La Scala riprende il Barbiere di Michieletto … iniziando da Reggio Emilia

L’OPERA 2013 RIPARTE DAL BARBIERE DI SIVIGLIA

Venerdì 18 e domenica 20 gennaio al Teatro Valli di Reggio Emilia un classico dei classici con regia e scene di Damiano Michieletto e Orchestra e Coro dell’Accademia del Teatro alla Scala
Con Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini parte la Stagione di Opera 2013 della Fondazione I Teatri Reggio Emilia venerdì 18 gennaio (ore 20.00) e domenica 20 gennaio (ore 15.30) al Teatro Valli. Un classico dei classici, coprodotto da Teatri di Reggio, Teatro Comunale di Modena in collaborazione con Accademia del Teatro alla Scala, che porta la firma del regista Damiano Michieletto, nel 2008 vincitore del Premio Abbiati per la regia de La Gazza Ladra, con Orchestra e Coro dell’Accademia del Teatro alla Scala, diretti da Francesco Angelico.

Cardine dell’intera idea registica è la sinfonia, leit-motiv di un viaggio in treno evocato dai personaggi che si muovono sulle sedie a ritmo di rotaia durante la musica chiacchierando e leggendo. Sul primo fortissimo i bagagli cominciano a cadere in terra, sul secondo il contenuto vola per aria, finché anche i passeggeri vengono trascinati via dal vento aggrappati a ombrelli colorati, e si ritrovano catapultati nella dimensione della storia di Figaro, Rosina, Almaviva, Don Bartolo e Don Basilio, truccati come animali dai tratti antropomorfi legati ai loro caratteri salienti (Figaro una volpe, Bartolo un bulldog, Don Basilio un serpente).

“Questa regia è un gioco di fantasia e di evocazione – spiega il regista Damiano Michieletto –  Gli spazi della storia sono sempre evocati, mai rappresentati. La possibilità di evocare la presenza di qualcosa sul palcoscenico è uno degli aspetti affascinanti del teatro. Perciò ho cercato di usare degli oggetti normali e semplici e di farli diventare l’ingrediente unico della scenografia. Il risultato è che mi sono trovato con un palcoscenico in cui una ventina di sedie rosse, una scala blu, degli ombrelli e alcuni enormi palloni erano tutto quello che bastava. I personaggi sono come esplosi nelle loro caratteristiche fisiche e caricaturali. Ecco perciò dei costumi fantastici, di pura immaginazione, con marcati riferimenti a tratti animaleschi, quasi da Commedia dell’Arte».

Alla fine, con tanto di annuncio da stazione, sulla musica del finalino secondo i personaggi si riaccomoderanno sulle sedie, pronti a riprendere il loro viaggio nella dimensione “normale”.

I cantanti: Enrico Iviglia (Il conte d’Almaviva), Filippo Polinelli (Don Bartolo),
Natalia Gavrilan (Rosina), Christian Senn (Figaro),  Simom Lim (don Basilio), Na Hyun Yeo (Berta), Davide Pelissero (Fiorello/ Un ufficiale).
Orchestra e Coro dell’Accademia del Teatro alla Scala, direttore Francesco Angelico, maestro del coro Alfonso Caiani, regia e scene Damiano Michieletto, regia ripresa da Eleonora Gravagnola, costumi Carla Teti, disegno luci Alessandro Carletti.
Allestimento scenico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Coproduzione I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Comunale di Modena in collaborazione con Accademia del Teatro alla Scala.

(iteatri.re.it)