L’impresario di Goldoni…sempre attuale

Una divertente commedia sul mondo degli artisti di teatro.

Giovedì 10 aprile ore 20.45 al Comunale di Russi in via Cavour 10

“L’impresario delle Smirne” a Teatro

Sarà l’Associazione Teatrale Pistoiese con “L’impresario delle Smirne” di Goldoni per l’adattamento e la regia di Roberto Valerio, in scena il 10 aprile 2014 alle ore 20.45, a chiudere la stagione di prosa del Teatro Comunale di Russi.

Scritta nel 1759, l’opera è una splendida e divertente commedia che presenta un impietoso ritratto dell’ambiente degli artisti di teatro. La vicenda ruota attorno ad un gruppo di attori che, disperati e affamati, vivono per un breve attimo l’illusione della ricchezza nella speranza di riuscire a partire per una favolosa tournée in Oriente.

“L’impresario delle Smirne” è un grande affresco, una cantata corale affidata all’insieme della compagnia che lo rappresenta: ogni personaggio, dal Turco al servitore, si rivela incisivo, necessario in un “divertissement d’ensemble” che restituisce il clima lezioso e libertino dell’epoca; ma che allo stesso tempo offre l’occasione per porsi alcune domande di sconcertante attualità: che importanza ha l’Arte e in modo specifico l’Arte teatrale nella società contemporanea? E che ruolo riveste all’interno di suddetta Arte, l’attore? In quale modo è possibile riuscire a realizzare spettacoli di grande valore artistico senza adeguate risorse finanziarie?

SERVIZI DI BIGLIETTERIA

Teatro Comunale – via Cavour 10, Russi – Tel. 0544/587690

giornata feriale precedente lo spettacolo dalle ore 18.30 alle ore 20.00, giornata di spettacolo dalle

ore 19.30 alle ore 20.45.

Per informazioni: Comune di Russi – Ufficio Cultura, Teatro e Manifestazioni – via Cavour 21 –

Tel 0544/587641 – dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 – giovedì dalle 15.00 alle 18.00

comune.russi.ra.it – cultura@comune.russi.ra.it

Martedì 25, Mercoledì 26 e Giovedì 27 Marzo 2014 ­ Ore 21

Associazione Teatrale Pistoiese in collaborazione con Valzer srl

VALENTINA SPERLÌ

ANTONINO IUORIO

ROBERTO VALERIO

NICOLA RIGANESE

L’impresario delle Smirne

di Carlo Goldoni

e con Massimo Grigò, Federica Bern, Alessandro Federico, Chiara Degani, Peter Weyel Con il classico goldoniano L’impresario delle Smirne, proseguono gli appuntamenti con la grande Prosa  al  Teatro  Masini  di  Faenza.  Martedì  25,  mercoledì  26  e  giovedì  27  marzo  alle  ore  1, Valentina Sperlì, Antonio Iuorio, Roberto Valerio (anche regista)  e Nicola Riganese saranno protagonisti della pièce, affiancati da Massimo Grigò, Federica Bern, Alessandro Federico, Chiara Degani e Peter Weyel.

Composta  nel  1759,  l’opera  è  una splendida  e  divertente  commedia  che  presenta  un impietoso ritratto dell’ambiente degli artisti di teatro, ambiente che Goldoni conosce a fondo: può a ragione “parlarne per fondamento”, come egli stesso dichiara nella prefazione dell’opera.

La vicenda ruota attorno ad un gruppo di attori, uomini e donne, tutti pettegoli, invadenti, boriosi e intriganti  che,  disperati  e  affamati,  vivono  per  un  breve  attimo  l’illusione  della ricchezza  nella speranza  di riuscire  a  partire  per  una favolosa  tournée  in  Oriente  con  Alì, ricco mercante delle Smirne intenzionato a formare una compagnia d’Opera, e tornare carichi d’oro e di celebrità.

Facili prede di mediatori intriganti, di impresari furbi e rapaci, i poveri artisti scoprono a loro spese che le regole del Teatro sono eterne e che la loro vicenda scritta 250 anni fa ha un sapore grottesco di attualità. Distratti dalle loro piccole beghe e rivalità, occupati a farsi la guerra per far carriera, invidiosi di una posizione nella gerarchia di palcoscenico, di un costume più o meno sfarzoso, di un privilegio in più e soprattutto di avere una paga l’uno più alta dell’altro, non si accorgono di essere delle piccole, sciocche marionette i cui fili vengono manovrati da chi il potere veramente ce l’ha, per la sua posizione o per il suo denaro.

L’impresario  delle  Smirne  è  un  grande  affresco,  una  cantata  corale  affidata  all’insieme  della compagnia  che  lo  rappresenta:  ogni  personaggio,  dal  Turco  al  servitore,  si  rivela incisivo,  necessario in un “divertissement d’ensemble” che restituisce il clima lezioso e libertino dell’epoca; ma che allo stesso tempo offre l’occasione per porsi alcune domande di sconcertante attualità: che importanza ha l’Arte e in modo specifico l’Arte teatrale nella società contemporanea? E che ruolo adattamento e regia di Roberto Valerio riveste  all’interno  di suddetta  Arte,  l’attore?  In quale  modo è possibile  riuscire  a realizzare spettacoli di grande valore artistico senza adeguate risorse finanziarie?

Biglietti spettacolo: da  12  a  23  €.  Prevendite  nei  giorni  di spettacolo  dalle  ore  10  alle  ore  13 presso  la  Biglietteria  del  Teatro  Masini.  Prenotazioni  telefoniche  (0546  21306)  tutti  i  giorni feriali dalle ore 10 alle ore 13. Le sere di spettacolo la Biglietteria aprirà alle ore 20.

Prevendite online su vivaticket.it ­ Info: 0546/21306 e accademiaperduta.it