Zubin Mehta e Israel Philharmonic orchestra chiudono la 62a Sagra

Zubin Mehta e Israel Philharmonic orchestra chiudono il cartellone sinfonico della 62° sagra musicale malatestiana di rimini

La cornice sinfonica della 62a Sagra Musicale Malatestiana si conclude sabato 24 settembre alle ore 21 presso l’Auditorium Palacongressi di Rimini (via della Fiera, 52) con l’atteso arrivo del vulcanico e carismatico Zubin Mehta. Il direttore indiano alla testa della Israel Philharmonic Orchestra, di cui è direttore onorario a vita, omaggerà i due grandi anniversari del 2011: i cento anni dalla morte di Gustav Mahler con l’esecuzione della Sinfonia n. 5 e il bicentenario della nascita di Franz Liszt con il Poema sinfonico op. 97 Les préludes. L’orchestra, ambasciatore culturale dello stato d’Israele nel mondo, festeggia quest’anno i 75 anni della sua fondazione ed è diretta da Zubin Mehta dal 1991. Cala così il sipario sul calendario sinfonico della Sagra Musicale Malatestiana che ha visto avvicendarsi orchestre, direttori e solisti di fama internazionale accolti sempre da un pubblico numerosissimo e caloroso.
Il concerto è realizzato con il contributo di Rimini Fiera e dedicato al 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Nel corso della serata verrà donata agli spettatori la ristampa del volumetto “La Filosofia della Musica” di Giuseppe Mazzini.
Il poema sinfonico Les Prèludes di Liszt, del 1848, nasce come ouverture per la composizione corale con accompagnamento d’orchestra Les quatre éléments, su testo di Joseph Autran, rimasta poi inedita. Solo a seguito di un rifacimento da parte dell’autore, la partitura prende la forma attuale di un poema sinfonico del tutto indipendente. Gran parte del materiale tematico di Les Prèludes prende spunto da Les quatre éléments e Il titolo completo, ovvero Les préludes (d’après Lamartine), si riferisce a un’ode di Alphonse de Lamartine intitolata Nouvelles méditations poétiques. La fanfara della marcia finale è entrata nella storia recente, andando ad aggiungere un tassello al già complicato mosaico della “colonna sonora” della seconda guerra mondiale. I nazisti la usarono a partire dal 1939, cioè dall’invasione della Polonia, come sigla sia dei bollettini delle forze armate sia dei cinegiornali propagandistici. Come spesso accade in questi casi, anche le generazioni nate dopo la fine della guerra, hanno continuato ad associare a quelle azioni di propaganda il brano lisztiano, segnato così da una sorta di pregiudizio
La Sinfonia n. 5 in do diesis minore di Gustav Mahler è una delle composizioni più affascinanti della produzione dell’autore. Scritta nel periodo viennese nel quale il compositore decide di recidere i suoi legami con il mondo liederistico ed in particolare con la voce umana per concentrarsi su una musica puramente orchestrale, prese forma tra il 1901 e il 1902, giungendo ad una versione definitiva soltanto nel 1911. I cinque movimenti in cui è articolata si possono idealmente dividere in tre sezioni, con lo Scherzo nel centro a fare da fulcro. I primi due tempi, infatti, sono caratterizzati da toni cupi, colori drammatici e, soprattutto nella marcia funebre, da un’esasperazione delle tematiche dolorose, chiaramente risentendo dell’angoscia provata da Mahler per aver sfiorato la morte nel 1901 a causa di una grave e dolorosa emorragia interna. Nello Scherzo, invece, il clima cambia radicalmente in una continua invenzione su temi popolari di danza. La Sinfonia si conclude con un Rondò che, partendo da un recitativo, porta a un grandioso crescendo conclusivo.

Zubin Mehta
È nato nel 1936 a Bombay, dove riceve la prima educazione musicale dal padre Mehli Mehta, fondatore della Bombay Symphony Orchestra. Dopo aver iniziato gli studi di medicina nella sua città natale, nel 1954 si trasferisce a Vienna per seguire i corsi di direzione d’orchestra di Hans Swarowsky all’Akademie für Musik. Nel 1958 vince il Concorso Internazionale di Liverpool e quello dell’Accademia di Tanglewood; dal 1961 inizia la sua collaborazione con i Wiener e i Berliner Philharmoniker e con la Israel Philharmonic Orchestra, complessi con i quali mantiene tutt’ora uno stretto rapporto. Dal 1961 al 1967 è Direttore musicale della Montreal Symphony Orchestra e, quasi contemporaneamente, dal 1962 al 1968, della Los Angeles Philharmonic Orchestra. Nel 1969 diviene Music Adviser della Israel Philharmonic, di cui è nominato Direttore musicale nel 1977 e Direttore musicale a vita nell’81: con questa straordinaria orchestra ha tenuto più di 2000 concerti e guidato tournées in cinque continenti. Dal 1978, e per tredici anni, la durata più lunga nella storia dell’orchestra, è Direttore musicale della New York Philharmonic. Dal 1985 è Direttore principale del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, e nel 2006, in occasione del settantesimo compleanno, ne è nominato Direttore onorario a vita. Debutta nel repertorio operistico con Tosca a Montreal nel 1964. Quindi è presente con importanti produzioni al Metropolitan, alla Staatsoper di Vienna, al Covent Garden, alla Scala, all’Opera di Chicago, al Festival di Salisburgo nonché al Maggio Musicale Fiorentino con cui instaura un fecondo rapporto: cura infatti come responsabile artistico l’edizione ’86 del Festival e, oltre a essere impegnato in numerosissime produzioni sinfoniche e operistiche – tra cui ricordiamo la Tetralogia di Wagner, la trilogia Mozart-Da Ponte, il Moses und Aron di Schönberg (Premio “Franco Abbiati” della critica italiana) e la Turandot nella Città Proibita di Pechino -, guida l’Orchestra ed il Coro del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in frequenti tournées internazionali ed in prestigiose incisioni discografiche e dvd. Dal 1998 al 2006 è Direttore musicale della Bayerische Staatsoper dove dirige oltre 400 rappresentazioni e tournées in Europa e in Giappone; alla conclusione del suo impegno diviene Direttore onorario dell’orchestra e membro onorario del teatro bavarese. Fra le numerose onorificenze, il Nikisch-Ring consegnatogli da Karl Böhm, le cittadinanze onorarie di Firenze e Tel Aviv e nel 1997 la nomina a membro onorario della Staatsoper di Vienna. Nel 1999 le Nazioni Unite gli conferiscono il “Lifetime Achievement Peace and Tolerance Award”. È nominato Direttore onorario dei Wiener Philharmoniker nel 2001, dei Münchner Philharmoniker nel 2004 e della Los Angeles Philharmonic nel 2006. Dopo aver inaugurato il Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia, è impegnato in un progetto triennale con il Ring wagneriano per la regia della Fura dels Baus a Valencia e Firenze e dirigerà lo spettacolo d’apertura del nuovo Teatro dell’Opera di Oslo nel 2008. La pubblicazione della sua autobiografia “La partitura della mia vita” ha ottenuto vasti consensi.

Israel Philharmonic Orchestra
La Palestin Orchestra nacque nel 1936, quando il grande violinista ebreo di origine polacca Bronislaw Huberman, prevedendo l’olocausto, persuase 75 musicisti ebrei delle maggiori orchestre europee a immigrare in Palestina e lì creare questo ensemble. Per dirigere il concerto di inaugurazione, alla Levant Fair Hall di Tel Aviv, Huberman invitò il più grande direttore del tempo, Arturo Toscanini, che “abbandonò” la sua rinomata NBC Orchestra per alcune settimane “per rendere cura paterna al nuovo nato”. Il grande maestro, che precedentemente era fuggito dall’avvento del fascismo in patria, disse “sto facendo questo per l’umanità”. La prima decade di vita dell’orchestra vide un lavoro intensivo sulla concretizzazione e l’unità del gruppo, dal momento che gli esecutori avevano portato con sé diversi stili e culture. Le lingue parlate nell’orchestra erano principalmente tedesco, polacco, ungherese, russo e un po’ di ebraico. Con la nascita dello Stato di Israele l’orchestra cambiò il suo nome in Israel Philharmonic Orchestra e diventò immediatamente parte integrante della vita della rinata nazione ebraica nella sua antica terra. Non bisogna dimenticare inoltre il primo tour negli USA del dicembre 1950 sotto la direzione di Koussevitzky, Leonard Bernstein e Izler Solomon. Più tardi l’orchestra fu in tournée in Europa, un momento particolarmente eccitante per gli orchestrali così come per il pubblico europeo. Nell’ottobre 1957 venne inaugurata la nuova sede dell’orchestra, il Mann Auditorium. Qui, per la prima volta dopo la caduta della cortina di ferro, artisti come il violinista David Oistrakh e il violoncellista Mstislav Rostropovich furono accolti calorosamente. Direttori come Josef Krips, Istvan Kertesz, Jean Martinon, sir George Solti, Antal Dorati, Sergiu Celibidache, Eugene Ormandy, Dimitri Mitropoulus arricchirono con indimenticabili esibizioni l’orchestra e il pubblico. Giovani e promettenti artisti debuttarono con l’orchestra raccogliendo un immenso successo, tra questi vi sono i violinisti Itzhak Perlman e Pinchas Zukerman, il pianista Daniel Barenboim e il direttore Zubin Mehta. L’orchestra continuò inoltre a registrare con diversi direttori, tra cui Georg Solti e Lorin Maazel. Nel 1986 l’orchestra celebrò i 50 anni di fondazione con la partecipazione di famosi direttori e solisti. Leonard Bernstein scrisse, per l’occasione, la sua opera “Jubilee Games”. Zubin Mehta inoltre venne nominato a vita direttore musicale dell’orchestra e dichiarò “rimarrò finché i musicisti mi vorranno”. Leonard Bernstein, per i suoi 40 anni di attività con l’orchestra, venne nominato Laureate Conductor. L’orchestra continua in questi anni a “cambiare fisionomia”: mentre i membri anziani, pilastri dell’orchestra, si ritirano, nuovo sangue fluisce nelle sue vene, in particolare dai ranghi della Young Israel Philharmonic. Venne chiesto a Mehta di dirigere l’orchestra in uno storico concerto che riunì bambini palestinesi ed ebrei nella stessa sala. Con l’avvento del nuovo millennio l’orchestra è impegnata a reinventarsi. Vengono creati nuovi appuntamenti accanto ad ogni stagione per presentare al pubblico un prodotto più attraente, tra cui Jeans, concerti informali tenuti a tarda notte e i Friday afternoon matinée, caffè e concerti il giovedì mattina per il pubblico sia di Tel Aviv che di Gerusalemme.

La prevendita dei biglietti è presso il Teatro Ermete Novelli (via Cappellini, 3, tel. 0541/24152 -793811) dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 14. I biglietti possono essere acquistati on-line anche sul sito www.vivaticket.it
Nel giorno del concerto la biglietteria dell’Auditorium apre alle ore 19 (tel. 0541/711400, solo nei giorni dei concerti)
Per informazioni:
Istituzione Musica Teatro Eventi via Gambalunga 27 47900 Rimini
tel. 0541.704294 – 704293.
Ufficio Relazioni con il Pubblico Corso d’Augusto 158  47900 Rimini
tel. 0541.704112

sagramusicalemalatestiana.it