Racconti africani da Shakespeare a Vie

Krzysztof Warlikowski

Teatro Comunale Luciano Pavarotti, Modena

19/10/2011 ,  19.00
20/10/2011 ,  19.00

Regia Krzysztof Warlikowski
Adattamento per il teatro Krzysztof Warlikowski, Piotr Gruszczyński
Drammaturgia Piotr Gruszczyński
Scene e costumi Małgorzata Szczęśniak
Luci Felice Ross
Musica Paweł Mykietyn
Coreografia Claude Bardouil
Video Kamil Polak
Con Stanisława Celińska, Ewa Dałkowska, Adam Ferency, Małgorzata Hajewska-Krzysztofik, Wojciech Kalarus, Marek Kalita, Zygmunt Malanowicz, Maja Ostaszewska, Piotr Polak, Jacek Poniedziałek, Magdalena Popławska

Coproduzione Nowy Teatr, Varsavia, Théâtre del la Place, Liegi, Centre dramatique de la Communauté française – Centre européen de création théâtrale et chorégraphique, Prospero, Grand Théâtre de la Ville de Luxembourg, Théâtre National de Chaillot

Durata 5h con due intervalli (rispettivamente di 20′ e 15′)

Prima Nazionale

Spettacolo in polacco con sottotitoli in italiano

Racconti africani da Shakespeare è sicuramente tra gli appuntamenti più attesi di tutto il Festival. Un grande allestimento che porterà a Modena in esclusiva assoluta per VIE a pochi giorni dal debutto mondiale che si terrà al belga Theatre de la Place di Liegi, l’ultima creazione di uno tra i grandi protagonisti della scena contemporanea europea.

Allievo di Kristian Lupa, collaboratore di Peter Brook, già vincitore del Premio Europa per il teatro, il quarantenne regista polacco Krysztof Warlikowski, vanta già al suo attivo, nonostante la giovane età, oltre trenta allestimenti teatrali.

Il suo Racconti africani da Shakespeare, rappresenta un ulteriore, significativo esito produttivo di Progetto Prospero, progetto di cooperazione culturale dell’Unione Europea di cui Emilia Romagna Teatro Fondazione è il partner italiano.

Shakespeare è per Warlikowski autore di elezione, del grande drammaturgo inglese egli ha infatti già allestito una dozzina di opere. In questo spettacolo egli reinventa tre tragedie shakesperiane: Otello, Il Mercante di Venezia e Re Lear, e le ambienta nell’Africa dei nostri giorni.
Nel tempo della morte degli dei il sangue degli uomini diventa una pioggia che, sotto il sole dell’Africa, non porta alcuna frescura, al contrario incrosta gli abiti che gli uomini indossano per coprire la decomposizione che ci accompagna giorno dopo giorno.
Come un Dio che sanguina, Shylock, Otello e Lear avanzano come simboli, si fanno archetipi.
Un ebreo, un nero, un vecchio folle alla ricerca di un senso, dinnanzi al pianto del sangue di un Dio. Lear, Otello e Shylock, i tre eroi shakespeariani, compaiono dinanzi a noi nella rovina e nel loro sentirsi dei drop out, degli emarginati dalla società, rinnegati dalla propria comunità come dei fuorilegge L’eroismo tragico del teatro inglese del Seicento è qui riletto attraverso gli occhi dei personaggi dei romanzi di John Maxwell Coetzee, grande scrittore sudafricano contemporaneo insignito del premio Nobel alla Letteratura nel 2003.
In questo ponderoso lavoro Warlikowski lavora insieme al suo collaudato cast di attori e collaboratori del NowyTeatr di Varsavia di cui è direttore.

Krzysztof Warlikowski

Nato a Szczecin nel 1962, ha già firmato oltre trenta produzioni di successo, compresi non meno di undici messe in scena di opere di Shakespeare sia per teatri polacchi che stranieri, Krzysztof Warlikowski ha lavorato con Peter Brook, Ingmar Bergman, Giorgio Strehler and Krystian Lupa, ed ha allestito spettacoli in tutta Europa..

Warlikowski si laurea in materie umanistiche presso la Jagiellonian University di Cracovia. Nel 1983 lascia la Polonia per passare buona parte degli anni a seguire a Parigi, dove frequenta un seminario sul teatro classico all’École Pratique des Hautes Études e studia filosofia, francese, e letteratura alla Sorbona. Nel 1989 rientra in patria dove studia alla Theatre Academy di Cracovia.

Al suo attivo ha un corpo di opere versatili – dal Mercate di Venezia, Racconti d’inverno e Amleto di Shakespeare; fino a Elettra di Sofocle, I Fenici e Le Baccanti di Euripide e Don Carlo di Verdi. È meglio conosciuto per le sue messe in scena di spettacoli moderni, compreso Il processo di Kafka, Roberto Zucco e Quai Ouest di Bernard-Marie Koltès. La sua produzione del 2002 Cleansed di Sarah Kane ha riscosso grande successo al Festival d’Avignon e al Festival de Théâtre des Amériques a Montreal. Tra le sue produzioni più famose The Dybbuk di S. An-ski e Hanna Krall che è stato presentato al BAM Next Wave Festival nel 2004 e Krum di Hanoch Levin presentato al BAM nel 2007. Queste due produzioni hanno debuttato al TR di Varsavia, teatro con cui ha collaborato tra il 1999 ed il 2007. Nello stesso anno torna al Festival d’Avignon dove presenta Angels in America di Tony Kushner con il TR di Varsavia. E’ il direttore artistico del Nowy Teatr a Varsavia dal 2008.

Lavora da molti anni con lo stesso consolidato gruppo di artisti, la scenografa Malgorzata Szczesniak e il compositore e musicista Pawel Mykietyn.

Già vincitore di numerosi premi , fra cui “Polityka” Weekly’s Passport nel 2002 “non solo per le sue realizzazioni della scorsa stagione, ma sopra ogni cosa per aver ripristinato il credo nella missione artistica ed etica del teatro”, il premio Golden Yorick della fondazione Theatrum Gedanense Foundation per la migliore produzione di Shakespeare nel 2003, il premio Konrad Laurels e il premio della French Theatre Critics’ Union entrambi nel 2003 con la produzione di TR Warszawa Cleansed di Sarah Kane, considerata migliore produzione di lingua straniera presentata in Francia nella stagione 2002/2003. È stato onorato dalla sezione polacca del Theatre Critics’ Section dell’International Theatre Institute per aver diffuso il teatro polacco all’estero. Nel 2004 ha ricevuto il titolo francese di Chevalier de l’Ordre des Arts et de Lettres e il Diploma del Ministero Degli Affari Esteri in Poloniaper la diffusione della cultura polacca all’estero. Nel 2006 ha ricevuto il prestigioso premio Meyerhold Award di Mosca e nell’aprile 2008 il premio X Europe Prize “New Theatrical Realities” di Thessaloniki, Grecia. Nel Maggio 2008 il Village Voice di New York gli ha conferito l’Obie Award per la direzione di Krum di Hanoch Levin presentato dal TR Warszawa alla venticinquesima edizione del BAM Next Wave Festival.

Nel Maggio 2009 con la sua (A)pollonia, adattamento di testi antichi di Euripide, Eschilo e della scrittrice contemporanea ebrea-polacca Hanna Krall, ha iniziato un’attività al Nowy Teatr di Varsavia presentata in numerosi teatri e festival all’estero (fra cui il Festival d’Avignon e il Wiener Festwochen). Nel Febbraio 2010 il suo adattamento di Streetcar Named Destre di Tennessee Williams ha debuttato all’Odeon di Parigi. Nel Giugno 2010 il suo Macbeth di Verdi è stato premiato alla La monnaie di Bruxelles.