TOSCA AL SAN CARLO
Di Giacomo Puccini
libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa
Domenica 5 dicembre 2010, ore 17.00
martedì 7 dicembre, ore 20.30, lunedì 13 dicembre, ore 20.30
mercoledì 15 dicembre, ore 19.00, venerdì 17 dicembre, ore 19.00
ORCHESTRA, CORO e CORO DI VOCI BIANCHE
DEL TEATRO DI SAN CARLO
DIRETTORE
MAURIZIO BENINI
REGIA
LUCA DE FUSCO
MAESTRO DEL CORO
SALVATORE CAPUTO
SCENE
NICOLA RUBERTELLI
COSTUMI
MAURIZIO MILLENOTTI
LUCI
LUIGI SACCOMANDI
REGISTA COLLABORATORE
ALESSANDRA PANZAVOLTA
maestro del coro di voci bianche
STEFANIA RINALDI
INTERPRETI
TOSCA HASMIK PAPIAN
MARIO CAVARADOSSI AQUILES MACHADO
BARONE SCARPIA RENATO BRUSON
CESARE ANGELOTTI ALESSANDO SPINA
IL SAGRESTANO FILIPPO MORACE
SPOLETTA STEFANO PISANI
“Ho sempre interpretato Tosca come un’opera infernale. Ambientata in una Roma più decadente e corrotta che mai, in cui tutti i fili sono tirati da un formidabile, satanico burattinaio e in cui la blasfemia è una specie di filo rosso che attraversa tutta l’opera”. La Tosca targata Luca De Fusco arriva al San Carlo, dopo il fortunato debutto della scorsa estate al Teatro Grande di Pompei, reinterpretando il dramma pucciniano di sangue e cospirazione carbonara ambientato in una Roma papalina e assetata di potere. Debutto il 5 dicembre (ore 17, repliche fino al 17) per il capolavoro “romano” di Puccini (la vicenda si snoda tra la Chiesa di Sant’Andrea della Valle, Palazzo Farnese e Castel Sant’Angelo), “denso di un’armonia dissonante che diventa il segno di un’umanità violata, di un amore imprigionato, di una società colpita da un male dilagante in cui il bene è una sublime e incorruttibile diversità”. Protagonisti Orchestra, Coro e Coro di Voci Bianche del Massimo, diretti dalla guida musicale stabile Maurizio Benini. Le scene sono firmate da Nicola Rubertelli, i costumi da Maurizio Millenotti. Il Maestro del Coro è Salvatore Caputo, mentre il Coro di Voci Bianche è preparato come di consueto da Stefania Rinaldi. La ripresa dell’ allestimento sfoggia tra gli interpreti principali il soprano armeno Hasmik Papian, lunga esperienza nel ruolo del titolo, il venezuelano Aquiles Machado nei panni di Mario Cavaradossi e una baritono di lusso come Renato Bruson ad interpretare Scarpia. Completano il cast Alessandro Spina (Cesare Angelotti), Filippo Morace (Il sagrestano) e Stefano Pisani (Spoletta). “L’orchestrazione: è geniale, moderna, accattivante. Nulla si perde della scrittura”, spiega Benini, appena tornato da una tournée di successo in Cile con il San Carlo. “Il gusto che Puccini profonde nella scelta e nell’utilizzo degli strumenti fa pensare ai grandi autori francesi, a Debussy o a Ravel, non a caso considerato un fuoriclasse in fatto di orchestrazione. In questo senso, possiamo ben dire di trovarci al cospetto di un compositore autenticamente europeo, capace di accogliere le istanze del proprio tempo con intelligenza consapevole”. Rappresentata per la prima volta il 14 gennaio 1900 al Costanzi di Roma, Tosca -libretto di Illica e Giacosa, tratto dall’omonimo dramma di Sardou- è forse l’opera in cui Puccini aderisce maggiormente allo spirito del verismo, facendolo rientrare nella sua personalissima poetica: è così che Tosca risulta anche la più rappresentativa e la più “pucciniana” delle sue opere, sviluppando techiche e stile già utilizzati in opere precedenti. Notevoli il rigore estremo della costruzione musicale e l’uso costante e per la prima volta regolare della tecnica wagneriana del leirmotiv.
Che De Fusco sintetizza in uno spazio scenico inclinato e sconnesso, tra zone d’ombra ed elementi di fortissimo impatto ed immediata riconoscibilità.
Venerdì 3 dicembre, ore 18, alla Libreria Feltrinelli di Piazza dei Martiri il Teatro San Carlo presenta al pubblico “TOSCA”. Intervengono Luca De Fusco (regista), Alessandra Panzavolta (aiuto regista). Introduce Laura Valente, musicologa e responsabile Comunicazione del lirico.
Biglietti da 40 a 160 euro
Infoline 081 7972331-412
teatrosnacarlo.it