LA COMMEDIA DEGLI ERRORI AL PLAUTUS

Di William Shakespeare

Martedì 2 agosto 2011
SARSINA – Arena Plautina, ore 21,30

Roma Spettacoli srl
presenta

PEPPE BARRA

Regia di Leo Muscato

Dopo La locandiera di Goldoni, della quale si sono sottolineate le analogie con il Truculentus di Plauto, l’appuntamento con il Plautus Festival prosegue martedì 2 agosto con LA COMMEDIA DEGLI ERRORI di William Shakespeare, anch’essa, com’è noto, tratta dall’opera di Plauto i Menaechmi, con alcuni spunti dall’Amphitruo e dal Rudens.
Leo Muscato porta in scena un intreccio rocambolesco: uno scenario fantastico e surreale ed una serie incalzante di intrighi, che nemmeno lo spettatore riesce a risolvere, travolgono il pubblico, tenendolo col fiato sospeso fino all’agnizione finale.
Nel cast un grandissimo protagonista delle scene teatrali: Peppe Barra.
L’opera ci regala la meravigliosa assurdità di due coppie di gemelli identici, padroni e servitori, separati dalla nascita: due sono noti a tutti; mentre gli altri due sono estranei e si comportano in modo anomalo.
Lo spettatore è trascinato in un’ambientazione immaginaria, che Shakespeare chiama Efeso: è un luogo di stregoneria, una sorta di paese fatato dove tutto può accadere, soprattutto ai visitatori.
La commedia si apre con la condanna a morte di Egeo, mercante di Siracusa. Ma quando questo racconta al duca di Efeso di come, in un naufragio, abbia perso moglie e due figli gemelli, il Duca gli concede una proroga: trovare entro il tramonto una cospicua somma di denaro. Gli affianca una guardia che non lo perda di vista e lo manda in giro a cercare soldi. Ma il mercante non sa a chi chiedere, visto che si trova in una terra straniera e non conosce nessuno. Se ne va in giro per le vie di Efeso, popolate da una serie di personaggi che gli appaiono bizzarri e eccitati.
Ma per un’assurda coincidenza tutta teatrale, proprio quel giorno, a Efeso, sbarca uno dei suoi due figli insieme al suo servitore. Questi due, identici fisicamente ai loro fratelli, sono causa di tutta una serie di equivoci e malintesi che sfociano in situazioni estremamente esilaranti, dove l’improbabile e l’impossibile si tengono per mano.
Nessuno, nemmeno lo spettatore, può mettere in ordine questo intrigo. Solo alla fine, quando le due coppie di gemelli appaiono l’una di fronte all’altra, si riesce finalmente a mettere insieme tutti i tasselli di questa bizzarra e quanto mai intricata vicenda.
L’enorme complessità della trama ci lascia la libertà di scegliere da quale punto di vista raccontare questa storia. Da quello di Egeo, padre sfortunato alla ricerca dei suoi figli sperduti nel mondo? O da quello di Antifolo di Siracusa, in giro per mari, che approda su una terra in cui tutti gli sembrano matti? O dal punto del suo servo Dromio, che a un certo punto si ritrova a essere marito di una donna gigantesca? O da quello di Antifolo di Efeso, preso per un indemoniato? O da quello di sua moglie Adriana, che vede la sua femminilità negata da un marito libertino e puttaniere?
A incorniciare il tutto, lo spirito folle di una città senza tempo, dove la musica libera l’immaginazione e la gioia si sprigiona.
Copiare la verità è spesso cosa buona. Ma inventarla, a volte, è ancora meglio.

L’AUDIODESCRIZIONE

Dopo l’esordio con il Miles Gloriosus di Plauto, al quale hanno assistito oltre 20 persone non vedenti, l’iniziativa dell’audiodescrizione si rinnova in occasione della messa in scena de’ La Commedia degli Errori.
Per la cinquantunesima edizione del Plautus Festival, il Comune di Sarsina ha, infatti, aderito al progetto “Teatro No–Limits”, promosso dal Comune di Forlì in collaborazione con il Centro Diego Fabbri di Forlì e dall’associazione “Occhi Parlanti”, con il coinvolgimento del Teatro Diego Fabbri, del Comune di Predappio e del Fondo per la Cultura di Forlì.
Si tratta di un’importante iniziativa di ambito provinciale che, con i contributi della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Forlì-Cesena, avvia un’esperienza estremamente interessante: portare l’audiodescrizione a Teatro e, quindi, consentire anche alle persone non vedenti di apprezzare questa antica e nobile arte.
L’iniziativa è stata avviata con successo dal Teatro Diego Fabbri, in occasione della stagione teatrale 2010/2011, con l’audiodescrizione e la sopratitolazione dello spettacolo “Processo a Gesù”, in occasione dei festeggiamenti per il Centenario dalla nascita di Diego Fabbri.
Con il Plautus Festival, il Comune di Sarsina e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena si inseriscono nel progetto proponendo due spettacoli forniti del supporto dell’audiodescrizione.
Attraverso l’audiodescrizione è possibile rendere “visibili” allo spettatore non vedente particolari silenziosi come i dettagli scenografici, l’aspetto fisico e costumi dei personaggi, i movimenti degli attori e le espressioni del volto, tutte componenti fondamentali e significative di qualunque opera teatrale.
Vengono, inoltre, fornite informazioni aggiuntive storico-culturali, critico-letterarie e di qualunque altro genere che possano aiutare a comprendere pienamente il significato dell’opera. Tale servizio viene effettuato dotando il pubblico non-vedente di cuffie wireless collegate alla sala di regia, dalla quale una voce narrante guida gli utenti lungo lo sviluppo narrativo dello spettacolo. In questo modo il testo dell’audiodescrizione si integra con il copione teatrale senza mai sovrapporsi ai dialoghi e alla colonna sonora.
L’adesione al progetto “Teatro No–Limits” rappresenta, per il Comune di Sarsina, un’importante conquista: non solo costituisce il punto di partenza di un percorso ricco di spunti per esplorare le inesauribili possibilità espressive del teatro, ma consente al Plautus Festival di favorire una maggiore integrazione sociale, abbattendo barriere culturali e avvicinando, in questo modo, il pubblico non vedente al mondo teatrale, con l’auspicio che tale iniziativa venga estesa in futuro su tutto il territorio nazionale.
Per ulteriori informazioni e/o prenotazioni è possibile contattare il Centro Diego Fabbri di Forlì ai seguenti recapiti:
– info@centrodiegofabbri.it
– tel. 0543 374846, dalle ore 9.00 alle 13.00
oppure l’Ufficio Teatro del Plautus Festival