Rosetta Cucchi firma la regia de le Nozze di Figaro

STAGIONE LIRICA 2012-2013

Teatro esaurito per la prima de Le Nozze di Figaro

domenica prossima 16 dicembre alle ore 15,30

Nuovo allestimento della Fondazione Teatri di Piacenza in collaborazione con l’Accademia Cubec (Centro Universale del Bel Canto) di Mirella Freni

Teatro esaurito per la prima de Le Nozze di Figaro, secondo appuntamento della Stagione lirica 2012-2013 della Fondazione Teatri di Piacenza, domenica 16 alle ore 15,30 (Turno A), ( martedì 18 alle ore 20,30 – Turno B – giovedì 20 dicembre sempre alle ore 20,30 – fuori abbonamento).

In tale occasione, domenica alle ore 15, presso il Foyer del Municipale alla presenza del sindaco di Piacenza, nonché Presidente della Fondazione Teatri, Paolo Dosi, Stefano Guelfi, figlio del noto baritono Giangiacomo Guelfi, scomparso a Bolzano lo scorso 8 febbraio, donerà al teatro piacentino il costume di Scarpia ruolo dell’opera Tosca a cui il padre diede voce, e fu ampiamente apprezzato, nei teatri lirici di tutto il mondo.

Nuovo allestimento della Fondazione Teatri di Piacenza in collaborazione con l’Accademia Cubec (Centro Universale del Bel Canto) di Mirella Freni, l’opera è la prima di una serie di felici collaborazioni tra Mozart e Lorenzo Da Ponte, che ha portato anche alla creazione del Don Giovanni e Così Fan Tutte. L’opera, in quattro atti, ruota attorno alle trame del Conte d’Almaviva, invaghito della cameriera della Contessa, Susanna, sulla quale cerca di imporre lo “ius primae noctis”. La vicenda si svolge in un intreccio serrato e folle, in cui donne e uomini si contrappongono nel corso di una giornata di passione travolgente, piena sia di eventi drammatici che comici, e nella quale alla fine i “servi” si dimostrano più signori e intelligenti dei loro padroni. L’opera è per Mozart (e prima di lui per Beaumarchais) un pretesto per prendersi gioco delle classi sociali dell’epoca che da lì a poco saranno travolte dai fatti con la Rivoluzione francese. L’intera vicenda può anche essere letta come una metafora delle diverse fasi dell’amore: Cherubino e Barbarina rappresentano l’amore acerbo, Susanna e Figaro l’amore che sboccia, il Conte e la Contessa l’amore logorato e senza più alcuna passione, Marcellina e don Bartolo l’amore maturo.

Lo spettacolo in scena al Municipale, per la regia di Rosetta Cucchi, è una coproduzione tra Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Comunale di Modena e Baltimora Opera House (USA). Il cast comprende il basso Valeriu Caradja (Il Conte di Almaviva), il soprano Nozuko Teto (La Contessa di Almaviva), il soprano Ruzan Mantashyan (Susanna), il basso Simone Alberghini (Figaro), il soprano Annalisa Stroppa (Cherubino), il soprano Barbara Aldegheri (Marcellina), il basso Fumitoshi Miyamoto (Bartolo), il tenore Matteo Lippi (Basilio/Don Curzio), il soprano Sara De Matteis (Barbarina) e il basso Felipe Correia Oliveira (Antonio). Aldo Sisillo dirige l’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna, il maestro del coro Corrado Casati il Coro del Teatro Municipale di Piacenza. (Ricordiamo che Valeriu Caradja, Nozuko Teto, Ruzan Mantashyan, Fumitoshi Miyamoto, Matteo Lippi, Sara De Matteis e Felipe Correia Oliveira si sono perfezionati al CUBEC).