Plautus

Domenica 9 agosto 2015

ore 21,30

SARSINA
Arena Plautina

COOPERATIVA TEATRO GHIONE

presenta
Giorgio Albertazzi

in

MEMORIE DI ADRIANO
di
Marguerite Yourcenar

con
Stefania Masala
Giovanna Cappuccio

Musiche e canti Evelina Meghnagi
Percussioni Armando Sciommeri
Regista assistente Ferdinando Ceriani
Costumi Daniele Gelsi
Elementi di scena Lisa De Benedittis
Luci Luca Palmieri
Audio Fabrizio Ciccolini
Assistente di produzione Federica Soranzio
Direzione Amministrativa Alessia Nardecchia
Organizzazione Massimo Martini

Regia di
Maurizio Scaparro

Lo spettacolo è un atto unico, della durata di 1 ora e 15 minuti

C’è una frase di Flaubert che spiega il fascino immortale dell’Imperatore Adriano: “Quando gli déi non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo solo”.
Adriano è più di un uomo, è il “ritratto” di ciò che noi siamo oggi, nelle sue parole ritroviamo le radici della nostra storia.
In un mondo dove i fondamentalismi e l’ignoranza seminano morte e distruzione, le parole di Adriano assumono un significato nuovo indicandoci, forse, uno spiraglio di speranza: «…non tutti i nostri libri periranno;…altre cupole sorgeranno dalle nostre cupole…e se i Barbari s’impadroniranno mai dell’impero del mondo, saranno costretti ad adottare molti nostri metodi; e finiranno per rassomigliarci”.
Ascoltare Giorgio Albertazzi recitare nella cornice magica di Villa Adriana, sfiorati dai fantasmi di quell’epoca lontana, ci ha spinto a portare questo spettacolo dal 1989 ad oggi in tante città d’Italia e d’Europa.
Maurizio Scaparro
Il Maestro Giorgio Albertazzi delizierà gli spettatori con questa sua interpretazione dell’Imperatore Adriano, che dal 1989 porta in giro per l’Italia ed in Europa riscuotendo un grande successo. L’attualità di una personalità come quella dell’Imperatore, vissuto nel II secolo d.C., è in grado di far riflettere il pubblico porgendogli uno specchio delle problematiche della società odierna messe a confronto con le parole di questa saggia ed importante autorità della Roma antica.
Giorgio Albertazzi ha già calcato le scene del Plautus Festival nel:
– 1976 in “Pericle principe di Tiro” di W. Shakespeare
– 2000 in “Il mercante di Venezia” di W. Shakespeare
– 2001 in “Falstaff e le allegre comari di Windsor” di W. Shakespeare
– 2008 in “Sogno di una notte di mezza estate” di W. Shakespeare
– 2014 in “Il mercante di Venezia” di W. Shakespeare

TEATRO EUROPEO PLAUTINO srl
presenta

in Prima Nazionale
Corrado Tedeschi
in

VOLPONE
di Ben Jonson

con
Mimmo Padrone
Massimo Boncompagni
Mauro Eusti
Jacopo Costantini
Enrico Paci
Ashai Lombardo Arop

Musiche e canzoni originali Sara Castiglia
Scenografie Mauro Eusti
Costumi Marta Benini
Assistente alla regia Antonio Salerno
Direttore di produzione Riccardo Bartoletti
Assistente alla produzione Valentina Santi
Amministrazione Maelig Bidaud, Agnese Serallegri
Fotografia Filippo Venturi

Regia di
Cristiano Roccamo

Il Volpone è certamente un classico moderno. Anche Ben Jonson, come Shakespeare, nella scrittura delle sue commedie impiega la struttura dell’intreccio plautino degli equivoci e dei vizi della società del tempo. A Venezia Volpone, invia il suo servo Mosca dai suoi futuri eredi facendo loro credere di essere moribondo. Voltore, Corbaccio e Corvino coprono Volpone di regali per la pronta guarigione incrementando a loro insaputa il patrimonio dell’uomo. Gli uomini ovviamente sono interessati solo alla possibile eredità di Volpone.
Travestitosi da mercante assieme a Mosca e spacciandosi per venditore di unguenti, Volpone vede Celia, moglie di Corvino, affacciata in finestra attirata dai richiami del sedicente mercante: Volpone ne rimane subito colpito. Mosca, smessi i panni del mercante, convince Corvino a far vedere Celia a Volpone, dichiarando che la compagnia della donna sarebbe di sicuro giovamento al moribondo: la richiesta si fa ancor più disdicevole quando Mosca suggerisce a Corvino di far giacere la donna con Volpone, convincendolo del fatto che l’azione avrebbe fatto meritare a Corvino l’eterna gratitudine di Volpone e la ricca eredità. Nel frattempo Bonario viene a scoprire che Volpone erediterà i beni del vecchio padre Corbaccio. Il gesto del vecchio è dettato dal finto slancio di fedeltà ed onestà al nobile veneziano. Bonario sorprende Volpone nel tentativo di violentare Celia e salva la ragazza. Denuncia quanto successo al Senato veneziano. Infine Volpone viene arrestato e condannato alla confisca totale dei beni. Anche per gli altri personaggi, però, il tribunale decide una punizione: mentre Mosca finirà in carcere con l’ergastolo da scontare, Corbaccio sarà confinato in monastero Voltor esiliato e Corvino messo alla gogna.

NOTE DI REGIA
L’opera di Ben Jonson si presta perfettamente per realizzare uno spettacolo multidisciplinare. Restando un punto fermo della storia del teatro elisabettiano non manca però di regalarci la possibilità di lavorare con le maschere della Commedia dell’Arte. Ci mette di fronte alla necessità di creare musiche e canzoni originali. Ed anche qui ritroviamo quei tipi fissi che si intrecciano, si sfidano, tanto cari al teatro di Plauto, che fanno de “Il Volpone” uno dei testi teatrali più interessanti che si possano allestire. Il nostro Volpone è un insieme di quello che lo stesso Ben Jonson ha scritto. Partendo dalla cultura classica greco-latina e confinando la Commedia dell’Arte in piccoli momenti, rallegrando il pubblico con canzoni e musiche, raccontiamo una storia che vive grazie all’avidità ed alla menzogna.
Corrado Tedeschi ha già calcato le scene del Plautus Festival nel:

– 2005 in “Sabrina” di Samuel A. Taylor
– 2008 in “Casina” di T. M. Plauto
– 2009 in “Don Giovanni” di Molière
– 2014 in “Casina” di T. M. Plauto

Prima e dopo lo spettacolo

in Piazza Tito Maccio Plauto
concerto del soprano
Jihee Kim

Dopo la formazione entra a far parte, come Soprano, dei cantanti del Metropolitan Opera House di New York, dove debutta come “Prima ninfa del bosco” in Rusalka di Dvorák nel 2013.
Lavora a Charleston per il Festival di Spoleto e per l”Opera di Kiel (Gernamia) in Matsukaze, opera contemporanea, nel ruolo di Murasame, protagonista.
Nel 2014 ha debuttato in Italia, a Perugia, nello spettacolo “Il primo bacio”.
Recentemente ha partecipato al Festival I sing di Suzhou di Shanghai (Cina).

In occasione dei 40 anni dalla morte di
Pier Paolo Pasolini

LAROS Ass. Culturale
di Gino Caudai

presenta

Ninetto Davoli e Edoardo Siravo

in

IL VANTONE
di Pier Paolo Pasolini

con
Gaetano Aronica

e con
Paolo Gattini
Marco Paoli
Silvia Siravo
Enrica Costantini
Valerio Camelin

scenografia e costumi Antonia Petrocelli
aiuto regia Federica Buffo
assistente alle scene e costumi Francesca Rossetti
musica originale Davide Cavuti

Regia di
Federico Vigorito

Spettacolo audiodescritto per ipovedenti e non vedenti.
Lo spettacolo è un atto unico, della durata di 1 ora e 20 minuti, circa!
Pleusicle ama la bella Filocomasio ed è riamato.
Durante una sua assenza, Pirgopolinice, soldato spaccone in cerca di avventure amorose rapisce Filocomasio portandola con sé ad Efeso. Palestrione servo fedele astuto di Pleusicle si affretta subito ad avvertire il suo padrone.
Durante il viaggio vien fatto prigioniero dai pirati dai quali viene offerto in dono a Pirgopolinice che porta con sé Filocomasio. I due – il servo e la donna – fingono di non conoscersi e studiano il modo di avvertire Pleusicle che, avvertito da un mercante, si reca ad Efeso e trova da abitare contigua a quella del soldato fanfarone, presso il vecchio Periplecomeno, benevolo ma astuto.
Fin qui il prologo; d’ora innanzi l’azione scenica. Forata la parete che li divide, i due innamorati si incontrano scambiando gesti d’amore. Li scopre il servo dello spaccone, Sceledro, messo a custode della bella Filocomasio.
Allora da parte di Pleusicle e Periplecomeno viene fatto ogni sforzo per convincere Sceledro che si tratta di un abbaglio tentando di fargli credere che Filocomasio esce dalla casa del Vantone anziché da quella di Pirgopolinice, poi gli viene presentata come gemella di Filocomasio giunta ad Efeso il giorno prima con il suo amante. Lo stratagemma riesce anzi Palestrione fa credere a Pirgopolinice che la bella moglie di Periplecomeno, ormai stanca del vecchio marito, si sia invaghita di lui e voglia sposarlo.
Lo stolto e vanitoso soldato lusingato da questa inaspettata conquista manda via la concubina e libera Filocomasio lasciandole tutti i regali che le ha fatto, compreso Palestrione. Tronfio e voglioso di dare sfogo alla sua passione entra nella casa di Periplecomeno dove trova il finto marito geloso che assieme ai suoi servi gli riservano una gragnola di legnate.

PLAUTUS FESTIVAL

2015

55° EDIZIONE

Direzione artistica

CRISTIANO ROCCAMO

Cinquantacinque anni per il Teatro e la Cultura

Ho sempre pensato che il Teatro fosse l’arte più moderna che esiste: l’evento artistico si verifica davanti ai nostri occhi come un miracolo. È un’arte tridimensionale e oggi, massacrati dalla virtualità delle immagini del piccolo schermo, dà emozioni nuove e inedite rispetto al passato.

Vincenzo Cerami

IL PLAUTUS FESTIVAL

Giovedì 9 luglio, per la 55° volta, si riaccenderanno le luci sul Plautus Festival.

Un Festival che si presenta al suo affezionato pubblico in una veste quasi inedita.

Non più otto o nove appuntamenti, come avvenuto negli ultimi anni, ma ben tredici eventi nell’arco di sei settimane. Una media di due spettacoli alla settimana che, per la loro poliedricità, sono in grado di soddisfare tutti i “palati”.

Il Plautus Festival con il cartellone di quest’anno vuole mettere definitivamente da parte la parola “crisi”: basta piangersi addosso, basta lamentarsi!

Se si lavora bene, se le risorse che si hanno – poche o molte che siano – le si impiegano bene, se si evitano gli sprechi, è ancora possibile fare Cultura.

Il Bilancio del Festival dello scorso anno si è chiuso con indici estremamente positivi e la buona gestione del Comune di Sarsina rende l’esperienza del Plautus Festival più vicina a quelle dei paesi del Nord Europa che a quelle italiane.

Si consideri, a tal proposito, che il Plautus Festival è sostenuto da entrate pubbliche (Stato, Regione, Comune…) per poco più del 40% (nel Regno Unito è del 31%), mentre la media nazionale è di quasi il 70%.

Il Plautus Festival è, quindi, del suo pubblico e di quegli imprenditori illuminati che ritengono imperativo investire in Cultura.

La fedeltà del pubblico del Plautus Festival e dei munifici imprenditori privati che lo sostengono ci impegna, quindi, a lavorare sempre meglio e ci dona tanta speranza nel futuro.

Quella speranza della quale abbiamo un evidente bisogno e che può nascere anche dalla Cultura, non solo dalla Fede o dalla buona politica.

Se è vero, come è vero, che la Cultura è il grido dell’uomo in faccia al destino, come amava ripetere Albert Camus, è altrettanto vero che il Teatro ha molto da suggerire all’uomo contemporaneo perché, come un periscopio, è in grado di ergersi sopra il quotidiano per mostrarci la strada dalla quale proveniamo e svelarci quella che ancora dobbiamo percorrere.

Perché il Teatro, pur essendo il luogo della finzione, è comunque il palcoscenico del vero:

ci sono sulla scena storie di uomini e di donne veri, nonché cuori umani dietro le quinte, nella sala, sul palco, negli organizzatori.

In fondo l’obiettivo dell’Amministrazione Comunale e della Direzione Artistica è quello di riuscire a presentare un cartellone in grado di parlare al cuore del proprio pubblico, di farlo emozionare, di farlo divertire, di farlo pensare.

Speriamo di esserci riusciti.

Certamente ce l’abbiamo messa tutta.

Ora la parola passa al pubblico del Festival, a lui l’onore e il compito di confermare o smentire la validità del nostro progetto.

IL CARTELLONE 2015

Per la stagione teatrale 2015 il Comune di Sarsina e la Direzione Artistica propongono un cartellone che prevede 13 appuntamenti, con nomi importanti della cultura e del teatro italiano: Valerio Massimo Manfredi, Sara Bertelà, Isa Danieli, Lello Arena, Ninetto Davoli, Edoardo Siravo, Corrado Tedeschi, Tato Russo, Giorgio Albertazzi, Sebastiano Lo Monaco, Vanessa Gravina, Paolo Graziosi, Elisabetta Arosio, Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio.

Il Plautus Festival si aprirà in una forma inedita: per la prima volta nella sua lunga storia le prime luci del Festival si accenderanno non su una Compagnia di attori, ma su un uomo solo che è allo stesso tempo scrittore, archeologo e conduttore televisivo.

Giovedì 9 luglio, in piazza Tito Maccio Plauto – il “salotto” dei sarsinati che coincide con parte del Foro dell’antica Sarsina – si svolgerà con Valerio Massimo Manfredi un incontro/conversazione sul tema PLAUTO E LA CULTURA CLASSICA.

Valerio Massimo Manfredi ha insegnato in prestigiosi atenei in Italia e all’estero e condotto spedizioni e scavi in vari siti del Mediterraneo pubblicando in sede accademica numerosi articoli e saggi. Come autore di narrativa ha pubblicato numerosi saggi e romanzi di grande successo, fra i quali: la trilogia Alèxandros, L’ultima legione, L’Impero dei draghi, L’armata perduta ed, in ultimo, Il mio nome è Nessuno.

Conduce anche programmi culturali televisivi in Italia e all’estero, collabora con importanti quotidiani e periodici nazionali.

L’appuntamento sarà anche l’occasione per presentare ufficialmente il ricco calendario di iniziative previste per il prossimo anno, nel quale ricorrerà il 2200 anniversario della morte di Tito Maccio Plauto. L’ingresso all’evento sarà gratuito ed aperto a tutti.

L’ingresso allo spettacolo è gratuito.

Sabato 11 Luglio la XIV Festa Romana ospiterà, nel Centro Storico della città di Sarsina, così come per l’appuntamento precedente, un altro spettacolo ad ingresso gratuito. Si tratta di GIOVE È UN ABUSIVO, di Luciano Di Samosata, per la regia e con Woody Neri: affermato attore che nel 2013 vinse il premio come migliore interprete del Laboratorio Teatrale del Plautus Festival.

Durante la Festa Romana Piazza Plauto e le vie limitrofe saranno addobbate con colonne, capitelli, statue, bracieri, carri, stendardi; brulicherà di gente in costume romano e a chi vorrà consumare un pasto al banchetto allestito in Piazza Plauto, verranno serviti cibi ricavati da antiche ricette romane.

Saranno presenti anche danzatrici del ventre, giocolieri, funamboli, musicisti e artisti vari.

Per maggiori informazioni su questa suggestiva festa:

sarsina.info;

proloco@sarsina.info;

tel. 348 5162301.

L’ingresso allo spettacolo è gratuito!

Domenica 12 luglio, il Plautus Festival torna all’interno si trasferisce all’interno del Museo Archeologico Nazionale Sarsinate – uno dei più importanti musei archeologici dell’Italia settentrionale per la ricchezza e la varietà dei reperti ivi contenuti – con lo spettacolo

TROIANE – Istruzioni per l’uso, dalla tragedia di Euripide al laboratorio di Henri Laborit, per la regia di Roberto Tarasco, con Sara Bertelà.

Lo spettacolo è allestito all’interno del Museo al fine di creare sempre maggiori sinergie fra il Plautus Festival e il ricco patrimonio dell’antica Sarsina, prima importante città Umbra e poi Municipio Romano. Per evidenti motivi di spazio, l’accesso allo spettacolo sarà riservato agli abbonati e agli sponsor.

Per quanto riguarda il contenuto dello spettacolo, Sara Bertelà in un susseguirsi di momenti drammatici, deduzioni, lezioni, ragionamenti e interferenze interpreterà polifonicamente le Troiane. Come in un laboratorio scientifico le donne prigioniere sono chiuse come topi in gabbia. Pensieri statici, comportamenti, emozioni verranno esaminati come modelli sperimentali. Le quattro protagoniste della tragedia saranno dissezionate secondo le quattro categorie comportamentali elaborate da Henri Laborit, biologo, filosofo ed etologo francese. L’universo femminile verrà così ritratto con l’efficacia dell’archetipo nelle sue differenti declinazioni. Ognuna delle protagoniste troverà il modo di reagire alla tremenda sventura che stanno subendo: Ecuba, o della forza, con l’accettazione;

Cassandra, o della veggenza, con la lotta; Andromaca, o della disperazione, con  l’inibizione; Elena, o della seduzione, con la fuga.

L’accesso allo spettacolo è ad invito!

Il primo appuntamento all’Arena Plautina, sede presso la quale seguiranno poi tutti gli altri, è Domenica 19 luglio con lo spettacolo SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE da William Shakespeare, nell’adattamento di Ruggero Cappuccio per la regia di Claudio Di Palma, con Isa Danieli e Lello Arena.

In questa riscrittura della famosa commedia di Shakespeare i due celebri artisti proporranno al pubblico del Festival un’esuberante interpretazione in grado di coinvolgere e trasportare in un’atmosfera surreale appesa fra sogno e veglia. Ad ospitare la vicenda è la sala di un antico palazzo napoletano, luogo capace di accogliere e sostenere una drammaturgia composta dai toni più svariati, fra cui non mancheranno discordie ed incantesimi. Titania e Oberon, autori dei subbugli, faranno apparire gli uomini come burattini incapaci di gestire il loro avvenire, vittime di macchinazioni condotte da capricci ingiustificati.

In occasione del 40° anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, Sabato 25 luglio andrà in scena IL VANTONE per la regia di Federico Vigorito, con Ninetto Davoli ed Edoardo Siravo.

Attraverso questo spettacolo il Plautus Festival intende rendere omaggio al poliedrico Pasolini , con un suo testo scritto su richiesta di Vittorio Gassman. Il Poeta si trovò infatti a studiare l’opera plautina Miles Gloriosus ed a farne una traduzione in romanesco in vista di una collaborazione fra i due, che però non vide mai la luce. Fu poi portata in scena da Franco Enriquez nel novembre 1963, stesso anno della sua composizione. Questo testo permise a Pasolini di indagare l’umanità grazie agli spaccati di vita plautini. In scena presenzieranno le classiche maschere e situazioni plautine: il servo fedele ed astuto, il vecchio saggio, il giovane innamorato, il soldato stolto e presuntuoso, prigionie ed imbrogli; interpreti e strumenti della filosofia pasoliniana.

L’impronta Plautina si ritrova anche nella commedia successiva, Sabato 1° agosto approderà per la prima volta al Festival, in Prima Nazionale, IL VOLPONE di Ben Jonson, per la regia di Cristiano Roccamo, con Corrado Tedeschi e la Compagnia Teatro Europeo Plautino.

Il Volpone, uno dei capolavori assoluti del periodo aureo del teatro inglese, ha un protagonista silenzioso: la ricchezza, la cui sete agita tanto il protagonista quanto i tre rapaci sciocchi che, con l’aiuto del servo, egli inganna promettendo a ciascuno le sue ricchezze, in una sarabanda magistrale di raggiri che si ritorce infine contro gli autori stessi.

A distanza di secoli, a portare finalmente in scena al Plautus Festival questa famosa opera del Teatro Elisabettiano, è proprio il Direttore Artistico. La regia di Roccamo ci presenterà un Volpone che, con la sua avarizia, ed in compagnia dei vizi degli altri personaggi, rispecchierà le debolezze di una società tutta protesa all’accumulo della ricchezza.

Dopo aver a lungo calcato le scene dei più importanti teatri italiani, giunge anche a Sarsina, giovedì 6 agosto, la celebre commedia MENECMI – La commedia degli equivoci, da Plauto a Shakespeare, per la regia di Livio Galassi, riscritta e interpretata da Tato Russo.

Grazie al lavoro di Tato Russo questa commedia, fiore all’occhiello della sua carriera da attore, vede un suo impegno anche fuori dal palcoscenico. La riscrittura dell’originale opera plautina vede qui un arricchimento grazie ad un altro celebre titolo teatrale, ovvero La commedia degli errori di Shakespeare. L’intensa carica comica, frutto della riuscita fusione fra le due opere, ha decretato il successo dello spettacolo nel corso delle numerose repliche succedutesi negli ultimi anni. Russo porterà in scena il sempre divertente tema del doppio, grazie ad una particolare dedizione mantenuta sia dietro che davanti ai riflettori.

Domenica 9 agosto sarà poi la volta delle MEMORIE DI ADRIANO di Marguerite Yourcenar, per la regia di Maurizio Scaparro con Giorgio Albertazzi.

Il Maestro Giorgio Albertazzi delizierà gli spettatori con questa sua interpretazione dell’Imperatore Adriano, che dal 1989 porta in giro per l’Italia ed in Europa riscuotendo un grande successo.

L’attualità di una personalità come quella dell’Imperatore, vissuto nel II secolo d.C., è in grado di far riflettere il pubblico porgendogli uno specchio delle problematiche della società odierna messe a confronto con le parole di questa saggia ed importante autorità della Roma antica.

Martedì 11 agosto andrà in scena all’ Arena, in Prima Nazionale, IL MIO NOME È NESSUNO – L’ULISSE, tratto dall’opera di Valerio Massimo Manfredi, adattamento e drammaturgia di Francesco Niccolini, con Sebastiano Lo Monaco, per la regia di Alessio Pizzech.

Con la speciale presenza in scena di un’orchestra composta da 14 sassofonisti, le gesta di questo eroe risuoneranno gloriose per tutta l’Arena grazie ad un’interpretazione avvincente di un romanzo che ha riconfermato la fama di Manfredi. Lo Monaco indosserà i panni di Odisseo dando voce ai racconti delle sue imprese e donando l’immagine di un uomo sorprendentemente moderno.

Giovedì 13 agosto la bellissima Vanessa Gravina sarà anche quest’anno protagonista del Festival, affiancata dagli attori della Compagnia Teatro Europeo Plautino, portando in scena LISISTRATA di Aristofane, per la regia di Massimo Boncompagni.

Dall’antica Grecia ad oggi il sempre attualissimo tema delle donne trascurate dall’uomo “in carriera”. La commedia vede protagonista una modernissima e provocatoria Lisistrata che coinvolgerà le altre donne nell’attuazione di un arguto stratagemma allo scopo di riavere i propri uomini indietro e far cessare la guerra.

Per la regia di Alberto Bassetti, Domenica 16 agosto sarà rappresentato EDIPO IN COMPAGNIA che vedrà debuttare sul palco dell’Arena Plautina Paolo Graziosi ed Elisabetta Arosio.

A metà fra la tragedia e la commedia un’interpretazione del tutto nuova di un grande mito classico come Edipo. In un’ambientazione desolata saranno due i protagonisti dalla dubbiosa identità: un uomo ed una donna; Edipo e la figlia Antigone? Oppure Edipo e l’altra figlia Ismene? E se non fosse nessuna di loro? L’unico punto fermo di quest’opera sarà la gioia di vivere nonostante il fato avverso ad un personaggio come Edipo, che si è trovato vittima delle peggiori tragedie. Infine i due protagonisti non potrebbero esser altro che due semplici attori profondamente legati al mito interpretato.

Il penultimo appuntamento di questa 55ª Edizione sarà Martedì 18 agosto con LEI È RICCA, LA SPOSO E L’AMMAZZO di Mario Scaletta, per la regia di Patrick Rossi Gastaldi con Gianfranco Jannuzzo, per la prima volta al Plautus, e Debora Caprioglio.

Una divertente commedia liberamente tratta dal film A New Leaf di Elaine May e dall’omonimo libro di Jack Ritchie. Uno scapolo che ha sperperato tutta l’eredità del padre si trova a farsi prestare del danaro da un malavitoso con l’intenzione trarre in inganno una ricca donna con cui sposarsi al solo scopo di impadronirsi del suo capitale.

Come tradizione, a chiusura del Plautus Festival, Venerdì 21 Agosto troviamo un ulteriore omaggio al grande drammaturgo latino, con la messa in scena del MILES GLORIOSUS, frutto del lavoro del Laboratorio Teatrale di Sarsina, diretto da Cristiano Roccamo.

Quest’ultima Prima Nazionale ci offre un altro capolavoro del genio di Plauto. Una delle più popolari commedie plautine che ha donato al Teatro mondiale il personaggio del soldato fanfarone, padre del Capitano della Commedia dell’ Arte. Di seguito saranno presenti tutte le altre principali maschere classiche di Plauto, ognuna con il proprio ruolo atto ad un perfetto svolgimento della trama come specchio della società del tempo.

Il Laboratorio Teatrale è riuscito in questi ultimi anni a conquistare la stima e la curiosità del pubblico del Festival, fino al punto di divenirne uno degli spettacoli con la maggiore affluenza di spettatori. Un segno di grande maturità del pubblico del Plautus, non più soggetto al fascino del grande nome come garanzia assoluta della qualità dello spettacolo.

Questo dato testimonia anche la grande fiducia che viene data ai giovani attori, preziosa risorsa per l’intero movimento teatrale italiano, che ne denuncia l’evidente necessità.

PARTNER ORGANIZZATIVO

Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena

MEDIA PARTNER

Teleromagna – Gruppo Pubblisole

INFO

plautusfestival.it

Comune di Sarsina

Ufficio Cultura

Largo Alcide De Gasperi, 9 – 47027 Sarsina FC

– Tel. 0547 94901

– Fax 0547 95384

– cultura@comune.sarsina.fc.it

Ufficio Teatro

Via IV Novembre, 13 – 47027 Sarsina FC

– Tel/Fax 0547 698102

– info@plautusfestival.it

Luogo di svolgimento del Festival: Arena Plautina in loc. Calbano (salvo dove diversamente indicato)

Inizio spettacoli: ore 21,30

Prezzi:

Poltronissime …………………………… € 28,00

I Settore …………………………….…… € 20,00

II Settore ……………………….………… € 17,00

II Settore – Ridotti Studenti ……….……. € 12,00

Abbonamento Poltronissime ……………. € 170,00

Abbonamento I Settore ……………. € 140,00

Biglietteria online VIVATICKET: vivaticket.it

Prenotazioni biglietti: dal 6 luglio presso Ufficio Teatro

You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Leave a Reply