Nabucco a Capodanno

Nabucco “Un’opera tutta ferro e fuoco”

L’Opera che andrà in scena al 105 Stadium di Rimini il primo giorno dell’anno (ore 17,30) con replica sabato 3 gennaio (ore 21,00) è Nabucco, di Giuseppe Verdi, inserita negli eventi di “Rimini il Capodanno più lungo del Mondo” del Comune di Rimini.

Promossa e organizzata dal Coro Lirico città di Rimini Amintore Galli in collaborazione con Euro Artists, il melodramma in quattro atti di Giuseppe Verdi su libretto di Temistocle Solera, avrà la regia di Enrico Stinchelli, con l’Orchestra Teatro dell’Opera di Rousse, il coro lirico città di Rimini A. Galli diretti dal M°  Nayden Todorov e un cast di star internazionali. Le scene sono del Teatro dell’Opera di Malta.

“Particolare menzione merita il Coro Lirico Amintore Galli – dichiara il Presidente del Coro, Marco Cevoli – che sta per affrontare una bellissima e certamente difficile prova. In Nabucco, infatti, il Coro è un emblema… rappresenta un popolo oppresso che prega e anela alla libertà, con fede e speranza. Sono sicuro che il Coro Lirico Amintore Galli ancora una volta darà una grande prova di sé e della sua professionalità.

Una professionalità acquisita negli anni, con fatica e impegno, ma anche con grandi soddisfazioni, su palcoscenici italiani ed esteri. Ed è proprio grazie alle referenze che oggi può vantare che il coro ha avuto l’opportunità di conoscere l’impresario lirico e musicista, Maestro Angelo Taddeo della Euro Artists che ci ha proposto il sodalizio artistico di questo Nabucco, con straordinari allestimenti e la regia di Enrico Stinchelli, un artista di primo piano nel panorama della musica lirica con il quale siamo orgogliosi di poter lavorare, l’Orchestra Teatro dell’Opera di Rousse, il Direttore d’Orchestra M° Nayden Todorov e un cast di un livello altissimo.”

“Molte le novità di quest’anno, grazie anche alle nuove collaborazioni, – prosegue Claudia Corbelli, direttore artistico del Coro Galli – che si aprono nel ventennale della fondazione del coro e a dieci anni dal primo Nabucco che abbiamo prodotto e realizzato a Rimini. Il coro di Nabucco sarà composto da ben 74 elementi, avrà scene e costumi bellissimi del teatro di Malta e un organico formato anche da nuovi e giovani coristi…infatti, come fiore all’occhiello, una dei solisti, il personaggio di Anna, avrà la voce di uno dei nostri soprani.

Questo perché il coro crede nei giovani e investe energie in progetti di divulgazione della musica lirica fra i giovani e giovanissimi con programmi nelle e per le scuole ed è direzionato a perfezionarsi con un taglio sempre più professionistico. Quest’anno, in collaborazione con il Rock Island che promuove il progetto “Cultur Island, il Rock Island cambia musica…”, abbiamo organizzato due eventi inediti: venerdì 7 dicembre alle ore 11,00 si terrà la “Guida all’ascolto di Nabucco” l’opera spiegata per sonorità e immagini; in data ancora da stabilire si terrà invece una “Prova aperta con il Coro” per avere la possibilità di assistere dal vivo alla preparazione corale dell’opera con spiegazione specifica degli interventi corali nel momento stesso in cui vengono cantati. Inoltre quest’anno abbiamo iniziato un rapporto con l’associazione Rimini Autismo per un sostegno solidale alla loro attività.”

“È un’opera tutta ferro e fuoco, tagliata con l’accetta – dichiara Stinchelli – in cui si avvertono, negli accordi perentori che chiudono le cabalette e i concertati, tutti i sentimenti e la smania di affermarsi di un giovane scalpitante autore pronto a spiccare il volo verso le vette della storia del Melodramma. Verdi, con Nabucco, volle porre un sigillo e dire: ‘Signori, questo è Giuseppe Verdi!’ Come regista dovrò necessariamente fare i conti con questa forza tellurica, con questo fiume in piena, con la lava infuocata che sgorga dal genio verdiano, fin dalle prime battute.” E fin da queste prime battute, è riconoscibile la verve di Enrico Stinchelli autore e conduttore, con Michele Suozzo, de La Barcaccia, programma cult della Radio italiana dedicato alla cultura musicale, regista operistico e direttore d’orchestra, un ‘mostro sacro’ nel panorama artistico internazionale. È proprio Stinchelli, presente a Rimini per prendere confidenza con gli spazi del 105 Stadium dove sarà allestito Nabucco, ad illustrare il cast stellare di Rimini e i ‘suoi’ personaggi. “Ho pensato di privilegiare alcuni caratteri, così come la musica suggerisce. Zaccaria, interpretato dal basso Ivaylo Dzhurov, titanica figura che, per molti versi, rievoca Mosé lo vedo isolato nella sua grandezza e nella sua visionarietà… Lo vedo salire sul Monte Sinai, ad accogliere le tavole della
Legge… capace di separare le acque del Mar Rosso. Naturalmente è immerso in una drammaturgia diversa, ma la sua funzione è appunto quella di regolare tutta l’opera, dal principio alla fine e di condurre tutti verso l’unica invocazione “Immenso Jéhova”: la sua frase conclusiva è appunto un tuono che viene dal Cielo “Servendo a Jéhova sarai dei Regi il Re! Abigaille, interpretata dalla grande Dimitra Theodossiou, soprano, è una figura che ho visto spesso trasformata in uomo… – prosegue Stinchelli – Ma è una donna, nonostante i toni talvolta furenti da amazzone o da regina guerriera. Nella mia idea è piuttosto una bella e vigorosa Regina, nei modi e nei gesti pieni di autorità ma anche senza inutili isterìe. Il suo incedere è imperiale, sicuro, elegante, senza cedimenti come il suo canto… La scena della morte è toccante: il pubblico deve commuoversi per le sue ultime frasi.” E ancora: “Nabucco, che a Rimini avrà la voce del baritono Carlo Guelfi… è un vero dilemma. Può apparire quasi una figura secondaria di fronte alla grandiosità di Zaccaria e di Abigaille, invece è uno di quei tipici personaggi che vincono alla lunga, sulla distanza: il IV atto è suo, in tutto e per tutto ed è lì che deve tirare fuori gli argomenti che rendono decisivo un protagonista.

Nella mia regia appare misterioso e pauroso all’inizio, quasi un’icona… non ha nulla di umano… è un clone di  Baal… Poi, via via, emerge la sua natura complessa, tormentata e il suo ravvedimento ne rivela tratti umanissimi.”

“Ismaele, il tenore Paolo Antognetti e Fenena, il mezzosoprano Patrizia Patelmo, formano a loro volta una delle ‘strane coppie’ dell’Opera: lui, un tenore a tutti gli effetti, impettito e fiero, lei più dimessa ma pronta a morire come ebrea tra gli ebrei, con una difficile arietta nel finale. Non è facile creare caratteri che non siano statici e convenzionali con questi due personaggi, ho cercato di dare loro un dinamismo e un’anima un po’ diverse dal solito. Il tenore Roberto Carli sarà Abdallo il vecchio ufficiale del re di Babilonia; Antonio di Matteo è il Gran Sacerdote e il soprano Elettra Benfatto è Anna, sorella di Zaccaria.”

La scenografia, ideata e realizzata da Enrico Stinchelli e dalla bravura di Joseph Cauchi e del suo staff, propone un’antica scalea, uno ziggurath avvolto dalle spire di un mostruoso, gigantesco Dio Baal, che sovrasta e domina le rovine di questo tempio. I costumi sono legati a un bicromatismo netto, con il lapislazzulo e l’oro che caratterizzano i Babilonesi e un purissimo candore per gli Ebrei. “Sono felice di essere a Rimini, per capodanno, – conclude Stinchelli – nei giorni di festa in una città che sembra essere essa stessa una festa… Poter lavorare con tanto entusiasmo e tanta voglia di fare in un’isola baciata dal sole e dal mare è un grande privilegio. Spero sia una bella festa per tutti, all’insegna della Grande Musica che rende tutti noi migliori.”

I biglietti come ogni anno sono in vendita presso l’ufficio URP Piazza Cavour, 31

INFO: 347.6779315 – Prevendita on line su bookingshow.it

Costo biglietti Prima e Replica: Euro 50,00 – Euro 45,00 – Euro 35,00 – Euro 30,00 – Euro 25,00

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