LA CENERENTOLA DI ABBADO JNR TORNA A BOLOGNA

TORNA AL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA LA CENERENTOLA
DOPO otto ANNI DI ASSENZA
PRIMA venerdì 10 giugno 2011 ore 20.00

Il Teatro Comunale di Bologna chiude la Stagione Lirica 2011 con l’ allestimento della Fondazione Petruzzelli di Bari de La Cenerentola, in coproduzione con i Teatri di Reggio Emilia e in collaborazione con l’Opéra de Nice.

Il soggetto dell’opera fu scritto in una sola notte, il libretto in 22 giorni e in 24 la
musica. Jacopo Ferretti, autore del libretto ispirato alla celebre fiaba di Charles
Perrault, consegnò alla vigilia di Natale del 1816 la sinossi dell’opera a Gioachino
Rossini, nel giorno di Natale l’introduzione e a Santo Stefano la cavatina di Don
Magnifico.
Il capolavoro rossiniano, il cui titolo originale è La Cenerentola, ossia La bontà in
trionfo, andò in scena nel 1817 al Teatro Valle di Roma, e, pur non provocando uno
scandalo paragonabile a quello del Barbiere, fu comunque un insuccesso.
Con parole preveggenti, il tenore lirico Pasini diceva a Ferretti all’indomani della
prima romana: « Sciocco! Non si terminerà il Carnevale senza che tutti se ne
innamorino, non passerà un anno che sarà cantata dal Lilibeo alla Dora e fra due
anni piacerà in Francia e farà meravigliar l’Inghilterra.» e così fu!
Per quest’opera commissionata per il Carnevale Romano, si voleva un soggetto
leggero, che facesse divertire; né è risultata un’opera buffa dove non manca
l’attenzione alla delineazione del profilo psicologico dei personaggi e dove, cosa
non comune nel repertorio rossiniano, troviamo anche un filone amoroso che si
contrappone agli elementi buffi e grotteschi.
Il camuffamento ed il mascheramento sono gli elementi cardine dell’opera, la
maggior parte dei personaggi finge infatti di essere quello che non è, a partire dalla
stessa Angelina, detta Cenerentola (interpretata da LAURA POLVERELLI nelle recite
del 10, 14, 16, e 19 giugno e da CHIARA AMARÙ, nelle recite del 12, 15, 18 e 21
giugno), che sembra ad un certo punto aver perso la propria identità tanto che quando
Don Ramiro (MICHAEL SPYRES nelle recite del 10,14,16, 19 e 21 giugno e ENEA
SCALA in quelle del 12,15, e 18 giugno) le domanda “Ma di grazia , voi chi siete?”
gli risponde “io chi sono? Eh! Non lo so”! Al principe Don Ramiro e al suo paggio
Dandini (SIMONE ALBERGHINI interpreta il ruolo nelle recite del 10,14,16, 19 e 21

giugno in alternanza con EUGENE CHAN che canterà il 12, 15 e 18 giugno) che si
scambiano rispettivamente i ruoli; ad Alidoro (LORENZO REGAZZO nei giorni 10, 14,
16, 18 e 19 giugno e LUCA TITTOTO nelle recite del 12, 15 e 21 giugno) che finge di
essere un mendicante per entrare in casa di Don Magnifico (PAOLO BORDOGNA nelle
recite del 10,14,16, 19 e 21 che si alterna nel ruolo con MARCO FILIPPO ROMANO
nei giorni 12, 15 e 18 giugno).
Forse le più autentiche sono proprio le sorellastre Clorinda (ZUZANA MARKOVA)
e Tisbe (GIUSEPPINA BRIDELLI) vanitose e viziate, e, nella nostra produzione, per
nulla “brutte” come le vorrebbe la migliore tradizione.
La guida musicale del melodramma giocoso di Rossini è affidata al giovane Direttore
Principale del Teatro Comunale di Bologna MICHELE MARIOTTI, diventato ormai un
punto di riferimento in questo repertorio, la regia è di DANIELE ABBADO che riesce a
interpretare il testo sottile e arguto, con ironia, comicità e nostalgia.
La scenografia, che racconta una favola, una storia che può essere anche
contemporanea, è di GIANNI CARLUCCIO il quale propone un impianto scenico molto
semplice, in cui un’ampia scatola teatrale grigia racchiude l’intero palcoscenico.
Le pareti sono dotate di porte, finestre e passerelle che creano un ambiente suggestivo
con l’aiuto valido e sicuro delle luci di GUIDO LEVI.
I movimenti coreografici sono di ALESSANDRA SINI.
Il Maestro del Coro è LORENZO FRATINI

Si ringrazia per il contributo

Repliche: 10, 12, 14, 15, 16, 18, 19 e 21 giugno 2011.

Tutte le recite hanno inizio alle ore 20.00, tranne quelle del 12 e del 19 (ore 15.30) e
quella del 18 (ore 18.00).

Infoline 051-529958 tcbo.it