I Vespri Siciliani di David Livermore tornano in Emilia

Sorprenderà l’allestimento de I Vespri Siciliani in scena al Municipale, per il secondo appuntamento con la Stagione Lirica 2013-2014 della Fondazione Teatri, venerdì 29 novembre alle 20,30 (Turno A) e domenica 1 dicembre alle 15,30 (Turno B).

Il regista Davide Livermone, infatti, attraverso questi Vespri, con cui per altro vinse il Premio Musical America 2012, vuole stimolare una riflessione che gioca di sponda con il passato per parlare del presente, partendo dalla strage di Capaci.
Nei Vespri Verdi ci racconta della Sicilia del Duecento, ma pensa all’Italia dell’Ottocento, anzi di più. All’Italia tout court, di ieri, di oggi e forse anche di domani. La sua non è una celebrazione ma una riflessione e, come tale, Davide Livermore coglie la sfida di Giuseppe Verdi e la porta al nostro tempo, perché è al nostro tempo che parla.
Coprodotta dai Teatri di Reggio Emilia, Modena e Piacenza, a partire dall’allestimento del Teatro Regio di Torino, dell’Opera Bilbao e del Teatro di Lisbona, che andò in scena per le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unificazione italiana, l’opera composta per l’Opera di Parigi dove debuttò nel 1855, verrà riproposta al Municipale nella sua revisione italiana a cura di Arnaldo Fusinato.
L’allestimento di questi Vespri è stato creato con scene di Santi Centineo e costumi di Giusi Giustino. Il cast comprende il soprano Sofia Soloviy (Duchessa Elena), i tenori Lorenzo Decaro e Michal Lehotsky (che si alterneranno nel ruolo di Arrigo), il baritono Mansoo Kim (Guido di Monforte), il basso Roberto Scandiuzzi (Giovanni da Procida), il basso Alessandro Busi (Il Sire di Bethune), il basso Cristian Saitta (Il Conte di Vaudemont), il contralto Elisa Barbero (Ninetta), il tenore Oreste Cosimo (Danieli), il tenore Jenis Ysmanov (Tebaldo), il baritono Costantino Finucci (Roberto) e il tenore Riccardo Gatto (Manfredo).
Il Maestro Stefano Ranzani dirigerà l’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna; a completare il cast il Coro Claudio Merulo di Reggio Emilia diretto da Martino Faggiani.

VESPRI SICILIANI, L’OPERA CHE PARLA AL PRESENTE A PARTIRE DA CAPACI
La Stagione di Opera della Fondazione I Teatri inizia con le celebrazioni verdiani e porta al Teatro Valli l’opera di Verdi nella lettura di Davide Livermore, con Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e Coro Merulo, diretti da Stefano Ranzani

L’inizio della Stagione di Opera della Fondazione I Teatri, coincide con le Celebrazioni del Bicentenario Verdiano, e porterà al Teatro Municipale Valli nei giorni venerdì 8 novembre (ore 20.00) e domenica 10 novembre (ore 15.30) I Vespri Siciliani (Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e Coro Claudio Merulo di Reggio Emilia, diretti da Stefano Ranzani), con cui il regista Davide Livermore vinse il Premio Musical America 2012.
Coprodotta dai Teatri di Reggio Emilia, Modena e Piacenza, a partire dall’allestimento del Teatro Regio di Torino, dell’Opera Bilbao e del Teatro di Lisbona, che andò in scena per le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unificazione italiana, l’opera vuole essere una riflessione che gioca di sponda con il passato per parlare del presente, partendo dalla strage di Capaci.
I vespri siciliani di Davide Livermore sono un esempio di spettacolo decontestualizzato e ripensato, sia dal punto di vista registico che dell’ambientazione, ma al tempo stesso sostanzialmente fedele in molti punti agli equilibri del libretto originale.
Davide Livermore ha scelto di spostare nel tempo la vicenda dell’opera, calandola nella nostra contemporaneità e parlando un linguaggio ricco di riferimenti al presente.
Nessuna fedeltà alla “forma”, per così dire, del libretto verdiano, ma invece un’estrema fedeltà alla sua sostanza.
Uno spettacolo in grado di recuperare l’essenza di un teatro civile che appare necessario nel momento storico in cui ci troviamo a vivere, ma che appare pertinente con la sconsolata e antiretorica analisi storica compiuta da Verdi nei suoi Vespri Siciliani, sulla cui composizione probabilmente deve aver influito anche il sostanziale fallimento dei moti rivoluzionari del 1848 con il conseguente tramonto dell’ideale Risorgimentale. L’allestimento di Livermore si segnala come una rilettura operistica dei nostri tempi, in grado di dimostrare con i fatti quanto l’opera lirica possa essere attuale e quante cose abbia ancora da dire al nostro presente, senza essere un museo né un passatempo.

I VESPRI SICILIANI
musica di Giuseppe Verdi

Guido di Monforte Claudio Sgura
Il sire di Béthune Alessandro Busi
Il conte Vaudemont Cristian Saitta
Arrigo Lorenzo Decaro/Michal Lehotsky
Giovanni da Procida Roberto Scandiuzzi
La duchessa Elena Sofia Soloviy
Ninetta sua cameriera Elisa Barbero
Danieli Oreste Cosimo
Tebaldo Jenis Ysmanov
Roberto Costantino Finucci
Manfredo Riccardo Gatto

Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna
Coro Claudio Merulo di Reggio Emilia

direttore Stefano Ranzani
regia Davide Livermore
scene Santi Centineo
costumi Giusi Giustino
luci Vladi Spigarolo
coreografie Luisa Baldinetti, Cristina Banchetti, Davide Livermore
maestro del coro Martino Faggiani

coproduzione Fondazione I Teatri Reggio Emilia, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza
dall’allestimento del Teatro Regio Torino, OLBE-ABAO Asociaciòn Bilbaina de Amigos de la Opera Bilbao, Teatro Nacional de Sao Carlos de Lisboa”

 

 

“I miei Vespri Siciliani che partono dalla strage di Capaci”

Mercoledì 30 ottobre, alle 18, incontro con il regista Davide Livermore che metterà in scena l’opera di Verdi al Teatro Valli nei giorni 8 e 10 novembre

L’inizio della Stagione di Opera della Fondazione I Teatri, coincide con le Celebrazioni del Bicentenario Verdiano, e porterà al Teatro Municipale Valli nei giorni venerdì 8 novembre (ore 20.00) e domenica 10 novembre (ore 15.30) I Vespri Siciliani (Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e Coro Claudio Merulo di Reggio Emilia, diretti da Stefano Ranzani), con cui il regista Davide Livermore vinse il Premio Musical

America 2012.

Coprodotta dai Teatri di Reggio Emilia, Modena e Piacenza, a partire dall’allestimento del Teatro Regio di Torino, dell’Opera Bilbao e del Teatro di Lisbona, che andò in scena per le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unificazione italiana, l’opera vuole essere una riflessione che gioca di sponda con il passato per parlare del presente, partendo dalla strage di Capaci.

Nei Vespri Verdi ci racconta della Sicilia del Duecento, ma pensa all’Italia dell’Ottocento, anzi di più. All’Italia tout court, di ieri, di oggi e forse anche di domani. La sua non è una celebrazione ma una riflessione e, come tale, Davide Livermore coglie la sfida di Giuseppe Verdi e la porta al nostro tempo, perché è al nostro tempo che parla.

Composti per l’Opera di Parigi dove debuttarono nel 1855, i Vespri di Giuseppe Verdi pongono l’accento sul grande affresco storico, il confronto violento fra i due gruppi sociali, quello tra siciliani e francesi. Nella lettura di Livermore, l’invasore che priva dell’unità e dell’identità nazionale non è lo straniero, ma il sistema dei cattivi media, la cattiva informazione, le “armi di distrazione di massa”.

Davide Livermore, regista, racconterà i suoi Vespri mercoledì 30 ottobre, alle ore 18.00, al Ridotto del Teatro Valli, nel corso di un incontro ad ingresso libero, nel quale spiegherà e racconterà una messa in scena che fa dell’attualità la propria cifra distintiva.

150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA

I VESPRI SICILIANI

INCONTRO CON I PROTAGONISTI
DELL’OPERA CHE INAUGURA LE CELEBRAZIONI

Giovedì 10 marzo 2011 ore 13

Teatro Regio – Sala del Caminetto

Giovedì 10 marzo alle ore 13 nella Sala del Caminetto del Teatro Regio, i protagonisti de I Vespri siciliani parleranno in anteprima dell’opera di Giuseppe Verdi che inaugurerà le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia alla presenza di Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica.

Una delle opere simbolo dell’impegno civile di Verdi verrà messa in scena al Teatro Regio in un nuovo, dirompente spettacolo firmato dal regista Davide Livermore con le scene di Santi Centineo e i costumi di Giusy Giustino. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Regio salirà il direttore musicale del Teatro Gianandrea Noseda. Quattro voci di forte personalità sono protagoniste del dramma verdiano: Sondra Radvanovsky, Gregory Kunde, Ildar Abdrazakov e Franco Vassallo.

All’incontro partecipano: il Sovrintendente Walter Vergnano, il maestro Gianandrea Noseda, il regista Davide Livermore, Fiorenzo Alfieri Assessore alla Cultura della Città di Torino e al 150° dell’Unità d’Italia, Angelo Benessia Presidente della Compagnia di San Paolo, Andrea Beltratti Presidente del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo.