I RUSTEGHI A RIMINI, FERRARA E MILANO

Dal 24 aprile al 6 maggio 2012
via Rovello torna a essere la casa di Goldoni

“I rusteghi” con la regia di Gabriele Vacis
Un Goldoni nero e femminista ante litteram

Ritratto aggiornato di ricca e ottusa borghesia
con un cast interamente maschile

Via Rovello, come dire la casa di Goldoni. La sala storica del Piccolo è stata testimone di tutte le possibili declinazioni sceniche del grande veneziano, da quelle storiche di Strehler ai Gemelli veneziani (2001) di Ronconi, fino alla recente Trilogia di Toni Servillo (2007).
Al Piccolo Teatro Grassi arriva ora, dal 24 aprile al 6 maggio 2012, una delle sue commedie più cupe, i Rusteghi con la regia di Gabriele Vacis (prodotto dal Teatro Stabile di Torino), al suo secondo Goldoni dopo la Trilogia del 1993.
Due padri, tanto ricchi quanto gretti e ignoranti, vorrebbero che i rispettivi figli si sposassero, ma senza dar loro la possibilità di conoscersi prima delle nozze. La siora Felice, trasgredendo, fa incontrare i ragazzi che sono scoperti e accusati di aver disobbedito agli ordini paterni.
Goldoni tratteggia la condizione dell’uomo adagiato nella propria stoltezza: per questo un rinoceronte campeggia sul palco, rimandando all’universo ioneschiano di Rhinocéros, commedia sull’omologazione e sull’ottusità dell’uomo. La rilettura in chiave moderna dell’opera settecentesca operata da Gabriele Vacis e Antonia Spaliviero, che firmano insieme traduzione e adattamento, sottolinea la meschinità e la chiusura dei personaggi principali. La scelta di affidare i ruoli femminili a uomini rappresenta un tentativo di
calarsi nei panni altrui per meglio capire il proprio prossimo.

“Le donne dei Rusteghi”, spiega la Spaliviero, “non fanno mai veramente parte del mondo che decide le regole. Sono solo a disposizione di quel mondo, lo vivono nascoste e finiscono per adeguarne le loro stesse ambizioni. Per questo, quando abbiamo cominciato a riscrivere Rusteghi in italiano dal veneziano,
ci è sembrato realistico che le donne fossero essenzialmente un costume, un abito sulla scena maschile.
La scelta di affidare ad attori maschi anche le parti femminili è solo un piccolo scarto, data l’ininfluenza di un corpo femminile così scisso dalla complessità della sua intelligenza, in questo mondo di padroni, più che di padri o mariti”.
“Quello dei Rusteghi è un mondo fatto di legami fra maschi che esclude ogni scheggia di femminile. Quella è gente, i rusteghi”, dice Vacis, “che ha bisogno di tenere asserviti i giovani e le donne. Ai rusteghi non basta decidere il matrimonio dei figli. Pretendono anche che non si incontrino prima. Una prepotenza gratuita. La prepotenza ha bisogno della gratuità, ha bisogno
di passare i limiti, quando le pretese dei prepotenti diventano smisurate. Quando si allargano gli squilibri. Sostanzialmente quando i ricchi diventano troppo ricchi e i poveri troppo poveri. Ci sono dei periodi così. Periodi in cui si perdono le proporzioni. Quelli di Goldoni dovevano essere tempi schiodati. Un po’ come i nostri. Tempi in cui i ricchi sono troppo ricchi e i poveri troppo

LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO

Piccolo Teatro Grassi (via Rovello 2 – M1 Cordusio)
dal 24 aprile al 6 maggio 2012

Rusteghi

I nemici della civiltà
da I Rusteghi di Carlo Goldoni
traduzione e adattamento Gabriele Vacis e Antonia Spaliviero
con (in ordine alfabetico) Eugenio Allegri, Mirko Artuso, Natalino Balasso, Jurij Ferrini e con (in ordine alfabetico) Nicola Bremer, Christian Burruano, Alessandro Marini, Daniele Marmi regia Gabriele Vacis
composizione scene, costumi, luci e scenofonia Roberto Tarasco
produzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Teatro Regionale Alessandrino
Foto di scena Bepi Caroli

Orari: martedì e sabato ore 19.30; mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.00.
Lunedì riposo.
Mercoledì 25 aprile e martedì 1 maggio riposo.
Domenica 29 aprile ore 16 e 20.30, mercoledì 2 maggio ore 15 e 20.30

Durata: un’ora e 45 minuti senza intervallo

Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro – Prezzi speciali su piccolocard.it

Informazioni e prenotazioni 848800304 – piccoloteatro.org

Interviste, news, scene dello spettacolo, approfondimenti su piccoloteatro.tv

UN MONDO FATTO SOLO DI MASCHI

La regia di Gabriele Vacis rilegge il capolavoro di Goldoni

Nel cast tutto maschile spiccano Eugenio Allegri, Mirko Artuso, Natalino Balasso, Jurij Ferrini

In scena da giovedì 23 a domenica 26 febbraio per la stagione di Prosa

“I Rusteghi è il testo più nero scritto da Goldoni, divertentissimo ma feroce.” È Gabriele Vacis, uno dei più stimati registi italiani, a rileggere il capolavoro scritto dal commediografo veneziano nel 1760: il regista torinese, che ha collaborato a lungo con Marco Paolini e con Alessandro Baricco, firmando per lui lo spettacolo cult Novecento, ci restituisce una commedia gustosa e corrosiva, che esalta la stringente attualità del testo. Lo spettacolo – il cui titolo è diventato Rusteghi – I nemici della civiltà – andrà in scena nell’ambito della stagione di Prosa 2011/2012 da giovedì 23 a domenica 26 febbraio. Particolarità della rappresentazione è la presenza di un cast tutto al maschile, dove spiccano i nomi di Eugenio Allegri, Mirko Artuso, Natalino Balasso, Jurij Ferrini. Gli altri interpreti sono Daniele Marmi, Natalino Balasso, Alessandro Marini, Christian Burruano, Nicola Bremer. L’adattamento e la traduzione dal dialetto sono curati da Gabriele Vacis e Antonia Spaliviero; la composizione di scene, costumi, luci e scenofonia è curata da Roberto Tarasco; la produzione è della Fondazione del Teatro Stabile di Torino e del Teatro Regionale Alessandrino.

Capolavoro della maturità di Goldoni, che coincide con gli ultimi malinconici anni della sua permanenza a Venezia, I Rusteghi è una commedia percorsa da un irrimediabile disincanto per una realtà storica profondamente diversa da quella raccontata nelle opere degli esordi. Venezia, principale ambientazione di gran parte delle sue commedie, ha perso il ruolo di potenza dell’Adriatico: la sua classe aristocratica non è stata capace di gestire un indispensabile cambiamento di rotta e la borghesia commerciale stenta a imporsi come classe dirigente. È questo il motivo della grande trasformazione che Goldoni riserva ai suoi personaggi: i protagonisti, ovvero il mercante Pantalone e i suoi colleghi Canciano, Leonardo, Simon e Maurizio, da esempi di una borghesia avveduta e responsabile, diventano rozze caricature di loro stessi, uomini che tiranneggiano ciecamente sulle loro donne. Due di loro sono così tronfi da decidere di far sposare i loro figli senza permettere che si conoscano prima del matrimonio. Saranno le donne, con furbizia e persuasione, a fare in modo che ciò non accada, a salvare Lucietta e Filippetto dalla grettezza dei loro padri. “Nella commedia” osserva Vacis, “l’autore assume un punto di vista femminile, mostra di dar fiducia alle donne”. E la fortunata messa in scena di Vacis evidenzia questo aspetto traducendo sulla scena una metafora forte ed efficace: “in scena ci sono solo uomini, anche per le parti femminili, perché volevo mettere i maschi nei panni delle donne”.

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Comunale con cinque repliche: giovedì 23 febbraio alle 21 (turno A); venerdì 24 febbraio alle 15 (turno Il Teatro fa Scuola) e alle 21 (turno B); sabato 25 febbraio alle 21 (turno Invito a teatro) e domenica 26 febbraio alle 16 (turno E).

Nell’ambito degli incontri con i protagonisti della stagione di Prosa 2011/2012 la compagnia incontrerà il pubblico al Ridotto del Teatro sabato 25 febbraio alle 11. Coordina Massimo Marino, critico teatrale del Corriere della Sera. Un altro incontro dedicato ai Rusteghi e curato da Gardenio Granata in collaborazione con la Società Dante Alighieri di Ferrara è in programma inoltre giovedì 23 febbraio alle 17, sempre al Ridotto.

Prezzi da 8 a 30 euro; i giovani entro i 30 anni hanno diritto a una riduzione del 50% sul costo del biglietto intero (loggione escluso). Info: teatrocomunaleferrara.it