus ultimo di Giuseppe Verdi nasce nel 1893: appena tre anni più tardi, nel 1896, vede invece la scena il capolavoro aurorale di Giacomo Puccini. Ma il tempo narrativo dei due titoli è radicalmente diverso e non soltanto perché il primo si inserisce nella cornice della commedia e il secondo nell’alveo della tragedia. La ragione è più profonda. Per un verso Verdi celebra infatti una malinconica cerimonia di congedo che segna il definitivo ingresso nella ultima età della vita. Per l’altro Puccini rappresenta un “rito di passaggio” attraverso il quale un gruppo di giovani abitanti del “vecchio secolo” scopre l’esistenza della morte. Un tramonto crepuscolare, insomma, e un’alba tragica. Per questo motivo la nuova stagione lirica delle Muse reca una sorta di insegna tematica posta idealmente all’ingresso del teatro: “Albe, tramonti”. Dalla tragedia della morte alla commedia della vita”. Per volontà e per coerenza gli artefici del nuovo allestimento de La Bohème appartengono davvero alla prima età della vita. Il regista Nicola Berloffa, lo scenografo Fabio Cherstic e buona parte del cast non superano infatti la “linea d’ombra”, il confine simbolico della giovinezza segnato da Joseph Conrad nel romanzo che porta questo stesso titolo. Gli interpreti del Falstaff immaginato da Cristina Muti e Vincent Longuemare, appartengono invece alla piena maturità del loro itinerario artistico ed esistenziale. Specchi d’alba e bagliori di tramonto appaiono anche lungo gli appuntamenti del Festival d’autunno che fa da cornice e da corona ai due titoli d’opera. Zanetto, frutto delicato del “primo stile” di Pietro Mascagni, è il racconto di un’aurora amorosa screziata dalla necessità della rinuncia. Ma verrà portato su una scena “immaginaria” dai giovanissimi allievi del Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, il nido dove l’opera venne alla luce nel 1896, a pochi mesi di distanza da La Bohème. Debutti e congedi, opere prime e opere ultime segnano come una costellazione anche tutte le altre stazioni del festival: dai concerti degli allievi della Scuola di Musica di Fiesole fino al giorno chiave del 16 ottobre: i Solisti Aquilani diretti da Gabriele Bonolis ricorderanno infatti le vittime del “treno degli artisti”, il convoglio ferroviario che parti in questo stesso giorno di 71 anni fa dal ghetto di Terezin diretto alle camere a gas di Auschwitz: a bordo c’era una intera generazione di giovani compositori, musicisti, poeti, pittori che la linea d’ombra non riuscì ad attraversarla mai e che si congedò dalla vita andandosene su per i camini”. Partendo dalle opere in programma, il cartellone della Stagione Lirica 2015 di Ancona curate dalla Fondazione Teatro delle Muse si apre il 9 ottobre alle ore 20.45 e l’11 ottobre alle ore 16.30 con La Bohème di Giacomo Puccini, libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, direttore Pier Giorgio Morandi, regia Nicola Berloffa, scene Fabio Cherstic, nel cast, personaggi e interpreti: Mimì Cristina Pasaroiu, Musetta Lana Kos, Rodolfo Vincenzo Costanzo, Marcello Mario Cassi, Schaunard Italo Proferisce, Colline Dario Russo, Alcindoro/Benoit Marco Camastra. L’opera è un nuovo allestimento in collaborazione con il Teatro Massimo di Palermo. Il 23 ottobre alle ore 20.45 e 25 ottobre alle ore 16.30 sarà la volta di Falstaff, libretto di Arrigo Boito, direttore Nicola Paszkowski, regia e ideazione scenica Cristina Mazzavillani Muti, light design Vincent Longuemare, in coproduzione con Ravenna Teatri. Nel cast, personaggi e interpreti: Sir John Falstaff Kiril Manolov, Ford Federico Longhi, Fenton Alessandro Scotto Di Luzio, Dr. Cajus Giorgio Trucco Bardolfo Matteo Falcier, Pistola Graziano Dallavalle, Mrs. Alice Ford Eleonora Buratto Nannetta Damiana Mizzi, Mrs. Quickly Isabel De Paoli, Mrs. Meg Page Anna Malavasi, Il terzo titolo alle Muse è Zanetto di Pietro Mascagni – opera in un atto – che sarà presentata in forma di concerto, domenica 18 ottobre alle ore 18 (in forma semi scenica) in collaborazione con il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro. Gli appuntamenti intorno alle opere liriche che animeranno Ancona per tutto il mese di ottobre come Festival d’autunno “Albe e Tramonti” partono domenica 4 ottobre al Ridotto del Teatro delle Muse alle ore 18.00 con un Recital di canto in collaborazione con gli Amici della Lirica “Franco Corelli” di Ancona. Proseguono giovedì 8 ottobre sempre al Ridotto del Teatro delle Muse alle ore 20.00, è previsto un concerto di Arianna De Stefani al pianoforte in collaborazione con la Società Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona e con la Scuola di Musica di Fiesole. Sabato 10 ottobre al Ridotto del Teatro delle Muse alle ore 20 Intorno a La Bohème appuntamento in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona. Il programma prosegue mercoledì 14 ottobre al Teatro delle Muse alle ore 20.30 con l’Orchestra Fiati di Ancona diretta da Mirko Barani. Giovedì 15 ottobre al Ridotto del Teatro delle Muse alle ore 20 è la volta del Quartetto Manfredi in collaborazione con la Società Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona e la Scuola di Musica di Fiesole. venerdì 16 ottobre ci si sposta al Teatro Sperimentale alle ore 20.30 “Non abbiamo pianto (sulle rive dei fiumi di Babilonia)”, I Solisti Aquilani, direttore Gabriele Bonolis, voce narrante Enrique Irazoqui in collaborazione con l’Associazione SHE LIVES e gli la Società Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona. Sabato 17 ottobre alla Chiesa di San Francesco – ore 18.45 Giovannimaria Perrucci, concerto d’organo in collaborazione con la Società Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona. Giovedì 22 ottobre al Ridotto del Teatro delle Muse – ore 20, Carola Zosi, violino Marco Mantovani, pianoforte in collaborazione con gli la Società Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona e la Scuola di Musica di Fiesole. Sabato 24 ottobre al Ridotto del Teatro delle Muse ore 18 è previsto un Recital di canto in collaborazione con gli Amici della Lirica “Franco Corelli” di Ancona. Il Festival d’autunno “Albe e Tramonti” si chiude domenica 1 novembre al Ridotto del Teatro delle Muse alle ore 18 con un Recital di canto in collaborazione con gli Amici della Lirica “Franco Corelli” di Ancona. La Stagione Lirica della Fondazione Teatro delle Muse è sostenuta dai Soci Fondatori: Comune di Ancona, Fondazione Cariverona / con il contributo di MiBACT / Regione Marche / con il contributo speciale di Fondazione Cariverona / main partner UBI Banca Popolare di Ancona, Prometeo Estra / partner tecnico Grand Hotel Palace. teatrodellemuse.org La 48ª STAGIONE LIRICA DI TRADIZIONE del TEATRO G.B. PERGOLESI DI JESI è dedicata a Mario Del Monaco nel centenario della nascita. In cartellone, dal 2 ottobre al 13 dicembre, undici serate di spettacolo per quattro titoli d’opera ed un concerto omaggio al grande tenore. Precede la Stagione, dal 4 al 20 settembre, il XV FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI con spettacoli, recital ed eventi teatrali e musicali di natura assai varia, sotto il comune tema della “Lacrimosa memoria, sorridente levità”: 17 sono gli appuntamenti proposti dalla manifestazione internazionale sostenuta, come la Stagione di Tradizione, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Spiega Giovanni Oliva, consulente per le Attività Artistiche della Fondazione Pergolesi Spontini, a proposito della Stagione Lirica: “La tradizione è salvaguardia del fuoco, non l’adorazione della cenere. Penso spesso a questa illuminazione mahleriana nell’immaginare percorsi di programmazione per un Teatro come il Pergolesi che da quarantotto anni si fregia di questa definizione destinata dal Legislatore a quelle realtà che danno “particolare impulso” alla promozione dello sviluppo artistico e culturale dei loro territori di riferimento. E per alimentare questo fuoco, renderlo presente e fruibile per coloro che vorranno nutrirsene è importante la proposta di repertorio, quest’anno da Mozart a Lehár passando per un Verdi e un Donizetti diversissimi fra loro e quasi “gemelli”, e la possibilità di coniugarlo attraverso stili e modalità narrative che solo attraverso la collaborazione attiva con partner italiani, francesi e spagnoli di alto profilo possono arrivare sulle scene di una realtà come la nostra, piccola per dimensione ma grande per le ambizioni che la storia ha voluto assegnarle. Non è un caso, quindi, che la Stagione jesina del 2015 sia dedicata a Mario Del Monaco nel centenario della nascita: un suo Otello tenne a battesimo il Pergolesi all’indomani del riconoscimento come Teatro di Tradizione, il suo ritorno due anni dopo per Norma fu una nuova scintilla per tenerne viva la fiamma”. La 48ª Stagione Lirica del Teatro Pergolesi inaugura venerdì 2 ottobre alle ore 16 con Le nozze di Figaro, commedia per musica in quattro atti su libretto di Lorenzo da Ponte e musica di Wolfgang Amadeus Mozart, in una produzione de “La Bottega Peter Maag 2015” in collaborazione con il Fondo Peter Maag. La produzione, proposta in anteprima ai giovani nell’ambito del pluriennale progetto della Fondazione Pergolesi Spontini “Ragazzi all’Opera”, è prodotto dalla neonata Bottega Maag di Pesaro, diretta filiazione di quanto il prestigioso direttore svizzero scomparso nel 2001 seppe costruire a Treviso negli anni Ottanta e che diventò una vera e propria fucina di talenti avviati alle più brillanti carriere. In scena, i giovani artisti del laboratorio lirico, preparati da artisti di grandissimo prestigio quali Mariella Devia, Donato Renzetti, Alfonso Antoniozzi, Leo Muscato. Venerdì 16 ottobre alle ore 20.30 e domenica 18 ottobre alle ore 16, con un’anteprima giovani il 14 ottobre alle ore 16, va in scena Nabucco di Giuseppe Verdi, dramma lirico in quattro parti su libretto di Temistocle Solera, con la direzione di Aldo Sisillo, la regia di Stefano Monti e le scene di Antonio Mastromarino. Il titolo, che manca da Jesi dal 2003, nasce da una coproduzione tra Teatro Comunale “L. Pavarotti” di Modena, Teatro Municipale di Piacenza e Fondazione Pergolesi Spontini, dall’allestimento dell’Auditorio de Tenerife. Il ruolo del protagonista sarà interpretato dal messicano Carlos Almaguer, Abigaille è Maria Billeri; completano la compagnia di canto Ramaz Chikviladze (Zaccaria), Elisa Barbero (Fenena), Leonardo Gramegna (Ismaele, Antonio Di Matteo (Il Gran Sacerdote), Roberto Carli (Abdallo), Alice Montanaro (Anna ). Terzo titolo d’opera del cartellone lirico del Teatro Pergolesi è Don Pasquale di Gaetano Donizetti, dramma buffo in tre atti su libretto di Giovanni Ruffini e Gaetano Donizetti, in scena venerdì 13 novembre alle ore 20.30 e domenica 15 novembre alle ore 16 (anteprima giovani l’ 11 novembre alle ore 16), con la direzione di Giuseppe La Malfa, la regia di Andrea Cigni, scene e costumi di Lorenzo Cutuli. L’opera, rappresentata l’ultima volta a Jesi nel 1984, vede la Fondazione Pergolesi Spontini capofila di una coproduzione con il Teatro “G. Donizetti” di Bergamo, Teatro Sociale di Como, Teatro “A. Ponchielli” di Cremona e Teatro “G. Fraschini” di Pavia, in nuovo allestimento della stessa Fondazione con il Centre lyrique Clermont-Auvergne ed i teatri francesi Opéra de Saint-Etienne, Opéra de Limoges, Opéra du Grand Avignon, Opéra de Massy, Opéra de Reims, Opéra de Rouen, Opéra de Vichy. Protagonisti della compagnia di canto sono Paolo Bordogna nel ruolo di Don Pasquale, Pablo Garcia Ruiz è Malatesta, Maria Mudryak canta Norina, Pietro Adaìni è Ernesto. Sabato 21 novembre alle ore 21 appuntamento con l’Omaggio a Mario Del Monaco, in occasione dei 100 anni dalla nascita del grande tenore, per una conferenza-concerto curato dal figlio e regista Giancarlo Del Monaco, cui prendono parte Walter Fraccaro, Vincenzo Costanzo, Silvia Dalla Benetta. Chiude il cartellone lirico La Vedova Allegra di Franz Lehár, operetta in tre parti su libretto di Victor Léon e Leo Stein, in scena venerdì 11 dicembre alle ore 20.30 e domenica 13 dicembre alle ore 16 con anteprima giovani il 9 dicembre alle ore 16. La produzione della Fondazione Pergolesi Spontini dall’allestimento del Teatro “G. Verdi” di Salerno è diretta da Antonio Pirolli e curata da Vittorio Sgarbi. Regista assistente è Cinzia Gangarella, le scene sono di Alberto Andreis, costumi di Artemio Cabassi, le coreografie di Cinzia Scuppa. Interpreti principali: Valeria Esposito (Hanna), Alessandro Safina (Danilo), Francesca Tassinari (Valencienne), Christian Collia (Camille), Armando Ariostini (Barone Zeta), Gennaro Cannavacciuolo (Njegus), Enrico Giovagnoli (St.Brioche ), Alex Martini (Cascada ). Da venerdì 4 settembre prende il via il XV FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI, manifestazione dedicata ai due grandi compositori marchigiani, che prosegue fino al 20 settembre a Jesi, Maiolati Spontini, Montecarotto, Ostra, San Marcello sul tema “Lacrimosa memoria, sorridente levità”, con 17 eventi e presenze di assoluto rilievo nel panorama nazionale e internazionale. Il Festival 2015 – dedicato al musicologo Francesco Degrada e all’attrice Valeria Moriconi a dieci anni dalla scomparsa – si inaugura al Teatro Pergolesi di Jesi con il “Concerto per Francesco Degrada”, affidato a due soliste d’eccezione, Eva Mei e Sara Mingardo che eseguiranno alcune delle più celebri composizioni di Pergolesi come Stabat Mater e i due Salve Regina accompagnate dall’Accademia Barocca dei Virtuosi Italiani, concertatore e violino solista Alberto Martini. Seguiranno numerosi appuntamenti teatrali e musicali di natura assai varia, dall’omaggio agli Scarlatti, grande dinastia della musica del Settecento, fino alla Commedia ridicolosa che rivisita in chiave leggera la prova di una messa in scena de Lo frate ‘nnamorato. E poi recital che faranno rivivere pagine della Scuola cembalistica napoletana e del classicismo italiano e mitteleuropeo, spettacoli di teatro laboratoriale, concerti da camera e per concludere un omaggio a Pino Daniele in una kermesse che sarà al contempo memoria commossa e gioioso ricordo di un grande uomo di musica del nostro tempo. La 48ª Stagione Lirica di Tradizione del Teatro G.B. Pergolesi di Jesi e il XV Festival Pergolesi Spontini sono organizzati dalla Fondazione Pergolesi Spontini con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Soci Fondatori Regione Marche, Comune di Jesi, Comune di Maiolati Spontini, partecipanti Aderenti Comune di Monsano, Comune di Montecarotto, Comune di San Marcello, Partecipante Sostenitore Camera di Commercio di Ancona, Fondatori Sostenitori Art Venture (Gruppo Pieralisi – Leo Burnett – Moncaro – New Holland-Gruppo Fiat – Starcom Italia), con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche. Sponsor tecnico Santarelli & Partners. Sponsor principale Banca Marche. fondazionepergolesispontini.com INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI Biglietteria Teatro delle Muse Via della Loggia – 60121 Ancona tel. 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi Piazza della Repubblica, 9 – 60035 Jesi (AN) tel. 0731 206888 – fax 0731 224105 biglietteria@fpsjesi.com Il Comune di Jesi e la Fondazione Pergolesi Spontini ricordano, a dieci anni dalla prematura scomparsa, il Prof. FRANCESCO DEGRADA, il più grande studioso dell’opera di Giovanni Battista Pergolesi. In programma a Jesi iniziative artistiche, musicologiche, e l’intitolazione di un “Largo Francesco Degrada” a ridosso del Teatro Pergolesi. IL XV FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI DEDICATO ALLA MEMORIA DEL GRANDE MUSICOLOGO E DELL’ATTRICE VALERIA MORICONI NEL DECENNALE DELLA SCOMPARSA. Il 20 Maggio 2015 ricorre il decimo anniversario della morte di Francesco Degrada, “storico della musica con la competenza di pochi”, riconosciuto a livello internazionale tra i maggiori musicologi italiani della sua generazione e come il massimo esperto a livello mondiale dell’opera di Giovanni Battista Pergolesi. Fu, senza dubbio, il più grande studioso dell’opera del grande compositore jesino, di cui ha redatto il definitivo catalogo, liberandolo da false ed inattendibili attribuzioni, e consentendo in tal modo di riproporre i capolavori pergolesiani in edizione autentica e conforme alla volontà originale del Maestro. Di lui il M° Riccardo Muti aveva avuto modo di scrivere: “Con Francesco Degrada il mondo della musicologia internazionale ha perduto uno dei suoi esponenti di punta. L’Italia, troppo spesso un paese di scarsa memoria, ha il dovere di ricordare gli studiosi come lui che, in assoluta umiltà, hanno contribuito in misura decisiva a illuminare e valorizzare gran parte della nostra storia musicale”. Jesi in particolare, la città che diede i natali a Giovanni Battista Pergolesi, gli è tributaria sia della impostazione di tutte le attività di produzione lirica pergolesiana che hanno trovato e continuano a trovare nel Festival Pergolesi Spontini la massima espressione, riconosciuta a livello nazionale e internazionale, sia dell’impostazione di tutte le attività musicologiche della Fondazione Pergolesi Spontini legate a Pergolesi. Ma non solo a Pergolesi: è infatti sempre grazie allo stimolo di Francesco Degrada che il prezioso Fondo Spontini conservato presso la Biblioteca Planettiana di Jesi – contenente il corposo e sorprendente lascito documentale legato a Gaspare Spontini – ha potuto trovare la giusta attenzione, sfociata nel lungo e complesso lavoro di catalogazione, digitalizzazione e traduzione in metadati per le banche-dati culturali digitali internazionali. Con Jesi, il Professor Degrada coltivò un costante e ventennale rapporto, organizzando Convegni Pergolesiani con i più insigni studiosi internazionali e collaborando strettamente con la Fondazione Pergolesi Spontini per la valorizzazione dell’opera del compositore, fino all’ultimo convegno internazionale da lui organizzato (a Jesi, nel 2004, pochi mesi prima della sua scomparsa. Fu presidente del Comitato Pergolesiano della Fondazione Pergolesi Spontini, per le cui Edizioni musicali curò personalmente le edizioni critiche di “Olimpiade” e di “Flaminio”. A dieci anni dalla prematura scomparsa, la città di Jesi e la Fondazione Pergolesi Spontini lo ricordano con una serie di iniziative artistiche e musicologiche, e con un “segno” indelebile nella toponomastica cittadina in omaggio alla sua benemerita opera per la Cultura e la Musica. Il 5 maggio scorso, accogliendo una proposta della Fondazione Pergolesi Spontini, la Giunta Comunale di Jesi ha deliberato di intitolare al grande musicologo l’area situata fra Via Mazzini ed il Teatro Pergolesi, dove si affacciano gli uffici della Fondazione Pergolesi Spontini, nel cuore del centro storico di Jesi. “Largo Francesco Degrada” verrà pubblicamente intitolato al musicologo – mutuando la denominazione anche dalla terminologia musicale – al termine dei lavori di risistemazione e restauro che stanno interessando in questi mesi l’intera via Mazzini. Dedicato al ricordo del Prof. Degrada, come alla memoria della grande attrice jesina Valeria Moriconi di cui pure ricorrono i dieci anni dalla scomparsa, è il XV Festival Pergolesi Spontini, il cui tema sarà “Lacrimosa memoria, sorridente levità” e che avrà luogo dal 4 al 20 settembre a Jesi e in Vallesina, con numerosi appuntamenti teatrali e musicali e con presenze di assoluto rilievo nel panorama nazionale e internazionale. Ad inaugurare il Festival, venerdì 4 settembre 2015, sarà al Teatro Pergolesi un “Concerto per Francesco Degrada”, con due soliste d’eccezione come Eva Mei e Sara Mingardo che eseguiranno alcune delle più celebri composizioni di Pergolesi come Stabat Mater e i due Salve Regina. In occasione dello stesso Festival Pergolesi Spontini, la Fondazione Pergolesi Spontini si farà promotrice di un Convegno internazionale di studi che prevede due sessioni: “Il solco tracciato da Francesco Degrada: un bilancio a 10 anni dalla scomparsa” in collaborazione con il Centro Studi Pergolesi dell’Università di Milano, e “Il Fondo Spontini della Biblioteca Planettiana di Jesi e i preziosi ritrovamenti” parimenti promossa dalla Biblioteca cittadina. Sabato 5 Settembre 2015 avrà luogo la prima parte del Convegno internazionale, dedicata ad evidenziare la portata degli studi e l’attualità del suo magistero, impartito nel corso di una quarantennale attività di docente e musicologo. Tra i relatori: per la Fondazione Pergolesi Spontini l’amministratore delegato William Graziosi ed il consulente per le attività artistiche Giovanni Oliva; Renato Di Benedetto (Presidente del Comitato di Studi Pergolesiani e dell’Edizione Nazionale Pergolesiana), Raffaele Mellace (Università degli Studi di Genova), Francesco Cotticelli (Seconda Università degli Studi di Napoli), Claudio Toscani (Università degli Studi di Milano), Franco Piperno (Università degli Studi di Roma La Sapienza), Dale Monson (Direttore della Hugh Hodgson School of Music, alla University of Georgia, USA), Friedrich Lippmann (già direttore della Musikabteilung del Deutsches-historisches Institut di Roma), Paologiovanni Maione (Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli), Claudio Bacciagaluppi (RISM Friburgo). Il coordinamento è affidato ai Comitati di Studi Pergolesiani e Spontiniani della Fondazione Pergolesi Spontini che curerà altresì la pubblicazione degli atti del convegno. “Con queste iniziative” – spiega l’assessore alla cultura del Comune di Jesi, Luca Butini – vogliamo mantenere un commosso, affettuoso ricordo del Prof. Degrada, nel nome della lunga e preziosa collaborazione con cui ha onorato la città di Jesi fino alla fine della sua vita. La sua opera è stata decisiva per restituire all’opera del nostro grande concittadino il giusto spazio nella storia della musica, liberandolo dalle false attribuzioni. Grazie al suo contributo, Jesi si è imposta come un punto di riferimento a livello mondiale per l’esecuzione dell’opera di Pergolesi in edizioni musicali realizzate secondo criteri scientifici e filologici”. Per l’amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini, William Graziosi, “Francesco Degrada è stato un vero maestro di rigore e umanità, onestà intellettuale, apertura culturale. La Fondazione Pergolesi Spontini, con le produzioni pergolesiane realizzate e messe in scena a Jesi nel corso dei vari anni, ha messo in pratica gli insegnamenti impartiti dal grande studioso che ha potuto assistere solo in parte al coronamento di un lungo percorso. L’assegnazione del Premio Abbiati – il più prestigioso riconoscimento attribuito dalla critica italiana alle produzioni liriche – per la riproposizione a Jesi dell’opera omnia pergolesiana ha ulteriormente avvalorato la portata dell’intero progetto immaginato e idealmente voluto da Francesco Degrada”. Aggiunge Giovanni Oliva, consulente artistico della Fondazione Pergolesi Spontini: “Coloro che sono passati nella nostra vita lasciando un segno continuano ad essere con noi anche quando se ne vanno. Degli amici ci restano le battute, i consigli, le emozioni che abbiamo potuto condividere e quando un amico oltre a tutto questo ti ha lasciato anche i suoi scritti, il suo magistero, il suo modo di leggere il corso della Storia, davvero quell’amico non ti lascerà mai. Di Francesco Degrada mi è impossibile dimenticare la lucidità intellettuale, la serietà di approccio ad ogni tema che non diventava mai pedanteria, il sorriso ironico di chi non aveva gran simpatia per coloro – e sono tantissimi – che nel mondo della Musica si prendono tremendamente sul serio. E se è vero che non siamo solo ciò che realizziamo nella nostra vita ma anche ciò che ispiriamo nella vita degli altri, niente per me è stato più come prima avendo ragionando con lui di Settecento napoletano, di Pergolesi, di Don Giovanni di Mozart o del Requiem tedesco di Brahms. Dedicargli il mio primo Festival Pergolesi Spontini mi è sembrato inevitabile, il modo più naturale per essere grato al Destino di avermelo fatto incontrare”. FRANCESCO DEGRADA 23 maggio 1940 · 20 maggio 2005 Professore ordinario all’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spettacolo), docente di Storia della musica moderna e contemporanea. Francesco Degrada ha tenuto lezioni, conferenze, corsi e seminari in Italia e in molte Università dell’Europa e degli Stati Uniti (Columbia University, New York State University, City University of New York, Princeton University, University of Chicago, San Francisco University, Berkeley University, University of Kentucky; Rutgers University, Boston University) e ha organizzato Convegni musicologici in Italia e all’estero. Ha tenuto inoltre un corso a Parigi presso l’École Normale Superieure. E’ autore di pubblicazioni sulla storia della musica dal periodo Barocco al secolo XX e di numerose edizioni critiche di musiche dei secoli XVII e XVIII; è stato membro dei Comitati Editoriali per l’edizione critica delle opere di Giovanni Battista Pergolesi (Pendragon Press, Stuyvesant, NY) Antonio Vivaldi (Istituto Antonio Vivaldi, Fondazione Cini, Venezia – Ricordi, Milano) e Giuseppe Verdi (University of Chicago Press) ed ha collaborato con la Casa Ricordi, il Teatro alla Scala di Milano e con la Radiotelevisione italiana e svizzera. Francesco Degrada (Milano, 23 maggio 1940 – Milano, 19 maggio 2005) ha studiato pianoforte, composizione e direzione d’orchestra, diplomandosi presso il Conservatorio di Milano rispettivamente nel 1961 (pianoforte) e nel 1965 (composizione). Contemporaneamente si è laureato in lettere presso l’Università di Milano (1964). Dopo essere stato professore ordinario di Storia della Musica in vari Conservatori (Bolzano, Brescia, Milano) sino al 1973, è professore di Storia della Musica presso l’Università Statale di Milano (assistente dal 1965 al 1973, incaricato dal 1973 al 1980, ordinario dal 1980); presso questa Università è stato per tre anni Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte e dalla fondazione al 1999 Direttore dell’Istituto di Discipline Musicologiche e dello Spettacolo. Ha diretto le collane “Discanto” per la casa editrice La Nuova Italia di Firenze e le Collane “Musica e Spettacolo”, “Civiltà musicale napoletana” per la Casa Editrice Ricordi di Milano. È stato membro dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma e dell’Accademia Europea di Londra; è stato socio dell’American Musicological Society e della Internationale Gesellschaft für Musikwissenchaft. E’ stato membro del Comitato di Direzione della Rivista di musicologia “Il Saggiatore Musicale” (pubblicata dall’Università degli Studi di Bologna ed edita a Firenze da Olschki) e della Rivista “Studi Musicali” (pubblicata dall’Accademia di Santa Cecilia). E’ stato membro del Comitato scientifico dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani e della Commissione Nazionale per le onoranze a Giuseppe Verdi per l’anno 2001 e in questa veste ha collaborato alla Mostra Verdi 2001: l’uomo, l’opera, il mito, allestita al Palazzo Reale di Milano e ne ha curato il Catalogo per l’editore Skira e ha partecipato all’organizzazione del Convegno Internazionale su Giuseppe Verdi tenutosi a Parma e a New York nel 2001. E’ stato membro della Commissione Nazionale per le onoranze a Vincenzo Bellini. È stato consulente del Ministère de la Culture et de la Communication francese per l’attività dell’Institut de rechèrce sur le patrimoine musical en France. L’Istituto Italiano di Cultura a Monaco di Baviera dedica due serate alle opere di Giovanni Battista Pergolesi e Gaspare Spontini allestite a Jesi dalla Fondazione Pergolesi Spontini. L’Istituto Italiano di Cultura a Monaco sceglie due opere di Giovanni Battista Pergolesi e Gaspare Spontini, allestite al Teatro Pergolesi di Jesi dalla Fondazione Pergolesi Spontini, per rappresentare l’opera italiana nell’ambito della rassegna “L’Italia nel mondo”. L’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera, organismo ufficiale dello Stato italiano, ha l’obiettivo di promuovere e diffondere la lingua e la cultura italiana attraverso l’organizzazione di eventi culturali. Tra gli appuntamenti di spicco del mese di aprile nella sede in Hermann-Schmid-Straße, sono il 21 aprile la proiezione della commedia per musica in tre atti di Pergolesi “Lo frate ‘nnamorato” andato in scena nel 2011 a Jesi per la 44a Stagione Lirica di Tradizione (dir. Fabio Biondi, regia di Willy Landin), e il 28 aprile la proiezione della commedia per musica di Spontini “La Fuga in maschera” (dir. Corrado Rovaris, regia di Leo Muscato) registrata nel 2012 a Jesi per il XII Festival Pergolesi Spontini. Entrambe le opere hanno riscosso un enorme successo di critica e di pubblico, e sono state premiate dall’Associazione nazionale dei Critici Musicali con il “Premio Abbiati”. Sono uscite in dvd e sono andate in onda sui canali satellitari Classica Sky grazie all’accordo tra Unitel e Fondazione Pergolesi Spontini, accordo che ha permesso inoltre l’uscita sul mercato discografico del cofanetto “Tutto Pergolesi” con la raccolta dell’integrale delle opere del compositore jesino allestite in occasione dei 300 anni della sua nascita . Giovedì 23 aprile alle ore 18.35, e venerdì 1 maggio, l’opera “La Fuga in maschera” sarà inoltre trasmessa sul canale satellitare Classica Sky TV. Informazioni: Fondazione Pergolesi Spontini tel. 0731.202944 fondazionepergolesispontini.com XIV FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Montecarotto, San Marcello 5 – 20 dicembre 2014 OLIMPIE E OLIMPIA competizione e cimento in musica e non solo Filo conduttore del Festival Pergolesi Spontini 2014, anno in cui Jesi riceve il riconoscimento di Città Europea dello Sport, è l’affinità che esiste tra le discipline artistiche e quelle sportive, in un percorso multidisciplinare che abbina musica, cinema, poesia e letteratura. Sport, musica e arte non solo come rappresentazione di competizione e virtuosismo ma anche come strumenti di pace e fratellanza tra i popoli. Venerdì 5 dicembre 2014, ore 21 Jesi, Teatro G.B. Pergolesi In occasione dei 100 anni dalla nascita di Charlot LA FEBBRE DELL’ORO regia Charlie Chaplin direttore Timothy Brock I Virtuosi Italiani Nel centenario della nascita del personaggio di Charlot, il Festival Pergolesi Spontini gli rende omaggio proiettando l’indimenticabile film di Charlie Chaplin “La febbre dell’oro”. La partitura originale della colonna sonora – sorprendente per virtuosismo e modernità – è stata per l’occasione minuziosamente ricostruita dal musicologo, compositore e direttore d’orchestra Timothy Brock, la cui fama mondiale di maggiore specialista della musica di Chaplin e del repertorio della prima metà del XX secolo è testimoniata dalla collaborazione con alcune tra le più prestigiose realtà orchestrali del mondo. Chaplin, vera leggenda del cinema, con la sua raffinata e coinvolgente comicità, ha saputo trasmettere sentimenti e valori etici universali, attraverso un profondo messaggio di solidarietà umana, obiettivo centrale anche per il Barone Pierre de Coubertin nel ridare vita ai Giochi Olimpici. Sabato 6 dicembre 2014, ore 21 Loreto, Pontificia Basilica della Santa Casa In occasione dei 500 anni dalla morte di Donato Bramante STABAT MATER musiche di A. Vivaldi, G. Ferrandini narratore Tiziano Scarpa soprano Gemma Bertagnolli I Virtuosi Italiani Un concerto concepito per esplorare la Passione di Cristo vista dagli occhi della Vergine Maria, sarà impreziosito ulteriormente dalla presenza dello scrittore Tiziano Scarpa nella veste inconsueta di narratore, che leggerà quei brani del romanzo “STABAT MATER” (Premio Strega 2009), in cui la musica risuona nella chiesa, oppure lascia spazio ai rumori dell’ambiente esterno. Domenica 7 dicembre 2014, ore 21 Montecarotto, Teatro Comunale IL SACRO FUOCO musica di F. Chopin pianoforte Maurizio Baglini I Virtuosi Italiani Un omaggio al “poeta del pianoforte”, che ha saputo coniugare al meglio l’aspetto atletico e virtuosistico con la bellezza struggente della sua vena melodica e poetica. Lunedì 8 dicembre 2014, ore 17 San Marcello, Teatro P. Ferrari LES CARACTÈRES DE LA GUERRE Composizioni sul tema delle battaglie musica di G. Frescobaldi, G.B. Ferrini, B. Storace, A. Poglietti, P. de Araujo, J. F. Dandrieu, F. J. Haydn, J. L. Dussek, C. B. Balbastre clavicembalo Roberto Loreggian Il programma è composto da brani dedicati alla ‘battaglia’ forma musicale tipica della musica barocca rievocante le fasi di un combattimento. Venerdì 12 dicembre 2014, ore 21 Jesi, Teatro V. Moriconi GARA VOCALE Da Farinelli a Velluti: l’arte vocale dei castrati musiche di A. Vivaldi, N. Porpora, G. F. Händel, R. Broschi, W. A. Mozart, C.M.N. Broschi detto Farinelli, C.W. Gluck I Virtuosi Italiani Una divertente competizione vocale tra virtuosi del vocalizzo che proveranno ad emulare famosi castrati come Farinelli, Senesino e Velluti in un’incalzante competizione caratterizzata da un alternarsi di arie e duetti, all’interno di un gioco a riprendersi e a superarsi che lascerà ampio spazio all’improvvisazione. La battaglia vocale si snoderà attraverso le musiche di Vivaldi, Porpora, Händel, Broschi, Mozart, Gluck e dello stesso Farinelli. Sabato 13 dicembre 2014, ore 21 Jesi, Teatro G.B. Pergolesi SUPERAR SE STESSI… musiche di N. Paganini, G. Verdi, G. Donizetti, G. Paggi, R. Drigo, A. Bazzini violino Giovanni Angeleri oboe Paolo Pollastri I Virtuosi Italiani Voce dell’anima e terreno di sfida: gli strumenti, voci dell’anima, sono un tramite per esternare la propria creatività, ma anche terreno di sfida, verso traguardi neppure immaginabili. Domenica 14 dicembre, ore 17 Maiolati Spontini, Teatro G. Spontini Proiezione in full HD dell’Opera andata in scena al Teatro G.B. Pergolesi (2012) LA FUGA IN MASCHERA Commedia per musica musica di Gaspare Spontini direttore Corrado Rovaris regia Leo Muscato scene Benito Leonori costumi Giusi Giustino light designer Alessandro Verazzi Proiezione in HD della prima esecuzione in epoca moderna dell’opera di Gaspare Spontini andata in scena il 31 agosto 2012 presso il Teatro G.B. Pergolesi di Jesi in occasione della 12^ Edizione del Festival Pergolesi Spontini in un allestimento in coproduzione tra Fondazione Pergolesi Spontini e Teatro San Carlo di Napoli. Alla regia di Leo Muscato è stato assegnato il Premio Abbiati, per questa “rarità di Spontini” in cui “ha giocato con leggerezza nel clima della commedia buffa”. Domenica 14 dicembre 2014, ore 21 Jesi, Teatro G.B. Pergolesi L’ ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE Giochi di Montagna da Monteverdi al ‘900 musica di Gianluigi Trovesi orchestrazione Corrado Guarino clarinetto jazz Gianluigi Trovesi direttore Alberto Martini I Virtuosi Italiani Un progetto esclusivo, che esplora e intreccia diversi universi musicali: dalle danze della tradizione popolare, alla musica rinascimentale e barocca, dalle tecniche improvvisative dell’avanguardia a nuove modulazioni su musiche verdiane e schubertiane. Venerdì 19 dicembre 2014, ore 18 Jesi, Teatro V. Moriconi L’ATLETISMO NEL MONDO ANTICO Incontro con Valerio Massimo Manfredi fisarmonica Samuele Telari Racconto dedicato al mondo dell’atletismo ellenico, alle motivazioni che hanno spinto gli antichi greci ad organizzare le Olimpiadi. Spaccati della vita di uno sportivo di quasi tremila anni fa, con tanti collegamenti all’Iliade ed all’Odissea. Venerdì 19 dicembre 2014, ore 21 Jesi, Teatro G.B. Pergolesi OLIMPIADE – OLIMPIE Ouverture e arie dall’Olimpiade di G.B. Pergolesi, A. Vivaldi, J.A. Hasse Ouverture e ballabili dall’Olimpie di G. Spontini soprano Gemma Bertagnolli direttore Corrado Rovaris I Virtuosi Italiani La Fondazione Pergolesi Spontini valorizza la figura del compositore maiolatese Gaspare Spontini con una preziosa anteprima dell’Olimpie, tragedia lirica dal grandioso impianto drammatico e musicale, accostata alle più belle arie e ouverture ispirate dal più fortunato libretto della storia della musica: l’Olimpiade di Pietro Metastasio. Sabato 20 dicembre 2014, ore 21 Jesi, Palazzetto dello Sport E. Triccoli I RECORD DEI BEATLES musiche di J. Lennon e P. McCartney (arrangiamenti e orchestrazione di Gianantonio Mutto e Raffaele Tiseo) voce Malika Ayane direttore Aldo Sisillo I Virtuosi Italiani Un entusiasmante cammino attraverso le più celebri canzoni dei “FabFour” dai primi concerti ai grandi successi, in un evento che coniuga il classicismo di un’orchestra sinfonica con la storia della Popular Music. Protagonista, Malika Ayane, una delle voci più amate del panorama musicale italiano contemporaneo e interprete di grandi successi. La Direzione della Fondazione Pergolesi Spontini si riserva il diritto di apportare variazioni di date, titoli e cast per motivi economici, tecnici o di forza maggiore. Opere liriche, concerti, eventi d’arte e letteratura, performance all’insegna della multidisciplinarietà, grandi artisti e giovani talenti per la 47^ Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi e il XIV Festival Pergolesi Spontini a cura della Fondazione Pergolesi Spontini. Il “Don Giovanni” di Mozart con la regia di Graham Vick e la direzione del venezuelano Josè Luis Gomez Rios inaugura sabato 4 ottobre 2014 alle ore 20.30 (replica domenica 5 ottobre ore 16) la 47^ Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi in un nuovo allestimento in coproduzione con i Teatri del Circuito Lirico Lombardo e il Teatro dell’Aquila di Fermo. Il cartellone lirico prosegue venerdì 7 e domenica 9 novembre (anteprima giovani il 5 novembre) con l’opera “Tosca” di Puccini diretta da Antonio Pirolli, con la regia, scene e costumi di Massimo Gasparon ed un cast di grandi interpreti tra cui Dimitra Theodossiou nel ruolo del titolo e Leonardo Caimi che debutta Cavaradossi e Alberto Mastromarino quale Scarpia in una coproduzione con il Teatro dell’Aquila di Fermo. Per la prima volta rappresentata a Jesi, sabato 29 e domenica 30 novembre, l’opera “Les Contes d’Hoffmann” di Offenbach con la direzione di Christian Capocaccia e la regia di Frédéric Roels in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con Teatri del Circuito Lirico Lombardo e Opéra de Rouen Haute-Normandie. Da venerdì 5 dicembre appuntamento con il XIV Festival Pergolesi Spontini, manifestazione internazionale dedicata ai due autori marchigiani, che prosegue fino al 20 dicembre a Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Montecarotto, San Marcello sul tema “OLIMPIE E OLIMPIA. Competizione e cimento in musica e non solo”, collegato al riconoscimento di Jesi “Città Europea dello Sport 2014”. Ensemble ed artisti di fama per undici eventi di musica, cinema, letteratura all’insegna della multidisciplinarietà. Chiude il festival Malika Ayane, una delle voci più amate del panorama musicale italiano contemporaneo. Tra gli eventi, ouverture e ballabili dall’opera “Olimpie” di Gaspare Spontini. Un lungo autunno musicale tra lirica, concerti, eventi d’arte e letteratura, performance all’insegna della multidisciplinarietà, con una dedica speciale al riconoscimento di Jesi quale “Città Europea dello Sport” 2014. Si apre con il “Don Giovanni” di Mozart firmato da Graham Vick – considerato fra i più importanti registi d’opera della scena contemporanea – la 47^ edizione della Stagione lirica di tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi, che proseguirà fino a novembre tra titoli del grande repertorio e raffinate proposte musicali, per lasciare poi spazio, dal 5 al 20 dicembre, agli eventi del XIV Festival Pergolesi Spontini. Entrambe le manifestazioni sono a cura della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. Un circuito virtuoso di otto teatri lirici italiani per un totale di 14 repliche in tutta Italia coproduce il nuovo allestimento del “Don Giovanni” di Mozart che sabato 4 ottobre alle ore 20,30 e domenica 5 ottobre alle ore 16 aprirà la 47^ STAGIONE LIRICA DI TRADIZIONE DEL TEATRO PERGOLESI DI JESI, per la firma di Graham Vick, regista inglese noto in tutto il mondo che vanta il record di sei premi Abbiati vinti per l’originalità e l’intensità degli allestimenti curati in Italia. “Don Giovanni è una figura assolutamente negativa. Rompe ogni tabù, distrugge i mattoni su cui è costruita la società, che per questo giustamente non può accettarlo. Merita di andare all’inferno. La grande sfida è rendere questo personaggio per quello che è veramente. Oggi non abbiamo più rispetto per la famiglia, per le cose sacre… Siamo tutti un po’ Don Giovanni, e forse lo vediamo come un eroe o come un ribelle. Colpa dell’Ottocento e del romanticismo che ne hanno travisato lo spirito. La mia lettura sarà riferita alla nostra società, anche per riavvicinare l’opera al Settecento”, spiega Graham Vick a proposito della nuova produzione, tra gli eventi più attesi dalla critica nazionale ed estera, che si avvarrà della direzione del venezuelano Josè Luis Gomez Rios, delle scene e costumi di Stuart Nunn, del disegno luci di Giuseppe Di Iorio e delle coreografie di Ron Howell. Suona l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, il Coro del Circuito Lirico Lombardo è diretto da Dario Grandini. Nel cast, sono affermati interpreti tra cui il baritono albanese Gezim Mysketa (Don Giovanni) ed il marchigiano Andrea Concetti (Leporello), ed i giovani vincitori del 65° Concorso AsLiCo per Giovani Cantanti Lirici d’Europa, quali Giovanni Sebastiano Sala (Don Ottavio), Mariano Buccino (Commendatore), Federica Lombardi (Donna Elvira), Valentina Mastrangelo (Donna Anna), Riccardo Fassi (Masetto); Alessia Nadin è Zerlina. Nel secondo cast, in scena il 5 ottobre, voci di spessore con il giovane baritono greco Dionisos Sourbis (Don Giovanni), Mariateresa Leva (Donna Elvira), Matteo Mezzaro (Don Ottavio), Cristian Saitta (Commendatore), Ekaterina Gaidanskaja (Donna Anna), Leonardo Galeazzi (Leporello), Davide Giangregorio (Masetto), e la vincitrice del Concorso AsLiCo 2014 Alessandra Contaldo (Zerlina). Le scene dell’opera, coprodotta da Teatri del Circuito Lirico Lombardo (Teatro Sociale di Como, Teatro Grande di Brescia, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Fraschini di Pavia), Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Teatro dell’Aquila di Fermo, Fondazione Teatro Comunale di Bolzano e Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, sono state interamente costruite a Jesi presso il Laboratorio della Fondazione Pergolesi Spontini, impiegando le maestranze tecniche della Fondazione, con esperti in scenografia, decorazione, illuminotecnica, costruzioni in legno e ferro. Segue, venerdì 7 novembre alle ore 20,30 e domenica 9 alle ore 16 (anteprima giovani mercoledì 5 novembre alle ore 16), un titolo del grande repertorio d’opera, il capolavoro di Giacomo Puccini “Tosca” in una nuova produzione. L’allestimento di proprietà della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Sferisterio Opera Festival di Macerata e Teatri S.p.A. di Treviso è in coproduzione con Teatro dell’Aquila di Fermo. Antonio Pirolli – già direttore del Teatro di Ankara dal 1995 al 2001 e dal 2002 direttore del Teatro d’Opera di Istanbul – dirige la FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana ed il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” (maestro del coro è Carlo Morganti). Regia scene e scene e costumi sono del veneziano Massimo Gasparon. Nel cast grandi interpreti delle scene liriche internazionali quali Dimitra Theodossiou che ha debuttato il ruolo di Tosca con grande successo di critica lo scorso febbraio a Lecce, Leonardo Caimi che debutta nel ruolo di Cavaradossi, e Alberto Mastromarino quale Scarpia, ruolo interpretato oltre 300 volte. Nella compagnia di canto sono inoltre Fabrizio Beggi (Angelotti ), Saverio Pugliese (Spoletta), Paolo Orecchia (Sagrestano ), Giacomo Medici (Sciarrone). Da segnalare la presenza del Coro dei Pueri Cantores “D. Zamberletti” di Macerata e del Coro di voci bianche Scuola Musicale “G.B. Pergolesi” di Jesi. L’opera, spiega il regista Massimo Gasparon, “è ambientata in una Roma trionfante e tetra, decadente e splendente allo stesso tempo. Ho rivisto la Roma del Caravaggio con i suoi chiaroscuri di forte drammaticità; la Roma del Bernini e del Borromini, marmorea e funebre. Ho cercato l’unità di luogo e di tempo attraverso una scenografia unica e tripla che da chiesa si trasforma in palazzo e poi in carcere, senza soluzione di continuità”. Tosca andò in scena al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900, alla presenza della regina Margherita, diretta da Leopoldo Mugnone con la regia di Tito, figlio di Giulio Ricordi, in una serata tesa per il rischio di attentati anarchici e caratterizzata da tumulti per l’ingresso a teatro di ritardatari che ne causano l’interruzione ed un secondo inizio. L’opera disorientò una parte della critica. Nonostante le prime reazioni la Tosca fu subito rappresentata in tutto il mondo. Ultimo titolo d’opera per la Stagione 2014 è “Les Contes d’Hoffmann” di Jacques Offenbach che al Teatro Pergolesi non è stato mai rappresentato. Le recite si svolgono sabato 29 e domenica 30 novembre rispettivamente alle ore 20,30 e alle ore 16. Nel nuovo allestimento proposto dalla Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con il Circuito Lirico Lombardo e l’Opéra de Rouen Haute-Normandie, la regia è a cura di Frédéric Roels, regista, drammaturgo e attualmente direttore dell’Opéra de Rouen. Per la direzione dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali è stato scelto il giovane Christian Capocaccia, direttore d’orchestra italiano che continua a distinguersi come un artista di forte intuizione e musicalità. Le scene sono di Bruno de Lavenère, i costumi di Lionel Lesire, light designer è Laurent Castaingt, le coreografie sono di Sergio Simòn. Suona l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, il Coro del Circuito Lirico Lombardo è diretto da Diego Maccagnola. Giovani protagonisti nella compagnia di canto, tra i quali alcuni talenti emersi dal 65° Concorso AsLiCo per Giovani Cantanti Lirici d’Europa, quali Larissa Alice Wissel (Antonia) e Bianca Tognocchi (Olympia); i tenori Michael Spadacini (29/11) e Sebastian Ferrada (30/11) cantano Hoffmann, i bassi Abramo Rosalen (29/11) e Lauren Kubla (30/11) interpretano Lindorf / Coppelius / DottorMiracle / Dapertutto, il mezzosoprano Alessia Nadin è Niklausse; completano il cast Maria Mudryak (Giulietta), Stefano Consolini (Spalanzani / Nathanael), Nadija Petrenko (Madre), Mariano Buccino (Crespel / Luther), Marco Ciaponi (Andres / Cochenille / Frantz / Pittichinaccio), Vincenzo Nizzardo (Hermann/ Schlemil). Les Contes d’Hoffmann è un’Opéra-fantastique messa in scena per la prima volta a Parigi nel novembre 1881, l’anno successivo alla morte del compositore. Tratta dai celebri racconti, l’opera era rimasta incompiuta nella strumentazione, tranne per due brani che Offenbach aveva usato per altri lavori precedenti. Fu Ernest Guiraud l’incaricato di redigere la partitura mancante e ne seguì un inevitabile cambiamento anche nelle parti originarie. Anche così modificata, l’opera ottenne da subito un successo strepitoso: nel solo anno di inaugurazione si contarono più di cento rappresentazioni. Nel nuovo allestimento in scena a Jesi, la fantastica ispirazione dell’opera trova nel protagonista Hoffmann “il progettista, l’autore, il manipolatore e vittima degli intrighi che seguono ogni filo dell’azione drammaturgica”, come spiega il regista Frédéric Roels immaginando “un’illusione invadente che costringe l’occhio e distorce la realtà, un delirio continuo in cui ogni personaggio è il doppio di un altro”, e la presenza di “un oggetto scenico impregnato di entrambi i simboli e desideri” che domina sul palcoscenico. Da venerdì 5 dicembre prende il via il XIV FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI, manifestazione internazionale dedicata ai due autori marchigiani, che prosegue fino al 20 dicembre a Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Montecarotto, San Marcello. Il titolo del Festival 2014, “Olimpie e Olimpia. Competizione e cimento in musica e non solo”, è collegato al riconoscimento di Jesi di Città Europea dello Sport 2014. Filo conduttore è l’affinità che esiste tra le discipline artistiche e quelle sportive, in un percorso multidisciplinare che abbina musica, cinema, poesia e letteratura. Undici gli appuntamenti musicali in cartellone e numerosi gli eventi collaterali, molti dei quali ispirati al tema del virtuosismo, dell’anelito verso il superamento dei limiti dell’interprete e dello strumento. Partecipano al festival importanti solisti ed artisti di riferimento tra cui una delle voci più amate del panorama musicale italiano contemporaneo quale Malika Ayane, I Virtuosi Italiani – formazione tra le più attive e qualificate nel panorama artistico internazionale – diretti da importanti direttori quali Timothy Brock, Alberto Martini, Corrado Rovaris, Aldo Sisillo, alcuni protagonisti della letteratura italiana quali Valerio Massimo Manfredi e il narratore Tiziano Scarpa. Il cartellone inaugura il 5 dicembre alle ore 21 al Teatro G.B. Pergolesi di Jesi: nel centenario della nascita del personaggio di Charlot, la Fondazione Pergolesi Spontini gli rende omaggio proiettando l’indimenticabile film di Charlie Chaplin “La febbre dell’oro”. La partitura originale della colonna sonora – sorprendente per virtuosismo e modernità – è stata per l’occasione minuziosamente ricostruita dal musicologo, compositore e direttore d’orchestra Timothy Brock, la cui fama mondiale di maggiore specialista della musica di Chaplin e del repertorio della prima metà del XX secolo è testimoniata dalla collaborazione con alcune tra le più prestigiose realtà orchestrali del mondo. Sabato 6 dicembre alle ore 21 presso la Pontificia Basilica della Santa Casa di Loreto, va in scena su musiche di A. Vivaldi e G. Ferrandini un concerto sulla Passione di Cristo vista dagli occhi della Vergine Maria, con la presenza de I Virtuosi Italiani, del soprano Gemma Bertagnolli e dello scrittore Tiziano Scarpa nella veste di narratore, che leggerà brani del suo romanzo “Stabat Mater” (Premio Strega 2009). Domenica 7 dicembre alle ore 21 al Teatro Comunale di Montecarotto nel concerto “Sacro Fuoco” il pianista Maurizio Baglini e I Virtuosi Italiani sono protagonisti di un omaggio a Fryderyk Chopin, l’autore che ha saputo coniugare al meglio l’aspetto atletico e virtuosistico con la bellezza struggente della sua vena melodica e poetica. Lunedì 8 dicembre alle ore 17 al Teatro P. Ferrari di San Marcello, Roberto Loreggian al clavicembalo suona brani dedicati alla ‘battaglia’, forma musicale tipica della musica barocca rievocante le fasi di un combattimento, nel concerto dal titolo “Les caractères de la guerre”. Venerdì 12 dicembre ore 21 al Teatro V. Moriconi di Jesi, appuntamento con il concerto “Gara Vocale. Da Farinelli a Velluti: l’arte vocale dei castrati”: I Virtuosi Italiani accompagnano una divertente competizione tra virtuosi del vocalizzo che proveranno ad emulare famosi castrati come Farinelli, Senesino e Velluti. Sabato 13 dicembre 2014 alle ore 21 ancora al Teatro Pergolesi di Jesi, il violino di Giovanni Angeleri e l’oboe di Paolo Pollastri, accompagnati da I Virtuosi Italiani, si sfideranno nel concerto “Superar se stessi…”. Domenica 14 dicembre alle ore 17 al Teatro G. Spontini di Maiolati Spontini, si terrà la proiezione in full HD dell’opera “La fuga in maschera” di Gaspare Spontini andata in scena al Teatro Pergolesi nel 2012, in un allestimento in coproduzione tra Fondazione Pergolesi Spontini e Teatro San Carlo di Napoli. L’opera, premiata da un grande successo di pubblico e di critica (si ricorda tra l’altro il Premio Abbiati per la regia di Leo Muscato), è recentemente uscita in un nuovo dvd per la casa discografica tedesca EuroArts. Domenica 14 dicembre alle ore 21 al Teatro Pergolesi di Jesi appuntamento con “L’arte dell’improvvisazione. Giochi di Montagna da Monteverdi al ‘900”, con I Virtuosi Italiani diretti da Alberto Martini ed il clarinetto jazz di Gianluigi Trovesi (orchestrazione di Corrado Guarino), in un progetto che esplora e intreccia diversi universi musicali: dalle danze della tradizione popolare, alla musica rinascimentale e barocca, dalle tecniche improvvisative dell’avanguardia a nuove modulazioni su musiche verdiane e schubertiane. Venerdì 19 dicembre alle ore 18 al Teatro Moriconi di Jesi lo scrittore, archeologo, storico e conduttore televisivo Valerio Massimo Manfredi incontra il pubblico accompagnato da Samuele Telari alla fisarmonica, per raccontare “L’atletismo nel mondo antico”, con spaccati della vita di uno sportivo di quasi tremila anni fa e tanti collegamenti all’Iliade ed all’Odissea. Venerdì 19 dicembre alle ore 21 al Teatro Pergolesi di Jesi, nel concerto “Olimpiade – Olimpie”, con Corrado Rovaris sul podio de I Virtuosi Italiani, ed il soprano Gemma Bertagnolli, il Festival valorizza la figura di Gaspare Spontini con una preziosa anteprima dell’Olimpie, tragedia lirica dal grandioso impianto drammatico e musicale, accostata alle più belle arie e ouverture ispirate dal più fortunato libretto della storia della musica: l’Olimpiade di Pietro Metastasio. Chiudono il Festival Pergolesi Spontini Malika Ayane, una delle voci più amate del panorama musicale italiano contemporaneo ed interprete dalla solida formazione classica, ed I Virtuosi Italiani diretti da Aldo Sisillo, sabato 20 dicembre alle ore 21 al Palazzetto dello Sport E. Triccoli di Jesi in “I Record Dei Beatles”, concerto sulle celebri canzoni dei “FabFour” dai primi concerti ai grandi successi, in un evento che coniuga il classicismo di un’orchestra sinfonica con la storia della Popular Music. La 47^ stagione lirica di Jesi e il XIV Festival Pergolesi Spontini sono organizzati dalla Fondazione Pergolesi Spontini, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dei Soci Fondatori (Regione Marche, Comune di Jesi, Comune di Maiolati Spontini), dei Partecipanti Aderenti (Comuni di Monsano, Montecarotto, San Marcello), del Partecipante Sostenitore (Camera di Commercio di Ancona), dei Fondatori Sostenitori (Art Venture: Gruppo Pieralisi, Leo Burnett, Moncaro, New Holland-Gruppo Fiat, Starcom Italia), ed il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche. Sponsor principale è Banca Marche.

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