Santarcangelo Festival continua

SANTARCANGELO 41. IL PROGRAMMA DI MARTEDì 12 LUGLIO

SECONDA E ULTIMA GIORNATA DI PRESENTAZIONE DEI LAVORI FINALISTI AL PREMIO SCENARIO. PROSEGUONO ALLO SFERISTERIO ERESIA DELLA FELICITA’ E ALLA SCUOLA ELEMENTARE LE INSTALLAZIONI DI INTERSECTION.

Anche i video di Jèrome Bel, Marina Abramović, Igort, Anna Biagetti, le presenze corali di Chiamata pubblica e ágō-go e il ballo solitario nel Discoarmadio. Al Caffè Commercio si fa teatro al tavolino del bar.

Seconda giornata del Premio Scenario
Il Premio Scenario è un concorso biennale dedicato ai giovani artisti della scena. Molteplici sono i linguaggi teatrali che Scenario accoglie sotto forma di studi scenici di venti minuti che diventeranno lavori compiuti.
La seconda giornata di presentazione dei lavori finalisti si apre al Lavatoio di Santarcangelo alle 10.00 con la compagnia Three minutes ago che presenta la performance La carezza del vetro; si prosegue con la coppia Carullo-Minasi, Due passi sono; quindi Matteo Latino che presenta InFactory, I lavori del pomeriggio riprendono alle 15.00 al Teatro Petrella di Longiano e si aprono con la compagnia foscarini:nardin:dagostin che presenta Spic & Span; quindi la compagnia LaCorsa con La solitudine delle ombre; ReSpirale Teatro con L’Italia è il paese che amo; inQuanto teatro con Nil admirari; e Costanza Givone, Salomé ha perso il lume. L’ingresso è gratuito; è consigliata la prenotazione presso la biglietteria del festival in piazza Ganganelli 0541 623149.
La Giuria della Finale è presieduta da Isabella Ragonese (attrice e autrice) e composta da Silvia Bottiroli (coordinamento critico-organizzativo Santarcangelo 2009-2011), Claudia Cannella (critico teatrale, direttore di “Hystrio”), Stefano Cipiciani (direttore Fontemaggiore, presidente Associazione Scenario), Cristina Valenti (docente Dams, Università di Bologna, direttore artistico Associazione Scenario). La premiazione si terrà mercoledì 13 alle 12 al Lavatoio.*

Dall’inizio alla fine del festival

Proseguono le tre installazioni di Intersection/Intimacy and Spectacle allestite alla Scuola elementare. Il documentario Immersion del tedesco Harun Farocki racconta di un programma per la cura dei soldati traumatizzati dalla guerra in cui si utilizzano realtà virtuali per superare le ferite della realtà; Mikado, deI finlandese Hans Rosenström, è ispirato a Sussurri e grida di Ingmar Bergman e immerge lo spettatore nelle proprie voci interiori; e Singspiel, 2009 di Ulla von Brandenburg ritrae in un unico piano sequenza l’immaginario psichico di una famiglia e il suo canto corale (anche domani, il 14 ore 18.30-23.30; il 15, 16 e 17 ore 11.00-13.00 e 18.30-21.30; e l’11). Intersection/Intimacy and Spectacle è un progetto della Quadriennale di Praga condiviso con otto istituzioni culturali europee tra cui il MiBAC – Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo e sostenuto dal Programma Cultura dell’Unione Europea.

È una delle vene ribollenti di Santarcangelo 41 il “coro” di adolescenti Eresia della felicità che il Teatro delle Albe crea come dono al festival: un plotone di duecento ragazzi provenienti da diverse città e paesi del mondo – Italia, Belgio, Senegal, Brasile, Stati Uniti – per una creazione a cielo aperto, ogni sera allo Sferisterio di Santarcangelo. Le poesie di Majakovskij, piene di immagini surreali e potenti, sono la materia imbracciata dai ragazzi diretti da Marco Martinelli (dalle 18.30 alle 21.30, gratuito).

Chiamata pubblica è invece il “coro” di sedie realizzato attraverso un appello che Ermanna Montanari ha rivolto ai teatri italiani: Piazza Ganganelli è stata così allestita come una platea a cielo aperto composta da 150 sedie provenienti dai teatri italiani e dalle compagnie presenti al festival, un’immagine di moltitudine che dà forma e forza all’idea di una condivisione concreta.

Il collettivo di videomaker ágō-go, condotto da Alessandro Renda e Aqua-micans, monta anche oggi filmati che traducono sul video le vibrazioni captate negli spettacoli, nei vicoli, sulla scena e tra il pubblico del festival; i risultati di questa documentazione sono ogni giorno visibili sul sito del festival e in alcuni punti del centro storico.

Come “miniature” incastonate nel programma, sono presenti al festival opere d’eccezione: come il video di Marina Abramović – Chorus, nel quale l’artista celata dietro uno scheletro dirige un coro di bambini che cantano in lingua serbo-croata l’inno dell’ONU (dalle 18.00 alle 23.00 al Monte di Pietà; gratuito). Videoconferenza di Igort, Pensieri sghembi sul narrare storie vere, esempio di documentario disegnato su storie contemporanee del popolo ucraino (dalle 16.00 alle 18.00 alla Scuola elementare; gratuito). Véronique Doisneau film del coreografo Jérôme Bel, un autoritratto della danzatrice e insieme un attraversamento storico della danza classica (18.30, 19.30, 20.30, alla Scuola elementare; gratuito) e Discoarmadio di Guvi Produzioni, una discoteca a due ante in cui si può ballare tra musiche amate e altre distanti (dalle 21.00 alle 24.00 all’Arena del Supercinema; gratuito).

Si fa teatro ogni giorno anche il Caffè Commercio, dove due tavolini ospitano ogni giorno Etiquette, degli inglesi Rotozaza, piccola perla di teatro in cuffia per due spettatori-partecipanti alla volta (ogni ora, dalle 10.00 alle 17.00 con pausa alle 14.00): una riflessione radicale sullo spettatore, invitato a sperimentare l’abbandono di sé a una scrittura dettata per attori.

Tace questa sera il dopofestival all’Odeon Club che riaprirà venerdì 15, mentre rimane in funzione il Centro Festival allestito sotto i portici del Municipio: luogo dedicato all’incontro e al ristoro.