Zimerman chiude Lugo Opera Festival

A LUGO

ARRIVA ZIMERMAN E SUONA BEETHOVEN

Giovedì 22 maggio il concerto straordinario del grande pianista polacco Krystian Zimerman

con cui si conclude il Lugo Opera Festival 2014. In programma le tre ultime Sonate di Beethoven.

Chiusura di gran pregio per il «Lugo Opera Festival 2014» giovedì 22 maggio alle 20,30 al Teatro Rossini di Lugo: sarà un’occasione più unica che rara poter ascoltare dal vivo uno dei più grandi pianisti viventi, Krystian Zimerman, in una delle sue centellinate apparizioni in Italia. A 57 anni, l’artista polacco che nel 1975 a soli 17 vinse il Concorso Chopin di Varsavia, è divenuto ormai una leggenda vivente, celebre per la propria intransigenza e perfezionismo. Come è universalmente noto Zimerman è uno dei pochi artisti di oggi ad aver fatto una scelta di carriera ben precisa: non tiene più di 50 concerti all’anno, suona esclusivamente sul proprio pianoforte che trasporta e cura personalmente, incide pochissimi dischi, tutti targati Deutsche Grammophon, ed è ormai proverbiale la sua battaglia contro le registrazioni e i video pirata. Ogni sua apparizione pubblica si carica dunque di un’aura tutta speciale e di un’attesa quasi spasmodica. Dopo aver annullato la sua tournée autunnale per motivi di salute, Zimerman ha ripreso da poco l’attività concertistica partendo da alcuni recital in Giappone che, a detta di chi ha avuto la fortuna di assistervi, sono stati considerati degli eventi quasi irripetibili. Giunge ora la tappa lughese, col suo debutto sul palcoscenico del Teatro Rossini, uno scrigno di bellezza architettonica e di acustica che sicuramente sarà contenitore ideale per l’eccezionale programma annunciato dal pianista: le tre ultime Sonate di Beethoven, l’op. 109, 110 e 111, composte fra il 1820 e il 1822. Tre capolavori estremi, una sorta di ‘testamento d’autore’. La loro esecuzione in concerto è di per sé un evento, in passato appannaggio di grandi come Schnabel, Serkin, Richter. È un programma che suscita venerazione, assumendo talvolta connotazioni quasi mistiche: se si pensa che le tre sonate vennero composte contemporaneamente alla Missa Solemnis, cioè in un periodo di riavvicinamento di Beethoven alla fede, si può ben capire come questo ‘testamento’ possa assumere caratteri addirittura metafisici.
Ecco dunque ora la versione di Zimerman, notissimo come interprete di Chopin, ma che in passato ha lasciato memorabili interpretazioni beethoveniane: qualche Sonata sparsa, ma soprattutto i cinque Concerti per pianoforte e orchestra, affrontati assiduamente alla fine degli anni 80 grazie al’eccezionale sodalizio con Leonard Bernstein e la Filarmonica di Vienna. Del 1989 e del 1991 la registrazione dal vivo di quelle eccezionali perfomance al Musikverein di Vienna, ora tutte disponibili in cd e DVD nel catalogo Deutsche Gramophon. Registrazioni che fin dalla loro apparizione sono diventate di riferimento nella storia dell’interpretazione dell’opera di Beethoven. Cè dunque da aspettarsi altrettante emozioni nella lettura di Zimerman delle tre ultime Sonate, mai da lui affrontate assieme nella stessa sera. Il concerto si prefigura dunque ricco di connotati che andranno dall’esclusivo all’eccezionale: chi sarà presente potrà poi dire a figli e nipoti: “io c’ero!”.