Antony & Battiato
ANTONY AND THE JOHNSONS – Cut the world
FRANCO BATTIATO – Apriti Sesamo
Firenze 31 agosto – Arena di Verona 2 Settembre
Un evento unico da cui verrà tratto un album live in pubblicazione a novembre
Franco Battiato ed Antony and The Johnsons suoneranno per la prima volta insieme dal vivo, affiancati dalla Filarmonica Arturo Toscanini, con due set separati e qualche sorpresa.
Si erano incrociati in occasione di “Fleurs 2”, quando Battiato chiese a Antony and the Johnsons di poter inserire nel disco la sua “Frankestein” (trasformata in “Del suo veloce volo”). Antony Hegarty partecipò pure alla registrazione, duettando con il cantautore siciliano. Attestati di stima reciproca e la promessa di “fare qualcosa insieme”, un giorno o l’altro. Promessa che si concretizza adesso con questo tour double-face: due set separati, ognuno con il proprio repertorio, ma entrambi impreziositi dalla presenza della Filarmonica Arturo Toscanini, tra le più importanti orchestre sinfoniche italiane.
Antony and the Johnsons porta con sé il pianista Thomas Bartlett e il direttore d’orchestra Rob Moose. Al centro del live “Cut the world”, il progetto album realizzato con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Danese la scorsa estate, in cui l’angelo blu dell’arty-pop ripercorre in chiave sinfonica i capisaldi della sua carriera, dalle prime “Twilight” e “Cripple and the Starfish”, alle più recenti “Swanlights” e “I Fell In Love With A Dead Boy”.
Anche Battiato prende le mosse dall’ultimo album, “Apriti sesamo”, ma rispetto al tour che lo ha portato nelle principali città italiane, si annuncia una scaletta rivisitata, in cui ritrovare l’artista più pop e il suggeritore di ritmiche ardite, l’appassionato di musica operistica e l’ispirato cantautore.
In alcuni brani l’artista siciliano duetta con Alice. Per Battiato sul palco: al pianoforte e direzione d’orchestra Carlo Guaitoli e poi Angelo Privitera alle tastiere, Davide Ferrario e Simon Tong alle chitarre, Andrea Torresani al basso e Giordano Colombo alla batteria.
La Filarmonica Arturo Toscanini è tra le più apprezzate orchestre sinfoniche italiane. Sul suo podio sono saliti direttori del calibro di James Conlon, Charles Dutoit, Dmitrij Kitajenko, Zubin Mehta, Georges Prêtre, Mstislav Rostropovich e Yuri Temirkanov. L’ensemble ha dimostrato in più occasioni la sua natura eclettica e aperta alla sperimentazione. Oltre a Franco Battiato, tra gli artisti con i quali ha recentemente realizzato progetti crossover si annoverano Max Gazzè, Noa, Gigi Proietti e Uri Caine.
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per Universal Music Italia
Nato nel Sussex, Inghilterra, Antony si trasferisce a New York City a 19 anni. Nel 1992, fonda il
collettivo avanguardistico Blacklips At The Pyramid Club e passa gli anni seguenti sviluppando la
sua voce e le sue idee sui palchi di NYC.
E’ nel 1998 che per la prima volta Antony debutta sulle scene con il suo ensemble chiamato Antony
and the Johnsons. Nel 2005 Antony and the Johnsons vince con l’album “I Am A Bird Now” il
britannico Mercury Prize.
Ann Powers del LA Times scrive sull’uscita dell’album “Cying Light” nel 2009: “It’s the most
personal environmentalist statement possible, making an unforeseen connection between queer
culture’s identity politics and the green movement. As music, it’s simply exquisite”.
Nel 2010 The Sun ha dato a “Swanlights”, il quarto album di studio, 5 stelle su 5 e ha definito
Antony “uno dei più grandi cantanti viventi”, mentre il Daily News scrive:“in questi brani intensi e
silenziosi, ha creato un mondo tutto suo”.
Nel 2006 Antony ha collaborato con il filmmaker Charles Atlas a Turning, esibizione live
accompagnata da un’installazione video
Dal 2008, Antony si è esibito accompagnato da orchestre provenienti da tutto il mondo, incluse
la London Symphony Orchestra al Barbican di Londra, la Chamber Orchestra di Sydney alla
Sydney Opera House, The Orchestra of St. Luke’s al Lincoln Center di New York e la Brooklyn
Philarmonic alla BAM.
“100 Years: A History of Performance Art” di Klaus Biesenbach, esposto al MoMA, include la
presentazione di “The Crying Light” al Manchester Festival 2009.
La scorsa estate, Antony è stato il direttore musicale e performer stesso in “The Life and Death of
Marina Abramovic”, diretto da Robert Wilson, acclamato da critica e pubblico.
La sua rappresentazione di Swanlight, andata rigorosamente sold out alla Radio City Music Hall
il 26 gennaio 2012, è stata commissionata dal MoMA e sarà presentata nel 2014 al Teatro Real de
Madrid.
Antony ha collaborato con artisti e musicisti di ampissimo respiro come Bjork, Boy George, Yoko
Ono, Laurie Anderson, CocoRosie e Lou Reed.
Antony è anche un grande artista visivo ed ha esibito le sue opere al Palais Des Beaux Arts in
Belgio, alla Isis Gallery di Londra, all’Accademia Libertina di Torino e alla Triennale di Milano.
Nel 2009 ha curato lo show intitolato “Six Eyes” alla galleria Du Jour Agnes B. a Parigi, che
includeva anche lavori di Peter Hujar, Kiki Smith e William Basinski.
Nell’ottobre 2010, Antony ha pubblicato un libro di disegni e collages chiamato proprio
“Swanlights”, pubblicato da Abram Image.
I disegni di Antony sono esibiti all’Hammer Museum di Los Angeles dal gennaio 2012, la mostra è
curata da James Elaine.
New York Times: “potrebbe essere creato un caso, che Mr.Hegarty stesso sta seguendo linee
inesplorate come artista e performer…”.
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI
La Filarmonica Arturo Toscanini è da dieci anni il punto d’eccellenza dell’attività produttiva della
Fondazione Arturo Toscanini, maturata sul piano artistico nella più che trentennale esperienza
dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e nell’antica tradizione musicale che affonda le
proprie radici storiche nell’Orchestra Ducale riordinata a Parma da Niccolò Paganini nel 1835/
36 e per i quarant’anni successivi ai vertici delle capacità esecutive nazionali. Oggi una delle più
importanti orchestre sinfoniche italiane, la Filarmonica si è esibita sotto la guida di direttori del
calibro di Charles Dutoit, Eliahu Inbal, Lawrence Foster, Rafael Fruhbeck de Burgos, Gianluigi
Gelmetti, Michail Jurowski, Dmitrij Kitajenko, Emmanuel Krivine, Yoel Levi, Lorin Maazel,
Kurt Masur, Zubin Mehta, Krzysztof Penderecki, Michel Plasson, Georges Prêtre, Mstislav
Rostropovich, Pinchas Steinberg, Jeffrey Tate e Yuri Temirkanov. Consensi entusiastici di pubblico
e critica hanno salutato debutti e ritorni nelle maggiori sale da concerti di tutto il mondo in città
quali Washington, New York, Parigi, Madrid, Barcellona, Amburgo, Mosca, Lucerna, Budapest,
Bucarest, Varsavia, Gerusalemme, Tel Aviv, Tokyo, Osaka, Pechino, Shanghai, Canton. In Italia,
unico per tutti, rimane nella memoria il concerto del 16 gennaio 2008, che ha visto l’orchestra
debuttare al Teatro alla Scala con un trionfo di pubblico, a chiusura delle Celebrazioni nazionali
per il 50° anniversario della morte di Arturo Toscanini. Tra i numerosi solisti di cui la Filarmonica
Arturo Toscanini vanta la collaborazione vanno citati almeno Maxim Vengerov, Sergej Krylov,
Vladimir Spivakov, Uto Ughi, Salvatore Accardo, Shlomo Mintz, Stanislav Bunin, Misha Maisky,
Steven Isserlis, Natalia Gutman, Mario Brunello, Mariella Devia, Placido Domingo, Anna Caterina
Antonacci, Mike Patton, Lucio Dalla, Juan Diego Flórez, Sonia Ganassi, Sharon Isbin, Andrea
Lucchesini, Ivo Pogorelich, Jean-Yves Thibaudet, Rudolf Buchbinder e Uri Caine.
La costante innovazione delle strategie musicali, associata al rigore dell’approccio artistico, ha
indotto al recente ampliamento del repertorio, esteso dai capisaldi del XIX secolo verso le frontiere
del XX, fino agli avamposti del presente. A questo passo è corrisposto l’invito rivolto ad una
nuova rosa di direttori, tutti appartenenti alla giovane generazione ma già pienamente affermati
a livello internazionale. Dal 2006 a oggi si sono così avvicendati con vibranti successi sul podio
della Filarmonica Arturo Toscanini i nomi di Kazushi Ono, che dall’1 gennaio 2012 ne è direttore
ospite principale, Vladimir Jurowski, Carlo Rizzi, Tugan Sokhiev, Juraj Valčuha, Tomas Netopil,
Rinaldo Alessandrini, Michele Mariotti, Lawrence Renes, Wayne Marshall, Tan Dun, Asher Fisch,
Stéphane Dèneve, Pietari Inkinen, Christian Arming, Roberto Abbado, John Axelrod e James
Conlon. Nel 2012, dopo il successo della tournée in Cina, si è esibita in Svizzera, al Festival di
Lugano; in Germania, al BASF Festival di Ludwigshafen e nel 2013 al Bad Kissinger Sommer
Festival. Nell’ambito della proposta musicale rivolta alla città di Parma, che culmina con la stagione
concertistica Nuove Atmosfere oggi alla ottava edizione, dal 2012 la Filarmonica Arturo Toscanini è
partner artistico del Festival Verdi.