Il piacere dell’onestà

Di Luigi Pirandello

Martedì 18, Mercoledì 19 e Giovedì 20 Ottobre 2011 – Ore 21

Prima Ri-allestimento 2011/2012

Teatro Eliseo

LEO GULLOTTA

e con Cloris Brosca, Martino Duane, Paolo Lorimer, Mirella Mazzeranghi,

Antonio Fermi, Federico Mancini, Vincenzo Versari

regia di Fabio Grossi

Il Teatro Masini di Faenza alza il sipario sulla nuova Stagione di Prosa 2011/12 con un classico della produzione pirandelliana: Il piacere dell’onestà. Lo spettacolo andrà in scena da martedì 18 a giovedì 20 ottobre alle ore 21, date che segnano anche l’inizio della tournée del nuovo allestimento della pièce. Diretto da Fabio Grossi, Il piacere dell’onestà vede come protagonista Leo Gullotta, affiancato da Cloris Brosca, Martino Duane, Paolo Lorimer, Antonio Fermi, Federico Mancini e Vincenzo Versari.

La commedia affronta uno dei temi cari a Pirandello: l’onestà, una scelta ponderata e voluta da Leo Gullotta che porta in scena Il piacere dell’onestà con lo stesso gruppo artistico del primo allestimento dello spettacolo: il regista Fabio Grossi, lo scenografo e costumista Luigi Perego, Germano Mazzocchetti per le musiche, Valerio Tiberi per le luci.

Accanto a Gullotta, nel ruolo di Angelo Baldovino, Cloris Brosca (Agata Renni), Martino Duane (Fabio Colli), Paolo Lorimer (Maurizio Setti), Mirella Mazzeranghi (Maddalena), e con Antonio Fermi (cameriere), Federico Mancini (Marchetto Fongi) e Vincenzo Versari (Il parroco di Santa Maria); la produzione dello spettacolo è del Teatro Eliseo.

Portata per la prima volta in scena nel 1917, Il Piacere dell’Onestà, il cui disegno drammaturgico è tratto dalla novella Tirocinio del 1905, racconta di Angelo Baldovino, uomo fallito e di dubbia moralità, che accetta solo per il piacere dell’onestà di sposare Agata, ragazza di buona famiglia che aspetta un bambino da un uomo maritato, il rispettabile marchese Fabio Colli.

Onestà, parola di grande effetto per il periodo in cui Pirandello concepì la sua opera, parola di lacerante contesto in questa nostra travagliata epoca, dove prodotti e momenti di vita vissuta vengono modificati in maniera cangiante, sull’orlo di un dramma che si pone di fronte all’eterno aut aut di una società alla ricerca di un’equa liceità. Nella visione pirandelliana, il nostro protagonista, nell’indossare il costume ‘dell’onesto’, adotta il colore del diverso in una fauna di anime mostruose, e la condotta morale del Baldovino diventa da questo momento inattaccabile e questi si chiude dentro la propria onestà, sfidando convenzioni sociali ed egoismi personali. Il suo arrivo in questa famiglia, composta da bei involucri senza contenuto, sarà stridente fin dalla prima scena. Una casa, questa, dove l’apparire conta molto più dell’essere, non a caso le sue pareti vivono della trasparenza atta a mostrarsi come si pensa che gli altri desiderano.

Una società, immutata nei tempi, da quelli passati a quelli odierni, che ha paura della diversità, perché essere onesti significa essere diversi, e che fa del tutto per annichilire l’elemento considerato spurio con tutti i mezzi, anche quelli più perversi. Messo alle strette nella manovra estrema di farlo contravvenire alle proprie responsabilità, Angelo Baldovino continua a mantenere intatta la propria ‘maschera’ di uomo onesto, finendo così per mettere spietatamente a nudo la disonestà di tutti gli altri…

Biglietti: da 9 a 22 €. Prevendite da sabato 15 ottobre dalle ore 10 alle ore 13 presso la biglietteria del Masini. Prenotazioni tel. (0546/21306) da lunedì 17 ottobre. Prevendite online (www.accademiaperduta.it) dal 16 ottobre. Info: 0546/21306 e accademiaperduta.it