La Divina Commedia di Nekrosious a Vie

Divina Commedia

Eimuntas Nekrošius

Teatro Comunale Luciano Pavarotti, Modena

26/05/2012 ,  21.00
27/05/2012 ,  15.30

di Dante Alighieri
regia Eimuntas Nekrošius
scene Marius Nekrošius
costumi Nadežda Gultiajeva
musiche originali Andrius Mamontovas
con Rolandas Kazlas, Vaidas Vilius, Darius Petrovskis, Simonas Dovidauskas, Marija Petravičiūté, Beata Tiškevič, Julija Šatkauskaité, Ieva Triškauskaité, Milda Noreikaité, Pijus Ganusauskas, Vygandas Vadeiša, Paulius Markevičius, Audronis Rūkas, Remigijus Vilkaitis

Compagnia Meno Fortas
coprodotto da Fondazione Stanislavsky, Mosca, Baltic House Festival di San Pietroburgo e Lithuanian National Theatre
in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese, Ministero della Cultura Lituano e Aldo Miguel Grompone, Roma
organizzazione internazionale Aldo Miguel Grompone

Durata 4h

Spettacolo in lituano con sottotitoli in italiano

Già ospite della seconda edizione di VIE Scena Contemporanea Festival (2006) dove presentò Faust, Eimuntas Nekrošius, regista lituano di fama internazionale, presenta il suo nuovo lavoro, Divina Commedia a pochi giorni dal suo debutto mondiale che si terrà a Brindisi.
Un omaggio esplicito alla cultura italiana che il pluripremiato regista baltico– solo nel nostro Paese ha ricevuto quattro premi Ubu – mette inscena dirigendo un ensemble di attori esemplari della sua compagnia Meno Fortas, accanto ad alcuni giovanissimi e sorprendenti allievi della Scuola da lui diretta a Vilnius.
Divina Commedia è un omaggio alla cultura italiana un vero e proprio atto d’amore verso il nostro Paese. ‘La divina commedia è un lago profondo – dice Nekrošius – una fonte inesauribile di sapienza e di poesia. Una tentazione forte, per me: rendere in linguaggio umano e teatrale quella creazione, un’impresa al limite dell’impossibile’.

Nekrošius si avvicina al testo-mito della nostra cultura studiandola come un’affascinante e preziosa miniera di immagini, mettendo in scena, essenzialmente le prime due cantiche, Inferno e Purgatorio. E se l’attenzione del regista, come ha avuto modo di dichiarare, si concentra sulle figure di Dante e di Virgilio, gli attori svelano una forte potenzialità scenica, gli oggetti e le scene, curate dal figlio Marius, si animano di una forte risonanza plastica e metaforica. La forza scenica dei lavori di Nekrošius che si è confrontato nel corso della sua lunga e fortunata carriera con i grandi autori classici, russi e non solo Cechov, Gogol’, Goethe, Puškin rende possibile che il pubblico riesca ad oltrepassare la barriera linguistica per abbandonarsi all’immagine, al gesto, al paesaggio sonoro e al nucleo essenziale del testo sempre rintracciabile anche grazie alla musica e alla danza.
Qui il regista pensa ad un viaggio d’amore, una storia d’amicizia: pochi e semplici gli elementi che caratterizzano sia l’adattamento teatrale del testo che la scena, dando vita ad un linguaggio teatrale di forte poesia e valenza metaforica.
Gli attori entrano in scena da un fondale nero ed interpretano alcuni dei canti più celebri dell’Inferno e del Purgatorio su musiche che spaziano da Let it be dei Beatles fino ad alcune sonate di Bach: segnano le linee del percorso drammaturgico la prima cantica dell’Inferno in cui Dante incontra Virgilio che lo guiderà fino all’incontro con Beatrice nel Paradiso; l’incontro con le anime del Limbo fra cui grandi pensatori e poeti come Omero, Seneca e Ovidio che hanno vissuto prima di Cristo; il cerchio dei suicidi trasformati in alberi con le loro lettere che Dante si incarica di consegnare ai vivi. Come sa bene il pubblico di Modena – che ha già avuto modo di apprezzare la fantasia e il talento visionario di Eimuntas Nekrošius in alcune produzioni di Emilia Romagna Teatro quali Faust (2006) e Anna Karenina (2008) – è nelle scene d’amore che il regista lituano riesce a dare il meglio di sé: Beatrice zampetta coi piedini sul cuore di Dante, Francesca trema di passione mentre Paolo è muto. Da poema di formazione la Divina Commedia diventa l’epopea di un eroe orgoglioso che riuscirà a ritrovare l’umiltà soltanto alla vista di sofferenze e punizioni esemplari: “È un’opera universale, non solo italiana” – precisa il regista – “Poeti e scrittori la citano, è base filosofica sostanziale per i giovani, un supporto per vivere”. Ogni personaggio viene connotato da segni scenici estremamente poetici, ecco dunque i post – it dei desideri appesi all’abito di Beatrice; lo sconveniente cappellone rosso del Papa; il lungo righello che costringe Paolo e Francesca alla lettura o le sigarette fumate con rabbia dal diavolo avvolto in un lungo cappotto. Un viaggio imperdibile nella fervente immaginazione di uno dei maestri della scena teatrale internazionale.

menofortas.lt/en/

Eimuntas Nekrošius

Nato nel 1952, Eimuntas Nekrošius si diploma all’Istituto d’arte teatrale Lunacarskij di Mosca nel 1978. Dal 1978 al 1979 lavora al Teatro Giovanile di Stato di Vilnius, dal 1979 al 1980 è al Teatro drammatico Kaunas. Dal 1980 riprende l’attività con il Teatro Giovanile, dove realizza le seguenti produzioni: La piazza di Yeliseyeva (1981), Amore e morte a Verona di Antanėlis e Geda (1982), Pirosmani, Pirosmani, Un giorno più lungo di cento anni di Aitmatov (1983), Zio Vanja di Cechov (1986) e Il naso di Gogol (1991). Tutte le sue produzioni vengono premiate da vari festival teatrali in Lituania e negli Stati baltici e hanno successo nei molti festival teatrali internazionali in cui vengono presentate; Nekrošius vince numerosi premi ufficiali nel campo artistico.
Dal 1991 viene incaricato della direzione del Festival Teatrale Internazionale Lituano LIFE, con cui realizza Mozart e Salieri, Don Giovanni, Il festino durante la peste di Puškin (1994), Le tre sorelle di Čechov (1995) e Amore e morte a Verona (1996).
Nel 1994 Nekrošius riceve un premio speciale come miglior regista dell’anno dal Sindacato Teatrale Lituano, nonché un premio dell’Assemblea baltica per Mozart e Salieri, Don Giovanni, La peste. Nello stesso anno Taormina Arte col patrocinio della Comunità Europea e dell’Unione dei Teatri d’Europa gli assegna il Premio Europa per le Nuove Realtà Teatrali.
Nel 1997 Nekrošius realizza una delle sue produzioni più fortunate, l’Amleto di Shakespeare, che partecipa a quasi tutti i principali festival teatrali europei ricevendo numerosi premi. Nel 1998 il regista è insignito del titolo di Gran Duca Gediminas e nello stesso anno ottiene il Premio Nazionale della Lituania.
Dal 1998 Nekrošius è direttore artistico del teatro studio Meno Fortas, fondato nello stesso anno.
Nel 2003 ha debuttato al Teatro drammatico nazionale di Vilnius con Le stagioni, la sua nuova produzione teatrale tratta dal poema epico dello scrittore classico lituano Kristijonas Donelaitis. Per questo spettacolo nello stesso anno riceve il premio del Ministero della Cultura lituano come regista dell’anno e la Maschera d’Oro del festival internazionale teatrale russo come miglior produzione teatrale straniera.
Il 2008 è ricco di nuove produzioni: Nekrošius dirige Anna Karenina Emilia Romagna Teatro – Modena e La leggenda della città invisibile di Kitezh al Teatro Lirico di Cagliari e al Bolshoi di Mosca.
Nel 2011 Nekrosius produce Caligula a Mosca al Teatro delle Nazioni e l’opera Otello di Verdi al Teatro dell’Opera e Balletto nazionale lituano.