La Regina Margot di Bregovic a Bologna

TEATRO MANZONI:
Bregovic porta in scena una regina infelice

Al Teatro Manzoni il mese di Febbraio si preannuncia ricco di appetitose sorprese. La programmazione, sotto la direzione artistica del M° Giorgio Zagnoni, offre una ricca panoramica di viaggi musicali che ci portano dai misteriosi paesi balcanici agli affascinanti paesaggi del Portogallo, fino alla lussureggiante isola di Capoverde.

Si parte per il viaggio, Domenica 13 Febbraio, ore 21.00 con Goran Bregovich che porta in scena un nuovo lavoro che ha già riscosso grande successo in altri paesi europei: Margot, memorie di una regina infelice.
Dobbiamo a Goran Bregovic la musica del film cult di Patrice Chereau “La regina Margot”. Il musicista conosce dunque bene la storia di questa regina colta, personaggio affascinante dagli intrighi complicati, prima moglie di Enrico IV che si troverà al centro di uno dei periodi più tormentati della storia. Margot fu certo regina ma anche più semplicemente una donna manipolata, sacrificata dal suo sposo fino all’esilio forzato. Circondata per tutta la sua vita da letterati, la regina Margot, che non nascondeva il suo amore per la scrittura, scrisse assiduamente le sue memorie. A partire da
questo diario, il visionario Goran ha visto un riavvicinamento inquietante e pungente tra il destino di Margot e quello di un’altra donna presa dalla tormenta degli anni di guerra nella ex-Jugoslavia. La barbarie non ha età, né frontiera.

Con la sua irresistibile Wedding and Funeral Band, un quartetto d’archi, il coro di voci maschili di Belgrado, le voci bulgare e la voce recitante, Goran Bregovic ha realizzato per il Festival di Saint Denis in Francia, una nuova partitura su Margot e le sue giovani sorelle dell’Est.
La nuova produzione è stata presentata con grande successo di pubblico e critica il 7 giugno 2010 proprio nella bellissima Basilica di Saint Denis, dove è sepolta la Regina Margot.

Con i suoi ottoni e le sue voci acidule Goran Bregovic rivisita la Storia alla velocità di un cavallo al galoppo.

La versione proposta per l’Italia porta in scena la calda e penetrante voce di Valentina Cervi. I testi e le poesie citate sono a cura di Ivo Andric, Arsen Dedic, Pierre de Ronsard, Enes Kisovic, Abdulah Sidran. Sono presenti inoltre citazioni da Shakespeare e Cervantès.

Concerto aperitivo
Alle ore 20.00, prima dello spettacolo, al Foyer del Teatro Manzoni sarà possibile gustare un aperitivo accompagnati dalle note degli allievi della Scuola Media “Rolandino de’ Passeggeri – Pepoli” che si esibiranno in un brano in tre tempi dal titolo Klezmoresque.

L’ingresso al concerto aperitivo è libero.

Goran Bregovic

Nato a Sarajevo da madre serba e padre croato, Goran Bregovic crea i suoi primi gruppi rock a sedici anni. “Il rock aveva all’epoca un ruolo fondamentale nella nostra vita. Era l’unica possibilità per poter esprimere pubblicamente il nostro malcontento senza rischiare di finire in galera, o quasi”. Per far piacere ai suoi genitori, Goran si impegna a proseguire i suoi studi di filosofia e sociologia che lo avrebbero portato ad insegnare, se l’enorme successo del suo primo disco non avesse deciso altrimenti. Seguono quindici anni con il suo gruppo Bijelo Dugme (White Button) e tredici album venduti in 6 milioni di copie.
Tour interminabili in cui Goran diventerà l’idolo della gioventù jugoslava. Alla fine degli anni ‘80, Bregovic si libera del suo ruolo sfibrante di “star” e si isola in un “ritiro dorato” in una piccola casa sulla costa adriatica, un vecchio sogno d’infanzia. Qui compone le musiche del terzo film di Emir Kusturica Il Tempo dei Gitani. Ma ben presto i primi
disordini scoppiano in Yugoslavia e i due amici sono costretti ad abbandonare tutto e trasferirsi a Parigi. Alla sua origine già mista, Goran ha aggiunto una moglie musulmana anche se i tempi non sono propriamente propizi per questa allegra e stimolante mescolanza.

MUSICHE PER IL CINEMA

Cresciuti nello stesso ambiente, della stessa generazione, sfuggiti agli stessi pericoli, Goran Bregovic e Emir Kusturica formano un tandem in cui la complicità è tale che non vi è più bisogno di parole per esprimersi. Dopo Il Tempo dei Gitani Goran ha carta bianca per comporre la colonna sonora di Arizona Dream. Il risultato è pari al film, lirico,
innovatore e particolarmente commovente. In seguito Patrice Chereau gli affida La Regina Margot, Palma d’Oro 1994 al Festival di Cannes, Goran compone delle musiche maestose dagli accenti rock… Anche le musiche di Underground di Emir Kusturica, Palma d’Oro 1995 al Festival di Cannes sono firmate Bregovic. Successivamente Goran lavora meno per il cinema e più per la sua musica dal vivo, pur firmando altre colonne sonore, tra le quali ricordiamo Train de Vie di Radu Mihaelanu, il piccolo capolavoro di Nana Djordjaze 27 Missing Kisses e Music for Weddings & Funerals di Unni Straume.
Infine compone la musica ed è uno dei protagonisti maschili del film italiano I Giorni dell’abbandono di Roberto Faenza.

MUSICHE PER CONCERTO

Per 10 anni, dal suo abbandono del rock, la musica di Bregovic non era più stata eseguita dal vivo. Il mutamento avviene nell’estate 1995, quando con una band di 10 musicisti tradizionali, aggiunti ad un coro di 50 elementi e a un’orchestra sinfonica, egli avvia una serie di concerti in Europa. Ed è il successo: Goran inanella trionfali tournée per
tutta l’Europa alla testa della sua Wedding & Funeral Orchestra, presentando tutti i suoi brani più belli, dall’ormai celebre Ederlezi (Il Tempo dei Gitani) a In the Death Car (Arizona Dream) passando per il vigoroso Kalashnikov (Underground) avviato in coro da un pubblico in delirio con il grido “Juris” (All’attacco!!!). Il numero crescente
degli spettatori per concerto (da 3.500 a 10.000) e il concerto del 1° maggio a Roma in Piazza S.Giovanni davanti a 500.000 persone, confermano che la sua musica ha un reale impatto sul piano internazionale e che la giovane rock-star degli anni ‘70-‘80 si è affermata come un compositore maturo per il successo internazionale.

PROGETTI SPECIALI

Su richiesta di Giovanni Lindo Ferretti dei CSI, Goran Bregovic si è fatto ambasciatore della musica dei Balcani e ha scelto e proposto tre fanfare (Bulgaria, Romania e Serbia) e un gruppo di voci femminili Russe che, con la sua Wedding & Funeral Orchestra, si sono incrociate nelle vie di Bologna il 27/6/2000, per una grande festa musicale dei
paesi ortodossi sotto il titolo Hot Balkan Roots, ripetuta due giorni dopo a Roma. Per cominciare il tour italiano nell’estate 2000, Goran ha ideato un Grande Matrimonio a Palermo per la Festa di Santa Rosalia il 14 luglio, di cui ha condiviso la direzione artistica con Roberto De Simone. Nel giugno 2002 Goran ha presentato un progetto
speciale nella Basilica Di St. Denis (Parigi), nell’ambito di un festival di Musica Sacra, dal titolo Il mio Cuore è diventato Tollerante sul tema della riconciliazione. A seguire la sua prima “avventura” teatrale: Karmen di Bregovic con lieto fine, la prima Carmen con la K e l’accento balcanico, una combinazione di teatro naive e opera. Scritta, composta
e diretta da Goran Bregovic (solo qualche accenno alla Carmen di Bizet), questa opera zingara è interpretata dai musicisti della sua Wedding & Funeral Orchestra. Infine Guca, una piccola cittadina in Serbia di circa 20.000 abitanti, che ospita una manifestazione annuale di Ensemble di Fiati frequentata da circa 150.000 spettatori. Qui, tra tende da
campeggio, drink, grigliate di carne e piatti locali, molto alcool si ascolta musica per 3 giorni… da qui il nome dell’ultimo Cd di Bregovic Alkohol, Sljivovica & Champagne, registrato live proprio a Guca nell’estate 2007. Il 2010 ha segnato il debutto mondiale di Margot, memorie di una regina al Festival di Saint Denis in Francia a giugno 2010 seguito da una tournèe mondiale.

DISCOGRAFIA

Le Temps de Gitans (Polygram/Universal), Arizona Dream (Polygram/Universal), Toxic Affair (Polygram/Universal), La Reine Margot (Polygram/Universal), Underground (Polygram/Universal), Ederlezi – compilation (Polygram/Universal), Bregovic & Kayah

(BMG Polonia), Songbook (Polygram/Universal), Music for Films (Polygram/Universal), Tales & Songs from Weddings and Funerals (Polygram/Universal), Goran Bregovic’s Karmen…. (Mercury/Universal), Alkohol (Mercury/Decca).

Valentina Cervi

Valentina Cervi è nata il 13 aprile 1976 a Roma. La sua famiglia conta diversi membri già attivi nel mondo del cinema: suo nonno è il celeberrimo Gino Cervi, mentre il padre Tonino Cervi e la madre Marina Gefter sono rispettivamente regista e produttrice.
Inizialmente la giovane Valentina Cervi non aveva intenzione di intraprendere la carriera cinematografica, ma era molto più interessata alla religione e voleva diventare monaca. Col passare del tempo cambia idea e a 17 anni si lascia convincere a lavorare come assistente alla produzione. Successivamente inizia a recitare ed a 20 anni riscopre
le performance attoriali del nonno che aveva sempre ignorato e che si riveleranno un’importante fonte d’ispirazione. Nel 1986 debutta in televisione in Portami la Luna e un anno dopo conquista anche il grande schermo con Mignon è partita di Francesca Archibugi. Nel ’96 fa parte del cast di Ritratto di signora di Jane Campion e lo stesso anno lavora nel film Escoriandoli di Flavia Mastrella. Nel 1997 è protagonista di Artemisia – Passione estrema, bio-pic della famosa artista diretto da Agnes Merlet. Nel 1999 recita in La via degli angeli di Pupi Avati, nel 2001 fa parte del cast internazionale di Hotel per la regia di Mike Figgis e lo stesso anno è diretta da Mark Rydell nel film biografico James
Dean con protagonista James Franco. Nel 2002 è in L’anima gemella di Sergio Rubini a cui seguono altre pellicole minori, ma tre anni dopo recita a fianco di Stefano Accorsi in Provincia meccanica. Tra i suoi ultimi lavori sono da ricordare Il resto della notte e Miracolo a Sant’Anna di Spike Lee.