Signorine di Wilko

Alla ricerca del tempo perduto

Il regista lettone Hermanis si confronta con il romanzo del polacco Iwaszkiewicz e con un gruppo di attori italiani. In scena all’Alighieri.

La Stagione di Prosa del Teatro Alighieri di Ravenna, curata da Ravenna Teatro per l’Assessorato alla Cultura del Comune, e il Nobodaddy – il progetto sulla scena di Ravenna Teatro/Teatro delle Albe – presentano uno spettacolo che apre lo sguardo sul teatro europeo. Va in scena da giovedì 9 a domenica 12 dicembre (inizio spettacoli alle 21, domenica alle 15.30) Le signorine di Wilko, uno spettacolo dell’acclamato regista lettone Alvis Hermanis che adatta per la scena il romanzo dello scrittore polacco Jaroslaw Iwaszkiewicz.
Acclamato in tutta Europa come uno dei registi più innovativi e interessanti della sua generazione, vincitore di numerosi premi, direttore del Teatro di Riga da oltre un decennio, fautore di un linguaggio forte e viscerale, Alvis Hermanis porta avanti una ricerca caratterizzata dalla commistione di stili, attingendo al patrimonio culturale dell’Est e dell’Ovest.
In questo spettacolo evocativo e raffinato, unisce i tre racconti di Jaroslaw Iwaszkiewicz – già adattati da Andrzej Wajda per il cinema (candidato all’Oscar nel 1979) – e segue il filo di una narrazione che si snoda sul tema del tempo e della memoria, ambientando gli accadimenti negli anni immediatamente successivi  alla Seconda Guerra Mondiale.
Wiktor Ruben, uomo di mezza età, colpito da un grave lutto, decide di prendersi un periodo nella tenuta di Wilko, dove in gioventù era solito trascorrere il periodo estivo.
Qui, come in un viaggio a ritroso nel tempo dal vago sapore proustiano, il protagonista reincontra sei sorelle conosciute in gioventù, le signorine di Wilko appunto, cui lo legano numerosi ricordi. Catturato da una “giostra” di seduzione che lo porta a ripercorrere lo smarrimento affettivo della sua gioventù, obbligato a fare i conti con un passato creduto sommerso, dovrà accettare le scelte che hanno determinato la sua esistenza. E dal confronto tra le due età della vita comprenderà l’impossibilità di far aderire la realtà ai sogni.
Distillando la poesia dal testo, facendo ricorso all’alfabeto palpabile e delicato dei corpi in scena, Le signorine di Wilko è una riflessione sul tempo che inesorabile scorre, sulla guerra e gli equilibri sociali della vecchia Europa, sullo sfumare delle aspettative e l’appassire delle ambizioni, sull’amore non corrisposto e la rivalità femminile.
In scena Sergio Romano, che incarna l’unico personaggio maschile dello spettacolo, con Laura Marinoni, Patrizia Punzo, Irene Petris, Fabrizia Sacchi, Alice Torriani e Carlotta Viscovo a dare corpo alle sei sorelle del romanzo.
Hermanis con questo lavoro – prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione, insieme a Teatro Stabile di Napoli, Nuova Scena Arena del Sole-Teatro Stabile di Bologna nell’ambito del Progetto Prospero – si confronta per la prima volta con attori italiani.
Venerdì 10 dicembre alle 17.30, nella sala A. Corelli del Teatro Alighieri, il critico teatrale Lorenzo Donati – tra i fondatori di Altre Velocità, gruppo di osservatori e critici delle arti sceniche – incontra la compagnia (ingresso gratuito).
I biglietti per lo spettacolo sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Alighieri, via Mariani 2, telefono 0544 249244 (aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13, il giovedì anche dalle 16 alle 18 e da un’ora prima di ogni spettacolo).

Con le Signorine di Wilko alla ricerca del tempo perduto
Il regista lettone Hermanis si confronta con il romanzo del polacco Iwaszkiewicz e con un gruppo di attori italiani. In scena all’Alighieri.
La Stagione di Prosa del Teatro Alighieri di Ravenna, curata da Ravenna Teatro per l’Assessorato alla Cultura del Comune, e il Nobodaddy – il progetto sulla scena di Ravenna Teatro/Teatro delle Albe – presentano uno spettacolo che apre lo sguardo sul teatro europeo. Va in scena da giovedì 9 a domenica 12 dicembre (inizio spettacoli alle 21, domenica alle 15.30) Le signorine di Wilko, uno spettacolo dell’acclamato regista lettone Alvis Hermanis che adatta per la scena il romanzo dello scrittore polacco Jaroslaw Iwaszkiewicz.
Acclamato in tutta Europa come uno dei registi più innovativi e interessanti della sua generazione, vincitore di numerosi premi, direttore del Teatro di Riga da oltre un decennio, fautore di un linguaggio forte e viscerale, Alvis Hermanis porta avanti una ricerca caratterizzata dalla commistione di stili, attingendo al patrimonio culturale dell’Est e dell’Ovest.
In questo spettacolo evocativo e raffinato, unisce i tre racconti di Jaroslaw Iwaszkiewicz – già adattati da Andrzej Wajda per il cinema (candidato all’Oscar nel 1979) – e segue il filo di una narrazione che si snoda sul tema del tempo e della memoria, ambientando gli accadimenti negli anni immediatamente successivi  alla Seconda Guerra Mondiale.
Wiktor Ruben, uomo di mezza età, colpito da un grave lutto, decide di prendersi un periodo nella tenuta di Wilko, dove in gioventù era solito trascorrere il periodo estivo.
Qui, come in un viaggio a ritroso nel tempo dal vago sapore proustiano, il protagonista reincontra sei sorelle conosciute in gioventù, le signorine di Wilko appunto, cui lo legano numerosi ricordi. Catturato da una “giostra” di seduzione che lo porta a ripercorrere lo smarrimento affettivo della sua gioventù, obbligato a fare i conti con un passato creduto sommerso, dovrà accettare le scelte che hanno determinato la sua esistenza. E dal confronto tra le due età della vita comprenderà l’impossibilità di far aderire la realtà ai sogni.
Distillando la poesia dal testo, facendo ricorso all’alfabeto palpabile e delicato dei corpi in scena, Le signorine di Wilko è una riflessione sul tempo che inesorabile scorre, sulla guerra e gli equilibri sociali della vecchia Europa, sullo sfumare delle aspettative e l’appassire delle ambizioni, sull’amore non corrisposto e la rivalità femminile.
In scena Sergio Romano, che incarna l’unico personaggio maschile dello spettacolo, con Laura Marinoni, Patrizia Punzo, Irene Petris, Fabrizia Sacchi, Alice Torriani e Carlotta Viscovo a dare corpo alle sei sorelle del romanzo.
Hermanis con questo lavoro – prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione, insieme a Teatro Stabile di Napoli, Nuova Scena Arena del Sole-Teatro Stabile di Bologna nell’ambito del Progetto Prospero – si confronta per la prima volta con attori italiani.
Venerdì 10 dicembre alle 17.30, nella sala A. Corelli del Teatro Alighieri, il critico teatrale Lorenzo Donati – tra i fondatori di Altre Velocità, gruppo di osservatori e critici delle arti sceniche – incontra la compagnia (ingresso gratuito).
I biglietti per lo spettacolo sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Alighieri, via Mariani 2, telefono 0544 249244 (aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13, il giovedì anche dalle 16 alle 18 e da un’ora prima di ogni spettacolo).