Verucchio

A LUGLIO
VERUCCHIO

Alla sua ventottesima edizione il Verucchio Music Festival, sotto la direzione
artistica di Ludovico Einaudi, è lieto di presentare un programma che,
scongiurate crisi e problemi di calendario, si presenta come uno dei più ricchi
e vasti nel suo “viaggio” nei generi musicali che propone.
Dieci i concerti in cartellone distribuiti su sette sere dal 17 al 28 luglio, con
qualche variazione rispetto alle ultime edizioni: solo tre in seconda serata
alla Rocca Malatestiana, oltre alla festa finale, gli altri tutti nel piazzale della
Collegiata.
Dieci serate che si aprono con l’attualità musicale di Paolo
Nutini per chiudersi con due “amici” del Festival come Einaudi e Paolo Fresu,
insieme.
Nel bel mezzo la “sorpresa di parola” con Marco Paolini e la grande
rivelazione del panorama musicale newyorchese e internazionale Esperanza
Spalding.
Poi una incursione all’interno della chiesa della Collegiata con la rivelazione
della manifestazione milanese Piano City, Francesco Grillo, anche per
dedicare un contributo ai terremotati emiliani.
Altra novità, un doppio concerto nel sagrato: sul palco, in sequenza,
Hazmat Modine e Istanbul Session and Ilhan Ersahin. Infine una magistrale
performance musicale tra elettronica e classica di Olafur Arnalds e la festa
finale davanti al magico spettacolo del panorama della riviera con uno dei dj
più acclamati in Europa, Morphosis Leb.

PROGRAMMA
Martedì 17 luglio ore 21.30 Paolo NUTINI

Sagrato Chiesa della Collegiata – €30,00+4,50 diritti di prevendita
Apre il concerto LUCA GEMMA

Giovedì 19 luglio ore 21.30 HAZMAD MODINE
e alle 23.30 ISTAMBUL SESSIONS  and ILHAN ERSAIN

Sagrato Chiesa della Collegiata – €15,00+1,80 diritti di

Domenica 22 luglio ore 21.30 MARCO PAOLINI:UOMINI E CANI

Sagrato Chiesa della Collegiata – €20,00+3,00 diritti prevendita

Mercoledì 25 luglio ESPERANZA SPALDING

Sagrato Chiesa della Collegiata – €25,00+2,50 diritti prevendita

e alle ore  23.30 DELILAH GUTMAN / ROBERTO PACI DALO’:
KOL BPM – Rocca Malatestiana – ingresso €5,00

Giovedì 26 luglio, ore 21.30 FRANCESCO GRILLO
Sagrato Chiesa della Collegiata  –  ingresso gratuito, libero

contributo pro

Venerdì 27 luglio, ore 21.30  OLAFUR

Sagrato Chiesa della Collegiata – € 18,00 +1,80 diritti di prevendita

e alle ore 23,30 TOMOKO SAUVAGE – Rocca Malatestiana – ingresso: € 5,00

Sabato 28 luglio ore 21.30
LUDOVICO EINAUDI & PAOLO FRESU

Sagrato Chiesa della Collegiata –  € 30,00+4,50 diritti di prevendita

e alle 23.30 MORPHOSIS LEB (Morphine, Delsin) Dj Set

Giovanissimo cantautore scozzese, nuova icona della musica internazionale
accende i riflettori del Verucchio Festival 2012. Classe 1987, nato in
Scozia ma di evidenti origini italiane, Paolo Nutini esordisce nel 2006
con These Streets, disco che vende più di 2,3 milioni di copie nel mondo
grazie al successo di brani come Last Request, Rewind, Jenny Don’t be
Hasty e New Shoes. Nel 2009 torna sulle scene con un nuovo lavoro, Sunny

Side Up, accolto entusiasticamente dalla critica che gli attribuisce un Ivor
Novello Award, e dal pubblico: entra infatti direttamente ai primi posti della
classifica inglese e ci rimane per 6 mesi consecutivi, vendendo più di 2
milioni di copie. Il giovanissimo Paolo Nutini ha ottenuto riconoscimenti anche
da alcuni celeberrimi colleghi: i Rolling Stones hanno duettato con lui all’Isola
di White  sulle note di Love in Vain, e i Led Zeppelin lo hanno voluto in
apertura del loro concerto tributo ad Ahmet  Ertegun (fondatore della Atlantic
Records, che distribuisce anche i dischi di Paolo Nutini ) alla O2 Arena.

APRE IL CONCERTO: LUCA GEMMA
Cantante, autore e chitarrista, Luca Gemma nasce ad Ivrea il 21 ottobre
1966. In veste di autore ha scritto tra gli altri per Fiorella Mannoia, Malika
Ayane, Patrizia Laquidara e Bobo Rondelli, inoltre nell’ambito della musica
funzionale ha scritto per radio, tv, cinema e teatro (La fabbrica di polli per
Radio 3, Il volo della notte per La7, ItaloSpagnolo per MTV e moltissimi altri).
La sua carriera inizia come cantante dei Rossomaltese (1991-1998), band
folk-rock fondata insieme a Pacifico. La sua carriera da solista annovera
quattro album: “Supernaturale”, l’ultimo capitolo, è uscito a gennaio 2012.

Hazmat sta per “materiale infiammabile” (hazardous material), una
scritta in cui negli Stati Uniti è facile imbattersi su container o cisterne,
mentre Modine rimanda a una nota marca di condizionatori per
riscaldamento. Il nome della band evoca dunque una musica calda e
a rischio di combustione (the band blows a lot of hot air si legge sui
comunicati stampa), il cui minimo comun denominatore è la musica blues,
ma scompaginata dentro un universo contaminato e pullulante di richiami ai
generi più diversi, e dove lo spirito, appunto, è quello che si rifà alla vena più
dissacrante e ironica del blues degli anni ’20 e ’30. Rabbia, ironia e blues.
Una ricetta esplosiva nelle mani di otto musicisti con il cruccio per il buon
umore.

ISTAMBUL SESSIONS  and ILHAN ERSAIN Una band formata

da quattro musicisti turchi che mescola scale orientali, beat elettronici e
improvvisazioni jazz. I loro live set sono un’esperienza di suoni, stati d’animo,
vibrazioni e sonorità a tratti trance. Quasi come se fossero dei dj, il loro scopo

è quello di mantenere il pubblico attivo con ritmi, colori e canti tessendo
trame in costante evoluzione. Assistere ad un loro concerto è un ottimo modo
per ascoltare i nuovi suoni provenienti da una Istanbul vitale e sorprendente.

MARCO PAOLINI:UOMINI E CANI

Un uomo, un cane, il viaggio, il grande Nord, sono i protagonisti di questo
nuovo progetto di Marco Paolini, ispirato e dedicato a Jack London, per
parlare della sua vita avventurosa, per raccontare il rapporto tra uomo e
natura, per parlare del senso del limite oggi.
In una cultura che fa del “no limits” uno dei propri slogan, e che sembra
percepire come un demerito il “senso del limite”, ci sembra che Jack
London acquisti un valore in più anche per questa sua assenza di giudizio
sulla natura e continua valutazione delle conseguenze dell’agire dell’uomo in
rapporto ad essa.
London è stato troppo a lungo identificato come uno scrittore per ragazzi,
ma il suo interrogarsi sul sistema economico e culturale della società al
suo tempo contiene invece osservazioni di grande attualità, anche se
espresse in modo istintivo, passionale e talvolta un po’ ingenuo. Jack London
non è un teorico, ma è un nomo che vive intensamente e attraverso le
esperienze vissute diventa scrittore e non dimentica da dove è venuto.
“Dedicato a Jack London” è un monologo della durata di circa 150 minuti,
che contiene vari racconti, tra questi il più conosciuto è di sicuro “To build
a fire”, pubblicato originariamente nel 1902 su The Youth’s Companion in
una versione per ragazzi e poi riscritto, modificandone il finale, e pubblicato
nel 1910 nella versione divenuta famosa nel mondo, il racconto che affronta
uno dei temi più cari a Jack London: la lotta per la sopravvivenza. Un uomo,
un cane e il grande Nord.
Accanto alle parole, le note e la voce di Lorenzo Monguzzi, cantautore e già
compagno di viaggio di Marco Paolini in spettacoli come “Album d’Aprile”, “La
macchina del capo”, “Miserabili”, “Song n. 32”,

ESPERANZA SPALDING

grande attesa, solo 3 concerti in Italia.
ore 21.30 Sagrato Chiesa della Collegiata  –  ingresso €15,00+1,80 diritti di
prevendita

La giovane bassista/cantante/compositrice è stata una delle più notevoli
sorprese del panorama musicale mondiale: non solo del jazz, ma in
ogni genere musicale. Dotata di una tecnica straordinaria e di un’abilità
compositiva che spazia tra il repertorio classico e le nuove tendenze, questa
giovane artista nordamericana sta conquistando tutti.
Il suo conseguimento nel 2011 del Grammy come Best New Arist ha
rappresentato senza dubbio un grande traguardo per la carriera
intrapresa da questo giovane talento. Esperanza debutta del 2006 con il
disco Junjo, seguono l’album Esperanza e Chamber Music Society. Radio
Music Society è l’ultimo album, uscito nel 2012.

DELILAH GUTMAN / ROBERTO PACI DALO’: KOL BPM

Una performance per voce, clarinetti e live electronics. Una melodia
tradizionale ebraica che si ripete, raddoppia a creare polifonie, viene
campionata ed elaborata in tempo reale attraverso il live electronics. Un
percorso che parte dalla nuda voce per arrivare ad un mondo che evoca
minimal techno come anche Gesualdo da Venosa. Su queste strutture
entrano pattern di clarinetti che si moltiplicano e si intrecciano ai loop.
Kol bpm (“voce bpm”) è un incontro tra mondi apparentemente lontani,
accomunati dall’essenza stessa di una parte della musica ebraica: trance e
estasi.

FRANCESCO GRILLO  -pianista rivelazione PIANO CITY
2012-

Cresciuto in una famiglia di tradizioni musicali si è diplomato al Conservatorio
Giuseppe Verdi di Milano e perfezionato successivamente presso
le Accademie di Imola e Cremona. Ha vinto il primo premio in numerosi
concorsi nazionali ed internazionali.
Francesco si cimenta sin da bambino con la composizione, i suoi primi
modelli sono i grandi romantici, Chopin, Liszt, e successivamente anche i
grandi autori russi, Rachmaninov, Scriabin, Prokoviev ed i francesi (Ravel
in primis). Al tempo stesso ascolta i grandi pianisti di Jazz, soprattutto Bill
Evans e Bud Powell, ed è proprio nell’ultimo decennio che l’approfondimento
del Jazz e dell’improvvisazione (ricordiamo alcune collaborazioni: Enrico
Rava, Stefano Bollani, Andrea Dulbecco, Franco D’Andrea), dà esito
ad uno stile compositivo molto personale che attinge da entrambe le

tradizioni (Classica e Jazz) e che mostra una felice integrazione tra mondi
all’apparenza lontani. Questa musica complessa e di grande lirismo
è presente in tutti i brani originali dell’album “HIGHBALL” (2011) pubblicato
da Universal, nel quale vi sono anche tre duetti con il pianista Stefano
Bollani. Ad aprile 2012 è uscito l’album “OTTO”, un disco di brani jazz
originali con la collaborazione di musicisti straordinari (tra cui Enrico Rava) e
pubblicato dalla medesima casa discografica.

Olafur Arnalds, giovane compositore islandese, incanterà il pubblico
con le sue migliori composizioni, dal suo ultimo lavoro ‘…and they have
escaped the weight of darkness’ tornando indietro a ‘Dyad 1909′, ‘Found
Songs’, ‘Variations of Static’ e ‘Eulogy for Evolution’, e magari l’assaggio
di qualche nuovo brano contenuto in uno dei due EP in uscita nel 2012.
Nella sua musica Arnalds fonde abilmente l’elettronica del 21° secolo con la
musica classica.

TOMOKO è un’artista giapponese che vive in Francia, la sua musica è il
risultato del suo lavoro fatto con gli idrofoni, speciali microfoni progettati
per essere utilizzati sott’acqua, e le sue composizioni elettroacustiche.
Melodie inconcludenti, repentini cambi di atmosfera, un equilibrio
delicatissimo tra ordine e disordine, il frutto di chi fa musica sapendo e
volendo ascoltare la natura.

LUDOVICO EINAUDI & PAOLO FRESU

A sei anni di distanza dalla prima estemporanea e applauditissima
apparizione all’Auditorium Parco della Musica di Roma (era l’aprile 2006),
si ripropone ancora una volta il connubio tra due grandi protagonisti della
nostra musica: Paolo Fresu, protagonista della scena jazzistica degli ultimi
anni, e Ludovico Einaudi, uno dei pianisti e compositori italiani più conosciuti
e apprezzati nel mondo.
Due mondi apparentemente contrastanti eppure perfettamente fusi fra loro.
La scrittura intensa di Einaudi che si esprime attraverso forme minimali
e immaginifiche, e quella onirica di Fresu, in una continua osmosi di
sensazioni e suggerimenti, fino a raggiungere la dimensione perfetta dei due

MORPHOSIS LEB (Morphine, Delsin)

Rabih Beaini aka Ra.H aka Morphosis e’ cresciuto in Libano dove ha
intrapreso la sua ricerca musicale tra radio e piccoli club sino al 1996,
anno in cui si e’ trasferito in Italia, a Venezia, dove ha continuato il suo
percorso concentrandosi sulla produzione in studio. Nel 2005 con il primo
Ep, “Hunting”, sotto il moniker di Morphosis, ha dato vita all’etichetta
Morhine Records, che annovera  collaborazioni con artisti del calibro
di Anthony “Shake” Shakir, Jamal Moss aka Hieroglyphic Being, Ksoul,
Madteo e Upperground Orchestra, una live band jazz dalle sonorità
sperimentali. Le sue produzioni sono uscite con etichette quali Sistrum
Recordings (Detroit), M>O>S (Amsterdam), Styrax (Berlin), Delsin,
Dekmantel …
Ha suonato nei più importanti club d’Europa, tra cui Panoramabar, Rote
Sonne, Fuse, Tape, Flexbar, Culture Box, Today’s Art Festival. Con l’
album “What Have We Learned” si è posizionato 4° nella classifica RA top 20
nel 2011.

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