Cave of Forgotten Dreams OST live

ARTE DEL SUONO E DELLA VISIONE, REIJSEGER ED HERZOG

La colonna sonora di ‘Cave of Forgotten Dreams’ in forma di concerto mercoledì 22 giugno a San Francesco (ore 21.30)

La seconda tappa del ‘Focus’ dedicato a Ernst Reijseger, funambolico musicista olandese, già applaudito al Festival nel 2008, si soffermerà sul rapporto con il mondo del cinema e, in modo particolare con il regista tedesco Werner Herzog. Mercoledì 22 giugno il cartellone proporrà ‘Cave of Forgotten Dreams Concerto’. Al fianco del violoncellista ci sarà il Coro maschile Bach Ensemble e il pianista Harmen Fraanje.  L’evento, prodotto dal Festival, si svolgerà nel suggestivo scenario della Basilica di San Francesco (ore 21.30).

Il documentario ‘Cave of Forgotten Dreams’, presentato nell’anteprima del festival in lingua originale, è uno straordinario viaggio a ritroso nel tempo: il regista tedesco ha avuto la possibilità di entrare nelle grotte scoperte dallo speleologo Jean-Marie Chauvet, nel Sud della Francia, lungo il fiume Ardèche; ha così ripreso le pitture rupestri che ne adornano le pareti e che sono considerate le più antiche rappresentazioni pittoriche dell’umanità. Si tratta del primo esperimento di Herzog con il 3D e il violoncellista ha realizzato una colonna sonora usando, oltre a voci dai profumi antichi, pianoforte e organo a canne, flauto e naturalmente il violoncello. Arte del suono e arte della visione si sono trasformate in un qualcosa di unico. A Ravenna Festival, Ernst Reijseger proporrà la versione definitiva della colonna sonora (senza flauto), appunto in forma di concerto.

La musica, per Herzog, è uno fra i cardini attorno ai quali ruota il suo modo di intendere il cinema. Nei suoi film, molto spesso le musiche sono in aperta dissonanza con le immagini. E qui sta il grande fascino, la genialità intuitiva di tante sue scelte, che talvolta possono sembrare di primo acchito spiazzanti o azzardate. Il regista ha quindi trovato nel violoncellista olandese il partner a lui più congeniale; gli ha affidato così le musiche di quasi tutti i suoi film più recenti, sia di finzione che documentari, a partire da ‘Il diamante bianco’, documentario del 2004 sulla storia del volo e sulla figura dell’ingegnere aeronautico Graham Dorrington.

“È stato Werner Herzog a mostrare interesse nei confronti della mia musica. Personalmente – commenta Reijseger – mi attraggono le diversità dei soggetti dei suoi film e il modo in cui li tratta, l’autenticità del suo stile e la determinazione con cui porta a termine ogni progetto. Non abbiamo mai concordato una precisa metodologia di lavoro: tra noi si è verificata subito una straordinaria sintonia. Werner mi parla sempre delle sue idee e mi mostra anche la prima stampa del film. Quindi io comincio a pensare come sarà il film finito, ma solo di rado provo a costruire un pezzo per una determinata scena”.

Attivissimo sulla scena jazz internazionale, Harmen Fraanje, pianista olandese, classe 1976, collabora con i principali gruppi olandesi e con alcuni dei migliori musicisti d’Europa, e ha sviluppato un caratteristico approccio alla musica, oltre che una sua vera e propria voce distintiva e riconoscibile. Instancabilmente alla ricerca di approcci creativi, nuove collaborazioni e orizzonti intentati, Fraanje è aperto a ogni genere di musica: dalla classica all’improvvisazione, dai secolari canti pigmei a Duke Ellington e John Coltrane. Si sforza di dar corpo alla musica per tradurla nella lingua che gli è propria e l’accoglienza del pubblico in tutto il mondo dimostra come la sua musica sia davvero in grado di parlare a molti. La sua abilità nel trovare felice ispirazione nelle musiche con cui viene in contatto lo porta inevitabilmente a collaborare con varie formazioni.

Il coro maschile Bach Ensemble si è formato nel 1984 a Kettwig, un sobborgo di Essen, in Germania, per iniziativa dell’attuale direttore, Wolfgang Klaesener. Si tratta di dodici musicisti che propongono un repertorio prevalentemente composto da musica a cappella di ogni epoca, sia sacra che profana, spaziando dai canti più antichi ai madrigali rinascimentali, dai mottetti barocchi a composizioni contemporanee.

Info 0544 249244 – ravennafestival.org
Biglietto 20 euro (18 ridotto).
“I giovani al festival”: fino a 14 anni 5 euro, 14-18 anni (50% del ridotto) e fino a 26 anni ‘ridotti’.