DITTICO PER FRANCESCO SAPONARO REGISTA AL SAN CARLO

IN SCENA IL SEGRETO DI SUSANNA (5 MAGGIO)
E ANTONIETTA: STORIA DI PASSIONE E RIVOLUZIONE (9 MAGGIO)

Francesco Saponaro protagonista al San Carlo con due titoli tra i più innovativi ed interessanti della Stagione del Lirico: giovedì 5 maggio (ore 20.30), Il segreto di Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari, e lunedì 9 maggio (ore 20.30) Antonietta: Storia di passione e rivoluzione.

Nobile pugliese trapiantata a Napoli, attiva sostenitrice della causa del Risorgimento ed eroina impegnata in prima linea, Antonietta De Pace fu condannata nel 1855 alla pena capitale dal Tribunale borbonico. Attraverso gli atti originali del processo, ritrovati dall’Archivio di Stato e dell’Archivio Storico della Biblioteca Nazionale di Napoli, il regista Francesco Saponaro, in collaborazione con Maurizio De Giovanni, autore dei testi, ricostruisce un’appassionante mise en scène dell’evento, con Anna Bonaiuto nei panni della protagonista, Betti Pedrazzi voce narrante e per la prima volta sul palco un magistrato di professione, Patrizia Imperato. Lo spettacolo sarà accompagnato dalle musiche del violoncellista Luigi Signorini, e dal Coro delle Voci Bianche del Teatro, diretto da Stefania Rinaldi.  Antonietta: Storia di passione e rivoluzione si inserisce nel ciclo di eventi speciali del San Carlo “Viva Verdi, Viva l’Italia” per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia e la prima storica rappresentazione a Napoli di Les Vêpres Siciliennes (domenica 15 maggio, ore 19.00) sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.

Dopo oltre cinquanta anni ritorna al Lirico di Napoli Il Segreto di Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari. “Una vicenda semplice, velata di smarrimenti e ambiguità che evocano i temi del teatro pirandelliano” spiega Francesco Saponaro. Per l’allestimento è stato scelto lo storico Foyer del Teatro “che ricorda l’elegante salone di una casa aristocratica”, sottolinea l’artista Lino Fiorito, che ha firmato scene e costumi dell’allestimento. Nel cast, Francesca De Giorgi nel ruolo di Susanna, Filippo Morace nel ruolo del Conte Gil, e l’attore Luciano Saltarelli nei panni di Sante il servo muto. L’orchestra del San Carlo è costituita dal Quintetto d’archi e Pianoforte.
STAGIONE LIRICA E DI BALLETTO 2010- 2011

Foyer del Teatro di San Carlo

Giovedì 5 maggio, ore 20.30
venerdì 6 maggio, ore 20.30 / sabato 7 maggio, ore 20.30 / domenica 8 maggio, ore 19.00
martedì 10 maggio, ore 19.00 / mercoledì 11 maggio, ore 19.00
sabato 14 maggio, ore 20.30 / mercoledì 18 maggio, ore 20.30
mercoledì 25 maggio, ore 20.30 / giovedì 26 maggio, ore 19.00

ERMANNO WOLF-FERRARI
IL SEGRETO DI SUSANNA

ORCHESTRA DEL TEATRO DI SAN CARLO
direttore Giovanni Di Stefano

regia Francesco Saponaro
scene e costumi Lino Fiorito

Interpreti
Francesca De Giorgi / Alessandra Sanmarchi, Susanna
Filppo Morace / Marcello Rosiello, Conte Gil
Luciano Saltarelli, Sante, servo muto

Nuova produzione del Teatro di San Carlo

Giovedì 5 maggio (ore 20.30, Foyer storico del Teatro di San Carlo), in scena una delle proposte più interessanti e divertenti della Stagione 2010-2011 del San Carlo: il nuovo allestimento prodotto dal Lirico napoletano de Il segreto di Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari, con la regia del partenopeo Francesco Saponaro e le scene e i costumi firmati da Lino Fiorito. Dirige l’Orchestra del San Carlo, Giovanni Di Stefano. Protagonisti, il soprano Francesca De Giorgi nel ruolo di Susanna, il baritono Filippo Morace nel ruolo del Conte Gil e l’attore Luciano Saltarelli nei panni di Sante il servo muto. Lo spettacolo è in cartellone fino a giovedì 26 maggio.

Saponaro sarà ancora protagonista al San Carlo lunedì 9 maggio (ore 20.30) con un altro spettacolo, Antonietta: Storia di passione e rivoluzione, ricostruzione storica del processo alla rivoluzionaria ed eroina del Risorgimento partenopeo, Antonietta De Pace, con Anna Bonaiuto, Betti Pedrazzi e il magistrato di professione Patrizia Imperato.

Il Segreto di Susanna
Una moglie reticente, un marito sospettoso e un vizio inutile e dannoso: ruota intorno a questi ingredienti la trama de Il segreto di Susanna, intermezzo comico del 1909 firmato da Ermanno Wolf-Ferrari su libretto di Enrico Golisciani. Autore colto e raffinato, il compositore veneziano realizza con tale opera una forma di teatro musicale divertente e brillante, attualizzando un genere antico della tradizione italiana. Tra sospetti, segreti, sotterfugi e malintesi, fino all’immancabile lieto fine, la narrazione scorre rapida e leggera accompagnata da note di tono mozartiano e di spigliata vena melodica, marca stilistica di Wolf-Ferrari, tra i migliori esponenti del Novecento ma spesso ingiustamente dimenticato.

“È una vicenda semplice, velata di smarrimenti e ambiguità che evocano i temi del teatro pirandelliano o le atmosfere affascinanti e sospese dei film di Lubitsch” afferma il regista Francesco Saponaro, alla sua seconda esperienza nel mondo della lirica, dopo Manon Lescaut per l’Opera Nazionale di Danimarca e i successi teatrali delle messe in scena da Eschilo, Cechov, Pirandello, Beckett, Shostakovich e del pluripremiato Chiòve. “Nel Segreto di Susanna tutto ruota intorno al vizio del fumo, che colma il vuoto della passione affievolita dopo solo un mese di matrimonio. L’idillio d’amore è solo un ricordo e la contessa Susanna, con la complicità del servo Sante, per vincere la noia ritrova pulsioni e desiderio nella sigaretta, a cui dedica un’aria piena di voluttà. La vita di questa fragile coppia aristocratica è dominata dal non detto, che prelude a sentimenti più intimi e a un ozio, quasi decadente. Da qui nascono i motivi su cui si sviluppa la narrazione: gelosia, dubbi ed equivoci avvolti da ombre e nuvole di fumo, con leggerezza”.

Per l’allestimento è stato scelto lo storico Foyer del Teatro “che ricorda l’elegante salone di una casa aristocratica”, spiega l’artista Lino Fiorito, scenografo e costumista, dagli esordi di Falso Movimento ai film di Paolo Sorrentino, fino agli “acquerelli animati” de Il Flauto Magico per l’orchestra di Piazza Vittorio. “Il nostro intervento è stato essenziale: due paraventi con disegni astratti d’ispirazione bauhausiana e oggetti leggeri, fatti di luce, per far dialogare segni contemporanei con gli stucchi, gli specchi dalle cornici dorate, i lampadari e le appliques di cristallo del foyer. Un lavoro di nostalgia, che guarda ad un tempo immobile come un carillon”.

Un dato, quest’ultimo, che è nel carattere del San Carlo e proprio di tale opera. Il segreto di Susanna, infatti, è stata rappresentata per la prima volta al Lirico di Napoli nel 1913, con una protagonista d’eccezione, Claudia Muzio, impegnata in quei giorni in Otello di Verdi  e in Isabeau di Mascagni. La sua partecipazione all’opera di Wolf-Ferrari, considerata di tono minore per una interprete di alto pregio, suscitò non poco scalpore. Tuttavia, fu un successo indimenticabile.

Il Segreto di Susanna torna al San Carlo dopo oltre cinquanta anni (l’ultima rappresentazione è datata 28 maggio 1960). Dal 5 maggio al 26 maggio, alla guida dell’ensemble orchestrale del San Carlo, ci sarà Giovanni Di Stefano, direttore che ha costruito la sua carriera internazionale intorno all’opera di Mozart, Rossini, Donizzetti, Puccini, Verdi e Nino Rota. Il cast è composto dai soprani Francesca De Giorgi e Alessandra Sanmarchi nel ruolo di Susanna, dai baritoni Filppo Morace e Marcello Rosiello nel ruolo del Conte Gil, e dall’attore Luciano Saltarelli nei panni di Sante il servo muto.
L’orchestra è costituita dal Quintetto d’archi e Pianoforte: 1° violino Cecilia Laca, 2° violino Rosa Weisbrot, viola Luca Improta, violoncello Luca Signorini, contrabbasso Carmine Laino, pianoforte Riccardo Fiorentino.