Dittico Cocteau con Asti

Dal 20 al 25 maggio 2014 al Piccolo Teatro Grassi

Adriana Asti racconta la fine dell’amore

in due intensi atti unici di Jean Cocteau

“La voce umana” e “Il bell’indifferente”

con la prestigiosa messa in scena di Benoit Jacquot

Indiscussa protagonista del teatro e del cinema, Adriana Asti torna al Piccolo Teatro di Milano – nella sala storica di via Rovello, dal 20 al 25 maggio – dopo il grande successo di Giorni felici (di Samuel Beckett, per la regia di Robert Wilson), con una prova d’attrice dedicata a Jean Cocteau, due atti unici al femminile sulla fine di un amore, La voce umana e Il bell’indifferente, con la prestigiosa messa in scena di Benoit Jacquot, grande regista del cinema francese, per la prima volta alle prese con le tavole del palcoscenico.

Nella Voce umana, una donna al telefono, nella sua camera da letto, aggrappata alla flebile voce dell’uomo che l’ha lasciata per un’altra. Il bell’indifferente, scritto per Edith Piaf, è un’altra declinazione del tormento d’amore, alla presenza di una muta e indifferente figura maschile. Scrive il regista: “Le due pièce si susseguono. Nessun intervallo, appena il tempo di modificare a vista la scena. L´attrice scenderà dal palcoscenico, assisterà al cambio degli arredi da una poltrona della prima fila, risalirà non appena pronta la scena”.

Continua Benoit Jacquot: “Nella Voce umana un pavimento inclinato mostra l´angolo di una camera. I muri del teatro con le loro porte, scale, estintori restano visibili nell´oscurità.

L´attrice, a piedi nudi, non potrà che salire o scendere sulla pendenza del pavimento. Un letto, una lampada con abat-jour, una poltroncina, un altro lume con abat-jour, un telefono a filo. Cocteau: «una camera, un personaggio, l´amore, e l´accessorio banale delle camere moderne, il telefono». L´autore vorrebbe che l´attrice desse l´impressione di sanguinare, di perdere il suo sangue come una bestia azzoppata, per terminare l´atto in una camera piena di sangue. Nel Bell´indifferente”, conclude il regista, “si dispongono in altro modo gli stessi arredi, sullo stesso pavimento inclinato, collocando alcuni elementi di scena, porte, finestre e mantenendo visibili i muri del teatro. Si passa da un giorno che finisce a una notte rischiarata dai neon dell´esterno urbano. Le due pièce compongono la prova di una sola attrice ed esprimono la stessa denuncia di una donna sola”.

Piccolo Teatro Grassi (via Rovello 2 – M1 Cordusio),

dal 20 al 25 maggio 2014

Adriana Asti

La voce umana/Il bell’indifferente

di Jean Cocteau

traduzione René de Ceccatty

con Mauro Conte

regia Benoît Jacquot

scene Roberto Plate

costumi Nicoletta Ercole e Christian Gasc

luci Daniele Nannuzzi e Jacques Rouveyrollis

un progetto di Spoleto56 Festival dei 2Mondi

coproduzione Teatro Metastasio Stabile della Toscana /Spoleto56 Festival dei 2Mondi

con la collaborazione di Mittelfest 2013

Orari: martedì e sabato ore 19.30; mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30;

domenica ore 16.00. Lunedì riposo

Durata: 75 minuti, senza intervallo.

Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro.

Informazioni e prenotazioni 848800304 – piccoloteatro.org