The dead secondo shoot in Sguardi

30th October 2013 :: Unidram International Theaterfestival Potsdam – Germany

To create a theatrical story through photographic images: this is the new and unusual task of Città di Ebla for their latest work inspired by James Joyce. Following Metamorphosis, by Kafka, the director Claudio Angelini and his company now take on another classic of the 1900’s: the last of the short stories in Dubliners in which Joyce unsettles the reader and creates tension through the imaginary presence of a dead person. The result is a strongly visual show that reinterprets the story in a contemporary key thanks to a series of snapshots plucked from reality and assembled into a stageplay which reinterprets Joyce’s short story. The photographs, shown on a semitransparent tulle screen, are deliberately out of synchrony with reality and tend to form a counterpoint accompaniment to the amplified sounds and actions of the present.

direction and light design: Claudio Angelini
with: Valentina Bravetti and Luca Ortolani
real time photography: Luca Ortolani
sound design: Franco Naddei
drama: Città di Ebla and Luca Di Filippo
play writing collaboration: Riccardo Fazi
scene: Elisa Gandini
technical direction: Luca Giovagnoli
with: Stefan Schweitzer, Nicola Mancini, Lorenzo D’Anna
produced by: Città di Ebla, Romaeuropa Festival 2012, Teatro Diego Fabbri, Comune di Forlì
supported by: Regione Emilia Romagna, Provincia di Forlì-Cesena, Santarcangelo 2012 – Anno Solare, Teatro Goldoni di Bagnacavallo/Accademia Perduta
thanks to: Rosa Bollettieri Bosinelli, Gianluca “Naphtalina” Camporesi
real time shooting was born in 2010 from collaboration of Città di ebla and Luca Di Filippo

Città di Ebla – Viale Salinatore, 27 – 47121 Forlì/Italy – info: www.cittadiebla.com mail: info@cittad

“SGUARDI”

SUL TEATRO CONTEMPORANEO

Città di Ebla

Verso una creazione scenica liberamente ispirata al racconto di James Joyce
Ideazione, regia e luci Claudio Angelini con Valentina Bravetti fotografie in tempo reale Laura Arlotti composizione sonora Elicheinfunzione
manipolazione del suono Franco Naddei collaborazione drammaturgica Riccardo Fazi cura degli allestimenti e costumi Elisa Gandini direzione tecnica Luca Giovagnoli

Produzione: Città di Ebla,

Chantier TEMPS D’IMAGES 2010/Romaeuropa Festival con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Provincia di Forlì-Cesena, Comune di Forlì

Mercoledì 4 aprile 2012 ore 21

Dopo “La metamorfosi” sento di dovermi ancora occupare di un racconto di inizio novecento. Mi sono soffermato sul “mozzo” attorno a cui ruota tutta la produzione di Joyce. Il suo canto d’esilio. Ho scoperto che The dead è un’insuperabile guida per andare a caccia di fantasmi. I propri. E’ parlare della vita come luogo confinante con altre realtà che ci sono in-tangibilmente prossime. La parola che mi interessa è nostalgia. Si può parlare di nostalgia del presente? E’ solo una questione sentimentale?
Mi sono chiesto perché la mia attenzione ora, e da un po’ di tempo, si rivolge a piccole storie borghesi, la cui trama può apparire semplice e quasi banale come nel caso di The dead o avere un elemento di grande potenza che si esaurisce subito come ne La metamorfosi. Posso solo dire questo: una personale ed istantanea rivoluzione emotiva, nell’intimo della nostra stanza, agisce come una detonazione o una deflagrazione. Lo voglio dire, sconvolge le sorti umane al pari di una guerra. A volte le guerre ci appaiono come un duro sfondo di cui sappiamo poco o nulla. Conosciamo però lo scuotimento
del nostro quotidiano nelle sue più telluriche smagliature. Joyce e Kafka ne hanno saputo parlare. Hanno parlato di me e forse anche di te, spettatore.

(Claudio Angelini)