Torna a Rimini l’Opera di Capodanno

Elisir e Alchimie. L’opera come una favola

Rimini è ancora una volta l’unica città d’Italia ad aprire l’anno con la grande Opera. Domenica 1 gennaio, ore 17,30 (con replica martedì 3 gennaio ore 21.00) all’Auditorium dei Congressi va in scena L’Elisir d’Amore, il capolavoro di Gaetano Donizetti, per la regia di Paolo Panizza.

Per la prima volta al Capodanno di Rimini va in scena il Melodramma giocoso.
Una rappresentazione moderna, quasi una favola musicale, diretta da una donna: Giulia Manicardi.

L’Associazione Atto Primo Rimini in Musica e l’Associazione Opera Futura, in collaborazione con il Comune di Rimini e il Coro Lirico Città di Rimini Amintore Galli, Rimini Fiera S.p.A. e Convention Bureau della Riviera di Rimini, con il patrocinio di Provincia di Rimini, Camera di Commercio Rimini, Regione Emilia Romagna, presentano

L’ELISIR D’AMORE

Melodramma giocoso in due atti di
Gaetano Donizetti, su libretto di Felice Romani, per la regia di Paolo Panizza, con il Coro Lirico città di Rimini ‘Amintore Galli’, l’Orchestra Alighieri di Ravenna. Dirige il Maestro Giulia Manicardi.

L’Opera va in scena domenica 1 gennaio alle ore 17,30 e martedì 3 gennaio alle ore 21,00
all’Auditorium Rimini, via della Fiera 52

Prosegue, per il Capodanno di Rimini, la proposta di Opere scelte fra le più amate dal grande pubblico.
Arie e romanze di questi straordinari capolavori hanno attraversato le epoche e ancora oggi sono protagoniste di colonne sonore di film di grande successo. Dopo le grandi tragedie andate in scena negli ultimi anni, è la volta di un melodramma giocoso. L’Elisir d’Amore, rientra a pieno titolo nella
tradizione dell’opera comica e, insieme al Don Pasquale e alla triade rossiniana formata da L’Italiana in Algeri, Il Barbiere di Siviglia e La Cenerentola, rappresenta uno degli esempi più alti dell’opera comica ottocentesca.

L’Elisir ebbe un immediato successo con trentadue repliche consecutive. Ciò che fa innamorare di quest’opera è in particolare la tipica melodia donizettiana che accompagna motivi piacevoli che bene mettono in risalto la vena buffa del compositore bergamasco, capace di trasformare con agile inventiva la risata in sorriso, sia pure talvolta velato di malinconia.

Il bucolico paesaggio basco che fa da fondale alla versione tradizionale si traduce, nell’Elisir di Paolo Panizza, nel linguaggio della modernità con uno stilizzato colonnato che vuol suggerire la piazza: luogo d’incontri e di relazioni, luogo per eccellenza in cui confluisce il passeggio di chi in quel luogo ci vive, come Adina, Nemorino e i loro compaesani e il passaggio di chi ci arriva per caso o per mestiere. Prima i ‘soldatini’ di Belcore e poi il ciarlatano Dulcamara. In questo candore supremo, suggerito, come dichiara il regista, dal candore della musica di Donizetti e dal candore dei personaggi
che il librettista Felice Romani trasse quasi alla lettera (dichiarandolo apertamente) dal libretto di “Le philtre”, del collega francese Eugène Scribe, il tutto bianco è la rappresentazione scenica della purezza, dell’ingenua spensieratezza del mondo rurale in cui si svolge la vicenda. “La prima cosa
che mi ha colpito dell’Elisir – dichiara Paolo Panizza, Regista – è stata il candore della sua musica e dei suoi personaggi, se si eccettua il rutilante Dulcamara. Nel tradurla in chiave moderna, ho pensato a un luogo ideale, teatrale, tutto bianco, capace di conformarsi a questa sensazione più che alla
rappresentazione consueta del mondo agreste e contadino della storia tradizionale. Sarà l’arrivo di Dulcamara e del suo Elisir a risvegliare il colore nel villaggio, metafora del sogno e dell’illusione che alla vita dà spesso tutti i colori. Se L’Elisir fosse una favola, Dulcamara potrebbe essere una sorta di Deus ex machina che viene a portare un po’ di magia.
Tutti abbiamo bisogno d’illuderci per cercare un po’ di felicità, di trovare un Dulcamara pronto a fornirci l’elisir di cui abbiamo bisogno. Giocando con questo, l’opera diventa una favola, raccontata sulla splendida musica di Donizetti.”

Altra novità di quest’anno riguarda la direzione d’orchestra. Giulia Manicardi è infatti una delle pochissime donne, in Italia, che riveste questo ruolo. Sarà lei a condurre l’orchestra Alighieri di Ravenna, il Coro Amintore Galli di Rimini e i solisti attraverso le meravigliose pagine che hanno fatto dell’Elisir una delle Opere buffe più apprezzate della storia del genere.

L’Elisir d’Amore è uno degli eventi di “Rimini il capodanno più lungo del mondo”.
Si ringraziano: Comune di Rimini, Provincia di Rimini, Camera di Commercio Rimini, Rimini Fiera S.p.A. Convention Bureau della Riviera di Rimini e Regione Emilia Romagna. Partner: Banca Malatestiana. Media Partner: RadioBruno. Parte del ricavato sarà devoluta all’Istituto Oncologico Romagnolo per sostenere gli importanti progetti di ricerca e di assistenza in campo oncologico.

Per tutti coloro che assisteranno alle due rappresentazioni dell’Opera, saranno aperti i parcheggi sotterranei del Nuovo Palacongressi, messi a disposizione gratuitamente del pubblico da Rimini Fiera S.p.A. e Convention Bureau.

Trama

Adina, ricca fittavola erudita, racconta ai suoi contadini dell’antica storia di Tristano e Isotta, innamorati per effetto di un filtro amoroso. Il timido contadino Nemorino, che si strugge d’infelice amore per lei, vorrebbe venire in possesso di un filtro tanto portentoso. In paese giunge un drappello di soldati guidati da Belcore che riesce ad attirare su di sé l’attenzione di Adina. Arriva anche il dottor Dulcamara, un ciarlatano che si fa passare per un taumaturgo, al quale Nemorino chiede “la bevanda amorosa della regina Isotta”. Il furbo Dulcamara vende così all’ingenuo una bottiglia di Bordeaux in cambio di uno zecchino. Nemorino, comincia a berne, diviene sempre più euforico e, nei confronti di Adina, ostenta indifferenza. Lei, irritata e anche un po’ incollerita si lascia convincere da Belcore a sposarlo. Nemorino
è disperato! Dulcamara allora gli consiglia di prendere una seconda bottiglia di elisir per anticiparne l’effetto. Nel frattempo, lo zio di Nemorino è morto lasciandogli una grossa eredità, ma lui non lo sa ancora. La notizia arriva però alle belle del paese che improvvisamente lo circondano di attenzioni.
Sembra proprio che l’elisir cominci a mostrare gli attesi effetti! Adina, che non sa nulla dell’eredità, è gelosa delle premure delle ragazze verso Nemorino. Dulcamara, che intanto comincia a credere anche lui alla forza prodigiosa del suo elisir, le racconta che Nemorino ha comprato da lui una pozione magica. Adina comprende tutto e vuole riconquistarlo. Nemorino ha così la certezza che il suo amore è corrisposto. L’astuto Dulcamara è il vincitore: i paesani lo portano in trionfo e comprano in gran quantità il magico Elisir.

Ingresso a pagamento

costo dei biglietti: sett.A Euro 50,00 – sett.B Euro 40,00 – Sett.c Euro 30,00 – Sett.D Euro 25,00
prevendita: Piazza Cavour 31 C/o Uffici URP Comune di Rimini – orari di apertura: tutti i giorni
domeniche comprese 9.00 – 12,30 / 16,00 – 19,30 info: tel 328.1922593 – 331. 4228946 fax 0541
704157

info@corogallirimini.it – corogallirimini.it <http://www.corogallirimini.it>

Artisti e Organigramma

Adina Barbara Bargnesi (soprano)
Nemorino Alessandro Luciano (tenore)
Dulcamara Marco Bussi (basso) 1 gennaio – Graziano Dallavalle (basso) 3 gennaio
Belcore Stefano Cianci (baritono)
Giannetta Elisa Maffi (soprano)

Direttore d’orchestra Giulia Manicardi
Regia e scene Paolo Panizza
Costumi Artemio Cabassi
Coreografie Lino Villa
Disegno Luci Fiammetta Baldiserri

Orchestra Alighieri di Ravenna
Coro Lirico città di Rimini Amintore Galli
Maestro del Coro Matteo Salvemini
Corpo di ballo Opera Futura/Estemporada Sassari
Ballerini: Marta Cicu, Alessandra D’Apice, Marzia Delogu, Simona Desole, Noemi Garini, Francesca
Luzzu, Carlo Maceri, Giuseppe Sanna

Responsabile coordinamento generale e direzione artistica Claudia Corbelli, Loredana Dori
Direttore di produzione Paolo Panizza
Coordinamento tecnico Marco Cevoli
Maestri collaboratori So Young Sim, Elisa Montipò
Direttore di palcoscenico Federico Bertolani

Assistente alle scene Raffele Mussari
Assistente all’allestimento Valerio Maggiori
Capo macchinista Vittorio Regina
Capo elettricista Stefano Gorreri
Service audio / luci Planet Service
Foto Studio Paritani

Costumi e calzature Sartoria Arianna di Corridonia (MC)
Scena e Attrezzeria La Bottega Fantastica di Catania/Laboratorio Leonardo di Parma

Organizzazione Agenzia Company Rimini

I PROTAGONISTI

(estratto dei curricula)

Il Regista. Paolo Panizza nasce a Verona nel 1962 dove comincia la lunga gavetta che, insieme agli studi classici, lo porterà all’Ufficio Regia dell’Arena di Verona, collaborando con tutti i più grandi nomi della lirica internazionale. Fondamentale è però l’incontro con il M° Pier Luigi Pizzi, con il quale collabora professionalmente dal 1984. Le ultime collaborazioni sono I Vespri Siciliani al Teatro Regio di Parma e Maria Stuarda al Megaron di Atene nel marzo 2011. Tra le principali produzioni che ha firmato come regista e scenografo: Lucia di Lammermoor, Cenerentola, Turandot, La Traviata all’Arena di Verona con Angela Gheorghiu, Josè Cura e Ambrogio Maestri, diretta da Donato Renzetti; Forza del Destino, Nabucco per il
Bicentenario del Municipale di Piacenza diretto da Daniel Oren; Il Barbiere di Siviglia diretto da Claudio Scimone, con Leo Nucci; Nabucco al Castello di Vigoleno e al Priamar di Savona, I Puritani al Donizetti di Bergamo e al Verdi di Sassari, La Clemenza di Tito al Teatro Chiabrera di Savona; La Traviata per il Donizetti di Bergamo con Mariella Devia protagonista e Rigoletto. Nel 2010 la Traviata di Bergamo ha fatto una lunga tournè in Giappone: otto rappresentazioni tra Tokyo, Osaka e Nagoya. Ha poi realizzato la Bohème al Teatro dell’Opera di Komi in Russia e una nuova Traviata nei teatri Della Regina di Cattolica, Bonci di Cesena, Rossini di Pesaro, Auditorium Melotti di Rovereto e Borgatti di Cento. Nel 2011 ha realizzato Il Trovatore al teatro
Politeama Greco di Lecce in coproduzione con la Fondazione Petruzzelli di Bari, con Dimitra Theodossiou e Norma a Giardini Naxos diretta dal M° Alberto Veronesi con Maria Guleghina, Aquiles Machado e Renata Lamanda, seguita da una lunga tournè in tutte le province della Sicilia. Sito internet: paolopanizza.net

Il Direttore d’Orchestra.

Nata a Modena, Giulia Manicardi, si è diplomata in Pianoforte (Conservatorio di Vicenza con il M° F. Scala), laureata con lode in Musicologia (Università di Parma). Ha conseguito il diploma accademico di II livello in Direzione d’Orchestra con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G.
B Martini” di Bologna sotto la guida del M° L. Acocella. Ha frequentato corsi di perfezionamento pianistico (Accademia Internazionale Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola) e di direzione d’orchestra (Wiener Meisterkurse, Luzerner Musikhochschule, Accademia di Sofia). Ha conseguito premi in concorsi nazionali ed internazionali ed ha al suo attivo collaborazioni con cantanti e strumentisti. Ha tenuto concerti con varie
formazioni strumentali tra cui l’Orchestra Sinfonica Giovanile di Bucarest, l’Orchestra Sinfonica Festivale di Plovdiv (BG), l’Orchestra Sinfonica Venezia, Vratza Philarmonic Orchestra (BG), Cappellla Teatina, Arte Resoluta. Nel campo della musica sinfonico corale ha eseguito numerose produzioni con il Coro “L. Gazzotti” di Modena di cui è Direttore Musicale. Attualmente collabora con il M° L. Acocella in qualità di assistente.

L’Orchestra Alighieri di Ravenna, nelle versioni da camera e lirico-sinfonica, spazia dai 15 agli 80 musicisti e si è distinta in questi anni accompagnando personaggi quali il soprano Katia Ricciarelli, Chiara Taigi, i Tenori Nicola Martinucci, Pietro Ballo, Alessandro Safina, Fabio Sartori, cantanti quali
Lucio Dalla, Emji Stewart, Gino Paoli, Serena Autieri; ha partecipato a spettacoli televisivi ed ha effettuato registrazioni per la Sony Music Messico. In formazione cameristica, l’Orchestra “Alighieri” si è distinta nella realizzazione del Gloria e del Magnificat di Vivaldi per soli coro e orchestra, nel Magnificat di Cimarosa per coro e orchestra, nei concerti di Haendel per organo ed orchestra, nella Messa dell’Incoronazione di Mozart per soli coro e orchestra e nell’accompagnamento di diversi cori lirici e polifonici sia nel repertorio sacro che profano. Nel 2010 l’ Orchestra è stata protagonista della
ripresa dell’opera storico-pastorale Il Diavolo in Giardino di Franco Mannino presso il Teatro Valle dei Laghi di Vezzano (TN) sotto la direzione del Maestro Gioachino Trovato e della realizzazione del Requiem di Rutter assieme al coro e ai solisti dell’ Associazione polifonica “Ludus Vocalis” presso la Basilica di San Francesco per Ravenna Festival e presso la Chiesa di Gesù Redentore a Modena nella rassegna i Luoghi Sacri del Suono. Nella primavera 2011 vi è stato l’allestimento di Traviata di G. Verdi presso l’Auditorium Comunale di Nova Milanese diretti dal Maestro Giulia Manicardi.

Il Coro Lirico Città di Rimini Amintore Galli è stato fondato nel settembre 1994. In questi anni ha collaborato con numerose istituzioni musicali e ha saputo farsi apprezzare in varie occasioni in ambito regionale e nazionale.
Ha collaborato con numerose Orchestre come l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna “Arturo Toscanini” e si è esibito in importanti manifestazioni e teatri: Sagra Musicale Malatestiana, Teatro Dante Alighieri di Ravenna, Teatro La Gran Guardia di Livorno, Teatro Del Giglio di Lucca e sotto la direzione di insigni Maestri come Patrick Fournillier, Romano Gandolfi, Massimo De Bernard, Angelo Campori, Giancarlo Andretta, Massimo Stefanelli, Manlio Benzi, Ottavio Dantone. Il Coro vanta un repertorio composto da numerosi brani tratti dalle principali opere liriche, da opere complete quali: Nabucco, Elisir d’Amore, Ernani, Rigoletto, Traviata, Cavalleria Rusticana, Il Trovatere, Otello, Aida, Boheme, Tosca, Carmen. Da otto anni è protagonista nelle Opere Liriche che rientrano negli eventi del capodanno riminese. Il suo repertorio comprende anche composizioni sinfonico-corali quali Requiem K626, Messa K317 dell’Incoronazione, Vesperae Solennes de Confessore, oratorio Transitus Animae. Nel 2007 ha debuttato nella Missa Pacis di A. Galli evento inserito negli spettacoli della Sagra Musicale Malatestiana.

Matteo Salvemini, Maestro del Coro. Allievo di Piero Bellugi, Isaac Karabtschevskij e Jorma Panula.
Diplomato in Direzione Corale, Musica Corale, Strumentazione nei Conservatori di Padova e Verona, ha inoltre studiato Pianoforte con Valfrido Ferrari e Virginio Pavarana; Composizione con Paolo Vaglieri, Canto con Maria Vittoria Romano. Si è perfezionato, per la Direzione Corale, con la Prof.ssa Andrea O. Veneracion della University of Philippines. Ha collaborato con varie orchestre. Dal 2005 al 2006 è stato direttore del Coro “Vincenzo Bellini” di Ancona; dal 2006 è direttore del Coro Lirico Città di Rimini “Amintore Galli”.
Maestro del Coro in importanti teatri, ha collaborato inoltre con numerosi teatri ed istituzioni musicali quali RAI di Torino, RAI di Milano, Arena di Verona, Opéra di Montecarlo, Opéra de Nice. Ha diretto il concerto di inaugurazione del “Festival Notti Malatestiane” di Rimini eseguendo, con il Coro “Amintore Galli”, il Requiem di Mozart e, in prima moderna, l’ Oratorio di Nino Rota “L’infanzia di S. Giovanni Battista”. Nell’ambito del programma della 57^ Sagra Musicale Malatestiana di Rimini, ha diretto il concerto di chiusura con musiche di Carlo Tessarini, con Massimo Mercelli come solista, ed in Prima Esecuzione Moderna Assoluta la “Missa Pacis”, per soli, coro, organo ed orchestra, di Amintore Galli. Ha curato per la Casa Editrice OTOS di Lucca la revisione dello “Stabat mater” op. 61. Ha orchestrato l’ “Ave Maria – (in memoriam)” del M° Roberto Hazone pubblicato per la Casa Editrice Carrara. Per la Casa Bongiovanni di Bologna ha al suo attivo le registrazioni di Parisina d’Este di Donizetti dal Teatro Rossini di Lugo, e Roberto Devereux dal Teatro delle Muse di Ancona.

Barbara Bargnesi.

Soprano, nel ruolo di Adina. Nata a Genova si forma alla scuola del M° Giuseppe Bisio, diplomandosi in pianoforte col massimo dei voti presso il Conservatorio «N. Paganini» di Genova sotto la guida del Prof. Franco Trabucco. Si perfeziona in seguito col M° Massimiliano Damerini. Svolge attività di Maestro collaboratore presso il Teatro Carlo Felice di Genova, il Festival dei Due Mondi di Spoleto e l’Opera Giocosa di Savona. Studia canto con il soprano Marica Guagni. Nel 2005 vince il primo premio, il premio rivelazione e il premio F. P. Tosti al «Concorso Lirico Internazionale Capriolo» in Franciacorta e nel 2006 partecipa al concorso «Toti dal Monte» dove risulta vincitrice del ruolo di Nannetta in Falstaff che debutta al Teatro Comunale di Treviso. Debutta ne L’Elisir  d’Amore nei ruoli di Adina e Giannetta nell’ambito di Opera Domani al Teatro Sociale di Como e al Teatro Grande di Brescia sotto la direzione del M° Mianiti e la regia di F. Crivelli. Frequenta l’Accademia Rossiniana, sotto la guida del M° Alberto Zedda, grazie alla quale interpreta il ruolo di Corinna ne Il Viaggio a Reims sempre nell’ambito del Rossini Opera Festival di Pesaro dove ritorna con Euridice in Adelaide diBorgogna ed Elvira ne L’Italiana in Algeri. Interpreta importanti ruoli ne Le Nozze di  Figaro,  Falstaff , Bastien  und  Bastienne,  Tutti  in  Maschera,  Orfeo  ed  Euridice,  La  Clemenza  di  Tito,  Der
Rosenkavalier,  La  Sonnambula,  Don  Giovanni. È Gilda nel Rigoletto al Carlo Felice di Genova dove riscuote un personale successo. Sotto la direzione del M° Riccardo Muti è Dircea in Demofoonte di N. Jommelli, è Cabri ne La Betulia Liberata al Festival di Salisburgo e al Ravenna Festival. E’ Giannetta ne L’Elisir d’Amore al Teatro alla Scala. E’ stata Gilda in Rigoletto alla Royal Opera House di Muscat (Oman), Nannetta in Falstaff al Teatro Regio di Parma, Marzelline in Fidelio al Teatro Regio di Torino,   tra  gli  impegni  futuri la Cantante Italiana nel Capriccio all’Opera Bastille di Parigi, Despina in Così fan tutte e Oscar in Un Ballo in Maschera al Teatro Regio di Torino.

Alessandro Luciano.

Tenore, nel ruolo di Nemorino. Nato a Roma, inizia gli studi musicali con il pianoforte, la composizione e la direzione d’orchestra. Inizia gli studi del canto sotto la guida di Romualdo Savastano e in seguito con Giuseppe Sabatini, Ernesto Palacio, Raul Gimenez e Robert Kettelson. Si diploma presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma iniziando un’intensa attività teatrale che lo ha portato a collaborare con importanti registi ed attori. Nella stagione 2000/2001 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, debutta come cantante nei “Gurre-lieder” di A. Schoenberg, con il Coro e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretti da Myung-whun Chung. Collabora con l’As.Li.Co di Milano
prima per “L’Amore delle tre melarance” di S. Prokof’ev diretta da Dmitri Jurowsky, poi per “Le nozze di Figaro”, “Bastien und Bastienne” e “Il flauto magico” (nel ruolo di Tamino). Ha debuttato nel ruolo di Don Ramiro ne “La Cenerentola” di G. Rossini prima a Cosenza poi al Teatro Regio di Torino. Altri ruoli rossiniani interpretati comprendono il Conte Alberto ne “L’occasione fa il ladro” (Lugo) ed il Cavalier Belfiore ne “Il viaggio a Reims” (Piacenza, Lugo, Busseto e Asti ). Nel 2010 interpreta il Conte di Almaviva ne “Il barbiere di Siviglia” al Festival di Al Bustan a Beirut (Libano) in una produzione del Teatro dell’Opera di Roma e successivamente a Montreal (Canada); è Romeo in “Romèo et Juliette” di C. Gounod diretto da Michele
Rovetta con la regia di Andrea Cigni, debutta come Alfredo ne “La Traviata” con la regia di Paolo Panizza. Ha interpretato Romeo in “Romèo et Juliette” al Teatro Alighieri di Ravenna, il Conte d’Almaviva ne “Il barbiere di Siviglia” a Cannes e in tour in Francia, ha fatto il suo debutto del ruolo di ‘Arturo’ ne “I Puritani” all’ Opera di Seoul nella regia di Riccardo Canessa. debutta nel ruolo del Conte di Libenskoff ne “Il viaggio a Reims” al Teatro Argentino de La Plata.

Marco Bussi.

Basso, nel ruolo di Dulcamara (1 gennaio). Allievo del compianto maestro G. Ciannella e B. Praticò, si è specializzato con R. Giménez, W. Matteuzzi e M. Pertusi. Il debutto come solista avviene nel febbraio 2007 in Giappone nel ruolo di Escamillo nella “Carmen” di Bizet e nuovamente nel 2008 come protagonista nel “Gianni Schicchi” di G. Puccini a Nagoya e nella “Serva Padrona” di G.B. Pergolesi al teatro comunale di Ferrara, Teatro Rasi di Ravenna, Teatro Comunale di Imola.
Presso il teatro “Alighieri” di Ravenna nel 2008. Nel 2009 è Pimpinone nel “Pimpinone” di T. Albinoni al teatro comunale di Ferrara ed al festival “Buffalago 2009”. Nel 2010 impegnato nella produzione della “Dirindina” di Scarlatti a Ferrara e Bolzano, nella produzione RAI INTERNATIONAL “Rigoletto nei luoghi e nelle ore” diretto dal M° Z. Metha per la regia di M. Bellocchio nonché ne “L’Orfeo” a Santander e “Vespro della beata vergine” di Monteverdi a Lisbona con l’ensamble “la Venexiana” diretta dal M° C. Cavina, oltre che in concerti di musica barocca (Bach, Bruhns, Buxtehude) con la
medesima in Europa. Nel 2011 si esibisce come solista nel Requiem di W. A. Mozart, è chiamato ad affiancare il M° B. Praticò in numerosi concerti Rossiniani in tutta Italia anche per l’anno venturo sotto la direzione del M° Stefano Vignati. Debutta al “Rossini Wildbad Opera festival” nella produzione
del “Turco in Italia” nel ruolo del poeta Prosdocimio ed assieme a “La Venexiana” nel ruolo di Antinoo ne “Il Ritorno di Ulisse in patria” di Monteverdi. Interpreta il faraone nel riscoperto oratorio di G. A.
Perti “Mosè in egitto” e nel 2012 con l’orchestra Cappella Savaria sotto la direzione di Nicholas McGuigan l’oratorio “Israele in Egitto” di G. F. Haendel. Ha debuttato a novembre il ruolo di Figaro nel “Barbiere di Siviglia” di G. Rossini, accanto a Bruno Praticò, per la regia di A. Petris e sotto la direzione del M° A. Fogliani. Ha all’attivo le registrazioni del Turco in Italia di Rossini per Naxos, l’oratorio inedito in tempi moderni “Mosè in Egitto” per Tactus e “Il Ritorno di Ulisse in patria” per Glossa.

Graziano Dallavalle.

Basso nel ruolo di Dulcamara (3 gennaio). Si è diplomato al Conservatorio “
Nicolini “ di Piacenza con il massimo dei voti sotto la guida della prof.ssa Maria Laura Groppi.
In seguito ha partecipato a diverse Master class con insegnanti tra i quali: Alessandro Corbelli, Renata Scotto, Bernadette Manca di Nissa, Veronica Dunne, Ugo Benelli, Antonio Juvarra. E’ stato premiato al concorso “Anselmo Colzani” di Budrio(BO) come miglior baritono dalla voce di timbro scuro, adatta anche ai ruoli di bass-baritone. Finalista in diversi concorsi internazionali tra i quali il “Rome Festival” vincendo il ruolo del Conte nelle Nozze di Figaro, il Concorso “F. Alfano ” tenutosi al Teatro del Casinò di San Remo per l’opera Don Pasquale, ed il concorso “Capuccilli” di alessandria
con una menzione speciale per l’interpretazione. Ha partecipato a numerose opere tra le quali: Cavalleria Rusticana come Alfio, Rigoletto “Monterone”, Pagliacci come “Tonio e Silvio”, Aida “Gran Sacerdote”, La Cenerentola “Don Magnifico e Alidoro”, Falstaff “Pistola”, Bohème come “Schaunard”, Il pipistrello “Frank”, Un ballo in Maschera “Renato”, Gianni Schicchi come “Marco”, Orfeo all’Inferno “Giove”, La Traviata “ Marchese”, Requiem di Mozart, Le Nozze di Figaro “Conte”, L’elisir d’amore “Belcore”, Carmen “Escamillo”, Italiana in Algeri “Mustafà” e Il Viaggio a Reims “Lord Sidney”
con la direzione del M° Aldo Sisillo e la regia di Rosetta Cucchi. Recentemente ha sostenuto il ruolo di “Uberto” nella Serva Padrona di G.B.Pergolesi al Castello di Villata, “Dulcamara” nell’Elisir D’Amore al Teatro Civico di Vercelli, ed il ruolo di “Gregorio” nel Romeo et Juliette di Gounod, con la regia di Manfred Schweigkofler e la direzione del M° Yves Abel.

Stefano Cianci.

Baritono, nel ruolo di Belcore. Consegue il Diploma in Canto Lirico al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Si perfeziona con il baritono Antonio Boyer e segue corsi di perfezionamento con Renato Bruson presso l’Accademia Chigiana a Siena; Luigi Alva; Renata Scotto presso l’Opera Studio dell’Accademia di Santa Cecilia; Luciana Serra, William Matteuzzi, Alfonso
Antoniozzi, Tiziana Fabbricini, Mirella Parutto, Saverio Marconi e Federico M.Sardelli. Vincitore di una borsa di studio, nel 2007 si trasferisce in Germania dove frequenta la Hochschule fur Musik di Mannheim sotto la guida del tenore Alejandro Ramirez. Nel 2008 consegue con il massimo dei voti la laurea in Canto presso il Conservatorio “S Cecilia” di Roma sotto la guida del soprano Annamaria Ferrante. Attualmente studia con il M°Raul Gimenez presso l’Accademia Barcelona Concertante e il M°Michele Errico. Ha tenuto un’intensa attività concertistica presso l’ambasciata francese a Roma,
Palazzo Barberini, Sala conferenze ICEF, Palazzo Nari, Teatro Ghione, Teatro Sociale di Como, etc.
Inizia la sua esperienza teatrale ricoprendo diversi ruoli: il Sacrestano nella Tosca, Morales nella Carmen, il Marchese d’Obigny nella Traviata, Fiorello nel Barbiere di Siviglia, il Re nella Cendrillon di Massenet. Nel 2006 debutta come protagonista nell’Opera di Piazzolla “Maria de Buenos Aires”. Nel
2008 interpreta Geronimo nel Matrimonio Segreto di Cimarosa e nella Serva Padrona di Pergolesi.
Sempre per Aslico in “Rigoletto” di G. Verdi interpreta il ruolo di Marullo e per il Festival sul Lago di Como ed.estate 2010 interpreta il ruolo di Masetto nel “Don Giovanni” di W.A.Mozart. Presso il Teatro Real di Madrid interpreta il ruolo di Don Prudenzio nel “Viaggio a Reims”di G.Rossini. E’Sakily nel
Lupus in Fabula per il progetto Opera Domani con l’orchestra dell’Arena di Verona e l’orchestra del Teatro Verdi di Trieste. Debutta il ruolo di Procolo ne “Le convenienze e inconvenienze teatrali” di Donizetti diretto dal M°Federico M. Sardelli e con la regia di Saverio Marconi. Ha inoltre interpretato in forma di concerto,tra gli altri, vari ruoli mozartiani: Figaro dalle Nozze di Figaro, Guglielmo e Don Alfonso dal Così fan tutte e Don Giovanni.

Elisa Maffi.

Soprano, nel ruolo di Giannetta. Si diploma a pieni voti presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Approfondisce in particolare il repertorio con Elisa De Luigi, con cui si dedica intensamente anche alla musica da camera, e si perfeziona sotto la guida del soprano Gianfranca
Ostini. Debutta nel ruolo di Serpina ne La Serva Padrona di Pergolesi nel ruolo di Papagena; ne Il flauto Magico di Mozart nel ruolo di Zerlina; in Don Giovanni diretta dal M.° Claudio Vadagnini in diversi teatri italiani. Ha debuttato altresì i ruoli di Adina ne L’Elisir d’amore e Musetta ne La Bohème
al Teatro Lirico di Magenta e al Teatro Odeon di Vigevano. Nel 2010 ha debuttato in Elektra di R. diretta dal M.° Gustav Kuhn per la regia di Manfred Schweigkofler, ottenendo un’ottima critica. E’ stata Norina nel Don Pasquale al Castello Sforzesco di Milano diretta dal M.° F. Attardi, Valencienne ne
La Vedova allegra diretta dal M.° S. Giaroli. Recentemente ha debuttato il ruolo di Gilda in Rigoletto in diverse piazze italiane. Ha interpretato Norina nel Don Pasquale diretta dal M.° P. Gelmini. Ha all’attivo numerosi recital, concerti liederistici e di musica sacra in tutta Italia. E’ stata selezionata
come soprano solista per eseguire il Requiem di Mozart con l’Orchestra Filarmonia Italica diretta dal M° G. Sogni, a Pavia. Finalista in diversi concorsi, è’ risultata vincitrice della prestigiosa borsa di studio per giovani musicisti conferitale della Richard Wagner Stipendienstiftung, e vincitrice del
premio speciale come miglior interprete di aria straniera al X Concorso Flaviano Labò e vincitrice della borsa di studio per l’avviamento al debutto del Festival “Pergine Spettacolo Aperto” con cui ha debuttato nell’opera “La Traviata” con l’orchestra G. Rossini di Pesaro diretta dal M° Daniele Agiman
per la regia di Alessio Pizzech.