Olimpiade 2002 del Pergolesi ripresa a Jesi e al Moriconi

Prosegue al Pergolesi Spontini Festival l’integrale del compositore nato a Jesi Giovanni Battista Pergolesi, vissuto solo 26 anni. Al Teatro Studio Moriconi giovedì 8 settembre alle ore 20, ‘prima’ de L’Olimpiade diretta da Alessandro De Marchi alla guida dell’Academia Montis Regalis. In scena un originale allestimento: regia Italo Nunziata, scene Luigi Scoglio, costumi Ruggero Vitrani. Tra gli interpreti, il grande tenore Raul Gimenez.

Giovedì 8 settembre alle ore 20 (replica il 10 alle ore 20, anteprima giovani il 6 settembre ore 20), nell’ambito del Pergolesi Spontini Festival, il Teatro Studio Moriconi di Jesi ospita L’Olimpiade, melodramma in tre atti di Pietro Metastasio (revisione critica a cura di Francesco Degrada e Claudio Toscani, Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini). L’allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini porta la firma del regista Italo Nunziata, le scene sono di Luigi Scoglio, i costumi di Ruggero Vitrani, le luci di Patrick Latronica. L’Academia Montis Regalis, con strumenti originali, è diretta da Alessandro De Marchi. Nella compagnia di canto: Raul Gimenez (Clistene), Lyubov Petrova (Aristea), Yetzabel Arias Fernandez (Argene), Jennifer Rivera (Licida), Sofia Soloviy (Megacle), Antonio Lozano (Aminta), Milena Storti (Alcandro).

Giovanni Battista Pergolesi compose L’Olimpiade a Roma nel 1737, cimentandosi per la seconda volta con un libretto di Pietro Metastasio, allora Poeta cesareo alla corte di Vienna. Nonostante l’iniziale insuccesso sul palcoscenico del teatro romano di Tor di Nona, l’opera conobbe una straordinaria diffusione dopo la morte del suo autore, fino a diventare il paradigma dell’opera seria settecentesca. Ottant’anni dopo Stendhal la celebrava come il vertice del melodramma del XVIII secolo. La vicenda si svolge in epoca classica ad Olimpia, durante i giochi: Megacle gareggia sotto le mentite spoglie dell’amico Licida per poter conquistare a lui la figlia del re di Sicione. Egli non sa che la fanciulla altri non è che Aristea, da lui amata. Scoperto l’inganno Licida è condannato all’esilio e Megacle tenta il suicidio. La vicenda si scioglie con il riconoscimento di Licida come figlio del re e con le nozze di Megacle e Aristea.

L’opera è proposta nell’allestimento di grande successo andato in scena nel 2002 sempre al Teatro ‘Moriconi’ per la seconda edizione del Festival Pergolesi Spontini, nel corso del quale fu rappresentata per la prima volta in epoca moderna nella revisione critica di Francesco Degrada e di Claudio Toscani.

Lo spettacolo, concepito per uno spazio diverso da quello tradizionalmente teatrale, in una chiesa ellittica di architettura barocca, si articola in una postazione centrale attorno alla quale è seduto il pubblico. Gli artisti agiscono su passerelle che attraversano gli spazi riservati al pubblico ed in alto, su una balconata circolare; l’orchestra suona su un piccolo palcoscenico e tra il pubblico.

Spiega Italo Nunziata: “Nella vicinanza emotiva tra gli spettatori e il loro essere circondati dallo spazio scenico sul quale agiscono i cantanti, nella compresenza empatica di chi si esprime attraverso la musica e di chi la fruisce,vogliamo ridar vita oggi, come nove anni fa, al bellissimo meccanismo teatrale costruito da Pergolesi e Metastasio. Un congegno attraverso il quale la trama, gli affetti, la voce, il gesto e la musica assolvono una funzione catartica fondamentale del teatro, per molti versi simile al teatro di sempre come a quello contemporaneo”.

ALESSANDRO DE MARCHI ha diretto, sempre con l’Academia Montis Regalis, la prima registrazione integrale de L’Olimpiade di Pergolesi, durante le recite al Festival di Innsbruck e a Vienna al Theater an der Wien. Ha diretto in importanti Teatri ed Istituzioni quali Théâtre des Champs Elysées a Parigi, la Scala a Milano, Theater an der Wien, Opera di Oslo, Concertgebouw ad Amsterdam, Unione Musicale di Torino, Bologna Festival e orchestre quali Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Wiener Sinfoniker, NDR Radio Philharmonie, Staatskapelle di Berlino, affermandosi come interprete di un repertorio proposto con riconosciuta duttilità per la prassi esecutiva con orchestre sia di strumenti antichi che moderni. Ha studiato organo e composizione al Conservatorio di S. Cecilia a Roma e cembalo, musica da camera e prassi esecutive barocche alla Schola Cantorum Basilensis con Jesper Christensen. Dal 1998 è direttore principale dell’Academia Montis Regalis, conseguendo successi di rilievo, quali l’attribuzione del Premio “Franco Abbiati”. Dal 2009 è il direttore artistico del Festival di Musica Antica di Innsbruck.

ITALO NUNZIATA ha iniziato giovanissimo a lavorare in teatro come attore e assistente alla regia. A ventiquattro anni firma la sua prima regia lirica, Così fan tutte per il Teatro Petruzzelli di Bari. Il suo lavoro per la ripresa moderna di opere del Settecento e del primo Ottocento ha ottenuto numerosi riconoscimenti, fra cui il premio della critica musicale italiana “Franco Abbiati” per il dittico schubertiano Die Zwillingsbrüder e Der vierjährige Posten, rappresentato a Cosenza nel 1997 e successivamente al Teatro Massimo di Palermo e all’Opera di Rennes in Francia. Ha inoltre collaborato alla stesura di soggetti per alcune importanti produzioni di balletto e svolto un’intensa attività didattica per la formazione dei cantanti, mirata in particolare all’approfondimento del rapporto tra musica e gestualità. Dal 1995 al 2006 è stato direttore artistico del Teatro Rendano di Cosenza per il quale ha programmato le stagioni di lirica, di prosa, di danza e di teatro per ragazzi. Dal 2008 ricopre la carica di direttore artistico della Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. Per il Festival Pergolesi Spontini ha firmato la regia della prima ripresa in epoca moderna dell’Olimpiade di Pergolesi (2002). Nel 2007 è stato impegnato nella regia di Lucia di Lammermoor per la Stagione Lirica del Teatro Pergolesi di Jesi.

ACCADEMIA MONTIS REGALIS. Dal 1994, anno della sua fondazione, l’orchestra “Academia Montis Regalis” grazie all’intensa attività concertistica e alla feconda produzione discografica degli ultimi anni, si è consolidata come significativa realtà professionale, regolarmente diretta dai più importanti specialisti internazionali nel campo della musica antica: Ton Koopman, Jordi Savall, Christopher Hogwood, Reinhardt Goebel, Monica Huggett, Lucy van Dael, Luigi Mangiocavallo, Enrico Gatti, Chiara Banchini, Alessandro De Marchi, cui da alcuni anni è stato affidato l’incarico di direttore principale dell’orchestra.

Si esibisce con regolarità presso importanti Istituzioni concertistiche e Festival italiani ed europei: l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, la rassegna Musica e Poesia a San Maurizio di Milano, gli Amici della Musica di Perugia, di Firenze e di Padova, la Giovine Orchestra Genovese, Settembre Musica di Torino, l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, il Teatro dell’Opera di Lille (Francia), il Conservatorio Reale di Bruxelles (Belgio), il Teatro Municipale di Losanna (Svizzera), il Festival di Montreux (Svizzera), il Teatro Poissy e il Teatro degli Champs-Elysées di Parigi (Francia). Da alcuni anni l’Academia Montis Regalis collabora anche con il Teatro Regio di Torino con cui ha realizzato nel marzo del 2001 la Passione secondo San Giovanni di Bach, ottenendo significativi consensi; con il Coro del Teatro ha inoltre avviato un progetto pluriennale che prevede l’esecuzione di alcune tra le più rappresentative cantate di Bach nell’ambito dei concerti dell’Unione Musicale di Torino.

Nel corso delle prossime stagioni, sono previsti gli allestimenti di alcune opere teatrali settecentesche con conseguenti incisioni discografiche e concerti presso alcuni dei più importanti Teatri d’opera d’Europa: il Teatro Regio di Torino, il Teatro degli Champs-Elysées di Parigi (Francia), il Teatro de La Monnaie di Bruxelles (Belgio), il Teatro dell’Opera di Halle (Germania). É ormai consolidata, infine, la collaborazione con l’Unione Musicale di Torino per la realizzazione della rassegna “L’Altro Suono”, interamente dedicata alla musica sei – settecentesca.

Biglietti: posto unico (platea) 66 euro, ridotto 59 euro. Sconto del 50% sui biglietti ancora disponibili da 1 ora prima dello spettacolo.

INFORMAZIONI: Fondazione Pergolesi Spontini – Area Marketing

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