Artefatti & Dimchev al Contemporaneo di Forlì

Venerdì 15 marzo 2013

Accademia degli Artefatti
My Arm

ore 20,30 – Teatro Diego Fabbri

Ivo Dimchev
I-On
ore 22,30 – Teatro Il Piccolo

Prosegue la stagione che il Teatro Diego Fabbri dedica alla scena del teatro contemporaneo.
Terzo appuntamento con Accademia degli Artefatti e il performer Ivo Dimchev

Alle 20.30 si apre il sipario del Diego Fabbri; in una scena scorticata e messa a nudo, gli Artefatti, con questi due atti unici di Tim Crouch, agiscono sullo svelamento e sulla messa in discussione dei meccanismi della comunicazione teatrale, trasferendo a poco a poco la riflessione sulla rappresentabilità del reale su un piano teorico. Matteo Angius, nel ruolo del protagonista, un trentenne che racconta come da bambino ha sfidato se stesso, le proprie possibilità riuscendo a stare per quattro mesi senza andar di corpo o senza parlare. Un giorno decide di tenere un braccio sopra la testa e prova a verificare per quanto tempo riuscirà a tenerlo in questa assurda posizione.
La storia, raccontata direttamente al pubblico, narra la vita quotidiana di un uomo che non riesce più a riportare il braccio nella posizione naturale e la vita straordinaria di un braccio che diventa protagonista della scena artistica mondiale. La ridicola assurdità del racconto viene alleggerita dagli inserti musicali live di Emiliano Duncan Barbieri che con la sua chitarra sdrammatizza tra riferimenti pop e sottile ironia l’incedere della trama.

Alle 22.30 al Teatro il Piccolo (Via Cerchia, 98) Ivo Dimchev, performer bulgaro programmato nei teatri mezza Europa, porta in scena al Piccolo I-ON l’ultima sua creazione. L’azione, fisica e vocale, mette in relazione il corpo del performer e le sculture di Franz West (scomparso lo scorso luglio a Vienna all’età di 65 anni). L’artista austriaco, negli anni Settanta creò gli Adaptives:

sculture astratte “portatili” concepite per essere utilizzate, maneggiate o “indossate” dai fruitori.
Sulla scena il performer è alle prese con due Adaptives e pochi altri oggetti, con i quali duetterà in un serrato corpo a corpo.
 Tutte le sculture sono di legno, una materia viva, che nella sue mani si infiammerà. Le sculture divengono partner muti, chiavi d’accesso dalle quali partire per inabissarsi nei paesaggi umbratili della sua psiche, ma sempre partendo dalle viscere. La presenza in scena di Dimchev è istintiva, imprevedibile, irrazionale, ma al tempo stesso riesce sapientemente a giocare con i registri e a spiazzare lo spettatore diventando persino lieve e ironica. Lo spettatore non sa dove verrà condotto l’istante dopo, è disarmato e si affida completamente, costretto a stare ancorato al presente, con i sensi vigili, pronto a ridere o a sprofondare in voragini buie. Una parrucca bionda diviene improvvisamente una barba, tulipani rossi, un telefono cellulare e una maschera d’oro e accompagna Dimchev rendendo tangibile ed evocativo tutto ciò che egli fa in scena. Il suo canto-voce, registrato e quindi combinato in diversi strati, collabora alla creazione di un’atmosfera ad alta intensità.

Sarà disponibile gratuitamente per il pubblico il servizio di navetta, fornito dal Teatro Diego Fabbri in collaborazione con Forli Mobilità Integrata – Startromagna e ATR, per il trasferimento dal Teatro Diego Fabbri al Piccolo con partenza ore 21.45 circa e ritorno presso il Teatro Diego Fabbri al termine del secondo spettacolo.
Il pubblico interessato è pregato di comunicarlo al personale del teatro – presente in biglietteria serale – prima dell’inizio dello spettacolo.

Abbonamenti per la serata (2 spett.) settore unico Platea
Intero € 18, Ridotto € 16, Ridotto Bac Fondo per la Cultura € 14, Spec. Ass. e Cral € 14, Carta Giovani e
Under 14 € 9
Biglietti settore unico Platea
per la serata (1 spettacolo)
Intero € 12, Ridotto € 10, Ridotto Bac Fondo per la Cultura € 9, Carta Giovani e Under 14 € 6
Prenotazioni telefoniche presso biglietteria diurna, tel. 0543 712170 / 712172 Via dall’Aste, 18 – dalle ore 15.30 alle ore 18.30
– vendita on line teatrodiegofabbri.it –

INFORMAZIONI PREVENDITE
presso la biglietteria diurna del teatro è in corso la prevendita
per tutti gli spettacoli della Stagione di Danza, Operetta e Teatro Contemporaneo.
In corso le prevendite anche per tutti i Concerti in calendario
Stagione Musicale ForlìMusica 2013
e per lo spettacolo del 15 aprile ore 21 – Blem Blem, Fiù Fiù, Dum Dum! – con le Sorelle Marinetti, Gianluca De Martini e l’Orchestra Maniscalchi

UNITA’ TEATRO ED EVENTI SUL TERRITORIO
TEATRO DIEGO FABBRI: C. SO A. DIAZ 47- 47121 FORLÌ – TEL. O543 712167- 712166- 712176 FAX 0543.712163
Biglietteria diurna: Via Dall’Aste, 18- tel. 0543.712170-712172
Biglietteria serale: C. so A. Diaz, 47- tel. 0543.712168 (dalle 20.15 nelle sere di spettacolo)
biglietteria on-line – teatrodiegofabbri.it e- mail: teatrodiegofabbri@comune.forli.fc.it

Venerdì 15 marzo 2013
prosegue la stagione che il Teatro Diego Fabbri dedica alla scena contemporanea

Prosegue la stagione che il Teatro Diego Fabbri dedica alla scena contemporanea.
Alle 20.30 si apre il sipario del Diego Fabbri (Corso Diaz, 47) su My arm dell’Accademia degli Artefatti. Lo spettacolo mette in scena due atti unici di Tim Crouch, che agiscono sullo svelamento e sulla messa in discussione dei meccanismi della comunicazione teatrale.
In scena l’attore Matteo Angius che, nel ruolo del protagonista, racconta come da bambino ha sfidato se stesso, le proprie possibilità riuscendo a stare per quattro mesi senza andar di corpo o senza parlare. Un giorno decide di tenere un braccio sopra la testa e prova a verificare per quanto tempo riuscirà a tenerlo in questa assurda posizione. La storia, raccontata direttamente al pubblico, narra la vita quotidiana di un uomo che non riesce più a riportare il braccio nella posizione naturale e la vita straordinaria di un braccio che diventa protagonista della scena artistica mondiale. La ridicola assurdità del racconto viene alleggerita dagli inserti musicali live di Emiliano Duncan Barbieri che con la sua chitarra sdrammatizza tra riferimenti pop e sottile ironia l’incedere della trama.

Accademia degli Artefatti è una compagnia romana formatasi all’inizio degli anni Novanta. Da sempre attenta a favorire contaminazioni fra arte figurativa, performance e installazioni, non definisce nessuna cifra stilistica in particolare o una coerenza estetica predefinita. Dopo un periodo di teatro fatto di immagini e di spazi abitati performativamente, dalla fine degli anni Novanta l’urgenza artistica si manifesta in una nuova attenzione alla drammaturgia contemporanea e in particolare anglosassone che, attraverso i testi di Sarah Kane, Martin Crimp, Tim Crouch e Mark Ravenhill, diventa luogo di costruzione e decostruzione del linguaggio stesso, come specchio e trama del reale e dei suoi mascheramenti.

Alle 22.30 al Teatro il Piccolo (Via Cerchia, 98) il performer bulgaro Ivo Dimchev, programmato nei teatri mezza Europa, porta in scena I-ON la sua ultima sua creazione. L’azione, fisica e vocale, mette in relazione il corpo del performer e le sculture di Franz West (scomparso lo scorso luglio a Vienna all’età di 65 anni). L’artista austriaco, negli anni Settanta creò gli Adaptives: sculture astratte “portatili” concepite per essere utilizzate, maneggiate o “indossate” dai fruitori. Sulla scena il performer è alle prese con due Adaptives e pochi altri oggetti, con i quali duetterà in un serrato corpo a corpo.
Tutte le sculture sono di legno, una materia viva, che nella sue mani si infiammerà. Le sculture divengono partner muti, chiavi d’accesso dalle quali partire per inabissarsi nei paesaggi umbratili della sua psiche, ma sempre partendo dalle viscere. La presenza in scena di Dimchev è istintiva, imprevedibile, irrazionale, ma al tempo stesso riesce sapientemente a giocare con i registri e a spiazzare lo spettatore diventando persino lieve e ironica. Lo spettatore non sa dove verrà condotto l’istante dopo, è disarmato e si affida completamente, costretto a stare ancorato al presente, con i sensi vigili, pronto a ridere o a sprofondare in voragini buie. Una parrucca bionda diviene improvvisamente una barba, tulipani rossi, un telefono cellulare e una maschera d’oro e accompagna Dimchev rendendo tangibile ed evocativo tutto ciò che egli fa in scena. Il suo canto-voce, registrato e quindi combinato in diversi strati, collabora alla creazione di un’atmosfera ad alta intensità.

Bulgaro di nascita (classe 1976), Ivo Dimchev combina con forza live art, danza, musica e teatro. Attualmente vive a Bruxelles dove gestisce uno spazio-prove dove ospita spettacoli di artisti di tutti il mondo. Accanto al lavoro di creazione, Dimchev avvicina quello pedagogico e conduce stage per performer professionisti e attori nei festival di tutto il mondo.
Dopo l’enorme successo della navetta per seguire entrambi gli spettacoli replica, gratuitamente, il bus che parte e torna al Teatro Diego Fabbri. È un servizio offerto da Forli Mobilità Integrata in collaborazione con Startromagna e ATR. Se l’esperimento avrà successo sarà replicato anche nelle serate successive.