Moni Ovadia omaggia Matteo Salvatore

Venerdì 15 e sabato 16 novembre, Arena del Sole, Sala Grande
ore 21

Promo Music
Moni Ovadia canta Matteo Salvatore in
PRAPATAPUMPAPUMPAPÀ
PADRONE MIO TI VOGLIO ARRICCHIRE
testi Cosimo Damiano Damato, Raffaele Nigro, Moni Ovadia
con Moni Ovadia
musiche dal vivo H.E.R. e la band Famenera
mise en espace Cosimo Damiano Damato

Moni Ovadia rende omaggio all’avventura poetica e musicale di Matteo Salvatore, uno dei padri della musica popolare del Sud, prendendo ispirazione dallo spettacolo teatrale Il Bene mio. La vita e le canzoni di Matteo Salvatore, andato in scena il 10 febbraio 2012 al Teatro Petruzzelli di Bari e che vedeva sul palco, oltre allo stesso Ovadia, anche Lucio Dalla in una delle sue ultime
apparizioni live in Italia. «L’anima del Sud – affermava Dalla – impregna le canzoni di Matteo Salvatore, un’autentica bandiera sociale, per il modo in cui ha condotto la propria esistenza.
Un’artista che ha conferito alla sua musica una forte funzione provocatoria di denuncia».
Mentore per il canovaccio è stato Renzo Arbore con i ricordi del suo lungo sodalizio umano e artistico con il cantore garganico.
Prapatapumpapumpapà racconta in forma di monologo non solo la musica popolare e folk del cantore di Apricena ma anche la straordinaria vita da artista sregolato e naïf, ripercorrendone l’infanzia, la povertà, i soprusi dei “padroni” e la vita di strada, tutta vita vissuta motivo ispiratore delle sue canzoni. Un’avventura musicale che narra di un Sud magico e maledetto, ma anche straordinariamente puro nella sua bellezza.
Tema conduttore dello spettacolo sono proprio le canzoni di Salvatore, da Le chiacchere de lu paese, simbolo di quella saggezza popolare in cui l’artista è cresciuto, al tema della miseria cantata in Pasta nera, passando per il lirismo unico di La notte è bella e La cometa, fino ad arrivare a Padrone mio, che dà il titolo allo spettacolo, simbolo dell’impegno civile e sociale del cantastorie
definito da Italo Calvino «l’unica fonte di cultura popolare in Italia».
Nelle vesti di narratore e cantante, Moni Ovadia rievoca attraverso il inguaggio del teatro-canzone una favola che affonda nel nostro neorelismo e riscopre alcuni capolavori della musica tradizionale grazie all’originale rilettura della violinista e cantante H.E.R. e dalla sua band Famenera.

Info biglietteria: tel. 051.2910.910 – arenadelsole.it
Prezzi: da € 5,00 a € 20,00

Prossimi appuntamenti:
fino al 21 novembre, al Teatro delle Moline, La classe, regia Nanni Garella
dal 20 al 23 novembre, in Sala Grande, Orchidee, uno spettacolo di Pippo Delbono