ANNA BONAIUTO è Cristina Trivulzio di Belgioioso

Comune di Ravenna . Assessorato alla Cultura
Ravenna Teatro . Teatro Stabile di Innovazione
Ravenna 2019 . Città candidata Capitale Europea della Cultura

STAGIONE DI PROSA 2012 13

Anna Bonaiuto è la principessa Cristina Trivulzio di
Belgiojoso ne La Belle Joyeuse all’Alighieri dal 4 al 7 aprile
alle 20.30

Attrice straordinaria e volto cinematografico della matura Cristina nel film diretto da Mario Martone Noi credevamo, Anna Bonaiuto incarna in questo monologo tutte le sfumature di una donna dal carisma politico trascinante e febbrile anticipatrice del nostro presente.

Nella sua ricostruzione Gianfranco Fiore, che di questo spettacolo impreziosito dalle scene di Sergio Tramonti firma anche la regia, ci restituisce la Belgioioso – La Belle Joyeuse – figlia dell’Illuminismo e musa del Romanticismo, intellettuale brillante e autoritaria (lo stesso Honoré de Balzac definiva più impenetrabile della Gioconda)
che destinata per natali ad una vita di routine nobiliare, attraversa invece da grande protagonista l’epopea del Risorgimento verso la nascita dell’Italia indipendente e indivisibile.
Cristina Trivulzio principessa di Belgioioso è ricchissima per nascita. Dopo la fine del suo matrimonio si allontana da Milano, ripartisce la sua vita in viaggio (e in fuga) tra Roma, Napoli, la Francia, la Turchia, entrando in contatto con molte delle figure storiche (politici, intellettuali, artisti) che alimenteranno le spinte indipendentiste della seconda metà dell’ottocento, mettendo a nudo i pregiudizi dell’epoca: fu seduttiva e opportunista con i geni e i potenti, impudente e sarcastica con le massime autorità della Chiesa, dolce e materna coi ragazzini del falansterio, fondato nella sua tenuta di Locate, enfatica e trascinante nelle adunate popolari. Incontra Thierry, La Fayette, Mazzini, Liszt, Bellini, de Musset, Metternich. ‘Giardiniera’ della carboneria, sostenne con il suo patrimonio personale, individuava in Carlo Alberto di Savoia il possibile artefice di quell’unità nazionale che era fallita sia con i moti del ’31 che con
le cinque giornate di Milano.
Ed è attraverso il flusso dei ricordi che in scena emerge prepotentemente l’orgoglio di una primadonna, sola con un baule da cui estrarre qualche oggetto di uso comune e una sedia su cui sprofondare per la finale ammissione di come a spaventarla non
sia la morte, ma l’oblio. E Anna Bonaiuto la impersona come una voce appassionata, necessaria e illuminante non solo per il suo tempo ma anche per il nostro.

Anna Bonaiuto, che vogliamo ricordare anche per le sue numerose interpretazioni cinematografiche che le sono valsi ben quattro David di Donatello (è stata la moglie di Giulio Andreotti ne Il Divo di Paolo Sorrentino e il PM che condanna Berlusconi del Caimano di Nanni Moretti) incontrerà il pubblico in due appuntamenti: sarà protagonista di Libraio per un giorno, consigliando le letture che hanno segnato la sua formazione personale e professionale (venerdì 5 aprile alle 17.30 alla libreria Dante di Longo) e del consueto incontro che si terrà sabato 6 aprile alle 17.30 alla sala Corelli del teatro Alighieri al quale saranno presenti Maria Maltoni (Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Forlì) e Cosetta Gardini (Direttore creativo di Casa Walden), ideatrici e curatrici del progetto Il Risorgimento invisibile. Le donne che hanno fatto l’Unità d’Italia e Giovanna Piaia (Assessore alle Politiche e Cultura di Genere del Comune di Ravenna).

LA REPLICA DI DOMENICA NON SARA’ POMERIDIANA, MA INIZIERA’ ALLE 20.30 COME LE ALTRE SERE

I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del teatro Alighieri (via Mariani 2 Ravenna, tel. 0544 249244/55, aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13, giovedì dalle 16 alle 18 e da un’ora prima di ogni spettacolo), presso tutte le filiali della Cassa di Risparmio di Ravenna, Iat Ravenna di via Salara e on-line.

In scena al Teatro Bonci

giovedì 29 marzo a venerdì 30 marzo 2012 ore 21

Terzo appuntamento per la Stagione Essai del Teatro Bonci di Cesena: giovedì 29 e venerdì 30 marzo 2012 (ore 21) è di scena una delle attrici più amate del nostro cinema, ANNA BONAIUTO, che nel monologo La belle joyeuse incarna a teatro la controversa figura di Cristina Trivulzio, straordinaria protagonista dell’epopea del Risorgimento, già interpretata nel recente film di Mario Martone Noi credevamo.

“Sanguinaria assassina” per il governo austriaco, “sfacciata meretrice” per papa Pio IX, “Bellezza affamata di verità” per Heine, “Prima donna d’Italia” per Cattaneo: la principessa di Belgioioso suscitava tra i suoi contemporanei giudizi estremi, definitivi e inconciliabili. Donna problematica, contraddittoria, egocentrica, ma assolutamente irresistibile, definita da Balzac “più impenetrabile della Gioconda”, trovò principalmente nell’arte della seduzione la forza di attraversare da grande protagonista la Storia europea: i maggiori artisti dell’epoca – da Listz a Chopin fino a Delacroix – élites patriottiche, donne e uomini del popolo subirono il suo fascino fatto di intelligenza, cultura, orgoglio, stravaganza e despotismo.

Era figlia del Rinascimento e dell’Illuminismo, musa del Romanticismo, cultrice delle storie passate e febbrile anticipatrice del nostro presente: con un grandissimo senso della messa in scena, Cristina interpretò tutti i ruoli possibili nella società dell’epoca, e sempre da autentica attrice, con distacco critico, spesso ironico.

Seduttiva e opportunista con i geni e i potenti, impudente e sarcastica con le massime autorità della Chiesa, dolce e materna coi ragazzini che ospitava, dura con le debolezza  dei patrioti, enfatica e trascinante nelle adunate popolari, Cristina di Belgioioso sembra aver vissuto da eroina dei più diversi generi letterari, dal feuilleton al romanzo d’avventura, dall’epopea alla tragedia, nascondendo costantemente il suo vero volto dietro innumerevoli maschere.

Senza alcun intento agiografico La belle joyeuse ricostruisce tutte queste maschere in un unico volto: frammenti di ricordi, visioni, emozioni, nostalgie, frustrazioni, filtrati dalla tenerezza, l’ironia, e l’orgoglio di una Primadonna, che, giunta al termine di una vita vissuta sotto il segno del coraggio, teme l’ultimo nemico: l’oblio, una morte più orribile della morte…

Così la definizione di comedienne affibbiatole per disprezzo dai suoi denigratori riacquista oggi tutta la sua profondità e il suo splendore e lo spettacolo riconsegna il palcoscenico ad una voce dissonante, aspra, appassionata, a tratti necessaria e illuminante anche per i nostri giorni: restituendo Cristina non al suo tempo, ma al nostro.

ANNA BONAIUTO è stata diretta dai migliori registi italiani (Pupi Avati, Daniele Lucchetti, Stefano Incerti, Cristina Comencini, Carlo Verdone) e negli ultimi anni ha lavorato in veri e propri film evento: Il caimano di Nanni Moretti, Il divo di Paolo Sorrentino, Noi credevamo di Mario Martone.

di seguito la locandina dello spettacolo:

ANNA BONAIUTO in

La belle joyeuse

di Gianfranco Fiore

con Anna Bonaiuto

scene Sergio Tramonti

costumi Sandra Cardini

luci Pasquale Mari

regia Gianfranco Fiore

TEATRO BONCI, piazza Guidazzi – Cesena

giovedì 29 marzo 2012 (1° turno), ore 21

venerdì 30 marzo 2012 (2° turno), ore 21

(abbonamento Essai)

prezzi: intero € 23, ridotto € 18, speciale Giovani, speciale Studenti Universitari e loggione € 15

prevendita €1

biglietteria 0547 355959 – info@teatrobonci.it info 0547 355911 teatrobonci.it