Shakespeare e Piovani: XXII notte

La dodicesima notte di Shakespeare con Carlo Cecchi e musiche di Nicola Piovani alla Prosa

Dal 19 al 22 marzo sarà in scena per la Stagione di Prosa al Teatro Alighieri di Ravenna La dodicesima notte di Wiliam Shakespeare diretta e interpretata da Carlo Cecchi con Marche Teatro.

Nel 1531 a Siena una compagnia chiamata L’accademia degli Intronati mette in scena la sua nuova commedia per il carnevale senese. Il copione, sullo stampo della commedia dell’arte, è una sequela di scambi di persona e di amori e si intitola Gl’ingannati. Il testo ha subito un grande successo e viene ripreso da molte altre compagnie in giro per le piazze e i teatri d’Europa fino a giungere, quasi settanta anni dopo, all’orecchio di William Shakespeare. Il Bardo, sempre in cerca di nuove idee decide di prendere spunto da quel vecchio testo toscano e di riambientarlo nella antica regione dell’Illiria nei Balcani, mescolandolo con alcuni elementi presi dalla commedia di Plauto Menecmi o la commedia degli equivoci.

A interpretare La dodicesima notte è Carlo Cecchi, storico attore e regista di Prosa che esordì da giovane con Eduardo De Filippo, lavorando poi con grandi figure della cultura italiana come Elsa Morante e vincitore di quattro premi Ubu. Cecchi torna a cimentarsi con Shakespeare.

L’amore è il tema della commedia; la musica, che come dice il Duca nei primi versi “è il cibo dell’amore” ha una funzione determinante. Non come commento, ma come azione. In questa messa in scena di Carlo Cecchi è infatti Nicola Piovani, compositore premio Oscar per le musiche de La vita è bella, ad reinterpretare le atmosfere shakespeariane in note.

Nello spettacolo il Duca e la Contessa hanno due tenaci ossessioni: il Duca è ossessionato dalla Contessa, ma lei non lo vuole nemmeno vedere; la Contessa è ossessionata dal fratello morto, al quale vuole restare fedele per sette anni. In questo stato di apparente immobilità drammatica, il Destino – e Shakespeare – fanno scoppiare una tempesta. Una nave naufraga e giunge in città una ragazzetta, scampata alla violenza delle acque, di nome Viola. Suo fratello è annegato nel naufragio. La ragazzetta si trova sperduta in Illiria, ma è piena di risorse e decide di travestirsi da ragazzo e di diventare il paggio del Duca. 
Il Duca lo prende in grande simpatia e decide di farlo diventare il suo messaggero d’amore con la Contessa.
 La Contessa si innamora subito del paggio, che però è una ragazza en travesti. Ma il Destino e Shakespeare hanno risparmiato il fratello del paggio-ragazza, il quale, essendo suo gemello, è tale e quale alla sorella-fratello. 
Si dirama così una sequela di divertenti equivoci che poterà l’amore a vincere sull’inganno.

La commedia ha uno svolgimento agrodolce, infatti la follia percorre la commedia, come in un carnevale dove tutti sono trascinati in una danza di mascheramenti.

Sabato 21 marzo alle 17.30 alla Sala Corelli del Teatro Alighieri si svolgerà l’incontro con la compagnia coordinato Marco De Marinis da docente di Discipline dello Spettacolo dal Vivo del Dams e autore del libro Il teatro dopo l’età d’oro. Novecento e oltre (Bulzoni editore).

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