Michieletto alla prosa con Gogol

STAGIONE TEATRALE DIEGO FABBRI 2014/2015 – PROSA

Teatro Stabile del Veneto -Teatro Stabile dell’Umbria

L’ispettore generale

Adattamento drammaturgico Damiano Michieletto

Alessandro Albertin, Silvia Paoli, Eleonora Panizzo,

Fabrizio Matteini, Alberto Fasoli, Michele Maccagno,

Giacomo Rossetto, Luca Altavilla, Emanuele Fortunati,

di Nikolaj Gogol’

con

Stefano Scandaletti, Pietro Pilla

Scene Paolo Fantin – Costumi Carla Teti

Disegno luci Alessandro Carletti

Regia Damiano Michieletto

TURNO A Giovedì 12 febbraio 2015 ore 21

TURNO B Venerdì 13 febbraio 2015 ore 21

TURNO C Sabato 14 febbraio 2015 ore 21

TURNO D Domenica 15 febbraio 2015 ore 16

“Guarda queste banconote, sono tutte sporche!”

E’ una battuta detta dal presunto Ispettore generale dopo aver ricevuto i soldi con i quali tutti cercano di corromperlo. Questi soldi sono sporchi: unti di grasso, di terra… forse accartocciati e logori.

In un grande testo, vi si accede spesso tramite un piccolo dettaglio, come una piccola chiave che può iniziare a far cigolare un grande portone. Questa battuta è stata un indizio per aprire la mia immaginazione sui personaggi di Gogol.

Chi può avere delle banconote unte?…. Gente che forse un pò sporca lo è… probabilmente non si lavano molto. I personaggi infatti vengono spesso descritti attraverso i loro odori: puzzano di cavolo, di tabacco, e di vodka… E’ una storia che puzza di alcool e di gente ubriaca. L’alcool diventa quasi un concetto che perdura nei cinque atti: usato per calmare la paura, per comunicare la propria virilità, per festeggiare e far baldoria, per annegare la propria depressione.

Del resto, qual è la prima cosa che il Sindaco e la sua combriccola fanno nell’accogliere il presunto Ispettore? Lo fanno bere, lo ubriacano.

Sfera pubblica e sfera privata si mescolano, si contaminano, si confondono. Non ci sono regole, non ci sono leggi, la violenza è dietro l’angolo, mascherata spesso da bonarietà.

Un’umanità gretta e sporca, pronta ad esplodere nel finale in una catartica liberazione, raccontata come un’aspirazione al lusso, al divertimento facile, ad un altrove forse ancora più gretto e meschino della loro realtà.

SABATO 14 febbraio 2015 – ore 18

IncontriArtisti

gli artisti dello spettacolo “L’Ispettore generale” incontrano il pubblico foyer del teatro, Via dall’ Aste n. 10 – ingresso libero fino ad esaurimento posti

– a cura della Direzione Artistica –

Dal 18 febbraio al 2 marzo 2014 al Piccolo Teatro Grassi

Damiano Michieletto con “L’ispettore generale”

di Gogol’ per la prima volta al Piccolo

Una graffiante denuncia della corruzione pubblica, di straordinaria attualità

Regista in forte ascesa nella lirica (nel luglio scorso ha debuttato alla Scala con Il ballo in maschera) e nella prosa, il trentasettenne Damiano Michieletto, con L’ispettore generale di Gogol’, è per la prima volta al Piccolo Teatro di Milano (al Grassi di via Rovello, dal 18 febbraio al 2 marzo 2014). Lo spettacolo, una nuova regia firmata per lo Stabile del Veneto dopo Il ventaglio di Goldoni, è una grottesca e satirica commedia degli equivoci, è una graffiante e attualissima denuncia della corruzione pubblica.

Il testo, un classico della tragicommedia, è un’intramontabile caricatura delle autorità locali e della burocrazia corrotta, con le sue piccole ruberie e i suoi grandi vizi che sembrano ancor oggi connaturate all’esercizio del potere politico.

In una cittadina della sterminata campagna russa, popolata da personaggi corrotti, profittatori, affaristi e sfruttatori, si sparge la notizia dell’arrivo di un ispettore generale.

Tutti sono in fermento e impauriti. Figurarsi quando si crede che l’ispettore sia già arrivato, in incognito. In realtà quello che è creduto l’ispettore è un giovinastro squattrinato che capisce subito quali benefici può trarre dalla situazione. Derisione e mascalzonaggine, imbroglio e nessuna buona fede, neppure in casa del sindaco dove il finto ispettore è ospite e si diverte con la moglie e la figlia.

“Guarda queste banconote, sono tutte sporche!”: questa battuta, pronunciata dal presunto ispettore generale dopo aver ricevuto i soldi con i quali tutti cercano di corromperlo, è la frase che ha scatenato l’immaginazione di Michieletto, anche curatore dell’adattamento drammaturgico dello spettacolo.

Questi soldi sono unti di grasso, di terra forse accartocciati e logori. In un grande testo, vi si accede spesso tramite un piccolo dettaglio, come una piccola chiave che può iniziare a far cigolare un grande portone. Questa battuta è stata un indizio per aprire la mia immaginazione. Chi può avere delle banconote unte? Gente che forse un po’ sporca lo è. I personaggi vengono descritti attraverso i loro odori: puzzano di cavolo, di tabacco e di vodka. È una storia che puzza di alcool e di gente ubriaca. L’alcool diventa quasi un concetto che perdura nei cinque atti: usato per calmare la paura, per comunicare la propria virilità, per festeggiare e far baldoria, per annegare la propria depressione.

Del resto, qual è la prima cosa che il Sindaco e la sua combriccola fanno nell’accogliere il presunto Ispettore? Lo fanno bere, lo ubriacano. Sfera pubblica e sfera privata si mescolano, si contaminano, si confondono. Non ci sono regole, non ci sono leggi, la violenza è dietro l’angolo, mascherata spesso da bonarietà. Un’umanità gretta e sporca, compressa nella paura per quattro atti e pronta ad esplodere nel finale in una catartica liberazione, raccontata come un’aspirazione al lusso, al divertimento facile, a un altrove forse ancora più gretto e meschino della loro realtà.

Damiano Michieletto

LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO

Piccolo Teatro Grassi (via Rovello, 2)

dal 18 febbraio al 2 marzo 2014

L’ispettore generale

di Nikolaj Vasil’evic Gogol’

regia e adattamento drammaturgico Damiano Michieletto

con (in ordine alfabetico) Alessandro Albertin, Luca Altavilla, Alberto Fasoli, Emanuele Fortunati, Michele Maccagno, Fabrizio Matteini, Eleonora Panizzo, Silvia Paoli, Pietro Pilla, Alessandro Riccio, Stefano Scandaletti

scene Paolo Fantin, costumi Carla Teti, disegno luci Alessandro Carletti

produzione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Stabile dell’Umbria

Foto di scena Serena Pea

Orari: martedì e sabato ore 19.30; mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.00.

Lunedì riposo.

Durata: 3 ore compreso intervallo

Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro.

Informazioni e prenotazioni 848800304 – piccoloteatro.org

TEATRO VERDI – PADOVA
dal 21 al 26 gennaio 2014

Prima assoluta

Teatro Stabile del Veneto
Teatro Stabile dell’Umbria
L’ispettore generale
di Nikolaj Vasil’evič Gogol’

personaggi e interpreti

Anton Antonovič, Sindaco Alessandro Albertin
Anna Andreevna, sua moglie Silvia Paoli
Mar’ja Antonovna, sua figlia Eleonora Panizzo
Luka Lukič, ispettore scolastico – commissario di polizia – mercante Fabrizio Matteini
Ammos Fёdorovič, il giudice – mercante Alberto Fasoli
Artemij Filippovič, sovrintendente alle opere pie – mercante Michele Maccagno
Ivan Kuz’mič, ufficiale postale – servitore – mercante Alessandro Riccio
Pëtr Ivanovič Dobčinskij Luca Altavilla
Pëtr Ivanovič Bobčinskij Emanuele Fortunati
Ivan Aleksandrovič Chlestakov Stefano Scandaletti
Osip – moglie ispettore scolastico Pietro Pilla

adattamento drammaturgico Damiano Michieletto
scene Paolo Fantin
costumi Carla Teti
disegno luci Alessandro Carletti

regia Damiano Michieletto

Martedì 21 gennaio alle ore 20.45, nell’ambito della Stagione di Prosa del Teatro Verdi di Padova, debutta in prima assoluta la nuova produzione dello Stabile del Veneto in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria, L’ispettore generale di Nikolaj Vasil’evič Gogol’ con la regia di Damiano Michieletto. Regista ormai affermato nel panorama della lirica internazionale che, dopo il successo de Il Ventaglio, torna con lo Stabile del Veneto per raccontare una storia ambientata in una provincia di un indeterminato paese dell’est. Un luogo dove la sfera pubblica e privata si confondono e si contaminano, un luogo che rivela il tono gretto e piccino di questa umanità. Un luogo reale e immaginario allo stesso tempo, in grado di creare una visione graffiante per il pubblico di oggi.

Lo spettacolo è interpretato da Alessandro Albertin, Luca Altavilla, Alberto Fasoli, Emanuele Fortunati, Michele Maccagno, Fabrizio Matteini, Eleonora Panizzo, Silvia Paoli, Pietro Pilla, Alessandro Riccio e Stefano Scandaletti e resterà in scena fino al 26 gennaio per poi passare (29 gennaio – 2 febbraio) al Teatro Goldoni di Venezia, prima di partire in tournée nazionale.

Note di regia
“Guarda queste banconote, sono tutte sporche!”
È una battuta detta dal presunto Ispettore generale dopo aver ricevuto i soldi con i quali tutti cercano di corromperlo. Questi soldi sono sporchi: unti di grasso, di terra… forse accartocciati e logori.
In un grande testo, vi si accede spesso tramite un piccolo dettaglio, come una piccola chiave che può iniziare a far cigolare un grande portone. Questa battuta è stata un indizio per aprire la mia immaginazione sui personaggi di Gogol.
Chi può avere delle banconote unte?…. Gente che forse un po’sporca lo è… probabilmente non si lavano molto. I personaggi infatti vengono spesso descritti attraverso i loro odori: puzzano di cavolo, di tabacco, e di vodka… È una storia che puzza di alcool e di gente ubriaca. L’alcool diventa quasi un concetto che perdura nei cinque atti: usato per calmare la paura, per comunicare la propria virilità, per festeggiare e far baldoria, per annegare la propria depressione.
Del resto, qual è la prima cosa che il Sindaco e la sua combriccola fanno nell’accogliere il presunto Ispettore? Lo fanno bere, lo ubriacano.
Sfera pubblica e sfera privata si mescolano, si contaminano, si confondono. Non ci sono regole, non ci sono leggi, la violenza è dietro l’angolo, mascherata spesso da bonarietà.
Un’umanità gretta e sporca, compressa nella paura per quattro atti e pronta ad esplodere nel finale in una catartica liberazione, raccontata come un’aspirazione al lusso, al divertimento facile, ad un altrove forse ancora più gretto e meschino della loro realtà.

Damiano Michieletto

Calendario spettacoli:
turno A martedì 21.01 ore 20.45
turno B mercoledì 22.01 ore 20.45
turno M giovedì 23.01 ore 16.00
turno C giovedì 23.01 ore 20.45
turno D venerdì 24.01 ore 20.45
turno G e H sabato 25.01 ore 20.45
turno I e L domenica 26.01 ore 16.00

La tournée:
Padova Teatro Verdi 21/01/2014 – 26/01/2014
Venezia Teatro Goldoni 29/01/2014 – 02/02/2014
Thiene Teatro Comunale 04/02/2014 – 06/02/2014
Treviso Teatro Comunale Mario Del Monaco 07/02/2014 – 09/02/2014
San Stino di Livenza Cinema Teatro Pascutto 11/02/2014
Chioggia Piccolo Teatro Città di Chioggia 13/02/2014
Milano Teatro Grassi 18/02/2014 – 02/03/2014
Torino Teatro Limone Fonderie 04/03/2014 – 09/03/2014
Trieste Politeama Rossetti 12/03/2014 – 16/03/2014

Per informazioni e prenotazioni 049/87770213-8777011
Teatro Verdi
via dei Livelli, 32