Romeo e Giulietta a Teatro a Cesenatico, Cesena e Bologna

Martedì 5 febbraio ore 21

Società per Attori
Romeo e Giulietta
di William Shakespeare
traduzione di Massimiliano Palmese
con (in ordine alfabetico) Giovanni Anzaldo (Romeo), Fabio Bussotti (frate Lorenzo), Mauro Conte (Mercuzio), Riccardo Francia (Benvolio, Baldassarre), Fabio Fusco (Principe della Scala, Pietro), Gloria Gulino (Giulietta), Simone Pieroni (Capuleti), Serena Mattace Raso (Balia), Nicolò Scarparo (Montecchi, frate Giovanni)
scene Alessandro Chiti – costumi Mariano Tufano
musiche originali Marco Podda – maestro d’armi Francesco Manetti
uno spettacolo di Giuseppe Marini

Al Teatro Duse la storia degli amanti “nati sotto cattiva stella” del Bardo rivive ancora una volta sul palcoscenico da venerdì 8 a domenica 10 marzo. “Romeo e Giulietta” di Shakespeare con la regia di Giuseppe Marini è una versione solo apparentemente classica che parla alle nuove generazioni attraverso un cast preparato e una traduzione che valorizza gli eterni versi shakespeariani.
L’opera di Shakespeare, la più “giovanile” delle sue tragedie è al tempo stesso la più popolare e amata. La vicenda d’amore dei due giovani appartenenti alle famiglie rivali Montecchi e Capuleti, una favola d’Amore e Morte amara, ambigua, visionaria, crudelissima, ambientata a Verona.
Al centro di “Romeo e Giulietta” la vicenda romantica di due giovani veronesi che si amano contro il volere e l’odio storico delle loro due famiglie, la tragedia di due adolescenti intrappolati nel loro destino che ‘teatralizzano’ il loro amore come nei manuali.
Gloria Gulino, che interpreta Giulietta, è bolognese di nascita e diplomata all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, Romeo è Giovanni Anzaldo, Premio Ubu nel 2010 come miglior attore 2010 under 30 per lo spettacolo “Roman e il suo cucciolo” di e con Alessandro Gassman, al suo fianco anche nel film “Razzabastarda”.
La fedele traduzione in versi di Massimiliano Palmese restituisce un copione in rima che Giuseppe Marini, nella sua forte linea registica, fa recitare senza retorica ma con naturalezza e semplicità. E’ esplicito il richiamo a Tim Burton soprattutto nei costumi di Mariano Tufano, ma anche nelle scene di Alessandro Chiti in cui è preponderante l’uso del nero e oro, simboli di ricchezza e al tempo stesso di morte, che rendono la città di Verona una città-cripta.

NOTE DI REGIA di Giuseppe Marini
Con Romeo e Giulietta, Shakespeare porta in scena la più alta e suprema indagine poetica sulla vera natura dell’Amore e, insieme, una profonda meditazione sulle insidie del linguaggio, incapace di contenere e rappresentare il Reale, (What’s in a name? fa pronunciare alla sua giovane protagonista) quindi, in ultima analisi, sulla propria Arte.
Un amore che muore della propria irriducibilità, del proprio “troppo”. Un amore “nato sotto cattiva stella” che, al suo primo apparire, incontra e copula con l’ombra della morte, perché soltanto la morte e la tragedia (per due adolescenti che adeguano il loro sentimento a un codice iperletterario – il Libro – in cui rovinosamente inciampano) attendono e ispirano una passione talmente pura e assoluta da non sospettare neppure la possibilità del calcolo, del compromesso, della convenienza.
La morte, dunque, è presente e operosa in questa prima vera tragedia di Shakespeare e rivela sin da subito qual è l’oggetto preferito del suo assalto: i giovani, fiori prematuramente recisi nel loro desiderio erotico più intenso, nel pieno del loro tumulto ormonale, nel più dilagante trionfo di vita, di passione, di sensi. Nella “bella” Verona del Prologo, una città-tomba dilaniata da risse, duelli, da un odio violento, di cui non si conoscono neanche più le ragioni d’origine, ma che ferve di vita, di movimento, di banchetti, di feste, di balli, di maschere… di Teatro, non c’è spazio per i giovani e per l’Amore.
Romeo e Giulietta potranno finalmente stare insieme, ma soltanto in una cripta, in una sorta di macabro legame eterno, raggelato e “premiato” dalle insulse statue d’oro che la dabbenaggine mercificante del Potere e degli Adulti erigerà a loro ricordo. Giuseppe Marini

Prevendite disponibili presso la biglietteria del teatro (da martedì al sabato dalle 15 alle 19) e nei punti prevendita Vivaticket.
Biglietteria: Via Cartoleria, 42 | tel. 051 231836 biglietteria@teatrodusebologna.it

Romeo e Giulietta

di William Shakespeare
traduzione di Massimiliano Palmese

Teatro Comunale Cesenatico
martedì 12 febbraio 2013 ore 21

con (in ordine alfabetico)

Giovanni Anzaldo, Romeo
Fabio Bussotti, frate Lorenzo
Mauro Conte, Mercuzio
Riccardo Francia, Benvolio, Baldassarre
Fabio Fusco, Principe della Scala, Pietro
Gloria Gulino, Giulietta
Simone Pieroni, Capuleti
Serena Mattace Raso, Balia
Nicolò Scarparo Montecchi, frate Giovanni

scene Alessandro Chiti costumi Mariano Tufano
musiche originali Marco Podda maestro d’armi Francesco Manetti
uno spettacolo di Giuseppe Marini

Al Teatro Comunale di Cesenatico la “Società per Attori” porta in scena, martedì 12 febbraio ore 21 il capolavoro letterario di William Shakespeare “Romeo e Giulietta”, uno spettacolo di Giuseppe Marini con Giovanni Anzaldo (Romeo), Fabio Bussotti (frate Lorenzo), Mauro Conte (Mercuzio), Riccardo Francia Benvolio (Baldassarre), Fabio Fusco (Principe della Scala), Gloria Gulino (Giulietta), Simone Pieroni (Capuleti), Serena Mattace Raso (Balia), Nicolò Scarparo (Montecchi, frate Giovanni).
Con Romeo e Giulietta, Shakespeare porta in scena la più alta e suprema indagine poetica sulla vera natura dell’Amore e, insieme, una profonda meditazione sulle insidie del linguaggio, incapace di contenere e rappresentare il Reale, (What’s in a name? fa pronunciare alla sua giovane protagonista) quindi, in ultima analisi, sulla propria Arte.

Un amore che muore della propria irriducibilità, del proprio “troppo”. Un amore “nato sotto cattiva stella” che, al suo primo apparire, incontra e copula con l’ombra della morte, perché soltanto la morte e la tragedia (per due adolescenti che adeguano il loro sentimento a un codice iperletterario – il Libro – in cui rovinosamente inciampano) attendono e ispirano una passione talmente pura e assoluta da non sospettare neppure la possibilità del calcolo, del compromesso, della convenienza.

La morte, dunque, è presente e operosa in questa prima vera tragedia di Shakespeare e rivela sin da subito qual è l’oggetto preferito del suo assalto: i giovani, fiori prematuramente recisi nel loro desiderio erotico più intenso, nel pieno del loro tumulto ormonale, nel più dilagante trionfo di vita, di passione, di sensi.

Nella “bella” Verona del Prologo, una città-tomba dilaniata da risse, duelli, da un odio violento, di cui non si conoscono neanche più le ragioni d’origine, ma che ferve di vita, di movimento, di banchetti, di feste, di balli, di maschere… di Teatro, non c’è spazio per i giovani e per l’Amore.

Romeo e Giulietta potranno finalmente stare insieme, ma soltanto in una cripta, in una sorta di macabro legame eterno, raggelato e “premiato” dalle insulse statue d’oro che la dabbenaggine mercificante del Potere e degli Adulti erigerà a loro ricordo.

Platea/palchi €. 15
Loggione €. 10

Per informazioni e prenotazioni Ufficio Cultura 0547 79274- cultura@cesenatico.it

Due ragazzi intrappolati in un sogno gotico:

il visionario allestimento di Giuseppe Marini

mette in scena giovani attori e strizza l’occhio a Tim Burton

al Teatro Bonci di Cesena da giovedì 1 dicembre

ROMEO E GIULIETTA la tragedia più popolare del genio shakespeariano, arriva a Cesena nell’allestimento di Giuseppe Marini – uno dei talenti emergenti della regia nazionale: prodotto da Società per Attori, Teatro Stabile del Veneto – Teatro Goldoni in collaborazione con l’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma e l’Accademia “Palcoscenico” di Padova, lo spettacolo è in scena da giovedì 1 a domenica 4 dicembre per la Stagione Prosa del Teatro Bonci.

ROMEO E GIULIETTA è la favola d’amore e morte che da sempre incanta il pubblico: amara, ambigua, crudelissima ma anche affascinante, visionaria e non priva di ironia. Giuseppe Marini, al terzo incontro con Shakespeare, dopo le messe in scena di Sogno di una notte di mezza estate e Amleto, rilegge il capolavoro del drammaturgo inglese attraverso una cifra onirica e raffinata. L’impianto visivo ha un chiaro riferimento alla cinematografia di Tim Burton soprattutto nei costumi, che inseguono un vago e favolistico Ottocento vittoriano, a cui fa da sfondo e contenitore una scena tutta nero e oro dotata di un secondo livello: un più piccolo palcoscenico, luogo della meraviglia, lirico o macabro teatrino dell’amore “da dove i tragici protagonisti recitano se stessi e per se stessi quel copione di cui credono di essere gli autori.”

Con un cast di 10 giovani interpreti, lo spettacolo si inserisce in un progetto che mira a promuovere le ultime leve del teatro italiano: al suo debutto nella scorsa stagione è stato accolto da uno straordinario successo, registrando il tutto esaurito in vari teatri italiani e raccogliendo l’entusiasmo anche del pubblico più giovane.

Per chi volesse saperne di più, l’anteprima allo spettacolo a cura del Professor Maroni è in programma nel Foyer del Teatro venerdì 2 dicembre alle 20,15.

“un allestimento burtoniano fresco e deliziosamente spettinato” Rossella Battisti, L’Unità

“Un nuovo Shakespeare per una tragedia nuova: non riletta né ripensata. Diversa, originale, sottilmente bohemien” Patrizia Vitrugno, ilgrido.org

di seguito la locandina dello spettacolo:

ROMEO E GIULIETTA

di William Shakespeare

traduzione Massimiliano Palmese

uno spettacolo di Giuseppe Marini

con (in o. a.) Fabio Bussotti, Mauro Conte, Riccardo Francia, Fabio Fusco, Serena Mattace Raso, Fiorenza Pieri, Simone Pieroni, Nicolò Scarparo, Francesco Wolf, Lucas Waldem Zanforlini

scene Alessandro Chiti

costumi Mariano Tufano

musiche originali Marco Podda

maestro d’armi Francesco Manetti

luci Vincenzo Lazzaro

aiuto regia Francesco Piotti

Società per Attori, Teatro Stabile del Veneto – Teatro Goldoni

in collaborazione con l’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma

e l’Accademia “Palcoscenico” di Padova

TEATRO BONCI, piazza Guidazzi – Cesena

da giovedì 1 a sabato 3 dicembre 2011 ore 21,

domenica 4 dicembre 2011 ore 15,30- (abbonamento Prosa)

A TEATRO PRIMA

venerdì 2 dicembre ore 20,15 – Sala Morellini del Teatro Bonci

Presentazione di ROMEO E GIULIETTA a cura del prof. GIOVANNI MARONI

prezzi: intero € 25, ridotto € 18, speciale Giovani, speciale Studenti Universitari e loggione € 15

prevendita €1

biglietteria 0547 355959 – info@teatrobonci.it

info 0547 355911 teatrobonci.it