Lella Costa debutta a Longiano con Arie

Sarà ospite del Teatro Petrella per una settimana. Lella Costa, infatti, produrrà in residenza a Longiano il suo nuovo spettacolo “ARIE”, che debutterà in ANTEPRIMA NAZIONALE proprio sul palco del Petrella l’11 e 12 febbraio alle ore 21.00

“ARIE”

Di e con: Lella Costa

Regia: Giorgio Gallione

INTERI: 18 EURO

RIDOTTI: 16 EURO

I biglietti si possono acquistare on-line su teatropetrella.it oppure è possibile prenotarli telefonicamente ai numeri:

0547 665113 (dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00)

0544 971958 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00)

Per essere sempre aggiornati suglle iniziative, gli spettacoli, i concerti e gli eventi del Teatro Petrella potete seguirci su teatropetrella.it – arrivanodalmare.it oppure chiederci l’amicizia su Facebook a “Petrella Bis”.

Nel marzo del 2010, gli Amici del Conservatorio di Milano hanno deciso di insignirmi del premio “Una vita per la musica”, insieme a Luciana Serra e Liliana Cosi, e scusate se è poco. Lì per lì ho pensato si fossero sbagliati:macchè, me l’hanno confermato. Convinti e contenti.  E la motivazione era, tra l’altro, bellissima. E coglieva nel mio lavoro qualcosa “che aveva a che fare con la musica e il modo in cui la musica scorre, emblema della vita e come non puoi isolare una sola nota e dire se va bene o no:devi aspettare che sia finita”. Questi versi di John Ashbery, scoperti mentre lavoravo al copione di “Ragazze”, alla luce di quel premio acquisivano un valore e un significato ancora più precisi e decisivi: non mi è sembrato saggio ignorare tutte queste coincidenze. E così sono andata a rileggermi i copioni dei miei spettacoli, da “Ragazze” su su fino ad “Adlib”, per verificare se davvero in ognuno di loro ci fosse, più o meno esplicito, più o meno consapevole, qualcosa “che aveva a che fare con la musica”. E se ci tenete a saperlo sì, c’era. C’era la costante presenza della musica, non solo come semplice colonna sonora, ma proprio come voce altra, come interlocutore e comprimario e complice di palcoscenico; e c’erano anche, in ogni testo, dei brani costruiti con una scansione metrica che li rendeva molto più simili a uno spartito che a un copione. Piccole romanze recitate. Arie. Riproporle,oggi, non vuole essere soltanto una sorta di rivisitazione antologica, ma anche e forse soprattutto una occasione per cucire insieme momenti in apparenza lontani e diversi e magari scoprire che sì, c’è un filo che li unisce,ed è saldo, e regge al tempo e all’usura. E poi a tutto questo materiale, che è ricco e vivo e vibrante di suo, non posso non sommare il meraviglioso regalo che è stato lavorare con i musicisti in carne e ossa, vivi e dal vivo, sul palco e in sala d’incisione… per non parlare delle incursioni nella musica classica. Insomma: ho un curriculum, e intendo farlo valere. E chissà che non trovi anche il coraggio di andare a riscuotere la promessa pronunciata in presenza di testimoni da Paolo Conte, qualche tempo fa, di scrivere qualcosa per la soubrette che è in me (testuale). In fondo è stato lui, il Maestro che è nell’anima a dichiarare che per fare musica “ci va carattere e fisarmonica, senso del brivido e solitudine”: almeno due elementi su quattro mi appartengono profondamente. E se volete scoprire quali, dovete solo venire a teatro!!!

LELLA COSTA

sarà ospite del Teatro Petrella per una settimana. Lella Costa, infatti, produrrà in residenza a Longiano il suo nuovo spettacolo “ARIE”, che debutterà in ANTEPRIMA NAZIONALE proprio sul palco del Petrella l’11 e 12 febbraio alle ore 21.00


“ARIE”

Di e con: Lella Costa

Regia: Giorgio Gallione

INTERI: 18 EURO

RIDOTTI: 16 EURO

I biglietti si possono acquistare on-line su www.teatropetrella.it oppure è possibile prenotarli telefonicamente ai numeri:

0547 665113 (dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00)

0544 971958 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00)

Per essere sempre aggiornati suglle iniziative, gli spettacoli, i concerti e gli eventi del Teatro Petrella potete seguirci su www.teatropetrella.itwww.arrivanodalmare.it oppure chiederci l’amicizia su Facebook a “Petrella Bis”.

Nel marzo del 2010, gli Amici del Conservatorio di Milano hanno deciso di insignirmi del premio “Una vita per la musica”, insieme a Luciana Serra e Liliana Cosi, e scusate se è poco. Lì per lì ho pensato si fossero sbagliati:macchè, me l’hanno confermato. Convinti e contenti.  E la motivazione era, tra l’altro, bellissima. E coglieva nel mio lavoro qualcosa “che aveva a che fare con la musica e il modo in cui la musica scorre, emblema della vita e come non puoi isolare una sola nota e dire se va bene o no:devi aspettare che sia finita”. Questi versi di John Ashbery, scoperti mentre lavoravo al copione di “Ragazze”, alla luce di quel premio acquisivano un valore e un significato ancora più precisi e decisivi: non mi è sembrato saggio ignorare tutte queste coincidenze. E così sono andata a rileggermi i copioni dei miei spettacoli, da “Ragazze” su su fino ad “Adlib”, per verificare se davvero in ognuno di loro ci fosse, più o meno esplicito, più o meno consapevole, qualcosa “che aveva a che fare con la musica”. E se ci tenete a saperlo sì, c’era. C’era la costante presenza della musica, non solo come semplice colonna sonora, ma proprio come voce altra, come interlocutore e comprimario e complice di palcoscenico; e c’erano anche, in ogni testo, dei brani costruiti con una scansione metrica che li rendeva molto più simili a uno spartito che a un copione. Piccole romanze recitate. Arie. Riproporle,oggi, non vuole essere soltanto una sorta di rivisitazione antologica, ma anche e forse soprattutto una occasione per cucire insieme momenti in apparenza lontani e diversi e magari scoprire che sì, c’è un filo che li unisce,ed è saldo, e regge al tempo e all’usura. E poi a tutto questo materiale, che è ricco e vivo e vibrante di suo, non posso non sommare il meraviglioso regalo che è stato lavorare con i musicisti in carne e ossa, vivi e dal vivo, sul palco e in sala d’incisione… per non parlare delle incursioni nella musica classica. Insomma: ho un curriculum, e intendo farlo valere. E chissà che non trovi anche il coraggio di andare a riscuotere la promessa pronunciata in presenza di testimoni da Paolo Conte, qualche tempo fa, di scrivere qualcosa per la soubrette che è in me (testuale). In fondo è stato lui, il Maestro che è nell’anima a dichiarare che per fare musica “ci va carattere e fisarmonica, senso del brivido e solitudine”: almeno due elementi su quattro mi appartengono profondamente. E se volete scoprire quali, dovete solo venire a teatro!!!

LELLA COSTA