Chicago Boys all’Arena del sole

In Sala InterAction il Teatro della Cooperativa presenta Chicago Boys
un’esaltazione surreale del capitalismo scritta da Renato Sarti assieme a Bebo Storti

Mercoledì 29 febbraio, alle ore 21.30, nella Sala InterAction del Teatro Arena del Sole, Teatro della Cooperativa, con il sostegno di Regione Lombardia – Progetto Next, in collaborazione con La Corte Ospitale, presenta Chicago Boys, di Renato Sarti con la collaborazione di Bebo Storti, regia Renato Sarti, con Renato Sarti e Elena Novoselova, scene e costumi Carlo Sala, video realizzati in collaborazione con Fabio Bettonica e N.A.B.A. – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.

REPLICHE GIOVEDÌ 1 E VENERDÌ 2 MARZO – ORE 21.30

In Sala Grande dall’1 al 4 marzo Il catalogo, di Jean-Claude Carrière, con Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari, regia Valerio Binasco

Chicago Boys è un’esaltazione surreale del capitalismo, del consumismo e della liberalizzazione più sfrenata che si svolge come una specie di conferenza “strampalata, senza lieto fine” ambientata tra le anguste pareti di un rifugio antiatomico. In questo spazio ristretto si consuma una lotta senza esclusione di colpi tra un uomo immerso in una vasca, che mangia e si disseta, e una prostituta/cameriera russa che cerca il riscatto, due personaggi che innescano una sorta di paradossale, e letale, guerra fredda formato mignon.

I Chicago Boys del titolo sono stati un gruppo di economisti formatosi negli anni 70 presso l’Università di Chicago, sotto l’egida del grande guru del liberismo Milton Friedman, Premio Nobel per l’economia nel 1976. Friedman e i suoi seguaci esercitarono una profonda influenza sulle politiche economiche di molti stati, primi fra tutti gli Stati Uniti del presidente Ronald Reagan, l’Inghilterra del primo ministro Margaret Thatcher e poi Cile, Argentina, Brasile, Polonia, Cina e Russia. Le grandi multinazionali hanno avuto un ruolo di primissimo piano in questo processo che ha portato allo smantellamento dello stato sociale, visto e combattuto come un virus infettivo, come un arto in cancrena da amputare.

«L’imposizione di questo tipo di economia – scrive l’autore, regista e protagonista Renato Sarti – è sempre stata preceduta e accompagnata da golpe, da spietate dittature, da sanguinose repressioni di piazza, dai desaparecidos, dalla tortura. Chiamare privatizzazioni le grandi
razzie compiute nei confronti dei paesi poveri è un eufemismo. Queste politiche economiche hanno significato per una vasta parte delle popolazioni di quei paesi licenziamenti, diminuzione degli stipendi, delle pensioni, degli ammortizzatori e delle garanzie sociali, ma anche aumento dell’alcoolismo, delle tossicodipendenze, dei malati di AIDS, della prostituzione minorile, della miseria, della malavita, degli omicidi e dei suicidi. Che negli ultimi decenni le grandi multinazionali abbiano puntato l’attenzione pure su materie prime, come l’acqua, i cui titoli in borsa crescono mediamente del 30%, non è un dato meramente economico o finanziario: un rapporto delle Nazioni Unite sulla povertà mondiale rivela che ogni giorno muoiono 4.900 bambini per mancanza di acqua potabile».

Chicago Boys non vuole essere una rievocazione museale del crollo del muro, in occasione del ventennale, bensì «un tentativo – prosegue Sarti – di rispolverare un po’ del buon vecchio Marx, e rammentare a coloro, che per decenni hanno operato al motto di “Libera volpe in libero pollaio”, il
proverbio greco: “Se vedi che non ti sazi, fermati!”».

Informazioni, prenotazioni e vendita: Arena del Sole, Via Indipendenza 44, Bologna

Tel. 051.2910.910 • vendita on-line biglietti arenadelsole.it

martedì – sabato ore 11.00-19.00 (chiusura il lunedì e i festivi)
Teleprenotazioni con carta di credito: tel. 051.648.63.87
(ore 15.30 – 18.30 nei giorni di apertura della biglietteria)