ACQUASANTA DELLA DANTE A RAVENNA

EMMA DANTE DI NUOVO AL NOBODADDY CON ACQUASANTA
La regista siciliana torna alle sue sperimentazioni fatte di corpi e linguaggi, ispirati elogi agli inetti ed emarginati.

Inizia il Quinto Movimento del Nobodaddy – progetto sulla scena contemporanea a cura del Teatro delle Albe/Ravenna Teatro – dedicato ai vari “sud”, intesi come sud geografici ma anche come sud dell’anima, come qualcosa che sta in profondità e che fatica a emergere e farsi vedere.

Emma Dante, recentemente acclamata alla Scala di Milano con Carmen, porta al Teatro Rasi di Ravenna Acquasanta domenica 17 Aprile alle ore 21.
Primo capitolo della Trilogia degli occhiali – opera coprodotta dallo Stabile di Napoli, dal CRT di Milano e dalla Compagnia Sud Costa Orientale – e composta da tre racconti autonomi che hanno come filo conduttore il tema della marginalità, Acquasanta è un monologo della durata di cinquanta minuti interpretato dall’attore Carmine Maringola.

Acquasanta è il primo capitolo del “trittico sulle marginalità”, tre lavori che hanno come filo conduttore l’ironico espediente degli occhiali: tutti i personaggi li “inforcano per difendersi dal mondo e per guardarlo come meglio credono”. Tre storie autosufficienti, portate anche in scena separatamente, in cui l’emarginazione e l’alienazione vengono viste attraverso una docile lente che rende tutti i personaggi vicini e terribilmente umani.

Il titolo allude all’acqua del mare, cui il personaggio de l’O’Spicchiato, mozzo dall’età di quindici anni e abbandonato dai suoi compagni sulla terraferma da “esattamente due anni, quattro mesi, tre settimane e cinque giorni” perché ritenuto pazzo, sente di essere legato più che a qualsiasi altra cosa. Il mare è il suo amore, con cui parla giorno e notte e che inneggia come fosse la sua ragazza: “’O mare è la ragazza mia… io ti amo”, mentre non crede nell’esistenza della terraferma, ritenendola “n’illusione”. Eccolo quindi che si ancora al palcoscenico a prua di una nave immaginaria e s’immerge nel tempo del ricordo, in uno sproloquio di passione per il mare, rievocando il capitano e altra ciurma come fossero sue marionette immaginarie. Un reietto in grado di provare un sentimento lirico per la sua vocazione, smorzata e al tempo stesso enfatizzata dall’uso del dialetto napoletano come lingua libera dalla banalizzazione e dalle incrostazioni dell’italiano.

Emma Dante si diploma nel 1990 come attrice all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Nell’agosto del 1999 costituisce a Palermo la compagnia teatrale Sud Costa Occidentale. Come regista ha realizzato numerosi spettacoli tra cui: mPalermu, vincitore del Premio Scenario nel 2001 e Premio Ubu nel 2002 come novità italiana , Medea e Carmen. Come attrice ha lavorato con Andrea Camilleri, Davide Iodice, Aurelio Grimaldi, Michele Placido, Vittorio Gassman, Nanny Loy e Marcello Mastroianni. Nella sua poliedrica attività la regista ha sperimentato molteplici linguaggi e forme, e con la sua ultima opera dimostra una forte volontà di continuare il suo percorso di ricerca.

Il Quinto Movimento del Nobodaddy dopo Acquasanta di Emma Dante ospiterà Le bugie con le gambe lunghe di Luca De Filippo (dal 18 al 21 aprile al Teatro Alighieri) e Il Signore di Pourceaugnac di Punta Corsara (il 29 aprile alle 21 al Teatro Rasi).

Biglietti: Intero 10€/ Ridotto 8€/ Iscritti non-scuola 2010-2011 5€
Ulteriori informazioni: ravennateatro.com/nobodaddy oppure nobodaddy@ravennateatro.com
Ravenna Teatro, via di Roma 39, Ravenna, tel. 0544 36239, il lunedì dalle 15 alle 18 e dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Apertura straordinaria della biglietteria: sabato 16 aprile dalle 11 alle 13 .