Gassmann dirige Scarpati e Casadio

STAGIONE DI PROSA 2013 14
“Oscura Immensità”: Giulio Scarpati e Claudio Casadio protagonisti all’Alighieri del testo di Carlotto con la regia di Gassmann

Dopo il successo del RIII – Riccardo Terzo torna a Ravenna Alessandro Gasmann, questa volta in veste di regista con Oscura immensità, tratto dal romanzo di Massimo Carlotto, al teatro Alighieri per la Stagione di Prosa del 6 al 9 marzo. In scena due attori molto amati dal pubblico nostrano: Giulio Scarpati, volto della serie televisiva Rai Un medico in famiglia, vincitore del David di Donatello per il film Il giudice ragazzino e premio Persefone, ottenuto proprio per questo spettacolo. Accanto a lui Claudio Casadio, attore ravennate di Accademia Perduta noto al grande pubblico per aver interpretato magistralmente il ruolo di protagonista del premiatissimo film L’uomo che verrà di Giorgio Diritti. I due si muovono attraverso una trama spinosa che indaga l’animo umano nel profondo, aprendo interrogativi senza risposta: Dov’è il limite tra giustizia e vendetta? È possibile perdonare chi ha compiuto un terribile crimine?
La storia si svolge dopo un cruento fatto di cronaca. Una donna e un bambino, presi in ostaggio da due malviventi nel corso di una rapina, vengono uccisi in un conflitto a fuoco. Silvano Contin, padre e marito delle vittime, è così condannato a vivere tra sentimenti di rabbia, desiderio di vendetta, scoraggiamento e disperazione. Una forma di prigionia che condivide con uno dei colpevoli condannato alla detenzione fino alla fine dei suoi giorni. Silvano e Raffello, vittima e carnefice, sono interpretati da Giulio Scarpati e Claudio Casadio, nella coraggiosa messinscena dell’omonima e intensa opera di Massimo Carlotto. Quando venne pubblicato in Italia, il romanzo provocò un intenso e lacerante dibattito tra autore e lettori. «In questa pièce – scrive Carlotto – a differenza del romanzo, sono fortemente presenti i sentimenti contrastanti che ho potuto cogliere negli anni. Oscura immensità non lascia scampo. Alla fine ognuno è costretto a prendere posizione, a non eludere le domande che i due personaggi pongono con la forza disarmante dei destini contrapposti e ineluttabili. Chi deve perdonare colui che ha commesso un delitto e che sta scontando una pena detentiva o è rinchiuso nel braccio della morte? I familiari della vittima o lo Stato? O entrambi?». Una riflessione tra ragione, politica, religione, filosofia alla ricerca di una risposta sufficientemente esauriente e in grado di soddisfare coloro che hanno sofferto il danno irreparabile della perdita di un loro caro, perché prevalgono sentimenti ancestrali che offuscano, accecano, trasformando l’esistenza in una oscura immensità. Un limbo esistenziale dove il confine tra bene e male non è perfettamente tracciato, ma è solo una sottile linea destinata a far sì che i ruoli si possano invertire, che le vittime possano diventare carnefici e i carnefici vittime.

Giulio Scarpati e Claudio Casadio incontreranno il pubblico in due appuntamenti. Gli attori saranno protagonisti di Libraio per un giorno, consigliando le letture che hanno segnato la sua formazione personale e professionale (venerdì 7 marzo alle 17.30 alla libreria Dante di Longo). L’incontro con la compagnia si terrà sabato 8 marzo alle 17.30 alla sala Corelli del teatro Alighieri.

I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del teatro Alighieri (via Mariani 2 Ravenna, tel. 0544 249244/55, aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13, giovedì dalle 16 alle 18 e da un’ora prima di ogni spettacolo), presso tutte le filiali della Cassa di Risparmio di Ravenna, Iat Ravenna di via Salara e on-line.

Alessandro Gassmann cura la regia Oscura immensitàdi Massimo Carlotto,
protagonisti Giulio Scarpati e Claudio Casadio, vittima e carnefice a confronto

Martedì 29 e mercoledì 30 gennaio, alle ore 21, nella Sala Grande dell’Arena del Sole, Teatro Stabile del Veneto e Accademia Perduta/Romagna Teatri presentano Oscura immensità, di Massimo Carlotto, tratto dal suo romanzo L’oscura immensità della morte, con Giulio Scarpati, Claudio Casadio, regia Alessandro Gassmann, scene Gianluca Amodio, costumi Lauretta
Salvagnin, luci Pasquale Mari, videografie e suoni Marco Schiavoni.

Il 26 e 27 gennaio in Sala Grande, la Compagnia KaraKasa Circus presenta Casa dolce casa dall’1 al 3 febbraio in Sala Grande Open, uno show di Daniel Ezralow
Fino al 10 febbraio al Teatro delle Moline La Maria dei dadi da brodo, testo e regia Marinella Manicardi

Da due stagioni teatrali alla direzione del Teatro Stabile del Veneto, orientato alla valorizzazione della drammaturgia contemporanea e al rinnovamento del linguaggio teatrale, Alessandro Gassmann porta in scena il romanzo di Massimo Carlotto L’oscura immensità della morte, adattato per l’occasione dallo stesso autore. Protagonisti Giulio Scarpati, attore che si divide tra teatro,
cinema e televisione, e Claudio Casadio, attore teatrale e apprezzato interprete cinenatografico de L’uomo che verrà di Giorgio Diritti.

È il racconto di un tragico fatto di cronaca, avvenuto nella provincia del nord-est italiano, che mette a confronto vittima e carnefice, entrambi lacerati da drammi personali: il primo, il grigio Silvano Contin, annichilito da un dolore senza speranza, e il secondo, il rapinatore Raffaello Beggiato, che gli ha gli ucciso il figlio di otto anni e la moglie.

Un originale noir che indaga, con sguardo neutrale e inquietante, tra le pieghe di un’umanità senza speranza, sprofondata in un limbo esistenziale dove il confine tra bene e male è una sottile linea capace di invertire i ruoli di vittime e carnefici. Uno stimolo a riflettere sul lato tragico dell’esistenza, sui rapporti fra gli uomini e su quegli avvenimenti che a volte possono segnare la loro vita in modo irreversibile.

«Giustizia, vendetta, perdono, pena. Questi sono i temi universali dell’Oscura immensità – scrive l’autore Massimo Carlotto –, un progetto narrativo nato come romanzo e che ora trova una sua articolazione naturale come testo teatrale. Quando venne pubblicato in Italia, il romanzo provocò, nel senso migliore del termine, un intenso e lacerante dibattito tra autore e lettori, che mi ha poi coinvolto nei paesi dove è stato tradotto: Francia, Germania, Stati Uniti…

In questo adattamento, a differenza del romanzo, sono fortemente presenti i sentimenti contrastanti che l’autore ha potuto cogliere negli anni. «Oscura immensità – prosegue Carlotto – non lascia scampo. Alla fine ognuno è costretto a prendere posizione, a non eludere le domande che i due personaggi, Raffaello Beggiato e Silvano Contin, carnefice e vittima, pongono con la forza disarmante dei destini contrapposti e ineluttabili. Chi deve perdonare colui che ha commesso un delitto e che sta scontando una pena detentiva o è rinchiuso nel braccio della morte? I familiari della vittima o lo Stato? O entrambi? La ragione, la politica, la religione, la filosofia non sono ancora riuscite a dare una risposta esauriente e in grado di soddisfare coloro che hanno sofferto il danno irreparabile della perdita di un loro caro, per mano assassina, perché prevalgono sentimenti ancestrali che offuscano, accecano, trasformando l’esistenza in una oscura immensità».

Informazioni, prenotazioni e vendita: Arena del Sole, Via Indipendenza 44, Bologna Tel. 051.2910.910 • vendita on-line biglietti  arenadelsole.it
martedì – sabato ore 11.00-19.00 (chiusura il lunedì e i festivi)

Teleprenotazioni con carta di credito: tel. 051.648.63.87 (dal martedì al sabato ore 15.30 -18.30)