QUELLO CHE PRENDE GLI SCHIAFFI A FORLI’, RAVENNA E FAENZA

TEATRO MASINI FAENZA

Martedì 6, Mercoledì 7 e Giovedì 8 Marzo 2012 – Ore 21

Compagnia Mauri Sturno

GLAUCO MAURI

ROBERTO STURNO

Quello che prende gli schiaffi

di Leonid Nikolavic Andreev nella libera versione di Glauco Mauri

e con Barbara Begala, Lucia Nicolin, David Paryla, Stefano Sartore, Leonardo Aloi,

Roberto Palermo, Marco Bianchi, Mauro Mandolini, Paolo Benvenuto Vezzoso

regia di Glauco Mauri

Con la maestria registica e interpretativa di Glauco Mauri riprendono gli appuntamenti con la Prosa al Teatro Masini di Faenza. Da martedì 6 a giovedì 8 marzo alle ore 21, insieme a Roberto Sturno ed altri nove giovani attori, il grande attore sarà protagonista di Quello che prende gli schiaffi, un testo di Leonid Nikolavic Andreev, qui liberamente adattato dallo stesso Glauco Mauri.

I tempi sono difficili, ma sono proprio questi i momenti in cui l’impegno deve difendere e qualificare il nostro lavoro di uomini di Teatro. Ecco perché, proprio nel trentesimo anno della nostra Compagnia, sentiamo il dovere di portare sulla scena un testo che, attraverso l’emozione e il divertimento, possa comunicare al pubblico la civile utilità del Teatro.

La “favola” che raccontiamo si chiama Quello che prende gli schiaffi ed è una libera versione tratta dall’omonimo testo teatrale di Leonid Nikolaevič Andreev, che fu subito un grandissimo successo nella Russia del primo Novecento. Andreev scrisse drammi e romanzi e alcuni di essi furono tradotti anche da Piero Gobetti, suo grandissimo estimatore. Molti suoi lavori furono interpretati con successo dai nostri grandi attori, da Zacconi alla Pavlova, dalle sorelle Grammatica a Ruggeri, e, più di recente, da Valeria Moriconi a Enrico Maria Salerno.

La libera versione di questo testo è motivata dal desiderio di mettere in maggiore evidenza il comico e il tragico che sono presenti nella nostra attuale società. Quello che prende gli schiaffi offre la possibilità di uno spettacolo con tutti i colori di quel caleidoscopio che è la vita: dramma e farsa, risate e lacrime. Undici attori daranno vita allo spettacolo.

Un uomo vuole fuggire dalla società nella quale vive, dove tutto è dominato dall’egoismo, dall’indifferenza e dal denaro con cui tutto si compra, anche i sentimenti più puri. E allora diventerà un clown! Salirà su un palcoscenico da dove comincerà la sua nuova vita; potrà ridere del suo dolore e potrà gridare la sua ribellione. È un pazzo? No! È uno di quei rari uomini che sperano si possa costruire un mondo migliore. Un colpo di scena metterà fine al suo sogno, ma in noi resta la commossa gratitudine per tutti quelli che ancora credono in quelle cose alle quali non siamo più abituati a credere.

Clown, domatrici di leoni, ballerine mute, ignobili seduttori, uomini sconfitti dalla vita, canzoni, dramma, farsa … ma dove siamo? È il luogo dove attraverso la finzione si raccontano le verità della vita. E cos’è il Teatro se non questo? (Glauco Mauri)

Biglietti: da 9 a 22 €. Prevendite da sabato 25 febbraio dalle ore 10 alle ore 13 presso la biglietteria del Masini. Prenotazioni telefoniche (0546/21306) da lunedì 27 febbraio. Prevendite online: accademiaperduta.it e vivaticket.it. Info: 0546/21306 e accademiaperduta.it

Lo spettacolo Quello che prende gli schiaffi con Glauco Mauri e Roberto Sturno sostituisce Il catalogo.

Per indisposizione del protagonista, lo spettacolo Il catalogo di Jean Claude Carrière con Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari, in programma per la Stagione di Prosa del Teatro Alighieri di Ravenna da venerdì 17 a domenica 19 febbraio, non potrà essere rappresentato. Negli stessi giorni e orai (rispettando quindi gli stessi turni di abbonamento, tutte le sere alle 20.30, domenica anche alle 15.30) Ravenna Teatro propone Quello che prende gli schiaffi, che vede in scena due mostri sacri del teatro italiano, Glauco Mauri e Roberto Sturno che festeggiano quest’anno i trenta anni della loro Compagnia.

Nei teatri di tutta Italia hanno portato i grandi classici: Sofocle, Shakespeare, Goethe, Molière, ma anche Ionesco e Beckett, Pirandello e Dostoevskji e Brecht, Mamet e Schmitt. Per questa trentesima stagione teatrale della loro Compagnia mettono in scena una libera versione tratta dall’omonimo testo teatrale di Leonid Nikolaevi Andreev Quello che prende gli schiaffi, una “favola” che, attraverso l’emozione e il divertimento, possa comunicare al pubblico la civile utilità del Teatro.
Clown, domatrici di leoni, ballerine mute, piccoli truffatori, ignobili seduttori, uomini sconfitti dalla vita, uno spettacolo, Quello che prende gli schiaffi, con tutti i colori del caleidoscopio che è la vita: dramma, commedia, farsa, risata, lacrime, musica, canto e danza. Un uomo che vuole fuggire dalla società nella quale vive, dove tutto è dominato dall’egoismo, dall’indifferenza e dal denaro con cui tutto si compera, anche i sentimenti più puri. E allora diventerà un clown. Sale su un palcoscenico da dove comincerà la sua nuova vita e, sotto lacrime dipinte, potrà ridere del suo dolore e con le sue sguaiate risate potrà gridare la sua ribellione. Non un pazzo, ma uno di quei rari uomini che sperano si possa costruire un mondo migliore.

Nel dramma gli elementi realistici, simbolici e psicologici sono fusi perfettamente raggiungendo un’eccezionale liricità. “La libera versione di questo testo – dice Mauri, anche regista e coprotagonista con Roberto Sturno – è motivata dal desiderio di mettere in maggiore evidenza le inquietudini, i disagi e le ansie che sono presenti nella nostra attuale società, tuttavia senza restare ingabbiati nell’ipocrisia del rispetto esasperato del testo, ma con la sensibilità e la responsabilità dell’uomo di oggi”

In scena undici attori, Glauco Mauri e Roberto Sturno affiancati da Leonardo Aloi, Barbara Begala, Marco Blanchi, Mauro Mandolini, Lucia Nicolini, Roberto Palermo, David Payla, Stefano Sartore, Paolo Benvenuto Vezzoso. Le musiche, eseguite dal vivo dai tre attori-clown, sono di Germano Mazzocchetti, mentre le scene di Mauro Carosi e i costumi di Odette Nicoletti evocano un circo immaginario.

Giornalista, scrittore e drammaturgo, Andreev fu un protagonista della vita culturale della Russia nel primo ventennio del Novecento, anni tumultuosi che precedettero la rivoluzione d’Ottobre. Popolare anche all’estero – in Italia fu tradotto anche da Piero Gobetti – molti suoi lavori furono interpretati con successo dai nostri grandi attori, da Zacconi alla Pavlova, da Romolo Valli a Valeria Moriconi a Enrico Maria Salerno.
“Quello che prende gli schiaffi” scritto tra agosto e settembre del 1915 fu rappresentato al Teatro d’Arte di Mosca e a Pietroburgo al Teatro Aleksandrinskij con la regia di Petrov, il regista ne trasse anche un film nel 1916.

La Stagione di Prosa è a cura di Ravenna Teatro, via di Roma 39, Ravenna info@ravennateatro.com.

I biglietti per lo spettacolo possono essere acquistati presso la biglietteria del Teatro Alighieri, via Mariani 2, Ravenna, telefono 0544 249244 (orario di apertura: feriali dalle 10 alle 13, giovedì dalle 16 alle 18 e da un’ora prima della rappresentazione), presso le agenzie e le filiali della Cassa di Risparmio di Ravenna e IAT di Ravenna. Informazioni presso Ravenna Teatro, via di Roma 39, Ravenna, tel. 0544 36239.
I biglietti emessi per Il catalogo saranno validi per il nuovo spettacolo. Per chi invece desiderasse il rimborso, può richiederlo alla biglietteria del Teatro Alighieri (anche via e-mail all’indirizzo tickets@teatroalighieri.org <mailto:tickets@teatroalighieri.org> per gli acquirenti internet) entro e non oltre il 29 febbraio.

Di Leonid Nikolaevič Andreev
nella libera versione di Glauco Mauri

Scene Mauro Carosi – Costumi Odette Nicoletti
Musiche Germano Mazzocchetti

In scena da mercoledì 25 gennaio ore 21 a domenica  29 gennaio (solo domenica ore 16)

“Quello che prende gli schiaffi” ed è una libera versione tratta dall’omonimo testo teatrale di Leonid Nikolaevič Andreev, che fu subito un grandissimo successo nella Russia del primo Novecento.
Andreev scrisse drammi e romanzi e alcuni di essi furono tradotti anche da Piero Gobetti, suo grandissimo estimatore. Molti suoi lavori furono interpretati con successo dai nostri grandi attori, da Zacconi alla Pavlova, dalle sorelle Grammatica a Ruggeri, e, più di recente, da Valeria Moriconi a Enrico Maria Salerno.
La libera versione di questo testo è motivata dal desiderio di mettere in maggiore evidenza il comico e il tragico che sono presenti nella nostra attuale società. “Quello che prende gli schiaffi” offre la possibilità di uno spettacolo con tutti i colori di quel caleidoscopio che è la vita: dramma e
farsa, risate e lacrime. Undici attori daranno vita allo spettacolo.
Un uomo vuole fuggire dalla società nella quale vive, dove tutto è dominato dall’egoismo, dall’indifferenza e dal denaro con cui tutto si compra, anche i sentimenti più puri. E allora diventerà un clown! Salirà su un palcoscenico da dove comincerà la sua nuova vita; potrà ridere del suo dolore e potrà gridare la sua ribellione. E’ un pazzo? No! E’ uno di quei rari uomini che sperano si possa costruire un mondo migliore.
Un colpo di scena metterà fine al suo sogno, ma in noi resta la commossa gratitudine per tutti quelli che ancora credono in quelle cose alle quali non siamo più abituati a credere. Clown, domatrici di leoni, ballerine mute, ignobili seduttori, uomini sconfitti dalla vita, canzoni, dramma,
farsa … ma dove siamo? E’ il luogo dove attraverso la finzione si raccontano le verità della vita.
E cos’è il Teatro se non questo!

(dalle note di regia)

PLATEA: Intero € 23,00 – Ridotto € 19,00 – Ridotto Bac Fondo per la Cultura € 21,00
Club Giovani € 14,00 (3°settore)
GALLERIA: Intero € 19,00 – Ridotto € 16,00 – Ridotto Bac Fondo per la Cultura € 17,00
Club Giovani € 13,00

Prevendita
“QUELLO CHE PRENDE GLI SCHIAFFI”

in corso c/o biglietteria diurna*
0543 712170 /172 dalle ore 15.30 alle ore 18.30

si accettano prenotazioni telefoniche

vendita on line teatrodiegofabbri.it

20,15 NEI GIORNI DI SPETTACOLO -TEL. 0543 712168

presso la biglietteria diurna* del teatro

è in corso la prevendita per tutti gli appuntamenti
della Stagione Teatrale di Prosa Teatro Diego Fabbri