MACBETH inaugura la Stagione Lirica 2012-2013

Della Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico

Macbeth di Giuseppe Verdi apre la Stagione Lirica 2012-2013, come da tradizione, la sera di Santa Lucia giovedì 13 dicembre alle ore 20.30 con una nuova produzione della Fondazione Arena di Verona, che vede sul podio dell’Orchestra areniana l’acclamato Omer Meir Wellber. Il coordinamento alla regia, scene e costumi è di Stefano Trespidi, la regia video di Amerigo Daveri, coreografia di Maria Grazia Garofoli e lighting design di Paolo Mazzon.

Il titolo replica per 5 date con nuovi orari: domenica 16 dicembre ore 15.30, martedì 18 dicembre ore 20.00, giovedì 20 dicembre ore 20.00, venerdì 21 dicembre ore 20.00 e domenica 23 dicembre ore 15.30.

Al Teatro Filarmonico si ricordano tre rappresentazioni storiche dell’opera Macbeth, nel febbraio del 1848, nel febbraio 1851 e nel gennaio 1883, per poi tornare oltre un secolo dopo nel 2007 per la regia di Liliana Cavani. Il prossimo 13 dicembre, come da tradizione, Macbeth inaugura la Stagione Lirica 2012-2013 della Fondazione Arena di Verona, con una nuova produzione nel segno della multimedialità, rispettando l’idea dell’opera come un modello di testo totale. Parte da questo Amerigo Daveri, che cura la regia video dell’allestimento, leggendo il titolo come un “universo di opere, linguaggi e codici, che genera ciclicamente nuove e diverse interpretazioni”. In questo allestimento “l’insieme Macbeth viene declinato attraverso l’elaborazione di immagini della letteratura cinematografica, in un percorso che fa da contrappunto all’esecuzione dell’opera verdiana […] d’interpretazione intima ed evocativa”.

Melodramma in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave, con contributi di Andrea Maffei, è una riduzione all’essenziale dei cinque atti dell’omonimo dramma shakespeariano, vicenda alla quale Verdi resta molto aderente cogliendone straordinariamente l’essenza poetica e drammaturgica. Shakespeare è “fra le mani” del compositore fin dalla sua prima gioventù e ne resterà sempre il modello drammaturgico, come egli stesso afferma e come si evince dai tre capolavori a lui ispirati: Macbeth, Otello e Falstaff, senza contare i titoli rimasti soltanto allo stato di progetto come Amleto, La Tempesta e Re Lear. L’opera vede eccezionalmente due prime rappresentazioni: una a Firenze al Teatro della Pergola nel 1847 ed una a Parigi al Théâtre Lyrique nel 1865, in una versione “riformata” in cui viene aggiunta nel II atto l’aria La luce langue a Lady Macbeth, il personaggio più sfaccettato dell’intera opera, e la scena del Ballo nel terzo atto, espressione della grande attenzione di Verdi alla messa in scena.

Nel meccanismo drammatico-musicale di Macbeth troviamo un primo tentativo di opera d’arte totale: Verdi ridisegna un nuovo rapporto tra musica e dramma, in una concezione globale dello spettacolo. Il compositore presta un’attenzione particolare a tutti i piani di cui si compone l’opera, oltre a quello della partitura: dalla regia all’ambientazione, dai costumi al ballo, alla revisione quasi ossessiva del libretto, che nei momenti chiave della tragedia deve presentare un lessico asciutto, conciso ed energico, in aderenza alla vicenda. Questa ricerca di sintesi si sposa con una dialettica drammatica sempre più mossa, abbandonando le situazioni statiche persino nei dialoghi a favore di un dinamismo scenico, che mette in risalto il gioco di luci e ombre che pervade la vicenda, e si evince soprattutto negli scambi tra l’ignavo Macbeth e la sua perfida Lady.

La storia shakespeariana, ricondotta alla sua forma più semplice, si focalizza sulle figure dei suoi due protagonisti, sull’approfondimento della loro psicologia e sulla delineazione a tutto tondo dei caratteri, fino quasi a ridursi al binomio tra coloro che uccidono e coloro che vengono uccisi, riportando anche la dimensione onirico-fantastica data da streghe e apparizioni ad un piano estremamente fisico, carnale e materiale, capace di potenziare a livello psicologico il clima di angoscia e panico. Da questa profondità, Macbeth ne risulta come un uomo normale reso folle dalle sue paure, e le cui azioni sono il frutto della dominazione mentale ma soprattutto fisica che la Lady-demonio esercita su di lui, istigandolo per ben due volte al delitto per dimostrare una sorta di “virilità criminale”. Ma Macbeth è anche uno spettacolo corale – come ci sottolinea Stefano Trespidi che ne coordina l’allestimento – a partire dal testo di Shakespeare che mette in scena il male che è in ognuno di noi e, soprattutto, vicino a noi, ovunque ed in chiunque, anche dove meno te lo aspetti. È un’opera oscura e sanguinosa, in cui il tessuto malefico della natura umana è analizzato con angosciosa precisione. Verdi gioca su questo, lasciando emergere il volto più vero dei suoi personaggi, rappresentazioni negative della condizione dell’uomo e della crisi del mondo, dove sempre tenta di riaffiorare ciò che si vuole seppellire, dove il male incalza nella notte e avanza nel caos con fin troppa incontrastata celerità, fino al finale in cui viene denunciata la violenza insita nel potere.

A guidare l’Orchestra areniana dal 13 dicembre Omer Meir Wellber, fra i più giovani direttori d’orchestra emergenti. Protagoniste in scena voci internazionali, a partire dal ruolo del titolo interpretato da Andrzej Dobber (13, 16, 20 e 23 dicembre) che si darà il cambio con Marco Vratogna (18 e 21 dicembre). Lady Macbeth sarà Susanna Branchini (13, 16, 20 e 23 dicembre) in alternanza a Tiziana Caruso (18 e 21 dicembre). Nei panni del nobile scozzese Macduff vedremo Massimiliano Pisapia (13, 16, 20 e 23 dicembre) e Alejandro Roy (18 e 21 dicembre), il generale Banco sarà Roberto Tagliavini, in Malcolm figlio del re di Scozia Giorgio Misseri, nella Dama di Lady Macbeth Francesca Micarelli, nel duplice ruolo del Medico e dell’Araldo Dario Giorgelè, e di Un domestico e Il Sicario Seung Pil Choi, infine nelle tre Apparizioni ancora Seung Pil Choi con Alberto Testa e Vittoria Sancassani.

Si ringrazia  INTIMISSIMI bold nero per il contributo ai costumi.

Martedì 11 dicembre alle ore 16.00 prova generale di Macbeth al Teatro Filarmonico per tutti gli Under 30 a soli 5 €, preceduta dalla conferenza-concerto di approfondimento alle ore 14.30 tenuta dal M° Fabio Fapanni, Direttore musicale di palcoscenico della Fondazione Arena di Verona. L’iniziativa rientra nel progetto Anteprima Giovani 2012-2013.

Rivolta ai giovani Under 30 anche un’offerta speciale per la Serata inaugurale del 13 dicembre: per loro il biglietto d’ingresso avrà un prezzo di soli 15 Euro, fino ad esaurimento disponibilità. Ogni ragazzo può acquistare un solo biglietto presso la Biglietteria del Teatro Filarmonico, esibendo un documento d’identità.

Informazioni e prenotazioni
Biglietteria del Teatro Filarmonico – via dei Mutilati 4/k, 37122 Verona
tel. (+39) 045 8002880 – fax 045 8013266 – Call center (+39) 045 8005151 – arena.it