La Traviata della Cucchi a Modena, Piacenza e Bolzano

Grande attesa anche da parte delle scuole per “Traviata”

il titolo verdiano della Stagione lirica 2011/2012

della Fondazione Teatri

Sono circa 400 gli studenti che parteciperanno

alla prima generale del 22 marzo ore 15,30

Mancano poche ore al debutto della Traviata, il titolo verdiano che la stagione lirica della Fondazione Teatri propone al Municipale. Teatro sold out per tutte e tre le recite in programma ma anche per l’anteprima riservata alle scuole piacentine e alle case di riposo.
Da tempo non si registrava un interesse così vivo da parte del pubblico giovanile per un’opera lirica. Sono infatti circa 600 le prenotazioni per la recita di giovedì prossimo 22 marzo alle ore 15,30. Di queste quasi 400 solo da parte delle scuole di ogni ordine e grado della provincia piacentina e di quelle limitrofe e 200 da parte delle associazioni e case di riposo locali.
Tanti gli ingredienti che hanno contribuito a questo successo. Da un lato l’autore, Giuseppe Verdi, da sempre amato dal pubblico piacentino e di cui l’anno prossimo si festeggerà il bicentenario della nascita. Dall’altro l’opera stessa: la Traviata è infatti forse uno dei titoli più amati del repertorio verdiano e che il nostro teatro in coproduzione con il Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena ed il teatro comunale di Bolzano.
Protagonisti di giovedì saranno l’Orchestra regionale dell’Emilia Romagna e il coro lirico Amadeus – Fondazione Teatro Comunale di Modena, diretti dal maestro Pietro Rizzo, accompagnati dalla compagnia Artemis Danza. Tra gli interpreti Monica Tarone (nel ruolo di Violetta) è stata applaudita dal pubblico piacentino nel ruolo di Juliette nel Roméo et Juliette che ha aperto la stagione.; Alejandro Roy (nel ruolo di Alfredo Germont), Carlos Bergasa (nel ruolo di Giorgio Germont), quindi Milena Josipovic (Flora Bervoix) e Paola Santucci nei panni di Annina.
Le recite di Traviata che a Piacenza dal 1856 è stata rappresentata ben 32 volte (l’ultima volta nel 2005), sono programmate per venerdì 23 e sabato 24 marzo ore 20.30 e domenica 25 marzo alle 15.30. Regista è Rosetta Cucchi, già apprezzata per la regia di “Sweeney Todd” nel 2009 e “La Cenerentola” dell’anno scorso

C’è grande attesa per “Traviata” il titolo verdiano

della Stagione lirica 2011/2012 della Fondazione Teatri

in programma venerdì 23 e sabato 24 marzo ore 20.30

e domenica 25 marzo alle ore 15.30

La Traviata è stata rappresentata ben 32 volte (l’ultima volta nel 2005)

C’è grande attesa per il titolo verdiano che la stagione lirica della Fondazione
Teatri propone al Municipale. Quest’anno la scelta è caduta sulla popolare e molto amata “Traviata”, in un allestimento che il nostro teatro ha coprodotto insieme al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena ed il teatro comunale di Bolzano.

Le recite di Traviata che a Piacenza dal 1856 è stata rappresentata ben 32 volte (l’ultima volta nel 2005), sono programmate per venerdì 23 e sabato 24 marzo ore 20.30 e domenica 25 marzo alle 15.30. Regista è Rosetta Cucchi, già apprezzata per la regia di “Sweeney Todd” nel 2009 e “La Cenerentola” dell’anno scorso Protagonisti saranno l’Orchestra regionale dell’Emilia Romagna e il coro lirico Amadeus – Fondazione Teatro Comunale di Modena, diretti dal maestro Pietro Rizzo, accompagnati dalla compagnia Artemis Danza. Tra gli interpreti Irina Lungu (nel ruolo di Violetta il 24 marzo ci sarà Monica Tarone); Giuseppe Varano (nel ruolo di Alfredo Germont il 24 marzo ci sarà Alejandro Roy), Simone Piazzola (nel ruolo di Giorgio Germont il 24 e 25 marzo sarà Carlos Bergasa), quindi Milena Josipovic (Flora Bervoix) e Paola Santucci nei panni di Annina.

L’impianto registico, partendo dalle pagine di Dumas, sarà concentrato sull’universo interiore dei personaggi, raccontati nella loro dimensione psicologica, sentimentale e sociale, riconoscendo in questa visione la novità con cui la musica e il teatro romantico di Verdi si imponeva a metà Ottocento con bruciante attualità. “Personaggi intrappolati in eleganti gabbie”, racconta la regista Rosetta Cucchi, “Che sono le loro esistenze, fatte di solitudini infinite, convenienze sociali e fragili compromessi con il destino. Nella mia Traviata ho voluto inasprire il sentimento della solitudine di una donna che, come una
bambola tirata dai fili di un destino da lei stessa scelto, sfiora continuamente nella vita una moltitudine di anime senza mai incontrarle veramente, fino a quando un uomo riesce a toccarla, a entrare nella sua scatola, a insinuare in lei il sospetto che da quel luogo dell’anima si possa uscire, con le proprie forze, beffando il destino, che tranquillo la attende mimetizzato tra le tante ombre”.

Com’è noto Verdi con quest’opera – che ha debuttato con esito negativo alla Fenice di Venezia il 6 marzo 1853 – compie il passo decisivo verso la sua nuova drammaturgia, dove a tessere i legami fra i personaggi non è più l’immancabile storia d’amore, ma anche una variegata rete di rapporti intrisa di sottili valenze psicologiche. In questo senso la figura di Violetta è più complessa di tutte le eroine che la precedono e una delle più “moderne” dell’intera drammaturgia verdiana. Tenendo in gran conto tali peculiarità si muove la regia di Rosetta Cucchi. “Questa Traviata non sarà certo opulenta ma essenziale, minimale
– commenta la regista che è anche direttore artistico della Fondazione Toscanini -, per mettere maggiormente in risalto la solitudine di questa donna che, pur vivendo in società, non viene scalfita da essa. Desidero dare un segno forte a tale tematica”. La Cucchi dunque è partita dal concetto di estrema solitudine di questa donna, Violetta, che pur essendo attorniata da una Parigi in continua festa, vive una profonda solitudine, una donna che non identifichiamo in nessun luogo e tempo, sfiorata da ombre. Una donna sola
in mezzo al mondo le cui ombre la sfiorano, senza toccarla.

VA IN SCENA TRAVIATA ALLESTITA A MODENA E PRODOTTA DAI TEATRI DI MODENA, PIACENZA E BOLZANO

Va in scena mercoledì 14 marzo alle 20.30 (con repliche i giorni 16 e 18) per la stagione lirica al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena La Traviata di Verdi in una nuova produzione curata nella regia da Rosetta Cucchi e per la parte musicale da Pietro Rizzo, alla guida dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna. L’allestimento, internamente nuovo, viene coprodotto insieme alla Fondazione Teatri di Piacenza e Fondazione Teatro Comunale e Auditorium – Bolzano, dove andrà in scena i giorni seguenti, fino al 31 marzo.

Rosetta Cucchi è stata apprezzata a Modena nel 2009 in un nuovo allestimento di Sweeney Todd in Coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna, dove ha da poco firmato anche L’Elisir d’Amore. Pietro Rizzo nelle ultime stagioni si è affermato ottenendo grandi successi nei debutti al Metropolitan Opera di New York (Cavalleria rusticana e Pagliacci), alla Deutsche Oper di Berlino (Nabucco), al Teatro Comunale di Firenze (Cavalleria rusticana) e al New National Theatre di Tokyo (Il Trovatore).

Il ruolo del titolo sarà affidato alle soprano Irina Lungu (14 e 18) e Monica Tarone (venerdì 16).

Irina Lungu, già apprezzata nel 2007 a Modena nella Luisa Miller allestita dal Teatro Regio di Parma – Festival Verdi, ha debuttato come Violetta nel 2008 sotto la direzione di Lorin Maazel al Teatro Alla Scala e canterà prossimamente in Bohème al Covent Garden di Londra e al Metropolitan di New York.

Monica Tarone, che si è ascoltata a Modena nel ruolo del titolo in Roméo e Juliette di Gounod lo scorso Novembre, è stata diretta da Riccardo Muti nel 2008 al festival di Salisburgo e nel 2009 al Teatro dell’Opera di Roma nell’Iphigénie en Aulide di Gluck. Nella Stagione 2009/2010 ha interpretato il ruolo di Violetta al Teatro dell’Opéra Comédie di Montpellier.

Il libretto de La Traviata fu adattato, su richiesta di Verdi, da Francesco Maria Piave sul dramma La Dame aux camélias che era andato in scena a Parigi nel 1852, lo stesso anno della composizione dell’opera. Il testo era di Alexandre Dumas figlio (il padre, omonimo, era il famosissimo autore de I tre moschettieri e del Conte di Montecristo) ed era a sua volta una riduzione per il teatro del romanzo che lo stesso scrittore pubblicò nel 1848 raccontando la vicenda autobiografica della sua relazione con la bellissima Marie Duplessis.

Verdi e Piave, che dovettero retrodatare l’ambientazione al Settecento per motivi di censura, si guardarono bene dal rendere esplicita la natura della protagonista, preferendo il termine ambiguo di ‘traviata’, ma Marie fu di fatto una mantenuta, notissima nei quartieri alti parigini.

Il dramma di Dumas diventò uno dei grandi successi teatrali dell’Ottocento, fin dentro il secolo successivo, e fu interpretato, fra altre, da Eleonora Duse e Sarah Bernhardt. La Traviata andò in scena il 6 marzo del 1853 alla Fenice di Venezia, solo otto anni dopo la vera storia della sua protagonista.

Rosetta Cucchi ha realizzato per il nuovo allestimento una concezione che mette in rilievo, anche scenicamente, la tragica solitudine della protagonista in contrapposizione alla società che la circonda numerosa ma senza mai interagire veramente con lei.

“Nella mia Traviata – racconta la regista – ho voluto inasprire il sentimento della solitudine di una donna che, come una bambola tirata dai fili di un destino da lei stessa scelto, sfiora continuamente nella vita una moltitudine di anime senza mai incontrarle veramente, fino a quando un uomo riesce a toccarla, a entrare nella sua scatola, a insinuare in lei il sospetto che da quel luogo dell’anima si possa uscire, con le proprie forze, beffando il destino, che tranquillo la attende mimetizzato fra le tante ombre. Violetta proverà a strappare quei fili che la muovono, a correre su una strada sconosciuta, a schivare coloro che la vogliono toccare senza amarla, ma alla fine tornerà a essere una delle tante storie di ‘povere donne’ umiliate dall’indifferenza del comune senso del pudore di una società benpensante, vera ‘traviata’ di questa vicenda.”

La Traviata

Melodramma in tre atti. Libretto di Francesco Maria Piave

Musica di Giuseppe Verdi

Edizioni Edwin F. Kalmus & Co., Inc. Publishers of Music, Boca Raton, Florida

Personaggi e interpreti

Violetta Valéry Irina Lungu (14 e 18/3) / Monica Tarone (13 e 16/3)

Flora Bervoix Milena Josipovic

Annina Paola Santucci

Alfredo Germont Giuseppe Varano (14 e 18/3) / Alejandro Roy (13 e 16/3)

Giorgio Germont Simone Piazzola (13/03, 14/3 16/3) / Carlos Bergasa (18/03)

Gastone, visconte di Letoriéres Stefano Consolini

Il barone Douphol Matteo Ferrara (14 e 18/3) / Daniel Stefanov (13 e 16/3)

Il marchese d’Obigny Valdis Jansons

Il dottor Grenvil Daniele Cusari

Direttore Pietro Rizzo

Regia Rosetta Cucchi

Scene Tiziano Santi

Costumi Claudia Pernigotti

Luci Andrea Ricci

Movimenti coreografi ci Monica Casadei

Maestro del coro Stefano Colò

Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna

Coro Lirico Amadeus – Fondazione Teatro Comunale di Modena

Compagnia Artemis Danza

Nuovo allestimento

Produzione Fondazione Teatro Comunale di Modena

in coproduzione con Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Comunale e Auditorium – Bolzanouditorium – Bolzano