Voci Bianche da Chicago in 3 location

Il Chicago Children’s Choir dal gospel a Michael Jackson
Palazzo Mauro De Andrè, sabato 23 giugno (ore 21)

La musica è uno fra i pochi, veri linguaggi universali. Il Festival lo sostiene e lo dimostra da sempre, proponendo di volta in volta eccellenze del panorama internazionale ed eventi indimenticabili. Così l’edizione 2012, indagando le innumerevoli sfaccettature espressive della coralità, non poteva che incontrare il Chicago Children’s Choir, una delle formazioni giovanili più famose al mondo, che si esibirà al Palazzo Mauro De Andrè sabato 23 giugno alle 21. ‘Dal gospel a Michael Jackson’ il titolo dello spettacolo che segna il ritorno del Coro di Chicago al Festival – dove si erano già esibiti nel 1997 – con un programma estremamente variegato che spazia da spiritual tradizionali e celebri come ‘My Soul’s Been Anchored in the Lord’ a songs immortali come ‘Hallelujah’ di Leonard Coen e ‘God Bless the Child’ di Billy Holiday e Arthur Herzog, dal jazz ai canti tradizionali africani e orientali, fino all’irresistibile medley finale tributo a Michael Jackson.

Il concerto è reso possibile grazie al prezioso contributo del Credito Cooperativo Ravennate e Imolese e di Confartigianato Ravenna.

Diretto da Josephine Lee (attuale presidente e direttrice artistica dell’istituzione) il coro si avvale delle coreografie di Judy Hanson, mentre l’accompagnamento musicale sarà di John Goodwins al pianoforte, Mitchell Owens alle tastiere e Jonathan Wenzel alle percussioni. Il concerto vedrà anche la partecipazione del coro “Libere note” della scuola elementare ‘Mordani’ di Ravenna, che eseguirà tre brani da solo per affiancarsi poi al Chicago Children’s Choir nell’esecuzione di ‘I Need You To Survive’ recente composizione di David Frazier e Hezekiah Walker.

‘Giving voice to voices’: parole che divengono realtà e suono. Un coro di questo genere non poteva che nascere lì, nella città dove più fitto è l’intreccio multiculturale e multirazziale, a Chicago, la città del vento. Fondato dal reverendo Christopher Moore nel 1956, nel pieno delle lotte per i diritti civili, il Coro coinvolge migliaia di ragazzi dei più diversi strati sociali e culturali perché nel cantare insieme è riposto il segreto della comprensione reciproca. È un’istituzione multietnica e multiculturale per l’educazione musicale, che mira all’evoluzione di bambini e giovani attraverso l’eccellenza nella musica. Attualmente accoglie 3000 giovani dagli 8 ai 18 anni, suddivisi nei cori scolastici di cinquanta istituti, in programmi, doposcuola realizzati in otto quartieri di Chicago e nel complesso corale universalmente acclamato, in cui sono raccolte le voci migliori.

Il Coro, che ha ricevuto un Chicago/Midwest Emmy Award per il documentario ‘Songs on the Road to Freedom’ e compare regolarmente in varie trasmissioni radiofoniche e televisive, come ‘Oprah’, ‘Today’ sulla NBC e ‘From the Top: Live from Carnegie Hall’ sulla PBS, collabora stabilmente con la Chicago Symphony Orchestra e la Lyric Opera of Chicago. Le tournée nazionali e internazionali hanno visto il complesso corale impegnato in numerosi paesi – Stati Uniti, Canada, Sudafrica, Argentina, Uruguay, Corea, Giappone nonché Europa – e di fronte a personalità quali Bill e Hillary Clinton, il Dalai Lama, Nelson Mandela, il presidente cinese Hu Jintau, l’arcivescovo Desmond Tutu, i Comitati olimpici statunitense e internazionale. Ha anche cantato con o per celebri artisti come Luciano Pavarotti, Riccardo Muti, Quincy Jones, Beyoncé Knowles, Yo-Yo Ma, Enrique Iglesias, Celine Dion.

Il Chicago Children’s Choir è un ente non profit che si sostiene, come accade negli Stati Uniti, esclusivamente grazie alle determinanti donazioni di sostenitori privati, consentendo a tutte le famiglie della città, anche se carenti di mezzi economici, di accedere ai programmi educativi. Questo programma di sostegno permette in estate la programmazione di tournée internazionali come quella che ha portato il coro in Europa e al Ravenna Festival.

Info. 0544 249244 – ravennafestival.org
Biglietti: da 12 euro (10 il ridotto) a 20 euro (18 il ridotto).
“I giovani al festival”: under 14 (con adulto) € 5 | 14-18 anni 50% sulle tariffe ridotte | Under 26 tariffe ridotte

Biglietteria serale al Pala De André e ingresso pubblico dalle ore 19
Servizio navetta dalla Stazione: per tutti gli eventi al Pala De André è attivo un servizio di trasporto gratuito, 2 corse (ore 20.15 e 20.30) con rientro al termine dello spettacolo.

Basilica di San Francesco, domenica 24 giugno alle 11.30.

Domenica 24 giugno alle ore 11.30 nella Basilica di Francesco, il consueto appuntamento domenicale di Ravenna Festival con In Templo Domini, sarà l’occasione per una messa particolare con il Chicago Children’s Choir che accompagnerà la liturgia con i canti in cui si è espressa la fede della tradizione afro-americana. A San Francesco gli oltre 50 ragazzi di Chicago, diretti da Josephine Lee e accompagnati alle tastiere da Mitchell Owens, proporranno struggenti melodie spiritual come A Prayin’ Spirit di Elbernita Twinkie Clark, Total Praie di Richard Smallwood, The Battle of Jericho e la canzone sudafricana zulu Iidonga zaJericho. Il coro fondato nel 1956 all’epoca del movimento per i diritti civili, è un’istituzione multietnica e multiculturale per l’educazione musicale, che mira all’evoluzione di bambini e giovani attraverso l’eccellenza nella musica. Al momento accoglie 3000 giovani dagli 8 ai 18 anni, suddivisi nei cori scolastici di 50 istituti. Sotto la presidenza e la direzione artistica di Josephine Leeil complesso corale ha compiuto numerose tournée nazionali e internazionali di grande successo, comparendo in varie trasmissioni radiofoniche e televisive e ricevendo numerosi premi. Il Chicago Children’s Choir ha cantato con o per celebri artisti quali Luciano Pavarotti, Riccardo Muti, Quincy Jones, Beyoncé Knowles, Yo-Yo Ma, Enrique Iglesias, Celine Dion, Denyce Graves, Samuel Ramey, Kathleen Battle, Bobby McFerrin e Ladysmith Black Mambazo.

LA GIOIOSA SPERANZA DEI SALMI
Basilica di Sant’Apollinare in Classe, lunedì 25 giugno ore 21

Con uno sguardo che si apre come sempre al futuro, Ravenna Festival affianca, in occasione del concerto in programma lunedì 25 giugno nel suggestivo scenario della Basilica di Sant’Apollinare in Classe (ore 21), due prestigiose e giovanissime compagini: la ‘Cherubini’ e il Chicago Children’s Choir, sul podio il maestro Pietro Borgonovo.
Da una parte, dunque l’orchestra giovanile fondata da Riccardo Muti nel 2004 che negli anni ha raggiunto uno straordinario livello qualitativo – nel 2008 si è aggiudicata il Premio Abbiati – contribuendo a formare una generazione di professori d’orchestra in molti casi già attivi nelle più importanti compagini italiane ed europee; dall’altra il coro, diretto da Josephine Lee, simbolo del dinamico tessuto multiculturale che caratterizza la grande città americana che si affaccia sul lago Michigan.
In programma la ‘Sinfonia n. 3 in re maggiore D 200’ di Franz Schubert, seguita dai ‘Chichester Psalms’ per contralto, coro e orchestra di Leonard Bernstein, affidati nella parte solistica alla voce del controtenore Antonio Giovannini.

La ‘Sinfonia n. 3’  fu composta, in poche settimane, da un giovanissimo Franz Schubert dopo il diciottesimo compleanno, in quel 1815 in cui, sotto la spinta di uno straordinario impulso creativo, videro la luce oltre 145 Lieder e diverse opere. Una sinfonia fedele ai modelli classici di Haydn e Mozart (si apre con il consueto ‘Adagio introduttivo’, particolarità più cara al primo che al salisburghese), ma già intessuta di quelle frasi incantevoli che sono la cifra del compositore viennese e, soprattutto, improntata a una grazia leggera e a una concisione espressiva degna di opere più mature. Come tante sue composizioni della prima giovinezza, circolò forse presso i contemporanei, ma non si ha notizia di una sua esecuzione pubblica prima di quella del 1881 diretta da Manns a Londra, che la consacrò come parte irrinunciabile del repertorio a venire.

I ‘Chichester Psalms’, una fra le pagine più riuscite e sincere dell’intera produzione di Leonard Bernstein, si riallacciano (significativamente in modo analogo a quello di un compositore anch’egli statunitense come Steve Reich, il cui acclamatissimo Tehillim, recentemente proposto al festival, attinge anch’esso ai Salmi, in lingua ebraica) strettamente al tema spirituale che attraversa tutto il cartellone di questa edizione del Festival. In questa composizione del 1965 (anno sabbatico dalla direzione della New York Philharmonic) infatti il compositore americano torna infatti alle proprie origini – al canto in lingua ebraica, pratica tradizionale profondamente radicata nella sua famiglia e nella sua infanzia – accettando la commissione del decano della cattedrale di Chichester (città gemellata con Ravenna dal 1996), dove annualmente, insieme alle cattedrali di Salisbury e Winchester, si organizzava un importante festival di musica sacra. Bernstein coglie l’occasione per ribadire saldamente la propria estetica compositiva (nel secondo movimento si può cogliere una reminiscenza del celebre ‘West Side Story’), scevra di aridi sperimentalismi e improntata invece ad una immediatezza espressiva che in questo caso sfocia nell’aperto messaggio di gioiosa speranza insito già nella scelta dei testi.
“Destatevi, arpa e cetra, io voglio risvegliare l’alba”: sono questi i versi che in un corale di forte impatto drammatico aprono il primo dei tre movimenti, ciascuno dei quali incentrato sostanzialmente su un singolo Salmo, presentato insieme o intervallato con passaggi di altri Salmi, con l’intenzione di formare un unico testo tripartito in pannelli. Il risultato è un quadro saldamente illuminato dalla tonalità di si bemolle maggiore attraversato per intero da una sincerità espressiva capace di conquistare anche al primo ascolto.

Pietro Borgonovo, da anni impegnato soprattutto sul versante del repertorio contemporaneo, torna a Ravenna Festival dopo avervi diretto le prime esecuzioni dell’opere di Adriano Guarnieri ‘Pietra di diaspro’ e ‘Tenebrae’. Ha diretto importanti orchestre, da quella del Maggio Musicale Fiorentino a quella del Teatro La Fenice di Venezia, all’Orchestra Sinfonica Nazionale di Buenos Aires a quella della Svizzera Italiana.

Il concerto è stato reso possibile grazie al prezioso contributo di Cna in collaborazione con Assicoop Unipol

Info. 0544 249244 – ravennafestival.org
Biglietti: da 20 euro (18 il ridotto) a 28 euro (25 il ridotto).
“I giovani al festival”: under 14 (con adulto) € 5 | 14-18 anni 50% sulle tariffe ridotte | Under 26 tariffe ridotte