Quartett a teatro

Teatro Storchi, Largo Garibaldi 15 – Modena

20, 21 marzo ore 21.00

QUARTETT
di Heiner Müller
da ‘Le relazioni pericolose’ di Laclos
nuova versione italiana Agnese Grieco e Valter Malosti

con Laura Marinoni, Valter Malosti
regia VALTER MALOSTI

dramaturg Agnese Grieco
scene Nicolas Bovey
suono e live electronics G.u.p. Alcaro
luci Francesco Dell’Elba
costumi Gianluca Falaschi
assistente alla regia Elena Serra

Spettacolo adatto ad un pubblico adulto

Fondazione del Teatro Stabile di Torino

Il 20 e 21 marzo alle ore 21.00 il Teatro Storchi di Modena ospiterà Quartett di Heiner Müller da Le relazioni pericolose di Pierre Choderlos de Laclos, nella nuova versione italiana di Agnese Grieco e Valter Malosti. In scena Laura Marinoni vestirà i panni di Merteuil mentre Valter Malosti, che firma anche la regia di questo allestimento, coprirà il ruolo di Valmont.
Scritto da Heiner Müller nel 1982, Quartett condensa e incendia la materia deLe relazioni pericolose di Pierre Choderlos de Laclos, oggetto di fortunate trasposizioni cinematografiche come quella di Milos Forman o di Stephen Frears solo per citarne alcune.
«Tutti – scrive il Direttore del Teatro Stabile di Torino, Mario Martone – ricordano John Malkovich e Glenn Close nelle Relazioni pericolose di Stephen Frears, ma il romanzo di Choderlos de Laclos ha generato più di una messa in scena tra cinema e teatro, e su tutte si impone la straordinaria rielaborazione di Heiner Müller dal titolo Quartett. Müller è stato probabilmente il più importante autore teatrale tedesco dopo Brecht e si potrebbe dire che la sua drammaturgia sia all’origine di gran parte del teatro che si scrive ai giorni nostri, in ogni parte del mondo. Proprio il punto di contatto tra la drammaturgia radicale di Müller e un tema popolare come quello delle Relazioni pericolose (quanto mai vivo oggi, in tempi di grande rimessa in discussione delle questioni maschili/femminili e di manipolazioni continue dei rapporti umani) ci ha spinto a portare in scena un testo come Quartett; ma per farlo ci voleva la possibilità di schierare due artisti del calibro di Valter Malosti e Laura Marinoni, che vedremo alle prese con dei personaggi particolarmente affascinanti per le loro corde d’attori. Malosti aveva cominciato giovanissimo il suo percorso di regista proprio con Quartett: oggi riaffronta il testo nel pieno di una maturità che va affermandosi di anno in anno nell’alveo del nostro Stabile e di cui non possiamo che essere orgogliosi».

«Il romanzo – scrive Valter Malosti – narra le avventure di due nobili e crudeli libertini, il visconte Valmont e la marchesa di Merteuil, ed è considerato uno dei capolavori della letteratura francese, anche se Müller precisa, non sappiamo quanto snobisticamente, che non ha mai letto il romanzo dall’inizio alla fine. La sua versione è sicuramente più brutale, atrocemente spudorata e piena di humor nero, scritta in prosa ma con una lingua dall’andamento fortemente poetico e di magmatica fisicità. Dichiara l’autore a proposito del suo testo: “L’arte affonda le sue radici nel sangue, e necessita di queste radici. L’adesione all’orrore, al terrore fa parte della descrizione dell’orrore e del terrore. È il caso de Le relazioni pericolose. Laclos si è sempre dichiarato un moralista intento a descrivere gli abissi dell’immoralità al fine di mettere l’umanità in guardia.
L’atteggiamento moralistico è solo la posa di un autore fortemente interessato alle tenebre dell’anima. Il problema principale nella riscrittura di Quartett era come ideare una drammaturgia a partire da un romanzo epistolare. Alla fine la soluzione è venuta recitando: due personaggi ne interpretano quattro…”. Le due belve libertine si scambiano i ruoli e impersonano a turno le loro vittime in una dimensione di spazio/tempo che si allarga dal salotto prima della rivoluzione francese ad un bunker dopo la “terza guerra mondiale”. La Storia è lì fuori dalla porta. L’autore stesso si rispecchia nei due caratteri, si sdoppia godendo la teatralità degli scambi di ruolo. In Quartett il gioco sadomasochista della coppia apre a scenari ben più terribili e metafisici. Si va incontro alla morte con una risata beffarda che risuona nel vuoto del “Teatro d’arte delle Bestie”».

ESTRATTI STAMPA

«(…) con la prova superba di Laura Marinoni. È lei la trionfatrice della serata. Sfodera una tale intensità di toni e di espressioni che lasciano ammirato lo spettatore. Nei panni neri di Valmont, nel suo aspetto di ‘vilain’ delle alcove, Malosti si rivela totalmente a suo agio. Rapace e corruttore, ci fa capire con la sua meravigliosa partner come la loro cupa euforia erotica sia in realtà una danza sull’orlo dell’abisso.»
Osvaldo Guerrieri, La Stampa, 26 gennaio 2014

« Il teatro, pare suggerire Malosti nella bella messinscena vista al debutto al Carignano di Torino, è un antidoto alla morte, ma il suo effetto dura poco, il tempo di una breve mascherata, poi la morte si riaffaccia a reclamare le sue prede. I due interpreti, Laura Marinoni e lo stesso Malosti, sono molto bravi in quel gioco delle parti con relativo scambio di identità sessuali. Soprattutto l’attrice sfoggia un estro perentorio, riuscendo sottilmente a far convivere gli atteggiamenti maschili di Valmont con la propria tracimante carnalità. »
Renato Palazzi, Il Sole 24 Ore, 9 febbraio 2014

Dal 4 al 16 febbraio 2014 al Piccolo Teatro Grassi

“Quartett” di Heiner Müller

da “Le relazioni pericolose” di Laclos

I quattro volti di Valter Malosti e Laura Marinoni

Con Valter Malosti e Laura Marinoni, arriva al Teatro Grassi dal 4 al 16 febbraio 2014, Quartett di Heiner Müller, nella nuova versione italiana di Agnese Grieco e Valter Malosti, per la regia dello stesso Malosti. Scritto nel 1982, Quartett condensa e incendia la materia di Le relazioni pericolose di Pierre Choderlos de Laclos, oggetto delle fortunate trasposizioni cinematografiche di Milos Forman e di Stephen Frears.

“Tutti ricordano John Malkovich e Glenn Close nelle Relazioni pericolose di Stephen Frears”, scrive Mario Martone, direttore della Fondazione del Teatro Stabile di Torino, che produce lo spettacolo, “ma il romanzo di Choderlos de Laclos ha generato più di una messa in scena tra cinema e teatro, e su tutte si impone la straordinaria rielaborazione di Heiner Müller. Müller è stato probabilmente il più importante autore teatrale tedesco dopo Brecht e si potrebbe dire che la sua drammaturgia sia all’origine di gran parte del teatro che si scrive ai giorni nostri, in ogni parte del mondo. Proprio il punto di contatto tra la drammaturgia radicale di Müller e un tema popolare come quello delle Relazioni pericolose (quanto mai vivo oggi, in tempi di grande rimessa in discussione delle questioni maschili/femminili e di manipolazioni continue dei rapporti umani) ci ha spinto a portare in scena un testo come Quartett; ma per farlo ci voleva la possibilità di schierare due artisti del calibro di Valter Malosti e Laura Marinoni, che vedremo alle prese con dei personaggi  particolarmente affascinanti per le loro corde d’attori”.

“Il romanzo narra le avventure di due nobili e crudeli libertini”, scrive Valter Malosti, “il visconte Valmont e la marchesa di Merteuil, ed è considerato uno dei capolavori della letteratura francese, anche se Müller precisa, non sappiamo quanto snobisticamente, che non ha mai letto il romanzo dall’inizio alla fine. La sua versione è sicuramente più brutale, atrocemente spudorata e piena di humor nero, scritta in prosa ma con una lingua dall’andamento fortemente poetico e di magmatica fisicità. Dichiara l’autore a proposito del suo testo: L’arte affonda le sue radici nel sangue, e necessita di queste radici.

L’adesione all’orrore, al terrore fa parte della descrizione dell’orrore e del terrore. È il caso de Le relazioni pericolose. Laclos si è sempre dichiarato un moralista intento a descrivere gli abissi dell’immoralità al fine di mettere l’umanità in guardia.

L’atteggiamento moralistico è solo la posa di un autore fortemente interessato alle tenebre dell’anima. Il problema principale nella riscrittura di Quartett era come ideare una drammaturgia a partire da un romanzo epistolare. Alla fine la soluzione è venuta recitando: due personaggi ne interpretano quattro…

Le due belve libertine si scambiano i ruoli”, prosegue Malosti, “e impersonano a turno le loro vittime in una dimensione di spazio/tempo che si allarga dal salotto prima della rivoluzione francese ad un bunker dopo la ‘terza guerra mondiale’. La Storia è lì fuori dalla porta. L’autore stesso si rispecchia nei due caratteri, si sdoppia godendo la teatralità degli scambi di ruolo. In Quartett il gioco sadomasochista della coppia apre a scenari ben più terribili e metafisici. Si va incontro alla morte con una risata beffarda che risuona nel vuoto del ‘Teatro d’arte delle Bestie’”.

LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO

Piccolo Teatro Grassi (via Rovello 2 – M1 Cordusio)

dal 4 al 16 febbraio 2014

Quartett

di Heiner Müller

da “Le relazioni pericolose” di Laclos

nuova versione italiana Agnese Grieco e Valter Malosti

Laura Marinoni (Merteuil)

Valter Malosti (Valmont)

regia Valter Malosti

dramaturg Agnese Grieco

scene Nicolas Bovey, suono e live electronics G.u.p. Alcaro

luci Francesco Dell’Elba, costumi Gianluca Falaschi

assistente alla regia Elena Serra

produzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino

Foto di Fabio Lovino

Orari: martedì e sabato ore 19.30; mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.00.

Lunedì riposo.

Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro.

Informazioni e prenotazioni 848800304 – piccoloteatro.org