Leo Nucci è Rigoletto in Arena

ARENA DI VERONA
agosto 9 (Prima), 13, 16, 23, 30 – ore 21.00
settembre 6 – ore 21.00
Venerdì 9 agosto alle ore 21.00 Rigoletto di Giuseppe Verdi, quinto titolo d’opera per il Festival del Centenario dell’Arena di Verona, proposto per la regia di Ivo Guerra, le scene di Raffaele del Savio ed i costumi di Carla Galleri.

Con questo titolo debutta sul podio areniano il M° Riccardo Frizza, dopo l’anteprima del Gala Verdi dello scorso 17 luglio. Per le serate del 16 e del 23 agosto dirige il M° Plácido Domingo.

Rigoletto approda a Verona pochi mesi dopo la sua Prima esecuzione assoluta veneziana, nel dicembre 1851 con protagonista l’acclamato baritono Felice Varesi al Teatro Filarmonico, dove sedici anni più tardi Giuseppe Garibaldi assiste ad una rappresentazione del melodramma verdiano il 7 marzo 1867, riscuotendo grande entusiasmo tra il pubblico.

In Arena l’opera viene messa in scena per la prima volta nel 1928, per poi entrare in cartellone per altre 13 stagioni fino al 2008. Nella classifica delle opere più rappresentate nell’anfiteatro, Rigoletto si posiziona al settimo posto con un totale di 91 rappresentazioni.

Definita dallo stesso Giuseppe Verdi la sua «opera migliore», Rigoletto viene terminata il 5 febbraio 1851 a Busseto. Per la sua vena “verista”, il titolo appartiene insieme ai successivi Il Trovatore e La Traviata alla cosiddetta “Trilogia Popolare”, che molti critici hanno visto essere la premessa alla nascita del dramma borghese di fine Ottocento.

Il soggetto è incentrato sulla drammatica figura del buffone di corte Triboulet del romanzo Le Roi s’amuse di Victor Hugo, come il compositore scrive più volte nel 1850 all’amico librettista Francesco Maria Piave: «Oh, Le Roi s’amuse è il più gran soggetto che ho trovato finora, e forse il più gran dramma dei tempi moderni. […] Io trovo appunto bellissimo rappresentare questo personaggio esternamente difforme e ridicolo, internamente appassionato e pieno d’amore». La partitura delinea quindi caratteri psicologicamente complessi e sfaccettati, combinando la ricchezza melodica con la forza dell’azione scenica. Ne risulta un’opera in tre atti grottesca quanto sublime, che ruota attorno al leitmotiv della maledizione, tema che ricorre dal preludio alla conclusione in una riuscita simbiosi di musica e testo.

Per il suo messaggio implicitamente di critica sociale, anche il Rigoletto verdiano subisce la sorte della sua fonte letteraria ed è inizialmente soggetto alla censura austriaca. Tuttavia, grazie alla tenacia di Verdi, il titolo va in scena per la prima volta l’11 marzo 1851 al Teatro La Fenice di Venezia riscuotendo un grande successo. Se il romanzo denunciava le dissolutezze della corte francese ed il libertinaggio di re Francesco I, l’opera riambientata nella cinquecentesca Corte di Mantova porta in evidenza le tensioni sociali e la subalterna condizione femminile della realtà ottocentesca, temi nei quali il pubblico può facilmente rispecchiarsi e motivo dell’ampia popolarità di questo titolo.

Dal 9 agosto al 6 settembre, per sei serate vedremo alternarsi in scena cast di richiamo internazionale, a partire dal ruolo del titolo interpretato dal grande Leo Nucci (9, 13, 16, 23/8) che si dà il cambio per le ultime due recite con Ivan Inverardi (30/8 – 6/9). Nei panni del libertino Duca di Mantova vedremo impegnati Saimir Pirgu (9, 13, 16/8) e Gianluca Terranova (23, 30/8 – 6/9), intenti a sedurre la bella Gilda interpretata da Aleksandra Kurzak (9, 23/8), Olga Peretyatko (13, 16/8) e Sonya Yoncheva (30/8 – 6/9), quest’ultime al loro debutto in Arena.

Completano il cast Andrea Mastroni (9, 13, 16/8) e Paolo Battaglia (23, 30/8 – 6/9) in Sparafucile, mentre Anna Malavasi sarà la sorella Maddalena. Giovanna è Milena Josipovic, Il Conte di Monterone Abramo Rosalen, Marullo Marco Camastra, Matteo Borsa Saverio Fiore (9, 13, 16/8) e Francesco Pittari (23, 30/8 – 6/9), Il Conte di Ceprano Dario Giorgelè, La Contessa di Ceprano Francesca Micarelli, l’Usciere di corte Victor Garcia Sierra ed il Paggio della Duchessa Irene Favro.

Impegnati per questo titolo Orchestra, Coro e Tecnici dell’Arena di Verona, insieme a mimi e comparse.

Repliche: 13, 16, 23, 30 agosto e 6 settembre 2013 ore 21.00

Informazioni
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