3 Ubu, 3 quadri, 3 elettrodomestici e 3 età

Al teatro Rasi L’Origine del mondo spettacolo vincitore di tre premi UBU 2012

Vincitore di tre premi UBU 2012, come miglior “Migliore novità italiana (o ricerca drammaturgica)”, miglior attrice a Daria Deflorian e miglior attrice non-protagonista a Federica Santoro, arriva al teatro Rasi la trilogia L’origine del mondo di Lucia Calamaro.

L’origine del mondo, ritratto di un interno, in scena al teatro Rasi di Ravenna sabato 2 febbraio alle 20.30 (unica data in Emilia Romagna), è una commedia umana al femminile in tre quadri, tre elettrodomestici e tre voci. È un viaggio dentro la solitudine umana composto di gesti, immagini e parole su uno sfondo bianco come un luogo dell’inconscio.

Quattro episodi, ognuno un elemento della vita quotidiana di una casa enorme, vuota, in cui coesistono tre età della stessa donna, o tre donne in successione di una stessa famiglia, poco importa: c’è l’universo donna in scena, questo conta. Frigorifero, lavatrice, fornello, lavabo.

Lucia Calamaro, tra i più interessanti esponenti della drammaturgia italiana contemporanea, porta in scena una vera e propria commedia umana al femminile in quattro episodi, tre elettrodomestici e tre voci. Nella scena vuota e delicatamente pastello, poeticamente disegnata da Gianni Staropoli, il ventre domestico è definito, alternativamente, da un frigorifero, da una lavatrice, da una cucina a gas. Qui, Daria Deflorian, Federica Santoro e Daniela Piperno (madre, figlia e nonna) danno corpo, voce e colore ai quattro capitoli della storia: “Donna melanconica al frigorifero”, “Figuranti del dolore al lavatoio”, “Certe domeniche in pigiama”, “Il silenzio dell’analista”. Spietate, vendicative. Piene di dolore e di ironia. Lucia Calamaro, nata a Roma, cresciuta a Montevideo, formata al teatro a Parigi, nutre la sua scrittura di esperienza di vita nel mondo. Applauditi dal pubblico e apprezzati dalla critica, i suoi affreschi sottilmente biografici, grandemente universali, sono materia in continua trasformazione nelle mani dell’autrice, che consegna al pubblico un lavoro che non cerca un punto finale, ma continuamente si aggiorna o potrebbe aggiornarsi con nuovi capitoli, così come l’anima umana è materia mobile e inquieta.

«Da cosa è composta la vita di un essere umano? un corpo e i suoi andazzi, una mente e i suoi rovelli, le cose e la necessità di gestirle  e poi  gli altri, sotto forma di affetti, rivali, problemi, salvezza, ristoro, passione, legami, vantaggi, limiti. Ecco cosa si occupa idealmente di proiettare drammaturgicamente, forse anno ad anno, per ora pezzo a pezzo,  come un puzzle, questo lavoro: una vita». Lucia Calamaro, drammaturga e regista dello spettacolo

«La drammaturgia della Calamaro è una rivelazione, è una pesantissima commedia all’italiana che studia gli scarti delle parole, i surrogati dell’amore, le noie cui si preferiscono le sofferenze. Un teatro culturalmente e ironicamente popolare». Rodolfo Di Giammarco, Repubblica

Per informazioni e prenotazioni 0544.36239 – 333.7605760 – organizzazione@ravennateatro.com

Biglietteria del Teatro Rasi: tel 0544 30227 aperta il giovedì dalle 16 alle 18 e da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, via di Roma 39, Ravenna.

ravennavisoinaria.com